Autismo, l’assistenza domiciliare e’ per tutta la famiglia

Redattore Sociale del 31-10-2017

Autismo, l’assistenza domiciliare e’ per tutta la famiglia

PALERMO. Assistenza domiciliare per chi ha un disturbo dello spettro autistico e ai familiari. Il servizio in via sperimentale è partito dal mese di ottobre ed è rivolto a tutte le fasce di età. L’Asp di Palermo, in questo modo ha potenziato la sua rete assistenziale rivolta agli autistici ma anche alle rispettive famiglie. L’investimento dell’Azienda sanitaria provinciale è complessivamente di 4.382.400 euro nel triennio ed è stato finanziato attraverso il “Fondo annuale aziendale sull’autismo”. Nel progetto saranno impegnati 23 operatori tra medici, psicologi, assistenti sociali e terapisti della riabilitazione. In particolare, si tratta dell’erogazione di prestazioni specialistiche integrate negli assi clinico riabilitativo e socio relazionale con interventi ambulatoriali e domiciliari. Il servizio avrà una durata di tre anni ed è rivolto a circa 400 persone per ogni anno di Palermo e provincia. Il raggiungimento di questo risultato nasce dalla sinergia tra le associazioni delle famiglie Parlautismo e l’Asp di Palermo, il mondo istituzionale e il terzo settore con l’obiettivo alto di mettere al centro la persona con disabilità e la sua famiglia. “Per noi che ci battiamo da oltre 10 anni per i diritti fondamentali dei nostri figli e di noi familiari – dice Rosi Pennino referente di Parlautismo e mamma di una ragazza con autismo – è una grande vittoria per tutta la città. Dobbiamo specificare che i soldi stanziati provengono dallo 0,1% delle risorse dedicate all’autismo in riabilitazione e servizi. E’ stato frutto di un bando di gara pubblico, svolto in chiave di massima trasparenza, operato dall’unità operativa complessa dedicata all’autismo che si è concluso positivamente riconoscendo per la prima volta la presenza degli operatori specializzati su questo tipo di disabilità. Per il momento si sta partendo per step con la terapia cognitivo-comportamentale dedicata ai più piccoli. Poi si passerà agli adolescenti e poi ancora agli adulti. Una parte di queste terapie è caratterizzata anche da attività di gruppo per i più piccoli e borse lavoro per i più grandi. Una parte significativa del servizio è pure la domiciliare a favore delle famiglie che verranno finalmente prese in carico. Quest’ultimo è sicuramente tra i passi avanti più considerevoli se pensiamo quanto bisogno di essere accompagnati a più livelli ci sia nei familiari di una persona con disabilità”.