Ferie non godute, vanno pagate: per i giudici non regge il divieto di monetizzarle

da La Tecnica della Scuola

Ferie non godute, vanno pagate: per i giudici non regge il divieto di monetizzarle

Le ferie non godute dai supplenti “brevi” della scuola vanno monetizzate e pagate, in tutti quei casi che non sono state fruite.

A ribadirlo è stato un giudice del Lavoro di Reggio Emilia, che l’11 ottobre ha dato ragione a sette docenti che chiedevano la retribuzione delle ferie non godute per l’anno scolastico 2012/2013. Ai ricorrenti ricorrenti andrà una somma individuale tra i 1.500 e 2.000 euro.

La sentenza ha anche stabilito che dai giorni di ferie maturati non possono essere sottratte le giornate di sospensione delle lezioni in quanto la fruizione dei riposi, fino al 1° settembre 2013, continua a essere disciplinata dall’articolo 19 Ccln comparto scuola”.

Successivamente, dall’anno scolastico 2013/14, la normativa è cambiata, anche se ancora oggi le eventuali giornate di ferie aggiuntive (superiori come numero ai giorni di sospensione delle attività didattiche, ad esempio le vacanze natalizie e pasquali) vanno monetizzate e pagate ai supplenti.

Secondo il segretario generale della Uil Scuola Emilia-Romagna e Reggio Emilia, Giuseppe D’Aprile, siamo dinanzi ad una “sentenza pilota”, attraverso cui il giudice “riconosce e ristabilisce un diritto negato; uno dei tanti troppi diritti negati in questi tempi agli insegnanti”.

“Il giudice ha concluso che i lavoratori hanno diritto alla monetizzazione delle ferie in quanto nessuna norma che lo escludeva era vigente alla fine del loro rapporto di lavoro (30 giugno 2013).

Quella del tribunale emiliano, continua D’Aprile, è un’interpretazione che “si colloca nel solco tracciato dalle pronunce della Corte di cassazione e del Consiglio di Stato che riconoscono al lavoratore il diritto di beneficiare di un’indennità per le ferie non godute per causa a lui non imputabile, anche quando difetti una previsione negoziale esplicita che consacri tale diritto, ovvero quando la normativa settoriale formuli il divieto di ‘monetizzare’ le ferie”.