Via al nuovo anno. Giannini: anomalie nei trasferimenti per oltre 3mila docenti

da Il Sole 24 Ore

Via al nuovo anno. Giannini: anomalie nei trasferimenti per oltre 3mila docenti

di Claudio Tucci

Si è aperto ufficialmente il nuovo anno scolastico: ieri la prima campanella è suonata in nove Regioni. Nei giorni a seguire toccherà alle altre regioni secondo i calendari deliberati negli scorsi mesi. Gli studenti delle scuole statali sono quest’anno 7.816.408, 370.597 le classi distribuite nelle 8.281 istituzioni scolastiche presenti sul territorio per un totale di 41.163 sedi.

Giannini: procedura di conciliazione per il 2,5% dei trasferimenti
In mattinata è arrivato l’in bocca al lupo a studenti, docenti e presidi da parte del ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, che poi nel pomeriggio ha chiarito alcuni punti controversi di quest’estate. A partire dal piano di mobilità straordinaria che ha interessato 207mila insegnanti: «Nel sistema che ha assegnato la destinazione non ci sono stati bug, perché altrimenti sarebbe saltato – ha detto Giannini -. Tra tutti i docenti trasferiti, il dato anomalo, che ha richiesto la procedura di conciliazione, ha riguardato il 2,5% del totale, oltre 3 mila persone».

A breve un nuovo Tfa
Il ministro ha poi detto che a breve ci sarà un altro ciclo di tirocinio formativo attivo (Tfa), per l’abilitazione all’insegnamento per le classi di concorso con bisogno di posti. Con la delega per l’accesso all’insegnamento, prevista dalla legge 107, ha aggiunto Giannini, «ci sarà una laurea che già prevede al suo interno dei crediti che abilitano coloro che scelgono di fare l’insegnante. Non si pagherà più un corso. Ma subito dopo la laurea si farà un tirocinio pagato, corrispondente allo status di tirocinante».

Renzi: i fondi per l’edilizia fuori dal patto di stabilità
Per la scuola si aprono «sfide importanti e grandi responsabilità. Le affronteremo con molti strumenti in più rispetto al passato». Per il “tagliando” della riforma, il governo chiede di aspettare il prossimo anno. A parlare è stato anche ieri il premier, Matteo Renzi: «In questi anni abbiamo messo 4 miliardi sulle scuole. La scuola riparte, ci sono tante scuole belle e tanti professori in più». Oggi al via le lezioni anche Amatrice colpita dal sisma: il premier insiste: i denari per l’edilizia scolastica devono stare fuori dal patto di stabilità.