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Decreto Direttoriale 25 settembre 2014 n. 2768

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per la Formazione Superiore e per la Ricerca

IL CAPO DIPARTIMENTO

VISTO    il D. Lgs. 30 marzo 2001, n.165 e successive modificazioni ed integrazioni;

VISTO    il D.L. 16 maggio 2008, n. 85, recante: “Disposizioni urgenti per l’adeguamento delle strutture di Governo in applicazione dell’art. 1, commi 376 e 377, della L. 24 dicembre 2007, n. 244”, pubblicato nella G.U. del 16 maggio 2008, n. 114, convertito con modificazioni nella L. 14 luglio 2008, n. 121,  pubblicata nella G.U. del 15 luglio 2008, n. 164;

VISTI     i Regolamenti comunitari vigenti per la programmazione 2007-2013;

VISTA    la normativa  nazionale e comunitaria in materia di Aiuti di Stato alla ricerca nonché le specifiche disposizioni contenute nelle decisioni, circolari e/o negli orientamenti adottati a livello comunitario e nazionale in materia;

VISTO    il D.Lgs. del 27 luglio 1999, n. 297, “Riordino della disciplina e snellimento delle procedure per il sostegno della ricerca scientifica e tecnologica, per la diffusione delle tecnologie, per la mobilità dei ricercatori” pubblicato nella G.U. del 27 agosto 1999, n. 201 e  in particolare gli articoli 5 e 7 per quanto alle disposizioni in esso contenute in materia di Fondo di Agevolazione per la Ricerca – FAR e Comitato FAR;

VISTO     il D.M. dell’8 agosto 2000,  n. 593, “Modalità procedurali per la concessione delle agevolazioni previste dal D.Lgs. del 27 luglio 1999, n. 297” e ss.mm.ii. (il “D.M. 593/2000”), tra cui in specie il D.M. del 6 dicembre 2005, n. 3245/Ric., recante l’adeguamento delle disposizioni del D.M. 593/2000;

VISTO    il Decreto Ministeriale del 2 gennaio 2008, “Adeguamento delle disposizioni del D.M. 8 agosto 2000, n. 593 (“Modalità procedurali per la concessione delle agevolazioni previste dal D.Lgs. 27 luglio 1999, n. 297″) alla Disciplina Comunitaria sugli Aiuti di Stato alla Ricerca, Sviluppo ed Innovazione di cui alla Comunicazione 2006/C 323/01”;

VISTO    Il Decreto legge del 9 febbraio 2012, n. 5, “Disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo” convertito con modificazioni dalla legge 4 aprile 2012, n. 35;

VISTO     il Decreto Ministeriale n. 115 del 19 febbraio 2013, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana in data 27 maggio 2013, recante le “Modalità di utilizzo e gestione del Fondo per gli investimenti nella ricerca scientifica e tecnologica (FIRST). Disposizioni procedurali per la concessione delle agevolazioni a valere sulle relative risorse finanziarie, a norma degli articoli 60, 61, 62 e 63 del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134”; con particolare riferimento all’art. 6, commi 8 e 10;

VISTO     il Quadro Strategico Nazionale QSN per la politica regionale di sviluppo 2007-2013 (“QSN”), approvato con Delibera CIPE 174 del 22 dicembre 2006 e con Decisione Commissione Europea del 13 luglio 2007, n. 3329;

VISTI     i Programmi Operativi Regionali (POR) FESR e FSE 2007-2013 delle quattro Regioni della Convergenza (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) previsti dal QSN e adottati con Decisioni della Commissione Europea;

VISTO     il Programma Operativo Nazionale “Ricerca e Competitività” 2007-2013 per le Regioni della Convergenza (“PON R&C”), previsto dal QSN e adottato con Decisione CE (2007) 6882 della Commissione Europea del 21 dicembre 2007 (CCI: 2007IT161PO006), cofinanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) e dal Fondo di Rotazione (FDR) per l’attuazione delle Politiche Comunitarie, ex art. 5 della L. 16 aprile 1987, n. 183 e ss.mm.ii. e gli assi e gli obiettivi operativi all’interno dello stesso Programma descritti;

