Nota USR Emilia Romagna 12 agosto 2016, AOODRER 12221

Ai Dirigenti Scolastici delle istituzioni scolastiche dell’Emilia – Romagna statali

Ai coordinatori didattici delle istituzioni scolastiche dell’Emilia – Romagna paritarie

Ai Dirigenti Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna

 

Nota USR Emilia Romagna 12 agosto 2016, AOODRER 12221

OGGETTO: Bisogni formativi docenti neoassunti Emilia-Romagna – analisi questionario e prime riflessioni

 

Come noto, il comma 124 della Legge 107/2015 prevede: “Nell’ambito degli adempimenti connessi alla funzione docente, la formazione in servizio dei docenti di ruolo e’ obbligatoria, permanente e strutturale. Le attivita’ di formazione sono definite dalle singole istituzioni scolastiche in coerenza con il piano triennale dell’offerta formativa e con i risultati emersi dai piani di miglioramento delle   istituzioni   scolastiche   previsti   dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 2013, n. 80, sulla base delle priorita’ nazionali indicate nel Piano nazionale di formazione, adottato ogni tre anni con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca, sentitele organizzazioni sindacali rappresentative di categoria.”

 

Qualche utile indicazione sulle previsioni del Piano nazionale sono già state anticipate con nota MIUR del 7 gennaio 2016 prot. 35 avente ad oggetto Indicazioni e orientamenti per la definizione del piano triennale per la formazione del personale”; fra le altre sono previste:

  • azioni per la formazione in servizio (e non in ingresso) del personale della scuola con particolare riferimento ai docenti;
  • coerenza con le priorità nazionali indicate periodicamente dal Ministro;
  • dimensione pluriennale delle azioni di formazione;
  • obbligatorietà, permanenza e strutturalità delle azioni per uscire dall’episodicità e dalla frammentazione dei corsi;
  • coerenza e ciclicità triennale con il Piano triennale dell’Offerta formativa, con i Piani di miglioramento delle scuole e con il Rapporto di autovalutazione;
  • risorse significative con varie provenienze, non da ultimi i PON, per le attività di formazione a carattere nazionale, di scuole singole e in rete e dei docenti (anche attraverso la card), attraverso un processo multilivello;
  • riconoscimento della partecipazione alla ricerca, alla formazione, alla documentazione di buone pratiche, come criteri per valorizzare e incentivare la professionalità docente
  • aree strategiche (competenze digitali in primis e sviluppo linguistico in secundis, poi inclusione e gestione della classe, competenze di cittadinanza, potenziamento e supporto all’autonomia scolastica, valutazione e miglioramento fra i temi portanti richiamati dalla stessa legge 107/15).

Il Piano è stato presentato in data 26 luglio 2016 alle Organizzazioni Sindacali e intende porre al centro la scuola, il miglioramento degli apprendimenti degli studenti, la valorizzazione della professionalità dei docenti e la loro crescita professionale in ottica di sistema di interazioni in una comunità professionale.

Il Piano intende superare la logica dell’”aggiornamento” modellizzando un nuovo “format” e agendo strumenti innovativi, anche sulla base della positiva esperienza dei docenti neoassunti, innovata dal DM 850/2015.

Anche l’Europa richiama da tempo ad un rinforzo verso la professionalità docente al fine di renderla una carriera “allettante”. Le Conclusioni del Consiglio del 12 maggio 2009 su un quadro strategico per la cooperazione europea nel settore dell’istruzione e della formazione («ET 2020») hanno indicato fra gli obiettivi strategici il miglioramento della qualità e dell’efficacia dell’istruzione e della formazione.

 

Questo Ufficio ha presentato al riguardo, prime riflessioni in occasione degli incontri conclusivi per i docenti neoassunti in Emilia-Romagna realizzati a chiusura d’anno scolastico 2015.2016.

In particolare, tenuto conto dell’ingente sforzo ideativo e organizzativo messo in campo per la realizzazione del periodo di formazione e prova dei docenti neoassunti, si è ritenuto necessario concludere le attività con la realizzazione di un monitoraggio, a carattere opzionale, sui bisogni formativi dei docenti neoassunti, con particolare riguardo, non tanto e non solo a prime valutazioni sull’impianto formativo dell’anno di prova e formazione, ma soprattutto volto ad approfondire i bisogni dei docenti in servizio in Emilia-Romagna.

Dalle risposte dei docenti emerge con chiarezza la necessità di un’accurata analisi dei bisogni formativi, da approfondire nelle singole scuole, volta a coniugare le esigenze di sistema (Piano dell’Offerta Formativa triennale, Piani di Miglioramento…) con le necessità sul campo degli insegnanti, al fine di identificare le aree strategiche prioritarie su cu innestare azioni formative con modalità laboratoriali – e non frontali –, centrate sui contesti agiti dai docenti con forte investimento su azioni di peer tutoring e mentoring di insegnanti con insegnanti e azioni volte alla documentazione dei percorsi e alla raccolta di repository significative e fruibili.

I risultati del monitoraggio, completato da oltre il 40% dei docenti in prova e formazione, sono riportati nell’allegato report “Esiti questionario analisi bisogni formativi docenti in prova e formazione a.s. 2015-2016 – integrati con alcuni dati qualitativi in possesso dell’Ufficio” che costituisce un’utile e ampia base informativa relativa alle prossime, imminenti azioni di formazione da progettare e realizzare per gli insegnanti dell’Emilia-Romagna in chiave di valorizzazione del capitale umano e professionale operante nelle scuole.

IL DIRETTORE GENERALE

Stefano Versari