Alternanza scuola lavoro in Liceo Roma

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Vicenda polemiche su alternanza scuola lavoro in Liceo Roma approda in Parlamento.

Deputati Sinistra Italiana: vogliamo sapere la verità dal Miur. 

Nelle settimane scorse sui giornali è emersa  la vicenda che coinvolge un’esperienza di alternanza studio-lavoro presso il Liceo Newton di Roma.

Secondo la denuncia di un gruppo di studenti e dell’associazione Rete degli Studenti medi  emergerebbe che 40 ragazzi starebbero facendo l’esperienza presso in call-center, unici lavoratori in un’azienda che non avrebbe dipendenti, e dove il oro unico compito sarebbe quello di chiamare via telefono vari clienti. Gli studenti avrebbero peraltro denunciato alcuni episodi di maltrattamento in cui sarebbero stati pure utilizzate citazioni antisemite;

Dalle denunce pubbliche sembra che uno dei due proprietari dell’azienda coinvolta sia un ex docente dello stesso Liceo Newton, e che sia attualmente il referente del progetto per la stessa scuola;

La dirigente del Liceo Newton, sempre su alcuni organi di informazione, ha affermato di “aver verificato e accertato la bontà del progetto” e ha confermato che uno dei proprietari dell’azienda “il professore in questione era in forza all’organico di potenziamento del Newton, lo scorso anno, e ho pensato di inserirlo nel coordinamento del progetto di alternanza scuola-lavoro… mi capita spesso vista la difficoltà di avere dei progetti in linea, di attingere a contatti interni come anche genitori che hanno delle attività  o studi in grado di ospitare delle convenzioni

Il caso ora approda in Parlamento con un’interrogazione alla ministra Fedeli da parte dei deputati di  Sinistra Italiana Annalisa Pannarale, Giancarlo Giordano vicepresidente della commissione cultura e scuola di Montecitorio, Nicola Fratoianni segretario di SI.

I deputati della sinistra vogliono sapere dal governo se i fatti  corrispondano al vero, e quali iniziative di carattere ispettivo il Miur abbia attivato, e  se il Miur ritenga corretto, se i fatti denunciati corrispondono al vero,  questo utilizzo degli studenti nell’ambito dell’alternanza scuola– lavoro e se ritenga opportune le argomentazioni  e le giustificazioni usate dalla dirigente scolastica nel coinvolgimento di soggetti interni  alla scuola per l’attivazione di progetti.

Un altro caso, se confermato, di quell’alternanza scuola-lavoro all’italiana che ci  allontana da ogni profilo formativo  con il semplice utilizzo degli studenti in mansioni dequalificate ed estranee al loro percorso di studio.