Nuove regole per gli scioperi: fuori gioco i sindacati di base

da La Tecnica della Scuola

Nuove regole per gli scioperi: fuori gioco i sindacati di base

Il Senato ci riprova e forse questa potrebbe essere la volta buona: i tempi potrebbe essere maturi per l’approvazione di una legge di modifica delle regole sugli scioperi.
Le Commissioni congiunte Lavoro e Affari Costituzionali si riuniranno infatti il prossimo 19 luglio per un esame congiunto delle proposte di legge già presentate da tempo.
Le due proposte più importanti sono la n. 1286 a firma del senatore Maurizio Sacconi (AP-NCD) e la n. 2006 a firma di Pietro Ichino (PD) che però dovrebbero essere unificate in un testo base comune
La novità principale riguarda la proclamazione degli scioperi che sarà riservata alle sigle sindacali con almeno il 50% di rappresentatività. In pratica ai sindacati di base sarà di fatto impedito di proclamare scioperi.
Per la verità entrambi i disegni di legge riguardano solo il settore dei trasporti e non tutti i servizi pubblici essenziali; in altre parole nella scuola dovrebbero continuare a valere le regole attualmente in vigore.
Ma nelle ultime settimanane il senatore Ichino è intervenuto per precisare la proposta e non è da escludere che alcune “misure” possano riguardare anche altri servizi pubblici. In paritcolare potrebbe esserci una “stretta” sulle assemblee sindacali  che non dovranno più incidere sulla regolarità del servizio scolastico; inoltre chi vorrà aderire allo sciopero dovrà comunicarlo almeno 5 giorni prima.
Sul disegno di legge pesa però la situazione politica complessiva perchè si tratta di capire se la maggioranza di Governo riuscirà ad avere i numeri per far approvare la proposta.
Passato lo scoglio del Senato, il percorso del disegno di legge potrebbe essere meno complicato, perchè alla Camera i numeri sono diversi.
Delicata appare anche la posizione dei sindacati rappresentativi che potrebbero essere disponibili a sostenere la proposta di legge in quanto vedrebbero diminuire di molto la “concorrenza” dei sindacati di base.