Niente diploma per tre ragazzi su dieci Destino deciso dagli esami delle medie

print

da ItaliaOggi

Niente diploma per tre ragazzi su dieci Destino deciso dagli esami delle medie

Rilevazione Miur: alle superiori si perdono 190 mila ragazzi

Emanuela Micucci

Dalla licenza media alla maturità si perdono quasi 190 mila studenti. Su 100 ragazzi che, dopo la III media, si è iscritto a un percorso del secondo ciclo, solo 67 arrivano a svolgere l’Esame di Stato nei tempi previsti: il 31,7% non arriva neppure in V superiore e l’1,3% non è ammesso all’esame di diploma. A rivelarlo è un approfondimento del Miur su quanto la formazione ricevuta durante il primo ciclo possa influire nelle regolarità degli studi superiori, elaborata nell’analisi degli esiti dell’esame di Stato e degli scrutini nella secondaria di I grado dello scorso anno scolastico 2015/2016. Dati che oggi il Miur pubblicherà online, insieme con i risultati della maturità e degli scrutini delle superiori.

L’Ufficio Statistica del ministero ha messo in relazione l’uscita dal primo ciclo dell’anno scolastico 2010/211, quando sostennero l’esame di III media circa 575mila candidati, con i risultati della maturità cinque anni dopo, nel 2015. «La regolarità negli studi è legata», spiega il Miur, «alle conoscenze acquisite durante i primi anni di scuola e la maggior parte di chi rimane indietro ha già mostrato carenze formative all’esame finale del primo ciclo: il 67% dei licenziati con il 6 non arriva a svolgere l’esame di maturità al termine dei cinque anni; si cumula, in questo caso, l’effetto dell’uscita dal sistema scolastico, anche a seguito del raggiungimento di una qualifica triennale, con quello del ritardo. Più regolare, è invece, il percorso di coloro che ottengono i risultati migliori».

È ammesso all’esame di Stato l’83% di chi ha conseguito alla licenza media 8, il 93,4% dei 9 e il 97,2% degli eccellenti da 10 con o senza lode. Mentre il 35,6% di chi si è licenziato con 7 non arriva alla maturità, così come un non meno significativo 15,9% di chi ha finito con 8. Non solo. Durante questo periodo circa il 4% dei candidati alla maturità arriva all’esame con una tipologia di percorso diverso da quello iniziato cinque anni prima: ben il 37% di questi è formato da ex liceali approdati all’istruzione tecnica, mentre 19% hanno lasciato la formazione tecnica per quella professionale.

Del resto, la prosecuzione degli studi dopo le medie è fortemente legata al livello di competenze acquisite, più che a un vero orientamento. Come confermano i licenziati dello scorso anno scolastico: il 20% di quelli che hanno avuto la sufficienza decide di accedere a un corso di formazione professionale regionale (verso sui si è indirizzato in generale il 7% dei licenziati) e procedere così verso una rapida entrata nel mondo del lavoro.

Per chi invece consegue valutazioni alte è naturale proseguire in un percorso scolastico che porti ad accrescere la propria preparazione anche in vista di un eventuale accesso agli studi universitari. Così, l’81% di chi ha concluso le medie con il 9 si iscrive al liceo come il 91% di chi ha conseguito 10 e il 94,5% dei 10 e lode. Uno studente su 3 dei licenziati con 8 si indirizza verso una formazione tecnica. Mentre chi si licenzia con 6 si orienta verso studi tecnico-professionali. Sebbene ci siano delle differenze territoriali, per cui nelle regioni del Nord-Est il settore tecnico per chi termina le medie con 9 e 10 è superiore rispetto alle altre regioni d’Italia, mentre al Centro si iscrive al liceo anche chi si è licenziato con 6.

Inoltre, se si considera l’esito del diploma, si ha che il 99% di chi arriva a sostenere l’esame di stato termina il proprio percorso scolastico con un successo e con un voto di diploma che, per la maggior parte dei casi, segue l’andamento di quello ottenuto all’esame conclusivo del primo ciclo. I risultati dell’Esame di Stato 2016 lasciano ben sperare i maturandi 2017. Infatti, è proseguito il trend positivo sia per gli studenti ammessi alla maturità, il 96% degli scrutinati, sia per i diplomati, il 99,5% degli esaminati. Ed è aumentata la percentuale sia dei lodabili sia diplomati con voto alto: i 100 passano dal 4,9% al 5,1% e le lodi dallo 09,% all’1,1%.