Settecentomila domande di supplenza, e il sito del ministero va in tilt

da la Repubblica

Settecentomila domande di supplenza, e il sito del ministero va in tilt

Entro il 25 luglio i candidati devono compilare il modulo online, ma il server del Miur è ko per l’assalto inatteso di centinaia di migliaia di aspiranti precari. Per qualche ora in cattedra può bastare la laurea, anche senza abilitazione.

di Salvo Intravaia

Sito in tilt e precari “sull’orlo di una crisi di nervi” per l’aggiornamento delle graduatorie d’istituto. In queste ore, migliaia di potenziali supplenti stanno tentando di inserire la loro scelta sulle 10 o 20 scuole dove svolgere qualche supplenza nel prossimo triennio: il 2017/2019. Ma il sistema, spiegano i sindacati, è “perennemente inceppato”.

“Stiamo pressando il ministero dell’Istruzione perché slitti il termine ultimo per la compilazione online del cosiddetto modello B: quello che consente al supplente di scegliere le scuole dove svolgere il proprio servizio”, spiega Lena Gissi a capo della Cisl scuola. In quanto i precari stanno incontrando mille difficoltà a portare a termine un’operazione che richiederebbe qualche minuto. La risposta più frequente che dà il sito Istanzeonline del Miur in queste ore è infatti la seguente: “Il sistema è momentaneamente non disponibile, riprovare più tardi”. Una situazione che, spiega una docente, si protrae per ore.

Perché il cervellone ministeriale, a causa dell’enorme numero di accessi contemporanei – si parla di oltre 700mila – va spesso in default e i precari, di conseguenza, in crisi. “I nostri centralini stanno letteralmente esplodendo – continua Gissi – e i supplenti sono preoccupatissimi di non potere completare la procedura”. Da questa domanda, infatti, dipende il futuro lavorativo di decine di migliaia di docenti a tempo determinato che, per via delle graduatorie provinciali quasi vuote in molte province, vedono crescere le possibilità di qualche buona (lunga) supplenza a partire da settembre. Ma prima occorre completare l’iter burocratico per l’inserimento in graduatoria.

Per comprendere il tutto è utile un passo indietro. Quando occorre nominare un supplente, se non ci sono candidati nelle graduatorie provinciali, il dirigente pesca il docente da quelle d’istituto. Dove è possibile iscriversi, per la media e il superiore, anche senza abilitazione all’insegnamento: solo con la laurea. È per questa ragione che le graduatorie d’istituto sono state letteralmente prese d’assalto da giovani e meno giovani in cerca di lavoro.

Dal 13 al 24 giugno scorso, i supplenti d’istituto hanno aggiornato la propria posizione e il proprio punteggio, con la possibilità di inserirsi ex novo. Poi le scuole, entro il 25 luglio, dovranno “acquisire” (controllare e inserire al sistema) le domande inserite dai supplenti. I quali, sempre entro il 25 luglio prossimo, devono compilare online il cosiddetto modello B, quello che consente di scegliere le scuole dove svolgere le supplenze: venti per la scuola media e superiore, dieci per la scuola dell’infanzia e primaria. Ma il sistema sovente entra in crisi e il tempo stringe.

“È il solito problema della differenza tra teoria e pratica”, chiosa Pino Turi, della Uil scuola. “Le domande sono troppe – continua – è il sistema non regge. Se non si stabilizza il sistema si rischia la paralisi”. “Senz’altro, nessuno si aspettava più di 700mila domande – aggiunge Francesco Sinopoli, della Flc Cgil – per il rinnovo delle graduatorie di istituto, ma ciò non giustifica le enormi difficoltà che si stanno affrontando per la compilazione del modello B. Il sistema – conclude Sinopoli – è completamente bloccato senza che alcuno al ministero sappia spiegarne le cause. Riteniamo molto grave quanto sta accadendo e stiamo studiando le possibili azioni di rivalsa”.

Intanto, se slitta la chiusura delle aree, come auspicano precari e sindacati, per consentire a tutti di inserire le sedi, l’anno scolastico inizierà col solito balletto di supplenti ad ottobre/novembre. Una situazione che tutti vorrebbero evitare. Dal Miur spiegano che “l’invio del modello B riguarda centinaia di migliaia di aspiranti docenti”. “Un afflusso che – ammettono da viale Trastevere – ha provocato effettivamente rallentamenti per l’accesso al sistema. In alcuni momenti è stato registrato l’inserimento di 150 domande al minuto. Quest’anno i tempi di compilazione del modello sono poi più ristretti rispetto allo scorso anno e anche questo ha portato ad una maggiore concentrazione di utenti sul portale dedicato. Anche per questo è stata richiesta al fornitore una modifica al sistema di inserimento che al momento sta funzionando correttamente”.