Quando si utilizzeranno i 4 miliardi per l’edilizia? Oltre 8mila scuole sono lesionate

da La Tecnica della Scuola

Quando si utilizzeranno i 4 miliardi per l’edilizia? Oltre 8mila scuole sono lesionate

Troppi edifici scolastici italiani continuano ad avere lesioni strutturali e manutenzione carente: a dirlo Cittadinanzattiva attraverso il consueto rapporto annuale.

Ebbene, sono ben 4 edifici scolastici su 10 ad avere ancora una manutenzione carente, oltre 1 plesso su 5 (21%, quindi oltre 8mila su 40mila totali) presenta lesioni strutturali e in quasi la metà dei casi (45%) gli interventi necessari richiesti non sono stati effettuati.

Inoltre, il 73% delle scuole si trova in zona a rischio sismico, il 14% a rischio idrogeologico. Nell’anno scolastico 2014-2015, sono accaduti 340 incidenti a studenti e personale.

Per quanto riguarda le aule, il 15% presenta distacchi di intonaco o segni di fatiscenza; nel 23% delle classi le finestre non sono integre.

Come se non bastasse, nella metà delle aule gli arredi non sono a norma, in circa una su cinque ci sono banchi o sedie sono rotti.

C’è ancora molto da fare anche sul fronte dell’evacuazione dei locali scolastici, da attuare in caso di pericolo imminente: mancano le scale di sicurezza nel 26% degli istituti, solo il 34% presenta vetrate a norma e le porte con apertura antipanico sono assenti addirittura nel 74% degli istituti esaminati.

In più di un edificio su 4, l’impianto elettrico è completamente o parzialmente inadeguato.

Per finire, solo una scuola su tre possiede il certificato di agibilità statica (38%), di agibilità igienico-sanitaria (35%) e di prevenzione incendi (32%).

Ricordiamo che il Governo, attraverso la Legge 107/2015 e altri provvedimenti, pure beneficiando dei contributi dell’Unione Europea, ha stanziato per la manutenzione ed il rifacimento degli edifici scolastici quasi 4 miliardi di euro: è bene che, alla luce dei dati emessi il 28 maggio da Cittadinanzattiva, si sblocchino e utilizzino con celerità. Partendo dai casi di maggiore fatiscenza. Che non sono pochi.