Un ministro dell’Istruzione molto sui generis!

Un ministro dell’Istruzione molto sui generis!

di Maurizio Tiriticco

Ho letto il DISEGNO DI LEGGE d’iniziativa dei senatori FEDELI, MARCUCCI, PUGLISI, LANZILLOTTA, BONFRISCO, DE PETRIS, DE PIETRO, BATTISTA, BOCCHINO, ALBANO, AMATI, BORIOLI, CANTINI, CUOMO, D’ADDA, DI GIORGI, FABBRI, FASIOLO, FERRARA, FAVERO, GIACOBBE, IDEM, LAI, LO GIUDICE, MANASSERO, MATTESINI, MATURANI, ORRÙ, PARENTE, PEZZOPANE, PUPPATO, RICCHIUTI, RUSSO, RUTA, SCALIA, SPILABOTTE, VACCARI, VALDINOSI, ZANONI e PIGNEDOLI.

Sessanta senatori, se non ho contato male, presentano una legge il cui contenuto è il seguente: “introduzione dell’educazione di genere e della prospettiva di genere nelle attività e nei materiali didattici delle scuole del sistema nazionale di istruzione e nelle università”. Siamo alla pura follia! Il nostro “sistema educativo nazionale di istruzione e formazione” e, soprattutto, i nostri alunni hanno bisogno di una scuola che funzioni e che faccia crescere il livello culturale dell’intera popolazione, tra i più bassi in Europa e nel mondo. La cosiddetta “‘educazione di genere” è una invenzione balorda – è un aggettivo che non uso mai, ma purtroppo rende – che rischierebbe di far precipitare i nostri alunni maschietti e femminucce, fin dalla più tenera età a doversi chiedere: ma sono veramente maschio? Ma sono veramente femmina? Invece di imparare i fondamenti della nostra lingua e del nostro pensare matematico. Materie in cui siamo tra gli ultimi tra i Paesi dell’Ocse.

So benissimo che interrogativi di questo genere alcuni bambini/e e ragazzi/e se li pongono – e a volte anche drammaticamente – quando avvertono un non completo riconoscimento nella identità sessualità naturale; ma si tratta di casi rari che sarebbe semplicemente folle sollecitare presso gli alunni tutti di una data classe! Guai a proporre interrogativi ansiogeni di questo tipo. Leggere, scrivere e far di conto sono da sempre e devono continuare ad essere le attività e gli obiettivi fondanti della nostra scuola, anche e soprattutto in considerazione del fatto che noi italiani siamo tra gli ultimi in Europa a saper leggere e scrivere! E a far di conto! Si legga l’ultimo rapporto Ocse! C’è da piangere! Il nostro sistema di istruzione non eccelle!

Pertanto, cari senatori firmatari di questo disegno di legge assurdo, pensate, piuttosto, ai problemi reali della nostra scuola, non a queste paccottiglie subculturali! E sembrerebbe anche che si dovrebbero produrre libri di testo per i maschi e libri di testo per le femmine!!! E forse bisognerebbe anche tornare ai ferri da lana per le femminucce e ai cacciavite e martelli per i maschietti? Mi ricordano tanto le “applicazioni tecniche”, poi “educazione tecnica” nella scuola media di un tempo, con attività distinte per i maschi e per le femmine! Vogliamo veramente tornare indietro? Mah!!! Detto questo, insomma, chi ci salva dalla nostra ministra Valeria Fedeli? Che della teoria gender sembra una convinta fautrice? Ma di chi è stata l’idea di chiamare una persona di questo tipo a dirigere un ministero così difficile e complesso come il Miur? Ma il nostro panorama culturale è davvero così scarso? Non c’era un/a uomo/donna di un certo livello culturale che potesse ricoprire l’incarico di Ministro del Miur? La Giannini aveva tanti difetti, ma era glottologa, docente universitaria e rettore dell’Università per stranieri di Perugia. Certamente, non sono i titoli che contano! Mario Lodi, semplice maestro, sarebbe stato un buon ministro! E forse anche Don Lorenzo! Bè! Forse… No!

Cari sessanta Senatori sessanta! Non menate il can per l’aia! Non pestate l’acqua col mortaio! I problemi della nostra scuola non sono quelli del “sono maschio” e/o “sono femmina”!!! Sono ben altri! In parte vengono da lontano, in parte purtroppo sono provocati anche dall’applicazione di una legge infausta – la 107 con i suoi nove decreti applicativi, ancora da scrivere… entro gennaio… ci sarà da piangere – la quale, invece, li avrebbe dovuti risolvere.

Ora chiudo e debbo firmare! Santo cielo! Sono Maurizia o Maurizio Tiriticco? Mah! Che il/la nuovo/a ministro/a mi aiuti!