Scuola: chiarire subito le regole dell’accompagnamento a scuola

Scuola: chiarire subito le regole dell’accompagnamento a scuola

“Chiediamo al ministro Fedeli, con un’interrogazione parlamentare a prima firma Vacca, di attivarsi quanto prima per  trovare una soluzione alla confusione e allo stato d’incertezza dei  genitori, dirigenti scolastici e docenti riguardo la custodia dei ragazzi minori di quattordici anni all’uscita da scuola. Tutto nasce da una recente sentenze della Cassazione in quanto stabilisce che il fatto, avvenuto fuori dall’istituto scolastico, a danno del minore non esclude le responsabilità dell’istituzione scolastica e del docente dell’ultima ora. In pratica anche qualsiasi liberatoria scritta da parte del genitore che solleva la scuola da ogni responsabilità non è considerata sufficiente; ciò significa che un minore di 14 anni non può essere in alcun modo fatto uscire da scuola se non è consegnato al genitore o ad un maggiorenne delegato dallo stesso. Una situazione che ha urgente bisogno di essere chiarita sia attraverso indicazioni operative o regolamentari  precise indirizzate a tutte le istituzioni scolastiche, ma che, probabilmente necessita di nuove norme con l’obiettivo di tutelare contemporaneamente i minori, le istituzioni scolastiche, i genitori e i docenti stessi”.

I deputati del Movimento 5 Stelle della commissione cultura sottolineano come: “la Cassazione svolge giustamente il proprio ruolo ma è necessario ascoltare le esigenze reali anche dei genitori e delle istituzioni vicine alle famiglie, cioè le stesse scuole. Non è solo una questione di dinamiche familiari e lavorative che sarebbero fortemente messe in difficoltà, ma soprattutto la crescita personale di responsabilizzazione dei minori sarebbe non più un percorso pedagogico ma un percorso burocratico. Da tenere presente il dato che in Europa il 90% dei minori al di sotto dei 14 anni torna da solo a casa. In Italia solo il 30%. Se da una parte il Governo come sempre è assente, noi crediamo in un ascolto e un dialogo di crescita con i genitori e i docenti per il bene dei ragazzi”