Più fondi per lo sport a scuola

Il messaggio del Ministro Giannini per la chiusura dei Giochi di Rio

Ogni Olimpiade unisce gli italiani intorno allo sport azzurro, tra medaglie brillanti e podi mancati, successi che restano nella storia e storie di sacrifici tenaci, di grinta e passione, se non sempre premiati sul campo sempre e comunque accompagnati dall’affetto del grande pubblico.
I Giochi di Rio stanno per finire e la fiaccola passerà a Tokyo 2020. Ma i valori dello sport, ogni giorno in vetrina e in diretta in questo mese, non si dissolveranno. Noi cercheremo di farli entrare nelle vite dei nostri ragazzi e nelle nostre scuole, che sono la prima palestra di vita.
Il primo obiettivo è che lo sport sia sempre più e meglio diffuso nelle attività scolastiche curricolari, a partire dalla scuola primaria.
Ci proponiamo di raggiungerlo quest’anno, con risorse nuove e misure concrete: 140 milioni di euro per aumentare le ore di pratica sportiva per tutti, con una particolare attenzione ai bambini diversamente abili, per incrementare la partecipazione degli studenti alle gare sportive regionali e nazionali, per migliorare le palestre esistenti e costruirne di nuove, per sostenere i nostri alunni atleti con sperimentazioni didattiche, che consentano loro di raggiungere il diploma senza dover rinunciare al sogno sportivo.
I primi 6,7 milioni li abbiamo stanziati in queste ore, attraverso il decreto per l’arricchimento dell’offerta formativa (ex legge 440, per gli addetti ai lavori) che ho firmato venerdì. Rispetto al 2015 abbiamo più che triplicato le risorse dedicate allo sport. Con questi fondi attiveremo una strategia nazionale di promozione dell’educazione motoria e dello sport a scuola, in collaborazione con le Federazioni Sportive e, ovviamente, con il Coni. Sono risorse destinate fra l’altro alla maggiore partecipazione dei ragazzi alle competizioni e manifestazioni sportive. Perché possano emergere i campioni di domani. Ma sono anche un segno concreto di attenzione per la diffusione della cultura dei corretti stili di vita e dell’educazione alla salute, che, insieme all’educazione al movimento, sono la ricetta più efficace contro la sedentarietà e l’obesità.
Nei prossimi giorni lanceremo anche il bando annunciato la settimana scorsa: 240 milioni di risorse strutturali per il triennio 2017/2020, per garantire ai ragazzi di 6.000 scuole che si trovano nelle aree più difficili, nelle periferie, geografiche e sociali, 240 ore in più all’anno per rafforzare e migliorare la loro formazione scolastica, là dove la scuola è il luogo principale di aggregazione sociale e di possibile riscatto.
In questo pacchetto innovativo, abbiamo voluto dare uno spazio speciale a sport e attività motoria: 60 milioni su 240, per 60 ore in più. Con altri 74 milioni potenzieremo le attrezzature e gli impianti dei licei sportivi, costruiremo nuove palestre nelle aree metropolitane, in cui è prevista l’apertura pomeridiana e il coinvolgimento degli studenti e delle associazioni sportive nella gestione degli spazi.
Questi sono i nostri impegni e i progetti dedicati allo sport a scuola, in questa estate dedicata allo sport olimpionico. Perché è dalla comunità educante, che nell’anno scolastico appena trascorso ha dato la possibilità a un milione di bambini di partecipare al programma Coni – Miur “Sport in classe”, che emergeranno i campioni che saliranno sul podio nelle prossime edizioni olimpiche. Le medaglie andranno ai vincitori, i valori che quella comunità saprà trasmettere resteranno patrimonio di tutti.
Un sentito grazie agli atleti che ci hanno fatto sognare e tifare in questi giorni e in bocca al lupo ai ragazzi dei Giochi Paralimpici di settembre!