VISTA    la decisione assunta in sede di Comitato di Sorveglianza del PON nella seduta del 15 giugno 2012, di cui al punto 6 all’ordine del giorno che, nel quadro della riprogrammazione del PON R&C, rimodula, di concerto con la Commissione europea, a favore del Piano di Azione e Coesione (“PAC”) di competenza MIUR, una parte delle risorse finanziarie nazionali rinvenienti dalla riduzione del tasso di cofinanziamento nazionale relativa al PON Riprogrammato;

VISTO     quanto deciso dal CIPE nella seduta del 3 agosto 2012 in merito all’assegnazione delle risorse finanziarie provenienti dalla riduzione del cofinanziamento nazionale (fondo rotazione ex lege 183/87) dei Programmi Operativi Nazionali e Regionali della Programmazione unitaria, previsti anche in relazione al programma di intervento del PAC;

VISTA     la proposta di riprogrammazione del PON R&C, approvata con Decisione della Commissione Europea del 31 ottobre 2012 C(2012) 7629, recante la modifica della Decisione C(2007) 6882;

VISTO     lo schema di garanzia pubblicato unitamente al D.M. dell’8 agosto n. 593/2000, “Modalità procedurali per la concessione delle agevolazioni previste dal D.Lgs. del 27 luglio 1999, n. 297” e ss.mm.ii. (il “D.M. 593/2000”), tra cui in specie il D.M. del 6 dicembre 2005, n. 3245/Ric., recante l’adeguamento delle disposizioni del D.M. 593/2000;

VISTA    la legge 10 giugno 1982, n. 348, “Costituzione di cauzioni con polizze fidejussorie a garanzia di obbligazioni verso lo Stato ed altri Enti pubblici”, con particolare riferimento all’art. 1 e la ss Legge 27 dicembre 1997 n. 449, recante misure sulla finanza pubblica, con particolare riferimento all’art. 24, commi 32 e 33;

VISTA    la Legge 23 luglio 2009, n. 99, “Disposizioni per lo sviluppo e l’internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia” e ss.mm.ii, con particolare riferimento alle disposizioni contenute all’art. 3, comma 8;

VISTO    il D. Lgs. del 13 agosto 2010, n. 141, di recepimento della Direttiva 2008/48/CE, relativa ai contratti di credito ai consumatori, nonché modifiche del titolo VI del testo unico bancario (Decreto Legislativo n. 385 del 1993) in merito alla disciplina dei soggetti operanti nel settore finanziario, degli agenti in attività  finanziaria e dei mediatori creditizi T.U.;

CONSIDERATE    le verifiche sulla solidità e l’affidabilità economico-finanziaria, effettuate dagli Istituti Convenzionati sulla base dei dati degli ultimi bilanci approvati per i soggetti attuatori di natura privata;

CONSIDERATO    che in caso di esito negativo della verifica sulla solidità e affidabilità economico-finanziaria in fase di valutazione ex ante, l’ammissione alle agevolazioni è subordinata all’acquisizione da parte del MIUR di idonea garanzia;

CONSIDERATO    che in caso risulti negativo il parametro di onerosità della posizione finanziaria, verificato dall’Istituto Convenzionato all’atto di ogni erogazione, le erogazioni stesse sono subordinate all’acquisizione da parte del MIUR di idonea garanzia a copertura della quota di agevolazione rendicontata nonché della quota residua dell’agevolazione concessa e non rendicontata e valida, pertanto, anche a copertura delle successive erogazioni;

CONSIDERATA    la Circolare MIUR prot. n. 11305 del 8 novembre 2002, con particolare riferimento a quanto previsto al punto 2) che approvava lo schema di garanzia a prima richiesta da utilizzare in caso di mancato superamento delle verifiche parametriche propedeutiche all’erogazione;

