Vota il tuo prof, un bando del Miur per ridare un ruolo a un mestiere in crisi

da La Stampa

Vota il tuo prof, un bando del Miur per ridare un ruolo a un mestiere in crisi

Iniziativa del ministero gemellata con il Nobel dei docenti
flavia amabile

roma

Anche l’Italia avrà un Premio Nazionale Insegnanti e sarà il primo in Europa. Le candidature si apriranno ufficialmente venerdì 1 luglio e l’iniziativa sarà gemellata con il Global Teacher Prize, il Nobel dei docenti.

E’ un momento difficile per gli insegnanti italiani, forse il peggiore nella storia della categoria. Un tempo professori e maestri erano il sogno di una discreta parte dei giovani. Oggi, secondo l’ultimo rapporto Pisa dell’Ocse, l’Italia è uno dei Paesi dove insegnare è una delle professioni meno desiderate, un solo studente di quindici anni su 100 si è dichiarato disposto a svolgere questo lavoro da grande. Molto meno di quanto non sia nel resto dell’Ocse dove comunque la situazione non è molto più incoraggiante: 5 studenti su 100 si immaginano in cattedra da adulti. Risultati molto simili emergono da un sondaggio condotto dai professori di Avezzano in Abruzzo con la collaborazione di Irene Tinagli su 400 studenti delle classi 3, 4 e 5 delle scuole superiori della cittadina. Solo il 3.5% si è mostrato interessato alla professione di insegnante.

L’Italia ha un problema e anche per ridare valore a questa professione ieri al Liceo Visconti di Roma è stato presentato il bando del Premio per il migliore prof. “Il Global Teacher Prize – ha spiegato la ministra dell’Istruzione Stefania Giannini – ha il merito di valorizzare il ruolo strategico che i docenti rivestono nella vita dei nostri figli. Raccontando le storie di insegnanti speciali, il Premio internazionale porta all’attenzione di un vasto pubblico la possibilità e la capacità che i docenti hanno di incidere sul percorso dei nostri giovani, cittadini del futuro”.

E forse si potrà riuscire anche a ritrovare il ruolo dei prof. Hanan al Hroubi, vincitrice del Nobel dei prof per il 2016: “Non è più come nel Novecento quando il nostro compito era di insegnare a leggere e scrivere. Ora bisogna aiutare i giovani nelle decisioni della vita, ispirarli e aiutarli. Resta il fatto però che è difficile che riescano a creare la giusta atmosfera per la formazione degli studenti se ai prof non viene fornito il sostegno necessario. Daniela Boscolo, finalista dell’Edizione 2015, insegnante di sostegno a Porto Viro, sul delta del Po: “Negli ultimi tempi gli insegnati hanno perso l’autorevolezza che avevano in passato, la società dà preminenza a valori diversa dall’insegnamento, dalla formazione dei giovani, i prof hanno finito per sentirsi isolati, a volte anche senza aiuto. Spero che partendo dal ministero e da chi sta in alto arrivi un messaggio di consapevolezza del loro valore perché insegnare è il mestiere più bello che ci sia, non esiste maggiore soddisfazione di quella di creare le conoscenze, di formare le menti dei nostri futuri cittadini”.

Barbara Riccardi è stata la finalista italiana dell’edizione 2016 per il sorriso con cui affronta il lavoro di ogni giorno e per aver creato una rivista online, un tg della scuola e un orto scolastico, sempre coinvolgendo i bambini. “Troppi doveri stanno facendo perdere agli insegnanti la capacità di trasmettere la loro passione, l’entusiasmo. Un peccato: io con i miei ragazzi devo innanzitutto divertirmi, se mi diverto io si divertono anche loro”. Insomma si tratta di dare valore a chi viene troppo spesso messo da parte. Secondo , l’ideatore del Global Teacher Prize Sunny Varkey,con il riconoscimento mondiale si è voluto “creare un movimento che portasse alla luce le migliaia di storie di eroi che hanno trasformato le vite di tanti giovani. Volevamo mettere sotto i riflettori il lavoro incredibile che gli insegnanti fanno in tutto il mondo ogni giorno”

LA PROCEDURA

Il premio è destinato a docenti attualmente in servizio presso le scuole di ogni ordine e grado. I tempi di svolgimento saranno coordinati con quelli del Premio Internazionale. Dal prossimo 1 luglio sarà possibile candidarsi ed essere candidati esclusivamente on line attraverso il sito www.italianteacherprize.it.

La procedura rimarrà aperta fino all’1 ottobre 2016. Chi vorrà candidare un insegnante dovrà indicarne nome, cognome, istituzione scolastica di appartenenza e allegare una breve motivazione. A quel punto il docente sarà informato via e-mail della candidatura e gli verrà chiesta conferma dell’interesse a partecipare al Premio. Gli insegnanti che aderiranno, a seguito di candidatura da parte di terzi o autocandidatura, dovranno compilare una scheda con dati relativi, fra l’altro, alla loro attività educativa (anni di insegnamento, tipologia di scuola), al contesto in cui operano (ad esempio aree a rischio o aree interne), ai modelli didattici utilizzati, agli eventuali progetti di internazionalizzazione o inclusione messi in atto, alle eventuali attività di volontariato effettuate, alla partecipazione a convegni o eventi sull’istruzione, alle pubblicazioni legate alla propria professione, alle modalità di utilizzo del premio finale. La scheda di adesione è composta da una serie di domande a risposta chiusa (sì/no) e da alcune domande a risposta aperta.

Una prima scrematura dei profili avverrà sulla base di questi dati e porterà ad una lista di 50 finalisti, a cui sarà chiesto di fornire ulteriori informazioni per comprendere più a fondo l’attività che svolgono nella loro scuola. Una Giuria Nazionale, composta da personalità di spicco provenienti da mondi rappresentativi della società italiana, provvederà a individuare i 5 finalisti. Al primo di loro andrà un premio pari a 50.000 euro, gli altri quattro riceveranno 30.000 euro ciascuno. Il premio in denaro verrà assegnato alle scuole dei docenti vincitori per la realizzazione di attività e progetti promossi e coordinati dagli insegnanti premiati. Il vincitore del Premio Nazionale Insegnanti sarà valutato dal comitato del Global Teacher Prize al fine del possibile inserimento fra i primi 50 finalisti mondiali. Tutti i docenti italiani potranno comunque partecipare direttamente all’Edizione Mondiale anche se non hanno aderito al Premio Nazionale.

Si apriranno ufficialmente venerdì 1 luglio 2016 le candidature alla prima edizione italiana del Premio Nazionale Insegnanti, gemellato con il Global Teacher Prize, meglio conosciuto come il Nobel dei docenti. Obiettivo del Premio italiano, valorizzare il ruolo degli insegnanti nella società, portando all’attenzione di tutti le esperienze di quei docenti che sono riusciti ad ispirare in modo particolare i propri studenti, favorendone la crescita come cittadini attivi, e che hanno prodotto un cambiamento rilevante nella comunità scolastica di appartenenza.