52mila assunzioni, in Lombardia lo stesso numero del Sud e avere l’assegnazione sarà dura

da La Tecnica della Scuola

52mila assunzioni, in Lombardia lo stesso numero del Sud e avere l’assegnazione sarà dura

Al Sud c’è carenza di posti liberi. Quindi è normale che che la maggior parte delle assunzioni si svolgano al Nord.

Come è più che normale che i docenti del Belpaese, in prevalenza meridionali, si debbano spostare di regione.

Anche quest’anno, la regola italica non è venuta meno. A confermarlo, analizzando il contingente di immissioni in ruolo del 2017 pubblicato dal Miur, è una analisi della rivista Tuttoscuola.

Le regioni settentrionali avranno a disposizione complessivamente il 58% dei 52 mila posti per le immissioni in ruolo, il Mezzogiorno circa un quarto e il Centro quasi il 18%.

“Non si tratta di una spartizione politica o discrezionale né il risultato di una contrattazione sindacale, ma è la conseguenza oggettiva delle risultanze dei recenti trasferimenti del personale docente, al termine dei quali sono rimaste vacanti e disponibili le sedi da assegnare per le nomine in ruolo”, spiega la rivista.

Del resto, continua, “il flusso migratorio di docenti dal Nord al Sud ha riempito e in qualche caso saturato le sedi meridionali lasciando vuote le sedi di provenienza al Nord”. Di conseguenza, “una maggiore disponibilità di posti al Sud in questa tornata di assunzioni sarebbe stato come avere la botte piena e la moglie ubriaca”.
Il top di sedi disponibili, secondo quanto risulta dalle elaborazioni di Tuttoscuola, è della Lombardia con 12.688 posti, (un posto su quattro), circa come quelli di tutte le regioni meridionali, Isole comprese, messi insieme. All’ultimo posto troviamo invece il Molise, con lo 0,4% di posti disponibili per le immissioni in ruolo.
Insomma, nulla di nuovo sotto il sole. Se non che rispetto allo scorso anno saranno molti meno neo-assunti ad avere l’assegnazione provvisoria: la deroga al blocco per tre anni è rimasta, ma le norme per l’accesso al beneficio sono diventate più stringenti, ad iniziare da quella di coprire un posto di sostegno solo se in possesso della specializzazione agli alunni disabili.