RITENUTO     necessario, al fine di garantire e tutelare gli importi concessi e finanziati dal MIUR, procedere all’adozione di uno schema di garanzia a prima richiesta a copertura dell’importo da agevolare, in caso di non superamento delle verifiche concernenti la solidità e l’affidabilità dei soggetti proponenti in sede di ammissibilità;

RITENUTO    altresì necessario procedere all’adozione di un nuovo schema di garanzia a prima richiesta, in sostituzione di quello approvato con la succitata Circolare MIUR prot. n. 11305 del 8/11/2002, a copertura della parte di agevolazione rendicontata e non ancora erogata, pari al contributo risultante sui costi ammessi a seguito dell’espletamento delle verifiche dei competenti organi, nonché della quota residua dell’agevolazione concessa (e non rendicontata) dal decreto di concessione, in caso di esito negativo delle verifiche sulle erogazioni;

Per le ragioni indicate in premessa:
DECRETA

Art. 1
1.    A decorrere dalla  data di adozione del presente decreto è approvato lo “Schema di garanzia a prima richiesta” sub Allegato A), utilizzabile per ciascuna iniziativa, ai sensi della normativa nazionale e comunitaria vigente, sia a valere sui fondi FAR e PON che sul fondo PAC, laddove le verifiche concernenti la solidità e l’affidabilità economico-finanziaria dei soggetti proponenti, in sede di ammissibilità, risulti negativa.

2.    A decorrere dalla  data di adozione del presente decreto è approvato lo “Schema di garanzia a prima richiesta” sub Allegato B), utilizzabile per ciascuna iniziativa, ai sensi della normativa nazionale e comunitaria vigente, sia a valere sui fondi FAR e PON che sul fondo PAC, laddove la verifica dei parametro di onerosità finanziaria, effettuata all’atto dell’erogazione, risulti negativa. Tale schema di garanzia annulla interamente e sostituisce quello già adottato con Circolare MIUR prot. n. 11305 del 8 novembre 2002, fatti salvi gli effetti nel frattempo prodotti.
Art. 2
1.    I suddetti schemi di garanzia rivestono valore di modello di riferimento, e sono suscettibili di limitati adattamenti in relazione alla specificità dei casi.

2.    L’Amministrazione si riserva di poter valutare, sulla base delle informazioni in proprio possesso con riferimento a precedenti bandi e avvisi, se il soggetto emittente disponga dei requisiti di attendibilità necessari.

3.    Il presente decreto sarà pubblicato nelle forme di legge e sul sito internet del MIUR e del PON R&C.

Roma, 25 settembre 2014

IL CAPO DIPARTIMENTO
(Prof. Marco MANCINI)

Allegati

Avviso 19 settembre 2014

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per l’Università, l’Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica e per la Ricerca
Direzione Generale per l’Internazionalizzazione della Ricerca

Nell’ambito del V China-Italy Innovation Forum (Ciif)  e dell’VIII Sino Italian Exchange Event ( Siee), si svolgerà la China – Italy Science & Technology Week (Napoli 13-14, Milano 16, Missioni Territoriali 15 – 17 ottobre 2014) finalizzata a promuovere la collaborazione italo-cinese in ambito scientifico e tecnologico.

Possono partecipare all’evento  le imprese e tutti i soggetti pubblici e privati (centri di ricerca, università, distretti innovativi, cluster impresa-ricerca, parchi scientifici e tecnologici etc.) con una sede in Italia, attivi nell’innovazione di prodotto, processo o nella ricerca scientifica e tecnologica e che hanno interesse a confrontarsi con potenziali clienti o partner della Repubblica Popolare Cinese. Data di Scadenza per l’iscrizione: 3 ottobre 2014

La call e il  programma sono pubblicati  sul sito dedicato

www.cittadellascienza.it/siee

Aperta online la consultazione per il PON Ricerca e Innovazione 2014-2020

Aperta online la consultazione per il PON Ricerca e Innovazione 2014-2020

Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) ha lanciato la consultazione pubblica sul documento del Programma Operativo Nazionale (PON) “Ricerca e Innovazione” 2014-2020 inviato il 22 luglio scorso alla Commissione Europea.

