Regione Lombardia: le linee guida per l’anno scolastico 2017/2018

Ecco le linee guida per l’anno scolastico 2017/2018

Regione Lombardia ha organizzato la gestione dei servizi di assistenza educativa, assistenza alla comunicazione e trasporto per gli alunni con disabilità. Ecco come dovranno comportarsi le famiglie.

Come già annunciato, a partire dal prossimo anno scolastico (2017/2018) sarà Regione Lombardia a garantire lo svolgimento dei servizi di supporto per l’inclusione scolastica per gli studenti con disabilità che frequentano le scuole secondarie di secondo grado (scuole superiori) e i corsi di formazione professionale oltre che per gli studenti con disabilità sensoriale che frequentano tutti gli ordini di scuola ed i corsi di formazione professionale. Mentre i Comuni rimangono competenti a fornire i servizi di supporto all’inclusione scolastica (assistenza ad personam e trasporto scolastico) agli studenti con disabilità che frequentano le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie inferiori.

Con la pubblicazione della Dgr 6832 del 30 giugno 2017, Regione Lombardia ha inoltre diffuso anche le linee guida per lo svolgimento dei servizi di supporto dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità, chiarendo come attuare e svolgere concretamente le sue competenze.

Scuole superiori e formazione professionale
In relazione alla competenza relativa ai servizi di supporto (assistenza ad personam e trasporto scolastico) a tutti gli studenti con disabilità (di qualsiasi tipologia, quindi anche i sensoriali) che frequentano le scuole superiori o i corsi di formazione professionale, la Regione ha deciso di trasferire ai Comuni il concreto svolgimento e la gestione di tali servizi, lasciando a sé il compito di promuoverne e sostenerne (e quindi garantirne) l’erogazione.

In conclusione per tutti i tipi di disabilità e ogni ordine e grado di scuola, il servizio di trasporto e l’assistenza all’autonomia (ad personam) verranno erogati dal Comune. Che potrà scegliere se gestirli direttamente o se affidarli a soggetti terzi qualificati.


Per ottenere l’erogazione dei servizi di supporto necessari (trasporto e assistenza ad personam) i genitori dovranno però presentare un’istanza scritta alla scuola, che dovrà essere corredata dalla documentazione da cui risulta la necessità dei servizi richiesti. L’istituzione scolastica, acquisita l’istanza, la trasmetterà poi al Comune. Sarà poi il Comune a presentare alla Regione la richiesta di contributo relative alle domande pervenute da scuole superiori e corsi professionali.

Le linee guida regionali prevedono un tetto massimo ai contributi, sia per quanto riguarda il trasporto (fissato in relazione alla distanza casa-scuola), sia per quanto riguarda l’assistenza ad personam, dove il contributo è invece correlato al numero di ore di assistenza necessarie. Con un tetto massimo tra i 5.712 e i 7.140 euro per gli studenti che necessitano tra le 8 e le 10 ore. È espressamente prevista la possibilità di richiedere ed ottenere un maggiore numero di ore di assistenza nei casi di disabilità complessa o nelle situazioni di particolare bisogno.

Studenti con disabilità sensoriale
Per quanto riguarda invece i servizi di supporto all’inclusione scolastica (in ogni ordine e grado di scuola) degli studenti con disabilità sensoriale, la gestione è stata affidata alle ATS (Aziende Territoriali della Salute) che, tramite operatori qualificati, devono fornire l’assistenza alla comunicazione (a favore di studenti con disabilità visiva e/o uditiva), il servizio tiflologico e il materiale didattico speciale.


Anche per questa tipologia di servizi le famiglie dovranno presentare l’istanza alla scuola, sempre corredata dalla documentazione (diagnosi funzionale) da cui emerge la necessità del servizio. L’istituzione scolastica trasmetterà poi l’istanza al Comune di residenza, il quale a sua volta la trasmetterà alla competente ATS. Le ATS individuano e pubblicano un elenco di operatori qualificati (ritenuti idonei in seguito ad una manifestazione di interesse) tra cui le famiglie possono effettuare la scelta.

Anche in questo caso è previsto un tetto al monte ore per l’assistenza alla comunicazione (10 ore settimanali) e per la consulenza tiflologia (tra i quattro e i sei incontri annui da quattro ore ciascuno). La valutazione del fabbisogno viene fatta, anche in questo caso, dal GLHO ed è possibile chiedere ore aggiuntive laddove necessario, anche per supportare lo svolgimento degli esami di Stato.


Per quanto riguarda la fornitura di materiale didattico speciale e dei libri di testo, l’importo massimo riconoscibile è pari, rispettivamente, a 500 euro per gli alunni dalla scuola dell’infanzia e di 1.500 euro per gli studenti della scuola, primaria, secondaria di primo e secondo ciclo e per gli studenti dei percorsi di istruzione e formazione professionale.

La scheda completa, contenente tutte le informazioni sulle linee guida di Regione Lombardia, è consultabile sul sito Lombardiafacile.it.