L’Europa inizia a Lampedusa

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“L’Europa inizia a Lampedusa”

Duecento studentesse e studenti sull’isola per le celebrazioni della ‘Giornata della Memoria e dell’Accoglienza’ con il Presidente Grasso e la Ministra Fedeli

(Martedì, 03 ottobre 2017) “Oggi è un giorno di memoria e di rispetto. Ricordiamo bambine e bambini, ragazze e ragazzi, donne e uomini: persone che scappavano da condizioni di miseria, di guerra e di violenza e che hanno perso la vita in mare. Essere oggi qui a Lampedusa – isola di solidarietà e fratellanza – vuol dire prendere un impegno concreto. Siamo qui per dire no a un mondo di barriere e di emarginazione. Siamo qui per dire che vogliamo un’Italia e un’Europa che sappiano fare della diversità fonte di arricchimento. Vogliamo un mondo realmente inclusivo e di pace”. Così la Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Valeria Fedeli, è intervenuta oggi in occasione delle celebrazioni, a Lampedusa, della ‘Giornata della Memoria e dell’Accoglienza’ durante la quale sono state ricordare le 368 vittime del naufragio del 3 ottobre del 2013.

Le celebrazioni hanno chiuso la quattro giorni di workshop, laboratori e confronto che hanno coinvolto 200 fra studentesse e studenti in arrivo da tutta Italia per partecipare alla fase finale del progetto “L’Europa inizia a Lampedusa” promosso dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca in collaborazione con il Comitato 3 ottobre. Giunto alla sua seconda edizione, il progetto è reso possibile grazie all’impegno del Fondo Asilo Migrazione e Integrazione (Fami) gestito dal Ministero dell’Interno.

Cosa significa essere un migrante e un profugo? Come si può tracciare una via che porti alla piena integrazione? Come arrivare a una matura consapevolezza sui temi dell’accoglienza e dell’immigrazione? Quali parole usare per raccontare il fenomeno delle migrazioni? Cosa accade esattamente a Lampedusa, avamposto del Mediterraneo e porta d’accesso dell’Europa? Sono alcune delle domande a cui le ragazze e i ragazzi che si sono ritrovati sull’isola hanno cercato di dare una risposta in queste giornate di lavori. Le ragazze e i ragazzi che sono stati ospitati a Lampedusa frequentano l’ultimo triennio delle scuole secondarie di II grado e provengono da 35 istituti italiani e da 4 istituti di altri paesi europei (Austria, Francia, Malta e Spagna) e sono stati selezionati fra le oltre 230 scuole che hanno risposto al bando di concorso dedicato lanciato dal MIUR a maggio scorso. Con loro anche 40 studentesse e studenti dell’isola e una rappresentante della European Agency For Special Needs and Inclusive Education. Le ragazze e i ragazzi si sono potuti confrontare quest’anno anche con il Presidente del Senato Pietro Grasso e la Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Valeria Fedeli, nel corso di uno degli eventi organizzati sull’isola per la chiusura della seconda annualità del progetto.


Dall’Italia e dall’Europa 200 studentesse e studenti con il Presidente Grasso e la Ministra Fedeli

Nell’isola quattro giorni di studio, workshop e incontri

Approdano da tutta Italia. Ma anche da Austria, Francia, Malta e Spagna. Sono 200 le studentesse e gli studenti che si ritroveranno a Lampedusa per confrontarsi, dibattere, approfondire i temi dell’immigrazione, dell’integrazione e dei diritti delle e dei rifugiati e delle e dei richiedenti asilo, dell’integrazione. Una quattro giorni, da sabato 30 settembre a martedì 3 ottobre, di workshop, incontri, faccia a faccia con migranti e superstiti, esperti e addetti ai lavori. Una scuola oltre la scuola. È il progetto “L’Europa inizia a Lampedusa” che riparte proprio dall’isola simbolo dell’accoglienza. Insieme alle ragazze e ai ragazzi, quest’anno, ci saranno anche il Presidente del Senato Pietro Grasso e la Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Valeria Fedeli.

