Lavoratori con la 104, “estendere a tutti il diritto di frazionare i permessi”

da Superabile

Lavoratori con la 104, “estendere a tutti il diritto di frazionare i permessi”

Risoluzione presentata da Cominardi (M5S) alla commissione Lavoro e Affari sociali della Camera. Oggi questa possibilità di “dividere i giorni in ore” è concessa solo a dipendenti del settore privato e alcuni del pubblico. “Ingiusta diseguaglianza tra lavoratori”

ROMA – Un diritto per qualcuno, ma non per tutti. In altre parole, un diritto “discriminante”. E’ quello che riguarda la possibilità, da parte del lavoratore disabile o “caregiver” che beneficia della legge 104/92, di fruire dei permessi lavorativi in modo frazionato. Oggi solo i dipendenti del settore privato e una ristretta categoria del settore pubblico godono di questo diritto, che non viene sancito da una legge, ma regolamentato dai singoli contratti collettivi. Ora una risoluzione, appena depositata in Commissione lavoro e Affari sociali della Camera, chiede che questa possibilità sia estesa a tutti i lavoratori, indipendentemente dal Ccln di riferimento.

“In alcuni contratti collettivi, per venire incontro alle esigenze dei lavoratori che prestano assistenza, è stato stabilito che tali permessi giornalieri possono essere fruiti anche in maniera frazionata, cioè ad ore”, si legge nella risoluzione, presentata da Claudio Cominardi (M5S). Questo significa che “i tre giorni di permesso ex lege n.104 del 1992, fruibili sia dal lavoratore disabile per se stesso, che dal familiare che presta assistenza, possono essere fruiti anche in modo frazionato non da tutte le categorie di dipendenti, ma solo dai dipendenti del settore privato e dai dipendenti di alcuni comparti, creando di fatto una diseguaglianza tra i lavoratori”, si legge ancora.

Di qui la risoluzione, che “impegna il governo ad avviare iniziative, anche di carattere normativo, al fine di consentire a tutti i lavoratori, legittimati dall’articolo 33, comma 3, della legge n.104, a fruire anche in modo frazionato dei permessi garantiti dalla legge stessa, indipendentemente dal Contratto collettivo nazionale di lavoro di riferimento”.

Una risoluzione che prende spunto dal dibattito che si è svolto recentemente in Liguria, dove “i portavoce pentastellati in Consiglio regionale “avevano interrogato l’assessore regionale alla Sanità, Viale, circa un’interpretazione restrittiva della legge 104, penalizzante nei confronti dei lavoratori del comparto sanitario ligure – riferisce Matteo Mantero, deputato del M5S firmatario della risoluzione – Di qui l’esigenza di affrontare a livello nazionale la questione della frazionabilità dei permessi legati ad un invalidità grave, che coinvolge moltissimi lavoratori di svariati comparti. Per evitare quelle sperequazioni che in Liguria sono state riscontate all’interno della ASL 2 di Savona, con la nostra risoluzione chiediamo che il diritto sia esteso a tutti i comparti nazionali e applicato a tutti i lavoratori”. (cl)