Immigrazione e intercultura nella lingua dei segni

Redattore Sociale del 30-04-2017

Immigrazione e intercultura nella lingua dei segni

Con “8 segni di culture” prende il via un ciclo di incontri in sei città, in cui linguaggio verbale e dei segni interagiscono. A Milano il 6 maggio La Grande Fabbrica delle parole organizza laboratorio dedicato ai bambini, con il supporto del Pio Istituto dei Sordi.

MILANO. Immigrazione, convivenza e intercultura: se ne parlerà con la Lingua italiana dei segni (Lis). A Siena, Messina, Roma, Firenze, Milano e Venezia è in programma un ciclo di incontri che non escludono nessuno. Già perché spesso gli appuntamenti dedicati a questi temi non tengono conto delle esigenze di chi è sordo. Con “8 segni di culture”, invece, l’associazione Mason Perkins Deafness Fund (MPDF) ha scelto di rompere gli schemi e di provare a creare laboratori, seminari e convegni in cui il linguaggio verbale e quello dei segni interagiscono. Ogni appuntamento è organizzato con partner locali.

Il primo, previsto per il 6 maggio, è a Milano, dove “La Grande Fabbrica delle Parole” propone un laboratorio accessibile per bambini dagli 8 agli 11 anni, durante il quale i bambini scopriranno i personaggi “ponte” che che si ritrovano in tante culture a dimostrazione che le storie, come le persone, varcano i confini e si arricchiscono dell’incontro con le diverse culture. Tali personaggi saranno protagonisti di nuove storie, nuove avventure, create dai bambini stessi. Organizzato con il sostegno del Pio istituto dei sordi di Milano, si terrà, dalle ore 15.30 alle 17.30, nella Ex Fornace dell’Alzaia Naviglio Pavese 16. L’incontro è gratuito e su prenotazione (massimo 12 partecipanti): scrivere a info@grandefabbricadelleparole.it. (dp)