L’intervento a gamba tesa della presidente dell’INVALSI

L’intervento a gamba tesa della presidente dell’INVALSI

 

Sulla vexata quaestio della valutazione della dirigenza scolastica e in una fase di forte contrapposizione tra l’Amministrazione e tutte le organizzazioni sindacali rappresentative, la lettera di ieri l’altro con cui la presidente dell’INVALSI ha preannunciato l’invio di un questionario di apprezzamento da compilare, si suppone, volontariamente, costituisce un intervento a gamba tesa per tentare una rianimazione dal suo stato comatoso dell’ inemendabile caravanserraglio, qual è l’attuale pomposo Sistema, copia conforme di tutti quei modelli sperimentali accavallatisi negli ultimi quindici anni e puntualmente naufragati, perché scientemente messi in piedi per farli naufragare.

E vorremmo ricordare alla professoressa Ajello, qualora non ne sia già consapevole, che una valutazione dirigenziale – secondo i vincoli di legge, bellamente ignorati dall’Amministrazione e suoi esperti di antico lignaggio e di recente conio – è preordinata a rilevare esclusivamente i comportamenti organizzativo-gestionali e il grado di raggiungimento degli obiettivi formalizzati nel provvedimento d’incarico, nella diretta disponibilità del soggetto valutato: gli uni e gli altri sulla scorta di indicatori che proprio il latitante INVALSI avrebbe dovuto costruire entro il 31 dicembre 2014.

Così come in occasione della compilazione del Portfolio e suoi assurdi ammennicoli, invitiamo pertanto i colleghi a restituire al mittente questa, più che inutile, offensiva molestia burocratica.

La nostra posizione resta ferma e sarà ribadita ai tavoli tecnici da tempo preannunciati dal MIUR, ma a tutt’oggi non ancora convocati.

Insisteremo per la costruzione di un modello essenziale, chiaro, maneggevole, trasparente e conforme a legge: che davvero funzioni, magari sulla falsariga di quello che, collaudato da due lustri di sua applicazione, valuta regolarmente – e remunera generosamente – la dirigenza amministrativa e tecnica del medesimo datore di lavoro; codificato nella direttiva MIUR n. 4072 del 12.05.05 e replicato con il D.M. n. 971 del 25.11.13, compendiato in una sola scheda SOR (Scheda di programmazione degli obiettivi e dei risultati), eventualmente integrabile da una seconda scheda denominata EDE per compensare, in una sorta di paracadute, gli Elementi di difficoltà evidenziati dal valutato.

A circa un ventennio dalla sua nascita nell’ordinamento giuridico vorremmo, semplicemente, una valutazione normale per una dirigenza normale.

Senza tanti arzigogoli. E senza barare.