Sperimentazione percorsi quadriennali: il CSPI non esprime parere

da tuttoscuola.com

Sperimentazione percorsi quadriennali: il CSPI non esprime parere
Il Consiglio Superiore, dopo ampio dibattito, non conclude per mancanza del numero legale

Ieri, 26 ottobre, scadeva il termine ultimo per esprimere il parere, da parte del CSPI, sul decreto di sperimentazione di percorsi quadriennali di istruzione secondaria di secondo grado, ma alla fine il Consiglio Superiore è stato impossibilitato a pronunciarsi, rendendo impossibile il parere richiesto.

Cosa è successo?

La spiegazione è venuta dalla Flc-cgil che sul proprio sito ha riportato in dettaglio l’andamento del dibattito conclusosi con un niente di fatto.

“La discussione, aperta dalla lettura della bozza di parere predisposta a partire da un lavoro istruttorio delle commissioni Sistema di Istruzione e Formazione e Politiche del Personale della Scuola,  è stata ricca e articolata e ha evidenziato molte  perplessità e criticità sulla decisione del MIUR di avviare una sperimentazione di innovazione ordinamentale in mancanza di dati sugli esiti finali delle sperimentazioni dei percorsi quadriennali attivate dall’a.s. 2012/2013, utili a verificare anche le conseguenze sul sistema circa “il prima e il dopo” rispetto alla scuola superiore.”

Proprio per la delicatezza dell’innovazione proposta e per gli effetti didattici, pedagogici e culturali che può produrre, il CSPI auspicava una revisione dello schema di decreto che tenesse conto delle osservazioni e delle modifiche proposte.

In questa ottica i rappresentanti della FLC CGIL hanno dato la propria disponibilità a contribuire ad un testo che facesse sintesi dei diversi punti di vista, come già successo in precedenti occasioni, al fine di elaborare un parere da sottoporre alla Ministra Giannini che fosse il più condiviso possibile.

Ma la discussione, molto approfondita e competente, sviluppatasi sull’argomento – riferisce il sindacato – è stata bruscamente interrotta a seguito dell’assenza di una parte di consiglieri designati dall’Amministrazione che, al termine di una breve pausa e senza preavviso, hanno disertato la riunione facendo così mancare il numero legale.

Considerato che la data del 26 ottobre era l’ultima data utile per l’espressione del parere, prendiamo atto che la sperimentazione partirà senza che il CSPI abbia potuto segnalare al Ministro le criticità rilevate e i suggerimenti proposti”.