La Nota del MIUR sull’organico dell’autonomia

La Nota del MIUR sull’organico dell’autonomia

di Salvatore Nocera

 

La Nota del MIUR Prot n. 2852 del 5 Settembre 2016 sull’organico dell’autonomia è interessante e mette sempre più in luce come si vuole che vi sia un coinvolgimento di tutta la comunità scolastica per il raggiungimento degli obiettivi del POF.

È importante quindi che dell’organico di potenziamento possano far parte pure i docenti specializzati per il sostegno, aggiuntivi a quelli spettanti a ciascuna classe in cui è iscritto un alunno con disabilità, per migliorare la qualità inclusiva della scuola; quanto alla presenza di docenti curricolari nell’organico di potenziamento, essi vanno utilizzati anche per sostenere ulteriormente alunni con disabilità e non per completare le ore assegnate di sostegno non coperte dai docenti specializzati, bensì per migliorare la realizzazione di progetti contenuti nel PEI: quest’ultima indicazione, così posta, è da accogliere con piacere.

Ciò che invece non si può condividere (e l’Ufficio scolastico regionale della Puglia ha fatto benissimo a intervenire) è l’assegnazione di “docenti curricolari non specializzati” per svolgere attività di sostegno; ciò, infatti, è illegittimo se sono presenti aspiranti a supplenza specializzati, secondo quanto espressamente stabilito dall’art 14 comma 6 della legge n. 104/92.

Se poi, come è avvenuto in Sicilia e in Sardegna, sono state effettuate assegnazioni provvisorie su posti di sostegno con “docenti di ruolo non specializzati”, in presenza di aspiranti a supplenze specializzati, la cosa è palesemente illegittima e sicuramente l’esito dei ricorsi degli aspiranti a supplenze lo dimostrerà agevolmente.

Se invece le assegnazioni provvisorie, anche in assenza di aspiranti a supplenze specializzati, prelude alla frequenza di corsetti di riqualificazione sul sostegno, per stabilizzare e legalizzare una situazione illegale, personalmente sono decisamente contrario (ma penso lo siano le associazioni di persone con disabilità e quanti credono nella qualità dell’inclusione ), perché riteniamo da tempo che gli attuali corsi di specializzazione sono insufficienti a rispondere qualitativamente ai crescenti bisogni educativi degli alunni con disabilità; per questo le federazioni Fish e Fand con la PdL n. 2444 hanno indicato corsi di specializzazione più articolati e complessi. Leggere, quindi, che addirittura con corsetti raffazzonati, di poche decine o qualche centinaio di ore, si possano trovare soluzioni alla crescente domanda di qualità inclusiva della scuola, indigna e sono certo che le federazioni Fish e Fand non lo consentiranno, in applicazione di tutta la storica normativa inclusiva italiana e della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità. Se fosse vero che i CCNL di Sicilia e Sardegna, in tal senso, sono stati autorizzati dal Sottosegretario Faraone (ma non lo credo), allora egli si troverebbe in netto conflitto con la Pdl n. 2444 Atto Camera, che lo ha visto tra i primi sottoscrittori.