Accordo mobilità 2017: le questioni ancora aperte

da Tuttoscuola

Accordo mobilità 2017: le questioni ancora aperte

È attesa per oggi, salvo nuovi imprevisti, la firma dell’accordo sulla mobilità 2017, dopo che giovedì scorso era stata rinviata l’intesa finale, a causa di un paio di questioni che avevano fatto registrare posizioni divergenti tra Miur e delegazione sindacale.

Questioni chiaramente definite sul sito Cgil-scuola (FLC): Sono rimasti in sospeso due nodi di rilievo, sui quali non si è ancora raggiunta la convergenza. Il primo riguarda la possibilità, o meno, di esprimere la scuola attuale come preferenza puntuale (nel limite delle 5 consentite), per i docenti che nella stessa scuola si trovano con incarico triennale da ambito. Il punto, sostenuto dalla FLC insieme agli altri sindacati, serve a stabilire un principio di equità con chiunque abbia concorrenza su un posto liberatosi, ottenendo però una titolarità definitiva.

Il MIUR, diversamente ne sostiene la limitazione, assimilando i docenti con incarico triennale a quelli già titolari nella scuola, nell’analogia della comune indisponibilità dei posti da loro occupati ai fini della mobilità.

L’altro aspetto di contrasto riguarda le modalità con cui i docenti dovranno essere assegnati in sedi scolastiche staccate, succursali, associate anche lontane territorialmente o in comuni diversi; la novità che sta alla base di questa richiesta sindacale deriva dall’attivazione dell’organico unico dell’autonomia che sopprimerà i codici distinti, in precedenza sedi di organici specifici.

Su questi due punti la discussione rimane aperta, con posizioni distanti.

C’è un’altra questione da definire che riguarda le procedure e le modalità di assegnazione dei docenti dagli ambiti alle scuole per la quale, come avvenuto l’anno scorso, Gilda chiede di cambiare la legge della ‘chiamata diretta’, lasciando intendere che, permanendo la norma, non firmerà l’accordo.