Progettare l’accessibilita’

Redattore Sociale del 08-06-2017

Progettare l’accessibilita’: ecco i “futuri geometri” di Fiaba

Consegnati i premi della quinta edizione del concorso “I futuri geometri progettano l’accessibilità”, promosso da Fiaba e dal Consiglio dei Geometri, in collaborazione con il Miur e con il sostegno di Koine. 26 le classi partecipanti. Vincono un istituto di Pavia, uno di Roma e uno di Fermo.

ROMA. L’accessibilità va premiata, anche quando è ancora soltanto un’idea: è quello che è avvenuto ieri, quando presso la sede dell’Archivio di Stato, l’associazione Fiaba e il Consiglio nazionale Geometri e Geometri laureati hanno consegnato i premi del concorso “I futuri geometri progettano l’accessibilità”. Iniziativa sostenuta anche da Kone, azienda leader nella progettazione, costruzione e manutenzione di soluzioni per la mobilità urbana e domestica.

La competizione ha coinvolto 26 classi degli Istituti Tecnici (indirizzo Costruzione, Ambiente e Territorio) di tutto il territorio nazionale, chiamati a realizzare un progetto di abbattimento di barriere architettoniche in tre diverse categorie: spazi urbani, edifici pubblici e scolastici e strutture per il tempo libero. Questo, chiaramente, nel rispetto della normativa vigente in materia di accessibilità e delle “Linee guida per la riprogettazione del costruito in ottica universal design”.

Per la sezione “Spazi urbani”, ha vinto l’Iss “Alessandro Volta” di Pavia, con il progetto “Bello e accessibile? E’ possibile – Ticino: no more barriers!”. Per la sezione “Strutture per il tempo libero”, il premio è andato all’Itet “Carducci-Galilei” di Fermo, con il progetto “Un parco per il quartiere, un parco per tutti”. Per la sezione “Edifici pubblici e scolastici”, ha vinto l’Iss “Camillo Cavour”di Vercelli, con il progetto “Se diamo una mano i miracoli si faranno”

Il premio speciale di Kone va al progetto promosso dall’Isiss “Tonino Guerra” di Novafeltria, intitolato “Universal Hero Design per Novafeltria”: un intervento immaginato per il centro storico della cittadina romagnola e nato dall’idea che spesso superare le barriere architettoniche sia proprio “un’impresa degna di un supereroe”. I giovani progettisti sono stati premiati per aver integrato diverse soluzioni per l’abbattimento delle barriere architettoniche, tra cui tappeti mobili e piattaforme elevatrici. (cl)