Servizi di supporto all’inclusione scolastica, la Lombardia approva le Linee guida

Vita.it del 06-07-2017

Servizi di supporto all’inclusione scolastica, la Lombardia approva le Linee guida

di Sara De Carli

Dopo anni, si conclude la confusione attorno ai servizi per garantire il diritto alla studio degli alunni con disabilità. Regione Lombardia approva delle Linee Guida, definisce i compiti e stanzia 8,5 milioni di euro per il solo anno 2017. L’auspicio è che i 4.650 alunni con disabilità potranno per la prima volta avere tutti i servizi fin dal primo giorno di scuola: primo step, le famiglie devono presentare alla scuola la richiesta di attivazione del servizio.

MILANO. Regione Lombardia stanzia 8,5 milioni di euro per l’anno 2017 per garantire i servizi a supporto dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità, già di competenze delle Province. Tutte le procedure necessarie per l’attivazione dei medesimi servizi fin dal primo giorno dell’anno scolastico 2017/2018, questa volta sembrano chiare, diversamente dal rimpallo di responsabilità e dai ritardi clamorosi che si sono verificati negli anni scorsi: Regione Lombardia lo scorso 30 giugno ha approvato la delibera 6832 e le “Linee Guida per garantire i servizi a supporto dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità” e la DGR 6832/2017 che disciplina e organizza i servizi (in allegato in fondo all’articolo il testo completo). La Direzione Generale “Istruzione Formazione e Lavoro” curerà i servizi di trasporto scolastico e di assistenza per l’autonomia e la comunicazione personale degli studenti di secondo ciclo con disabilità fisica, intellettiva o sensoriale svolti dai Comuni, mentre la Direzione Generale “Reddito di Autonomia e Inclusione Sociale”, tramite le ATS, svolgerà gli interventi per l’inclusione scolastica degli studenti con disabilità sensoriali per ogni ordine e grado dell’istruzione.

«Siamo soddisfatti per l’esito di questa vicenda». commenta Alberto Fontana, presidente di LEDHA, la realtà associativa che più ha seguito da vicino, negli anni, la questione: «il fatto che Regione Lombardia abbia preso l’iniziativa per risolvere un problema molto grave, e che riguardava tanti bambini e ragazzi con disabilità, è un fatto molto positivo». Le Linee Guida indicano con precisione le competenze di ciascuno, mettendo a disposizione quelle che Ledha definisce «risorse adeguate per affrontare la copertura economica dei servizi». Ci sono quindi secondo l’associazione «tutte le premesse necessarie per garantire agli alunni e studenti con disabilità di tutte le scuole lombarde il diritto a frequentare la scuola in condizioni di parità con i loro compagni».

In coerenza con quanto previsto dalla Legge Regionale 15/2017, le Linee Guida approvate attribuiscono le competenze, che un tempo in capo alle Province, in parte ai Comuni e in parte alle nuove ATS (Agenzia di Tutela della Salute). Nello specifico i Comuni dovranno garantire il servizio di assistenza ad personam (“assistenza per l’autonomia e la comunicazione”) e il servizio di trasporto per tutti gli studenti con disabilità che ne hanno bisogno che frequentano le scuole superiori e i corsi di formazione professionale, analogamente a quanto già garantiscono agli studenti con disabilità delle scuole primarie e secondarie di primo grado. Le ATS invece dovranno garantire invece l’insieme di servizi necessari a garantire l’inclusione scolastica degli alunni e studenti con disabilità sensoriale in tutte le scuole, di ogni ordine e grado.

Agli oneri finanziari per la realizzazione degli interventi previsti con le risorse statali e, in caso di insufficienza delle stesse, con eventuali risorse regionali, dicono le Linee guida: per l’anno 2017 in particolare con 8,5 milioni di euro stanziati a valere sulla missione 04 “Istruzione e Diritto allo Studio” del bilancio regionale 2017, successivamente incrementati di 3,5 milioni di euro con il PDL Assestamento 2017, approvato il 19 giugno 2017. Per gli anni successivi si utilizzeranno le risorse che saranno stanziate annualmente con legge di approvazione del bilancio regionale.

Le famiglie interessate potranno rivolgersi alle scuole per richiedere l’attivazione dei servizi di cui i loro figli hanno bisogno e diritto: saranno poi le scuole a mettersi in relazione con i Comuni per l’organizzazione effettiva del servizio. Il testimone quindi passa alle scuole, agli enti locali e alle Ats che dovranno lavorare per garantire una regolare partenza del prossimo anno scolastico, per tutti gli alunni, sin dal primo giorno di scuola. La principale criticità, per l’anno scolastico che inizierà a settembre, è legata al poco tempo a disposizione per concretizzare quanto indicato dalle Linee Guida, poco più di due mesi: «A questo punto è importante che tutti gli enti coinvolti collaborino attivamente per recuperare il tempo perduto e fare in modo che tutti i servizi rivolti agli alunni e studenti con disabilità vengano attivati in tempo», raccomanda Fontana. Le Linee Guida prevedono anche il coinvolgimento delle associazioni delle persone con disabilità e dei loro familiari all’interno di un gruppo di monitoraggio che permetterà di segnalare tempestivamente eventuali situazioni problematiche e di verificare se le stesse Linee Guida potranno essere migliorate in corso d’opera, per venire meglio incontro alle esigenze dei bambini e ragazzi coinvolti.

«La speranza è che a partire dal prossimo anno scolastico l’attenzione di tutti non debba concentrarsi più sulla presenza o meno delle risorse necessarie, che a questo punto dovrebbero essere garantite, ma a come queste dovranno essere utilizzate quelle risorse per realizzare realmente percorsi di inclusione scolastica», è l’auspicio di Ledha.