06 1997

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30 giugno 1997 Progetto di Riforma Costituzionale

circolare 26 giugno 1997, n. 403
Servizio Nazionale per la qualità dell’istruzione – Trasmissione direttiva n. 307 del 21 maggio 1997 (con allegato documento)

26 giugno 1997 Maturità e Pensioni

Il Senato e la Camera hanno approvato, rispettivamente, il DdL di riforma degli esami di maturità (con 113 voti favorevoli, 39 voti contrari ed 1 astenuto) ed il decreto di programmazione dei pensionamenti nella scuola (con 208 voti favorevoli, 86 contrari ed 1 astenuto).

  • Maturità: gli esami, chiamati ora ”conclusivi”, saranno realizzati anche nelle scuole private dove sia in atto un corso almeno triennale;
  • Pensioni: entro il prossimo anno saranno accolte le domande di pensionamento bloccate nel corrente anno scolastico, salvaguardando anche i diritti dei 10.000 docenti che avevano ritirato la domanda di pensionamento.

26 giungo 1997 Seconda prova della maturità 1997

25 giungo 1997 Temi della maturità 1997

circolare 25 giugno 1997, n. 402
Trasmissione dell’integrazione al CCDN del 29 maggio 1997 per le utilizzazioni e le assegnazioni provvisorie del personale della scuola per la parte che concerne il personale amministrativo, tecnico ed ausiliario

legge 24 giugno 1997, n. 196
Norme in materia di promozione dell’occupazione

La Legge 24 giugno 1997, n. 196 stabilisce nuove modalità organizzative per la formazione professionale idonee ad assolvere la funzione di mediazione fra mondo della scuola e mondo del lavoro.
A tal fine saranno utilizzati circa 2.000 miliardi, provenienti da fondi comunitari, degli enti locali e delle imprese private, per favorire lo sviluppo dell’occupazione.

23 giugno 1997 Maturità e Licenza

Con l’incontro preliminare delle 7.945 Commissioni, hanno inizio gli esami di maturità e licenza nelle Scuole Superiori.
Nei giorni 25 e 26 giugno si svolgono le prove scritte per i 535.459 candidati delle scuole pubbliche e i 61.306 delle private.
Il presente anno scolastico 1996/97 potrebbe essere l’ultimo con le modalità d’esame inaugurate nel ’69 che dovrebbero essere sostitutite da quelle sulle quali sarà chiamato ad esprimersi il 24 giugno il Senato.

circolare 21 giugno 1997, n. 390
Integrazione al CCDN del 29 maggio 1997 per le utilizzazioni e le assegnazioni provvisorie del personale della scuola per la parte che concerne il personale amministrativo, tecnico ed ausiliario

circolare 20 giugno 1997, n. 388
O.M. n. 387 del 20 giugno 1997 concernente integrazioni e modifiche dell’O.M. n. 371/94

20 giugno 1997 Debito Formativo

La pubblicazione degli esiti degli scrutini ha riaperto la discussione su procedure ed effetti del cosiddetto ”debito formativo”.
L’applicazione della formula, introdotta dal comma 5 dell’art.12 dell’OM 266/97, poi modificata dall’OM 330/97 (nella quale sono stati eliminati i riferimenti all’art.21 della legge 59/97 relativo all’autonomia scolastica), ha determinato interpretazioni contrastanti fra istituti e, talvolta, in mancanza di una specifica delibera da parte del Collegio dei Docenti, fra classi dello stesso istituto.
Spesso a famiglie e studenti non sono stati forniti strumenti utili alla comprensione delle modalità con le quali la scuola intende ‘saldare’ il ‘debito’ stesso.
In tal senso fa discutere la decisione di un preside di Reggio Emilia che, a tutela della ‘privacy’ dei singoli alunni, ha pubblicato solo i risultati percentuali delle promozioni demandando ad un confronto privato (famiglia – alunno – consiglio di classe) l’analisi degli esiti dello scrutinio.
Di seguito i dati relativi agli esiti finali degli scrutini dal 1990/91 al corrente anno scolastico negli Istituti Secondari Superiori.

A.S.

