Visite fiscali, più controlli per la stessa malattia: i furbi non potranno più uscire

da La Tecnica della Scuola

Visite fiscali, più controlli per la stessa malattia: i furbi non potranno più uscire

 

Ci sono importanti novità sulle visite fiscali da effettuare nei confronti del personale pubblico in stato di malattia.

Secondo quanto anticipa l’agenzia Ansa, le visite fiscali potranno essere condotte in modo “sistematico e ripetitivo, anche a ridosso delle giornate festive o di riposo settimanale”.

La novità fa seguito alla riforma Madia e sarà formalmente inserita nel decreto che regolerà i controlli sulla base del nuovo Polo unico, competente sia per il privato che per il pubblico.

Resta fermo che nella P.A, la visita scatta sin dal primo giorno se l’assenza capita nelle giornate adiacenti a quelle non lavorative.

Del resto, continua l’Ansa, “le giornate a rischio assenteismo, come hanno dimostrato anche i dati dell’Inps (a cui è affidato il Polo unico), sono d’altra parte proprio quelle vicine ai weekend (come il lunedì o il venerdì) o ad altre festività”.

I controlli a ripetizione in prossimità del fine settimana o di ponti mirano a disincentivare comportamenti ‘furbi’, per cui dopo la prima visita si resterebbe esentati da ulteriori controlli”. Non ci sarebbero novità, al contrario di quanto era stato detto sino ad oggi, sulle fasce orarie di reperibilità. Per i dipendenti pubblici, anche quelli della scuola, le “finestre” rimarranno immutate: dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18. Almeno nella fase sperimentale, nel primo periodo di vita del Polo unico, resterebbero quelle attuali (quattro per il privato e sette per il pubblico).

L’annunciata “armonizzazione tra i due settori”, con possibile estensione a 9 ore al giorno di reperibilità, è quindi rimandata.

Per incrementare il numero dei controlli dei dipendenti malati, è in arrivo un altro provvedimento, con tanto di linee guida, concerto tra il ministero della P.A. e quello del Lavoro, che conterrà l’atto di indirizzo della ministra della Pubblica Amministrazione, Marianna Madia: al centro del provvedimento, è prevista una nuova convenzione tra i medici fiscali e l’Inps.
Non saranno, infatti, più le Asl a condurre gli accertamenti. In attuazione della riforma Madia le competenze passeranno all’Inps, con la creazione del Polo unico per la medicina fiscale, attivo sia per i lavoratori privati sia per i dipendenti pubblici
Il 29 agosto è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto con cui il ministero dell’Economia ripartisce tra le Regioni quasi 17,5 milioni di euro come finanziamento a copertura delle visite fiscali, svolte dalle Asl sulle assenze per malattia nella P.A. Il vice segretario, nazionale per il settore Inps della Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg), Silvio Trabalza, fa notare che ai fondi previsti dal decreto occorre aggiungere quelli annualmente “riservati alla scuola, circa 25,3 milioni, che dovrebbero essere inseriti un decreto previsto per novembre”.
Dal primo settembre, stando al decreto Madia, proprio permettere il maggiore numero di controlli, sono previsti incrementi di risorse ad hoc: i finanziamenti diventeranno 35 milioni nel 2018 e 50 milioni a partire dall’anno successivo.
È bene ricordare, comunque, che nella scuola il numero di assenze l’anno per malattia è inferiore alla media nazionale: si attesta, infatti, attorno ai 9 giorni medi annui, contro altri settori dove si arriva a ridosso dei 20 giorni l’anno di assenza.