OLTRE AL MANCATO INCONTRO CON IL DIRETTORE GENERALE

OLTRE AL MANCATO INCONTRO CON IL DIRETTORE GENERALE DELL’USR PUGLIA: A CHE GIOCO GIOCHIAMO SULLA PELLE DEI FIDENTI ED INCOLPEVOLI COLLEGHI?

Preavvertita, correttamente, dalla direzione dell’USR Puglia che il Direttore Generale era stato chiamato al Ministero per la stessa giornata, DIRIGENTISCUOLA ha ritenuto, restituendo la cortesia, di non dover corrispondere, in sua assenza, alla convocazione del 18 ottobre 2016 “per un esame congiunto sulla situazione dei dirigenti scolastici della Regione Puglia”: che poi, nella sostanza, significa stipula di ben quattro contratti integrativi regionali, a partire dall’anno 2012-13, con la regolazione degli istituti connessi.

All’incontro hanno invece partecipato le altre sigle sindacali, non si sa se tutte, (anche) della dirigenza scolastica. Che si è concluso – sempre a quanto ci è dato di sapere – con un ennesimo nulla di fatto.

Dunque, ad oggi sono giusto due mesi e mezzo da quando tutti gli Uffici scolastici regionali hanno ricevuto il verbale della Conferenza di servizio MIUR-MEF che ha risolto positivamente la pregressa incapienza dei fondi regionali per la retribuzione di posizione variabile e di risultato dei dirigenti scolastici; un mese dopo seguita dalla nota ministeriale di chiarimento n. 12440 del 02/09/16, a firma del Direttore Generale per le risorse umane e finanziarie, dr. Jacopo Greco, facoltizzante la riapertura dei CC.II.RR. per gli anni scolastici 2012-2013, 2013-2014. 2014-2015, 2015-2016, “anche nel caso di contratti già sottoscritti, al fine di adeguare gli stessi, se ritenuto necessario, alle indicazioni contenute nel succitato verbale”, ovvero sollecitante gli Uffici scolastici regionali interessati che avessero adottato i sostitutivi atti unilaterali ad “avviare, con ogni possibile urgenza, le trattative al fine di giungere alla sottoscrizione dei contratti integrativi regionali”.

Orbene, nel nuovo incontro assicurato a breve DIRIGENTISCUOLA porrà direttamente al Direttore Generale delle semplici domande, attendendosi le inerenti chiare risposte:

1-Quali sono gli intendimenti dell’Amministrazione regionale nel corrispondere alle sollecitazioni del Ministero, atteso che degli stessi sul suo sito istituzionale non vi è la minima traccia?

2-Se, benché la cosa sembri assurda ma altamente probabile, sono le tradizionali sigle sindacali a rifiutare i tavoli negoziali per riparare i danni a catena arrecati alla categoria con la loro sciagurata firma dell’ultimo CIR “in perdita”, non ritiene di doversi assumere la responsabilità di emanare l’atto unilaterale, ponendo fine ad un’intollerabile pantomima e rendere possibile l’allineamento delle retribuzioni dei dirigenti scolastici pugliesi a quanto loro spettante, specialmente agli assunti con le due ultime tornate concorsuali e che ancora percepiscono poco più dello stipendio del ruolo di provenienza?

3-Nella circostanza, non ritiene – nell’emanazione dell’atto dovuto, persistendo la melina di chi pure dice di rappresentare e di tutelare i dirigenti scolastici – di dover:

a) rivedere le risalenti fasce di complessità delle istituzioni scolastiche, nel frattempo devastate dalle operazioni di dimensionamento degli ultimi anni, sì che dirigenti scolastici che si trovano preposti a megaistituzioni e/o distribuite in diversi plessi e/o in più comuni, anche distanti tra di loro, percepiscono una retribuzione di posizione variabile – e ancora non sempre e non tutti la percepiscono! – inferiore a quella di chi dirige una scuola monoindirizzo, in un solo edificio e al limite del sottodimensionamento?

b) ridefinire, e rispettare, dei criteri più stringenti e trasparenti in materia di mobilità?

c) vincolarsi a procedure più sorvegliate e motivare l’attribuzione degli incarichi di reggenza, dato che sono finanziati dalla stessa categoria con la potatura delle retribuzioni di posizione variabile (sino ad oggi) o (da domani) di risultato?

d) di dover concordare – beninteso, sempre entro i vincoli di legge – adeguate garanzie nell’appena avviato sistema di valutazione dei dirigenti scolastici, ad iniziare da una chiara, e non generica, formulazione degli obiettivi regionali e dalla nomina dei NEV, e loro assegnazione ai dirigenti scolastici, che diano garanzie di competenze accertate, di autonomia professionale e di terzietà?