Promossi

Bocciati

Modalità

1990-91

84,7%

15,3%

Riparazione

1991-92

85,3%

14,7%

Riparazione

1992-93

86,5%

13,5%

Riparazione

1993-94

85,9%

14,1%

Riparazione

1994-95

87,8%

12,2%

Recupero

1995-96

86,0%

14,0%

Recupero

1996-97

86,6%

13,4%

Debito formativo

circolare 18 giugno 1997, n. 381
Esami di maturità anno scolastico 1996/97 – Rilevazione fabbisogni – Capp. 2204, 2402, 2408 e 2605 – Chiarimenti sulla C.M. n. 183 del 10 maggio 1996.

decreto MURST 18 giugno 1997
Regole e modalità per la presentazione delle richieste di concessione dei contributi intesi a favorire la diffusione della cultura scientifica

18 giungo 1997 Blocco sino al 2000

La Commissione Lavoro della Camera ha approvato, per un solo voto, la proposta di differire il blocco parziale dei pensionamenti della scuola all’a.s. 1999/2000.
Fonti sindacali segnalano che:

  • l’organico della scuola è diminuito dell’11,29%;
  • il numero degli alunni è calato del 9,24%;
  • il MPI ha ridotto le spese del 15,5%;
  • le spese per la PI hanno subito lo 0,9% di riduzione sul PIL;
  • la spesa per alunno è passata da 8 milioni e 440 mila lire (1990) a 7 milioni e 800 mila lire (1997);
  • si prevedono 10.000 posti di lavoro in meno nella scuola entro l’a.s. 1999/2000.

16 giugno 1997 Licenza Media

Hanno inizio gli esami di licenza nella Scuola Media Inferiore.
I presidenti di commissione dovranno redigere, tramite una specifica scheda, una relazione sugli esami.
Il materiale raccolto permetterà alla Direzione Generale dell’Istruzione secondaria di I grado di preparare, entro il 30 ottobre 1997, un ”Rapporto sugli esami di licenza media”.

14 giugno 1997 Numeri

Chiude l’anno scolastico 1996-97 anche per le Superiori. Di seguito i dati relativi alle istituzioni statali resi noti dal MPI:

  1. Istituti: 45.110
    • Scuole Materne: 13.862
    • Scuole Elementari: 18.234
    • Scuole Medie Inferiori: 8.176
    • Scuole Medie Superiori: 4.838
  2. Docenti in servizio: 764.203
    • Scuole Materne: 75.840
    • Scuole Elementari: 249.619
    • Scuole Medie Inferiori: 201.550
    • Scuole Medie Superiori: 237.194
  3. Alunni iscritti: 7.753.131
    • Scuole Materne: 910.594
    • Scuole Elementari: 2.604.830
    • Scuole Medie Inferiori: 1.785.737
    • Scuole Medie Superiori: 2.451.970

13 giugno 1997 Approvazione della Riforma

Il Consiglio dei Ministri ha approvato senza variazioni la Legge Quadro sul ‘Riordino dei Cicli Scolastici’ presentata dal ministro della PI il 3 giugno us.

decreto 13 giugno 2007, n. 131 (in GU n. 194 del 22 agosto 2007)
Regolamento recante norme per il conferimento delle supplenze al personale docente ed educativo, ai sensi dell’art. 4 della legge 3 maggio 1999, n. 124

circolare 12 giugno 1997, n. 364
Programma di sviluppo delle tecnologie didattiche 1997-2000 – IAC

circolare 11 giugno 1997, n. 360
Calendario scolastico nazionale per l’anno 1997-98

circolare 4 giugno 1997, n. 346
Termini mobilità personale direttivo, docente, educativo ed A.T.A. per a.s. 1997/98

Le novità relative al blocco dei pensionamenti imposte dal DL 129/97 hanno portato il MPI alla realizzazione della circolare 346/97 che, come già preannunciato dall’art. 6 della CM 310/97 (applicativa del DL 129/97), modifica i termini e le scadenze per la trasmissione delle disponibilità al Sistema Informativo e per la pubblicazione dei rispettivi movimenti del personale della Scuola, già fissati dalla CM 194/97.

circolare 4 giugno 1997, n. 345
Applicazione D.L. 19 maggio 1997, n.129

03 giugno 1997 Maturità e Parità

Il presidente del Consiglio ed il ministro della PI hanno comunicato che, probabilmente entro giugno, sarà presentato al Consiglio dei Ministri un ddl sulla parità scolastica pubblico-privato in attuazione della prima parte dell’art. 33 della Costituzione.
Berlinguer ha inoltre sollecitato il Parlamento perché si possa giungere all’approvazione della legge di riforma della maturità (ddl approvato il 27 maggio us dalla 7^ Commissione del Senato) entro l’estate e, quindi, alla sua applicazione già dall’as 1997-98.

