Rispetto del lavoro precario anche per le procedure di mobilità

Tribunale di Ravenna: MIUR condannato al rispetto del lavoro precario anche per le procedure di mobilità

Si abbatte sul MIUR anche la decisione delTribunale del Lavoro di Ravenna, che, con un’ordinanza emanata d’urgenza, dà piena ragione al nostro sindacato, e dichiara palese la discriminazione posta in essere dal Ministero dell’Istruzione quando nega la possibilità di computare il servizio svolto durante il periodo di precariato ai fini del trasferimento da posto di sostegno a posto comune. L’Ordinanza, infatti, riconosce il diritto di una nostra iscritta a “partecipare alle procedure di mobilità per l’anno scolastico 2016/2017 su tutti i posti vacanti dell’organico dell’autonomia e al riconoscimento, a tale fine, del servizio da ella prestato sul ruolo di sostegno precedentemente all’assunzione a tempo indeterminato” ordinando all’Amministrazione scolastica di adottare tutti gli atti conseguenti. Gli Avvocati Ida Mendicino, Fabio Ganci e Walter Miceli ottengono per il nostro sindacato una nuova vittoria che riconosce l’illegittimità del mancato riconoscimento del servizio pre-ruolo già prestato sul medesimo posto ai fini del superamento del quinquennio di permanenza su posti di sostegno prima di poter richiedere il trasferimento su posti di tipo curricolare.