R. Dahl, Matilde

“Matilde“, romanzo per i ragazzi di Roald Dahl

di Mario Coviello

 

dahlA cento anni dalla nascita di Roald Dahl, il più grande autore per i ragazzi di tutti i tempi, la Biblioteca di Repubblica – L’Espresso, a euro 6,90 più il prezzo del quotidiano, offre “ La fabbrica di cioccolata”, questa settimana “ Il GGG” e a seguire “Gli Sporcelli”, “ Il grande ascensore di cristallo” e tanti altri.

Ho comperato e riletto la settimana scorsa “ Matilde” che ha imparato a leggere da sola a tre anni e a quattro ha già divorato tutti i libri della biblioteca pubblica. Immaginate, cari lettori, cosa ha significato per me leggere a pagina 12 che Matilde, ogni pomeriggio fuggiva dalla sua casa senza libri e a piedi correva in biblioteca “…e poi , tranquillamente seduta, trascorreva due ore meravigliose in un angolo accogliente e quieto, divorando un libro dopo l’altro….”

E quando Matilde scopre che può portare i libri a casa, trascorre nella sua stanza le ore più belle con “ Il giardino segreto “ di Frances Hodgson Burnett “ Grandi speranze”, “ Nicolas Nickleby,” Oliver Twist “di Charles Dickens e poi Jane Eyre di Charlotte Bronte, “ Orgoglio e pregiudizio” di Jane Austen, “ Tess dei D’Urbanville” di Thomas Hardy, “ Il vecchio e il mare” di Ernest Hemingway. Certo Matilde non capisce proprio tutto …( pag.17) “Hemingway dice un mucchio di cose che non capisco, soprattutto sugli uomini e le donne. Però mi è piaciuto moltissimo. Ha un modo di raccontare che mi fa sentire come se fossi proprio lì, a vedere quello che succede..”

Eppure la mamma di Matilde va tutti i pomeriggi a giocare a Bingo e riscalda cibi precotti che la famiglia divora tutte le sere davanti ad un televisore a tutto volume che trasmette soap opera. Il padre vende auto usate truccate e non ha mai letto un libro in vita sua…

Alle mamme e ai papà consiglio di acquistare questo libro e di leggerlo insieme ai loro figli perché…pagina 1… “ I padri e le madri sono tipi strani: anche se il figlio è il più orribile moccioso che si possa immaginare, sono convinti che si tratta di un bambino stupendo…Il signore e la signora Dalverme ( il cognome dice tutto ) appartenevano alla seconda categoria. Avevano…una figlia di nome Matilde e nutrivano per quest’ultima la stessa considerazione che si ha per una crosta, cioè per qualcosa che si è costretti a sopportare fino al momento in cui la si può grattare via, eliminandola con un colpetto delle dita..”

E Matilde impara a difendersi da questi genitori, dal padre in particolare che tortura con geniali trabocchetti perché… (pag. 27” Le ci voleva una piccola vittoria, ogni tanto, per aiutarla a sopportare la loro stupidità e impedirle di impazzire. Ricordatevi che aveva solo cinque anni e che non è facile, quando si è piccoli, difendersi dall’enorme potere degli adulti..”

Poi Matilde va a scuola e conosce la sua maestra, la signorina Dolcemiele che da subito coltiva i lsuo genio contro i genitori ottusi e soprattutto contro la direttrice “ Spezzindue”.” Di solito per dirigere una scuola si scelgono persone che possiedono particolari qualità: devono capire i bambini e i loro bisogni, essere comprensive, giuste e colte. La signorina Spezzindue non aveva nessuna di queste qualità.. era un donnone davvero colossale..” Vero terrore dei grandi e dei piccoli che si diverte a punire rinchiudendoli in un armadio pieno di chiodi, lo Strozzatoio. La direttrice lancia in aria i poveri ragazzi che gli capitano a tiro, e li solleva per le orecchie.

E Matilde scopre di avere un grande potere, muove gli oggetti con la forza dello sguardo e grazie a questi poteri e alla sua intelligenza libererà la scuola dalla signorina Spezzindue.

L’intelligenza e la cultura, sembra dirci l’autore, sono le uniche armi che un debole può usare contro l’ottusità, la prepotenza, la cattiveria.La scrittura di Roland Dahl è accompagnata dalle illustrazioni di Quentin Blake che ne sottolineano l’ironia divertita.

Tornate bambini e leggete con i vostri piccoli “ Matilde “. Non ve ne pentirete.