Vaccini obbligatori, Fedeli: soddisfatta dell’approvazione. Inaccettabili le aggressioni

da La Tecnica della Scuola

Vaccini obbligatori, Fedeli: soddisfatta dell’approvazione. Inaccettabili le aggressioni

Il Ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli, mostra la propria soddisfazione dopo l’approvazione in via definitiva del decreto sui vaccini.

“Sono molto soddisfatta, riporta l’Ansa, perché sin dal testo uscito dal Consiglio dei ministri abbiamo tenuto insieme, cosa per me fondamentale, il diritto alla salute con il diritto all’istruzione”.

“Dobbiamo avere una società sicura, continua l’inquilina di Viale Trastevere, quindi ovviamente vaccinata per quello che il Consiglio superiore della sanità ci dice, ma dobbiamo anche avere bambini sempre più istruiti e sempre meno discriminati dal punto di vista delle condizioni economiche o delle famiglie di provenienza, che magari inducono alla dispersione scolastica e al non proseguimento degli studi. E’ un ottimo testo. Credo che il Senato abbia lavorato per migliorarlo ed è un testo assolutamente importante che condivido molto”.

A rovinare la giornata, a prescindere da come la si pensi sulla questione, l’aggressione di alcuni manifestanti a deputati del PD. Su questo episodio, il Ministro ha commentato negativamente: sono inaccettabili. So che ci sono opinioni radicalmente diverse, ma quando le opinioni diventano atti di aggressione, sono sempre da condannare, senza se e senza ma”.

“Qualunque forma di aggressione fisica o di attacco verbale – rincara la dose Fedeli – è inaccettabile, nel rispetto di un confronto tra opinioni diverse. Chi fa questi atti sta dimostrando che non ha consapevolezza dell’importanza degli atti che abbiamo fatto in Parlamento”.

“Cosa pensano i loro figli nel momento in cui li vedono aggredire qualcuno – ha aggiunto la ministra – mentre noi portiamo nella scuola valori come l’educazione e il rispetto delle diversità. È un fatto di una gravità enorme. E’ una linea che sostengo da sempre: è legittimo avere opinioni diverse ma non si può identificare in chi ha un’opinione diversa dalla tua un nemico da aggredire anche fisicamente oltre che verbalmente”.