Cosa significa essere un migrante e un profugo? Come si può tracciare una via che porti alla piena integrazione? Come arrivare a una matura consapevolezza sui temi dell’accoglienza e dell’immigrazione? Quali parole usare per raccontare il fenomeno delle migrazioni? Cosa accade esattamente a Lampedusa, avamposto del Mediterraneo e porta d’accesso dell’Europa? Sono alcune delle domande a cui cercheranno di rispondere le ragazze e i ragazzi che si ritroveranno sull’isola in occasione delle commemorazioni per la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione, martedì 3 ottobre, nell’anniversario del naufragio di quattro anni fa quando, proprio davanti alle sue coste, persero la vita 368 migranti, una delle più grandi tragedie del Mediterraneo.

“L’Europa inizia a Lampedusa”, al suo secondo anno, è un progetto promosso dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca in collaborazione con il Comitato 3 ottobre. È reso possibile grazie all’impegno del Fondo Asilo Migrazione e Integrazione (Fami) gestito dal Ministero dell’Interno.

Le ragazze e i ragazzi che saranno a Lampedusa frequentano l’ultimo triennio delle scuole secondarie di II grado e provengono da 35 istituti italiani e da 4 istituti di altri paesi europei (Austria, Francia, Malta e Spagna). Con loro anche 40 studentesse e studenti dell’isola e una rappresentante della European Agency For Special Needs and Inclusive Education. Le alunne e gli alunni sono stati selezionati nelle oltre 230 scuole che hanno risposto al bando di concorso lanciato a maggio scorso dal Miur nell’ambito del progetto.

Il programma è ricco di momenti di approfondimento: domenica primo ottobre, presso l’Area Marina Protetta, si terrà “Il racconto dei fatti: cronache di un naufragio”, a cura del Comune di Lampedusa e Linosa; lunedì pomeriggio, 2 ottobre, è previsto l’incontro con donne e uomini superstiti della tragedia di quattro anni fa; subito dopo il confronto si sposterà in piazza Castello con il Presidente Grasso e la Ministra Fedeli (la discussione sarà moderata dal giornalista Giorgio Zanchini, di Rai Uno). Nell’occasione sarà anche inaugurata la “sezione giovani” del Museo della Fiducia e del Dialogo (in corso Roma) che raccoglierà opere artistiche, fotografiche e video, testimonianze e testi in versi o in prosa prodotti dalle ragazze e dai ragazzi. In serata, Grasso e Fedeli ceneranno con le studentesse e gli studenti. Sempre nelle giornate di domenica e lunedì, presso l’Istituto omnicomprensivo Luigi Pirandello, si svolgerà il programma di studio e di confronto dell’iniziativa con diverse sezioni di workshop che saranno realizzate grazie anche al contributo delle associazioni nazionali e internazionali del settore. Per le studentesse e gli studenti sarà un’occasione di apprendimento formale e informale. Gli appuntamenti si concluderanno con la Marcia del 3 ottobre per la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione (riconosciuta dalla legge n. 45 del 21 marzo 2016) che si snoderà da piazza Castello, alle 8.30 del mattino, per poi raggiungere il monumento Porta d’Europa, opera di Mimmo Paladino. Sfileranno le studentesse e gli studenti che hanno partecipato alle giornate di studio, ma anche le migranti e i migranti superstiti del naufragio. Parteciperanno, tra le autorità, oltre a Grasso e Fedeli, anche Stephane Jaquemet, delegato dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) per il Sud Europa, e il Sindaco di Lampedusa Salvatore Martello. Davanti alla Porta d’Europa si celebrerà un momento di raccoglimento con padre Mussie Zerai e l’Arcivescovo di Agrigento Francesco Montenegro. A conclusione della cerimonia è prevista la commemorazione in mare a bordo delle motovedette della Guardia Costiera e delle barche dei pescatori di Lampedusa.

La manifestazione potrà essere seguita in diretta live sulle pagine social Twitter (@EuropaLampedusa) e sul profilo Facebook (https://www.facebook.com/EuropaLampedusa/). Al progetto è dedicato anche un apposito portale con materiali didattici e informazioni, punto di incontro virtuale per tutte le scuole: http://europalampedusa.it/