Early Warning e gestione del soccorso

Lo scorso 15 settembre si sono chiusi i termini di presentazione delle offerte per la gara europea di PreCommercial Pubblic Procurement relativa all’Early Warning dell’emergenza e gestione efficace del soccorso. Si tratta della prima gara di questo tipo realizzata da una amministrazione centrale.

Le offerte presentate sono state 68, a dimostrazione della grande curiosità del mercato per lo strumento degli appalti pre-commerciali. La gara è stata frutto di una consultazione di mercato avviata il 30 ottobre 2015 e conclusa con la definizione dei documenti e la pubblicazione della gara europea a maggio 2016. Alla consultazione di mercato hanno partecipato oltre 200 operatori: prevalentemente imprese, ma con una presenza importante anche delle Università e degli Enti Pubblici di Ricerca.
Gli appalti pre-commerciali rappresentano una tipologia innovativa di appalto che punta a promuovere l’innovazione per garantire servizi pubblici sostenibili e di elevata qualità e si caratterizza per:
l’acquisizione di servizi di Ricerca e Sviluppo (R&S) mediante una procedura di pubblica evidenza, precedente alla fase di commercializzazione. La procedura è finalizzata alla produzione o al sostanziale miglioramento di beni e servizi innovativi;

il cofinanziamento alla ricerca industriale per la realizzazione di servizi e prodotti innovativi non ancora presenti sul mercato;

la condivisione di rischi e opportunità fra soggetto appaltante e fornitore;

la suddivisione dei diritti di proprietà intellettuale sui risultati dell’appalto, con il vincolo che essi non appartengano esclusivamente alla stazione appaltante;

lo sviluppo competitivo per fasi.
Alla scadenza dei termini fissati dal bando “Early Warning” sono pervenute 68 offerte di cui 36 per il lotto 1, Monitoraggio in tempo reale dei fenomeni franosi, e 32 per il lotto 2, Supporto alle decisioni nella gestione del soccorso. Le 36 offerte per il lotto 1 coinvolgono una platea di 115 offerenti: il 70% degli offerenti è rappresentato da imprese, il 12% da Università, il 10% da Enti di Ricerca, il resto da altre tipologie di soggetti abilitati a partecipare alla gara.
Risultati analoghi si registrano per le 32 offerte per il lotto 2. Sono state presentate complessivamente da 93 offerenti, composti per il 75% circa da imprese e per oltre il 20% da Università ed Enti Pubblici di Ricerca.
Nei prossimi giorni si insedierà la Commissione Amministrativa demandata alla verifica formale della documentazione presentata, a cui seguirà una fase di Valutazione Tecnico Scientifica, per la selezione delle migliori offerte ricevute, che saranno finanziate ed accederanno alla “Fase uno” del bando.
L’elevata e qualificata partecipazione è il segnale di una nuova politica della ricerca e innovazione condotta dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, più idonea a fornire risposte adeguate ai sempre più rilevanti bisogni sociali.