da Il Sole 24 OreĀ
Erasmus plus, si rafforzano gli stage
di Francesca Barbieri
Si rafforza la dote per Erasmus plus:āper il 2018 lāUnione europea ha stanziato 2,7 miliardi, 200 milioni in piĆ¹ rispetto al 2017, con alcune novitĆ : sono potenziate le opportunitĆ di tirocinio proposte agli studenti dellāistruzione superiore per acquisire competenze digitali; debutta lāiniziativa ErasmusPro per aumentare la mobilitĆ a lungo termine degli allievi dellāistruzione e della formazione professionale;āviene delineato un nuovo formato di āpartenariati di scambio tra scuoleā nellāambito delle partnership strategiche per aiutare i centri scolastici a orientarsi meglio tra i progetti di cooperazione.
Le risorse economiche
Il bilancio complessivo di 2,7 miliardi si divide tra diverse azioni di intervento:ā2 miliardi e 253 milioni di euro per istruzione e formazione, 188,2 per la gioventĆ¹, 37,4 milioni per lo sport e 12 milioni per lāazione Jean Monnet a sostegno dei centri di eccellenza, di istituzioni e reti per favorire lāintegrazione europea. Qualsiasi organismo, pubblico o privato, attivo nei settori dellāistruzione, della formazione, della gioventĆ¹ e dello sport, puĆ² candidarsi per richiedere finanziamenti nellāambito del programma Erasmus+.
La crescita dei tirocini
Gli ultimi dati dellāAgenzia Erasmus+ confermano la crescita degli stage: dalle universitĆ italiane sono partiti 7.666 studenti per un tirocinio in aziende allāestero, 20% in piĆ¹ rispetto allāanno precedente.
Nel confronto con altri Paesi tradizionalmente inclini allo stage, lāItalia ha guadagnato posizioni rispetto agli anni precedenti, posizionandosi al terzo posto in Europa, dopo la Francia e la Germania, che hanno finanziato rispettivamente 12.737 e 8.090 studenti in mobilitĆ per traineeship.
Ā«I tirocini allāestero – spiega Flaminio Galli, direttore generale dellāAgenzia nazionale Erasmus+ Indire ā sono unāimportante opportunitĆ di confronto per i nostri giovani. Grazie a questa esperienza possono mettersi alla prova, acquisire competenze e incrementare notevolmente le possibilitĆ di trovare unāoccupazione una volta rientrati in Italia. Questo perchĆ© i giovani italiani in tirocinio in aziende europee sono molto apprezzati per la capacitĆ di mettersi in gioco, nel problem solving e nello spirito imprenditoriale. Per molti studenti la mobilitĆ allāestero si ĆØ rivelata utile, fornendo unāidea piĆ¹ chiara sui propri obiettivi professionaliĀ».
Spagna, Regno Unito e Germania sono le destinazioni preferite dagli studenti europei che intendono svolgere un tirocinio allāestero; lāItalia occupa la quinta posizione con 4.840 studenti stranieri ospitati.
CosƬ come nella mobilitĆ ai fini di studio, anche per i tirocini Erasmus si ĆØ verificato uno spostamento delle partenze nel secondo ciclo di studi: il 67% degli studenti in mobilitĆ ĆØ iscritto a un corso di laurea magistrale/ciclo unico, il 26% ad un corso di laurea triennale e il 7% al terzo ciclo. Nel 34,6% dei casi il traineeship ĆØ stato svolto perchĆ© curriculare, il 42,4% degli studenti lo ha scelto anche se non obbligatorio ai fini del titolo, mentre il rimanente 23% ĆØ stato destinato a 1.688 neolaureati, la cui partecipazione tra il 2014 e il 2015 ĆØ aumentata del 30%. La presenza di studentesse ĆØ pari al 63% di tutti i tirocinanti italiani. I giovani Erasmus partiti dagli atenei italiani hanno scelto come destinazione soprattutto la Spagna (1.743), il Regno Unito (1.537), la Germania (789), la Francia (703) e il Belgio (463).
Lāidentikit dei tirocinanti
CosƬ come nella mobilitĆ ai fini di studio, anche per i tirocini Erasmus si ĆØ verificato uno spostamento delle partenze nel secondo ciclo di studi: il 67% degli studenti in mobilitĆ ĆØ iscritto a un corso di laurea magistrale/ciclo unico, il 26% a un corso di laurea triennale e il 7% al terzo ciclo.
Nel 35% dei casi il traineeship ĆØ stato svolto perchĆ© curriculare, il 42% degli studenti lo ha scelto anche se non obbligatorio ai fini del titolo, mentre il rimanente 23% ĆØ stato destinato a 1.688 neolaureati, la cui partecipazione tra il 2014 e il 2015 ĆØ aumentata del 30 per cento. La presenza di studentesse ĆØ pari al 63% di tutti i tirocinanti italiani.
Lāanalisi dei questionari che i partecipanti hanno compilato alla fine della loro esperienza di mobilitĆ fa emergere il mettersi alla prova, acquisire competenze, incrementare le possibilitĆ di lavoro in Italia e, soprattutto, allāestero siano tra le principali motivazioni che spingono un giovane a partecipare ad Erasmus per un tirocinio. Guardando al futuro, per molti di loro lāesperienza si ĆØ rivelata preziosa visto che dai dati emerge che oltre lā80% degli studenti ha dichiarato di avere unāidea piĆ¹ chiara riguardo ai propri obiettivi professionali.
Il bilancio
Dallāinizio del programma (1987) fino a oggi, gli studenti universitari complessivamente coinvolti a livello europeo hanno superato i 4 milioni. L’Italia ha contribuito per il 10%, posizionandosi tra i quattro principali paesi per numero di giovani in partenza per esperienze di studio verso destinazioni europee (dopo Spagna, Germania e Francia).