Un anno di Buona Scuola, Giannini: abbattuto il tabù della valutazione

da La Tecnica della Scuola

Un anno di Buona Scuola, Giannini: abbattuto il tabù della valutazione

Sono diversi i punti su cui si sofferma il ministro dell’Istruzione nel commentare i 12 mesi successivi all’approvazione della Legge 107/15.

Uno di questi è il via libera alla valutazione, a tutti i livelli, dai docenti alle scuole, dagli studenti ai dirigenti scolastici.

In questo anno, dice il ministro, “è caduto il tabù della valutazione: le scuole hanno cominciato a riflettere su se stesse e sui propri dati per migliorarsi. Abbiamo siglato la direttiva per la valutazione dei dirigenti scolastici, che era attesa da 15 anni”.

Per il responsabile del Miur, “finalmente si comincia a dedicare la dovuta e necessaria attenzione alla formazione come sviluppo professionale del personale della scuola. Con la Buona Scuola è iniziato un processo di investimento sul capitale umano del nostro Paese, nella convinzione che questa sia la leva più efficace per consentire ai nostri giovani di affrontare le sfide della modernità e della globalizzazione con competenze e conoscenze avanzate”.

Il Miur ha dedicato il suo resoconto focalizzando l’attenzione anche su altri passaggi della 107/15: un Piano Nazionale da 1 miliardo per la Scuola Digitale, con 350 milioni già stanziati nei primi 6 mesi dal lancio; fondi aggiuntivi e nuovi strumenti e interventi per migliorare la qualità dell’edilizia scolasticaRisorse raddoppiate per il funzionamento delle scuole; novantamila insegnanti assunti nel 2015, il numero più elevato degli ultimi 20 anni; un concorso da 63.712 posti bandito nel 2016.

“Dopo una consultazione partecipata e un ampio dibattito parlamentare – ha ancora detto Giannini – la Buona Scuola sta finalmente diventando realtà. Stiamo dando attuazione ad una legge che interpreta una precisa scelta e una priorità del Governo: scommettere sull’istruzione come asse strategico dello sviluppo e della crescita del Paese. Quello appena trascorso è stato un anno intenso per il Miur. Non sono mancate critiche e difficoltà, ma credo sia stato un anno di attivismo e dinamismo positivo nelle scuole”.

“Fra le misure di cui siamo particolarmente orgogliosi c’è il Piano Nazionale Scuola Digitale, su cui abbiamo investito un miliardo e che stiamo attuando rapidamente, raccogliendo tanti stimoli positivi e sollecitazioni da parte di dirigenti e insegnanti. Altra misura per noi centrale è l’alternanza scuola lavoro. Abbiamo voluto queste innovazioni – ha concluso il ministro – per dare agli studenti strumenti educativi inediti”.