Dirigenti, la valutazione non farà risultato e inquadramento Il Miur apre alle richieste di categoria, ora in ballo il contratto

da ItaliaOggi

Dirigenti, la valutazione non farà risultato e inquadramento Il Miur apre alle richieste di categoria, ora in ballo il contratto

Protesta dei presidi. Scovati 10 milioni per il fun, sfida su armonizzazione stipendiale e molestie burocratiche

Emanuela Micucci

Inversione di tendenza del Miur sulla dirigenza scolastica in seguito alla protesta dei presidi che, giovedì, ha attraversato tutta Italia. Dai 3 mila accanto al Miur agli altri 300 a piazza Montecitorio per la mobilitazione nazionale promossa dall’Anp (associazione nazionale presidi) fino alle numerose assemblee presso gli usr organizzate dai sindacati Fcl-Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals-Confsal, passando per lo sciopero dell’Udir. Il ministero, presente il sottosegretario all’istruzione, Vito De Filippo, ha ricevuto le organizzazioni sindacali rappresentative dell’Area V a un incontro sulle tematiche oggetto della protesta. Accolta la richiesta dei sindacati di disconnettere la valutazione dei dirigenti scolastici non solo dalla retribuzione di risultato, ma anche dalla classificazione.

La valutazione sarà utilizzata esclusivamente per mettere alla prova la procedura costruita, senza nessun esito classificatorio, per i dirigenti in servizio. Inoltre sul tema sarà immediatamente avviato un confronto per ricondurlo all’interno del contratto, avvalendosi anche dell’Osservatorio nazionale sulla valutazione, previsto dalla direttiva 36/2016 e formalmente istituito proprio il 25 maggio con un decreto del ministro dell’istruzione Valeria Fedeli.

Dalla seconda metà di giugno, poi, si apriranno due tavoli di lavoro sulla parte normativa e su quella economica del Ccnl in vista dell’atto di indirizzo per il rinnovo del contratto della nuova area della dirigenza di istruzione e ricerca, in cui confluirà la dirigenza scolastica. Vi sarà, inoltre, il finanziamento una tantum del Fun di 10 milioni di euro per l’esercizio finanziario 2017 per contenere gli effetti dei tagli sulle retribuzioni di posizione e risultato dei presidi.

Dalla prima settimana di giugno si terrà un tavolo tecnico per le semplificazioni amministrative, le cosiddette molestie burocratiche, per individuare possibili soluzioni alla mole degli adempimenti burocratici che paralizzano il lavoro delle scuole e dei presidi. Dal ministro Fedeli l’impegno per l’avvio di un’interlocuzione con Mef e Funzione pubblica per reperire le risorse necessarie all’armonizzazione retributiva dei dirigenti scolastici con le altre dirigenze dello Stato.

Infine, in seguito alle diffide inviate dalle organizzazione sindacali a tutti i direttori degli usr, parità una valutazione dello stress da lavoro correlato dei presidi. Pur accogliendo «con interesse e disponibilità le proposte di confronto e condivisione» arrivate dal Miur, il presidente dell’Anp Giorgio Rembado sottolinea che «di svolta si potrà parlare solo quando arriveranno i primi risultati». Così, «la protesta Anp continua». Mentre le 4 organizzazioni sindacali in un comunicato congiunto insistono che «vigileranno sul rispetto degli impegni assunti dai vertici politici ed amministrativi del Miur, affinché l’avvio di questo complesso ed impegnativo percorso possa concretizzarsi in tempi brevi in significativi risultati». A supporto dei diversi tavoli, i sindacati apriranno a breve una consultazione tra dirigenti e segreterie per costruire un quadro completo e analitico delle molestie che affliggono le scuole.