Chiuse le aree per infanzia, primaria e media: l’8% dei prof non inserisce il curriculum

da ItaliaOggi

Chiuse le aree per infanzia, primaria e media: l’8% dei prof non inserisce il curriculum

Chiuse le aree per infanzia, primaria e media: l’8% dei prof non inserisce il curriculum

Carlo Forte

Sono circa 1.200 gli insegnanti del primo ciclo (circa il’8% degli interessati) soggetti alla chiamata diretta che non hanno presentato il curriculum su istanze on line. L’operazione andava effettuata, dal 3 al 7 luglio scorso, dai docenti di scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado, titolari su ambito. E consisteva nell’inserimento del proprio curriculum e della scuola di partenza, dalla quale il ministero dell’istruzione avrebbe dovuto dare inizio allo scorrimento delle tabelle di viciniorietà all’atto dell’eventuale trattamento d’ufficio. Il mancato inserimento del curriculum impedirà ai dirigenti scolastici di prendere contezza della disponibilità dei docenti inadempienti. E precluderà loro la possibilità di concorrere alla prima fase della lotteria degli incarichi triennali.

Al termine delle procedure di assegnazione degli incarichi, però, l’amministrazione dovrà comunque assegnare a questi docenti una cattedra. E lo farà sulla base delle disponibilità residue, scorrendo la tabella di viciniorietà partendo dalla prima scuola dell’ambito in cui risultano titolari, secondo i punteggi posseduti. Al momento non è dato sapere se il mancato inserimento del curriculum sia dovuto a un comportamento omissivo volontario oppure ad altri fattori. Resta il fatto, però, che tale adempimento non è obbligatorio. Tanto più che la legge 107/2015 prevede espressamente il trattamento d’ufficio nei confronti dei docenti che, essendo titolari su ambito, non abbiano ottenuto alcun incarico. La legge, infatti, consente ai docenti interessati di non accettare le proposte di incarico e, al tempo stesso, non obbliga i dirigenti scolastici ad effettuare la chiamata diretta. Di qui la previsione del trattamento d’ufficio da parte degli uffici scolastici al fine di collocare i docenti rimasti senza incarico al termine delle relative procedure.

In ogni caso, secondo quanto risulta a ItaliaOggi, l’amministrazione centrale sembrerebbe incline a ritenere possibili anche inserimenti tardivi, se segnalati direttamente all’amministrazione dagli interessati. Fini qui le operazioni del I ciclo. L’inserimento dei curricula e della scuola di partenza per i docenti titolari su ambito nelle scuole del II ciclo (secondarie di II grado) avverrà, invece, dal 20 al 22 luglio. Completate tali fasi, i dirigenti scolastici provvederanno a formulare la proposta di incarico avvalendosi dell’apposita funzione messa a disposizione dal gestore del sistema informatico e ad inserire l’incarico accettato attraverso la relativa funzione SIDI, già utilizzata nell’anno scolastico precedente.

Per il personale docente che sia stato trasferito su ambito all’esito delle operazioni di mobilità, tali operazioni hanno avuto inizio per il I ciclo, l’8 luglio scorso e si concluderanno il 15 luglio. Per il secondo ciclo le operazioni saranno effettuate nel periodo compreso tra il 24 il 29 luglio, mentre per il personale neoimmesso in ruolo, presumibilmente, nella prima decade del mese di agosto. Alla conclusione di ciascuna fase di competenza dei dirigenti scolastici, relativa all’assegnazione del docente da ambito a scuola, gli uffici scolastici procederanno con l’azione surrogatoria nei confronti di eventuali docenti che non abbiano ricevuto o accettato proposte di incarico, da assegnare alle sedi rimanenti dando la priorità ai docenti già di ruolo provenienti dalle operazioni di mobilità: I ciclo dal 17 al 20 luglio; II ciclo dal 31 luglio-1°agosto, compresi i docenti titolari di ambito non in soprannumero che non abbiano partecipato al movimento. Poi sarà la volta dei docenti immessi in ruolo da graduatorie di merito concorsuali, infine, si procederà con l’assegnazione degli incarichi ai docenti immessi in ruolo dalle graduatorie ad esaurimento. In ognuna delle varie fasi saranno garantite le precedenze previste dalla legge. In tali casi, l’assegnazione della sede avverrà con priorità e direttamente con provvedimento dell’ufficio scolastico. Successivamente alla pubblicazione dei trasferimenti per la scuola secondaria di secondo grado, sarà possibile procedere alla determinazione dei contingenti, ripartiti per provincia, classe di concorso/tipo posto, da destinare alle nomine in ruolo.