03 giungo 1997 Legge Quadro per la Riforma

Il Consiglio dei Ministri ha approvato la relazione sul progetto di ‘Riordino dei Cicli Scolastici’ presentata dal ministro della PI.
Invariati gli elementi di base della proposta di Riforma:

  • inizio a cinque anni,
  • divisione in due cicli sessennali (primario e secondario),
  • obbligo fino a 15 anni,
  • triennio di ‘orientamento’, con un biennio articolato in sei aree (umanistica, scientifica, tecnica, tecnologica, artistica e musicale),
  • triennio ‘superiore’ fino a 18 anni,
  • dopo l’esame di Stato, accesso all’Università o ai corsi di istruzione post-secondaria o di formazione tecnico-professionale superiore o al mercato del lavoro.

Le novità, derivate dal dibattito di questi mesi (che sarà allegato al ddl), consistono in un rinnovato interesse per:

  • una formazione ‘culturale’ e non più solo finalizzata al mercato del lavoro,
  • l’orientamento e la non irrevocabilità delle scelte di studio.

In tal senso ogni studente avrà un ‘libretto formativo personale’ (art. 10), che lo seguirà lungo tutta la sua carriera, registrando scelte e risultati (crediti e debiti formativi) in vista dell’alternanza scuola-lavoro e di un progetto di ‘long life learning’.
La funzione di programmare l’offerta formativa sarà affidata alle Regioni, mentre la gestione didattica ed organizzativa spetterà alle singole scuole, come previsto dall’art 21 della Legge 59/97.
Il progetto di Riforma entrerà in vigore, se approvato dal Parlamento, dall’a.s. 1999-2000 (anche se la parte relativa all’innalzamento dell’obbligo scolastico potrebbe essere stralciata per anticiparne l’attuazione); per esso è previsto un costo di 43 miliardi.
I docenti, debitamente formati (art. 15), potranno liberamente scegliere, sulla base dei titoli, delle professionalità e degli interessi, se insegnare nel ciclo primario o in quello secondario.

circolare 2 giugno 1997, n. 344
Decisioni del Consiglio di Stato in materia di abilitazione all’insegnamento e concorsi per soli titoli

decreto 2 giugno 1997, n. 343
Norme per lo svolgimento degli esami di maturità e di licenza nelle classi sperimentali autorizzate ai sensi dell’art.278 del decreto legislativo 16 aprile 1994, n.297 per l’anno scolastico 1996/97

02 giugno 1997 Tecnico: dall’Istituto al Liceo

Dal prossimo AS si avvierà, su iniziativa della Direzione Tecnica, in 19 Istituti, la sperimentazione del ‘Liceo Tecnico’.
Il corso di studi quinquennale, articolato in un biennio (compatibile con un precedente anno di orientamento) ed un triennio, prevede:

  • un’area disciplinare definita di equivalenza con insegnamenti comuni all’intera struttura secondaria;
  • un’area professionale suddivisa a sua volta:
    1. in un’area di insegnamenti comuni di settore per tipologia (biennio),
    2. in aree di finalizzazione degli obiettivi definiti per tipologia e per indirizzo e parzialmente variabili in riferimento alle diverse realtà locali;
  • un’area di approfondimento con funzioni di sostegno e di integrazione formativa in collaborazione con esperti esterni ed aziende.

Gli ambiti disciplinari sono articolati in umanistico-sociale, scientifico, tecnico ed operativo, con i primi due a carattere nazionale e comune a tutti i settori.
I contenitori sono:

  • Liceo tecnico pe le produzioni biologiche e le risorse naturaliste;
  • Liceo tecnico per le produzioni industriali ed i servizi tecnici;
  • Liceo tecnico per le costruzioni, le infrastrutture territoriali e la salvaguardia urbanistica;
  • Liceo tecnico per le attività gestionali;
  • Liceo tecnico per la salute individuale e collettiva;
  • Liceo tecnico per le produzioni industriali (suddiviso in due corsi per il triennio: produzione e gestione dei servizi).

Il progetto fa riferimento inoltre al ‘credito formativo’, a Corsi di lingua extracurriculare ed ai Corsi post-diploma biennali a carattere locale.
Nell’ ‘Area di equivalenza’ del biennio è prevista l’introduzione di:

  • letteratura;
  • elementi di storia delle arti;
  • lineamenti di storia e storia del pensiero;
  • tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

Nell’ ‘Area di settore’ si prevede una suddivisione tra fisica, chimica e tecnologie applicate e teniche di rappresentazione grafiche; per il triennio si ha un’area comune con lingua italiana, letteratura e storie delle arti, storia delo sviluppo economico, lingue straniere, curriculare e facoltativa, matematica, mentre per le aree di settore, sono comuni ai due indirizzi : organizzazione aziendale, fisica tecnica e chimica tecnica, mentre il resto delle materie sarà organizzato a progettazione articolata ed a progettazione di istituto.