Gli studenti hanno ragione

Claudia Pratelli (resp. Nazionale Scuola Sinistra Italiana): 

Gli studenti hanno ragione.

Miur appare sordo ad allarme lanciato da studenti ed insegnanti 

“Gli studenti hanno ragione. Non c’è da sorprendersi che il mondo della scuola reagisca all’ennesimo schiaffo rappresentato dalla legge di bilancio e si ribelli a un’alternanza scuola lavoro che troppo spesso si traduce in sfruttamento. “

Lo afferma Sinistra Italiana con la responsabile scuola Claudia Pratelli nel giorno della mobilitazione nazionale della associazione studentesche.

“A fronte dello scandalo dei bambini esclusi dalle mense – prosegue Sinistra Italiana – perché le famiglie non possono pagarle; al peso sempre più insostenibile dei costi dell’istruzione (dai libri ai trasporti), cui si aggiungono quelli dei percorsi di alternanza scuola lavoro; alla sostanziale generalizzazione dei contributi volontari richiesti alle famiglie per sopperire all’assenza di risorse; a fronte di una dispersione scolastica che rimane tra le più alte in Europa, la maggioranza di Governo di nuovo elude la questione del diritto allo studio. Cioè la garanzia di un diritto costituzionale. “

“E non è l’unico dei capitoli elusi: – insiste Pratelli – sono del tutto insufficienti le risorse stanziate per la scuola e non si affrontano esigenze irrimandabili da un piano pluriennale di assunzioni per docenti e personale tecnico amministrativo per risolvere davvero l’eterna sacca di precariato, a quella di introdurre l’organico di potenziamento nella scuola dell’infanzia.”

“Contemporaneamente il Miur appare sordo rispetto all’allarme posto dagli studenti, dal mondo della scuola e da Sinistra italiana più volte rilanciato, sulle derive di questa alternanza scuola lavoro. Le esperienze di alternanza squalificate, non inerenti ai percorsi di studio o addirittura pericolose sono all’ordine del giorno e affollano le notizie di cronaca. E’ incredibile che a tutto questo dal Ministero venga una risposta di maquillage, interessata a modificare il racconto sull’alternanza e non la realtà dell’alternanza. Perché questo sembrano gli “Stati generali dell’alternanza” promossi dalla Ministra Fedeli, tutti tesi all’esibizione delle buone pratiche e poco interessati ad affrontare le gravi criticità che stanno esplodendo.

Eliminare l’obbligo delle 400 o 200 ore di alternanza scuola lavoro previste dalla brutta scuola di Renzi e Giannini, sancire e garantire i diritti delle studentesse e degli studenti, garantire la qualità delle esperienze di alternanza selezionando i soggetti ospitanti in base a criteri che ne assicurino la qualità e capacità formativa. Su questo – conclude Pratelli – continuiamo a sfidare la Ministra.”