MIUR PRESENTA 13 PROGETTI

RETE STUDENTI: MIUR PRESENTA 13 PROGETTI, MA MANCANO ANCORA LE CONDIZIONI PER GARANTIRE QUALITÀ PER TUTTI

Il 15 novembre il Sottosegretario Toccafondi ha presentato in un iniziativa al MIUR 13 progetti di alternanza realizzati da altrettanti Licei e Istituti polifunzionali. Abbiamo ascoltato con attenzione i racconti dei progetti da parte di studenti e insegnanti che si sono susseguiti nella mattinata e sicuramente si tratta di progetti di valore che possono dare spunti su un buon utilizzo dell’alternanza, ma a quello si limitano. Infatti possiamo dire che si tratta di esperienze ben sviluppate, ma lontane dalla maggior parte delle attività che svolgiamo nelle scuole ad oggi. C’è un problema di diritto all’alternanza di qualità e di uguaglianza di opportunità a cui il MIUR non sta affrontando, oltre al fatto che continuano a mancare veri diritti e tutele in alternanza.

“L’alternanza scuola lavoro può dare enormi risultati in termini di formazione e crescita personale” dichiara Gianmarco Manfreda, coordinatore nazionale della Rete degli studenti Medi” ma solo se svolta in maniera adeguata, serve prima di tutto una visione generale chiara che metta limiti fermi su cosa può essere alternanza e cosa no, se da una parte ci sono percorsi di qualità come quelli di stamattina, dall’altro il nostro monitoraggio racconta come il 90% degli studenti dei licei che hanno svolto alternanza lo scorso anno abbiano incrociato percorsi differenti da quelli raccontati stamattina. Ci chiediamo quale sia il senso di fare e presentate progetti bellissimi, di qualità, ma ad oggi non estendibili.  Senza un piano complessivo di lavoro tra mondo dell’istruzione e sistema paese non si fa altro che creare ulteriori disparità tra i (pochi) fortunati che frequentano percorsi di qualità e il resto degli studenti privi di diritti e tutele.“

“Il ministero deve muoversi per garantire davvero, e con l’attuale testo della Carta dei Diritti, a tutti gli studenti progetti realmente formativi e tutelati e per correggere le storture presenti nel modello attuale di alternanza. Bisogna investire nella formazione dei nostri insegnanti che devono avere le competenze per coprogettare i percorsi, servono spazi condivisi di discussione nelle scuole perché noi studenti possiamo esprimerci sui percorsi che frequenteremo, serve maggior controllo su come vengono spesi i fondi sull’alternanza, cercando di direzionare le risorse dove ce ne è più bisogno. Bisogna eliminare aspetti come l’obbligatorietà di svolgere la tesina di quinta soltanto sui progetti di Asl svolti, che cancella una delle poche possibilità già presenti nelle scuole di mettersi alla prova su qualcosa che appassioni realmente.”

Conclude Manfreda:”Il 17 novembre, in occasione della Giornata Internazionale dello Studente, ci mobiliteremo nelle piazze e nelle scuole di tutto il Paese per chiedere più finanziamenti dedicati all’istruzione nella Legge di Bilancio e la qualità dei percorsi formativi a cavallo tra mondo della scuola e mondo del lavoro.”