da Il Sole 24 Ore
Alternanza scuola lavoro “rimandata a settembre”: bene negli istituti, male nei licei
di Marzio Bartoloni
I principali risultati
L’indagine ha preso in esame istituti professionali, tecnici e licei suddivisi in base al loro peso. Il risultato principale, come detto, è che uno studente su due da una valutazione complessivamente positiva dell’alternanza scuola lavoro (400 ore obbligatorie nell’ultimo triennio negli istituti e 200 ore nei licei) : in particolare è stata ritenuta utile per «l’acquisizione di competenze specifiche» e per «capire il lavoro per cui si è più portati». Ma uno studente su tre ha dato invece una valutazione pesantemente negativa: nel mirino soprattutto la poca coerenza con il percorso scolastico e la mancata personalizzazione del percorso di alternanza. E qui entrano in gioco le valutazioni di chi arriva da un istituto professionale e tecnico o da un liceo. Per quest’ultimi i giudizi in media sono più negativi: per chi viene da un istituto tecnico o professionale – dove, va detto, l’alternanza scuola lavoro è più rodata – il giudizio è molto positivo (in media 4 punti su 5) sia rispetto alla coerenza del percorso svolto, che all’utilità, che all’orientamento al lavoro. Dagli studenti dei licei arriva invece un giudizio molto critico: alle stesse domande corrispondono punteggi bassi, sotto la sufficienza (in media 2,5 su 5).
La differenza di giudizi tra licei e istituti tecnici e professionali
Dall’indagine della rete degli studenti medi risulta innanzitutto che i liceali sono quelli che hanno svolto maggiori esperienze prive di attività propedeutiche: il 59,5% non è stato formato prima contro il 40,5% degli istituti tecnico professionali. Nei licei tra l’altro è più frequente che i percorsi di alternanza si svolgano all’esterno dell’orario scolastico. Ma il dato forse più importante è che i liceali possono fare affidamento su docenti spesso più impreparati per questa esperienza: a dichiarare di avere un insegnante adeguatamente formato è stato solo il 31% dei liceali (contro il 69% degli altri studenti). C’è poi anche un problema di formazione dei tutor nei posti di lavoro che colpisce sempre di più i liceali: il 62% degli studenti che non lo avevano affatto (15,4% del totale) proviene proprio da lì. Più in generale solo il 25% degli studenti è stato seguito da un dipendente con delega specifica, mentre sono il 33% quelli che avevano come tutor aziendale un dipendente con altre mansioni (principalmente negli enti pubblici e nei musei). Il 24,6% aveva lo stesso datore di lavoro, soprattutto nel caso di micro e piccole imprese. Più preoccupante invece il dato secondo il quale un 15,4% di studenti è stato completamente lasciato a se stesso, privi di una qualsivoglia guida.