Tutti possono partecipare: c’è tempo fino al 30 settembre 2014.

Si tratta di una iniziativa di democrazia partecipativa avviata con l’obiettivo di condividere con tutti gli attori interessati – regioni, parti economico-sociali, stakeholders, soggetti del partenariato, cittadini – contenuti e finalità dello strumento di finanziamento che, nel nuovo ciclo di programmazione europea, succede al Programma Operativo Nazionale Ricerca e Competitività 2007-2013. Mobilitando risorse pari a 1.698 milioni di euro, il PON “Ricerca e Innovazione” intende agire sui principali volani della crescita delle regioni del Mezzogiorno.

La consultazione pubblica rappresenta una fase del percorso di definizione del Programma che porterà alla stesura del documento finale. Dopo aver recepito le osservazioni della Commissione Europea, il MIUR utilizzerà i risultati emersi per giungere a un testo definitivo del PON Ricerca e Innovazione 2014-2020, che ripresenterà alla Commissione per l’approvazione. Per consentire a chiunque di intervenire, la consultazione pubblica è aperta sia sul testo del documento originale trasmesso alla Commissione Europea, sia su un testo semplificato, per i non addetti ai lavori.

Partecipare  è semplice. Gli interessati sono chiamati a leggere e ad analizzare il testo del documento orginale e di quello semplificato e a proporre suggerimenti relativi alla strategia, al contenuto delle singole azioni e alle modalità attuative del Programma. Per lasciare un commento o un contributo, basta scegliere un capitolo nell’indice, cliccare il testo/titolo del paragrafo di interesse e e compilare il form che apparirà. È necessario indicare il proprio nominativo e l’indirizzo email. I contributi dovranno essere pertinenti, chiari e sintetici.

L’analisi e la valutazione delle proposte sarà affidata a un gruppo di lavoro che, dopo aver ordinato per argomento e per tipologia di intervento i contributi ricevuti, produrrà una prima relazione sugli esiti della consultazione. Ciascun contributo sarà letto, analizzato, discusso e valutato secondo i canoni di imparzialità e trasparenza dal MIUR, responsabile di recepire o meno i contenuti, anche in base alle osservazioni avanzate dalla Commissione Europea.

Il PON “Ricerca e Innovazione” è volto a favorire la crescita delle regioni in transizione – Abruzzo, Molise e Sardegna – e di quelle in ritardo di sviluppo – Basilicata, Campania, Calabria, Puglia, Sicilia. In linea con l’impianto strategico della Smart Specialisation Strategy (S3) e del Programma Nazionale per le Infrastrutture di Ricerca (PNIR), si realizza su 12 ambiti applicativi: Aerospazio; Agrifood; Blue Growth (economia del mare); Chimica verde; Design, creatività e made in Italy (non R&D); Energia; Fabbrica intelligente; Mobilità sostenibile; Salute; Smart, Secure and Inclusive Communities; Tecnologie per gli Ambienti di Vita; Tecnologie per il Patrimonio Culturale.

Fonte Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Data pubblicazione 01/08/2014

Decreto Direttoriale 20 febbraio 2014 n. 514

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per l’università, l’alta formazione artistica, musicale e coreutica e per la ricerca
Direzione Generale per il Coordinamento e lo Sviluppo della RicercaDecreto Direttoriale 20 febbraio 2014 n. 514

Avviso per la presentazione di proposte in risposta a “sfide” di innovazione sociale nell’ambito del  programma “talent italy”

VISTO l’art. 19 della Legge n. 59 del 15 marzo 1997 e ss.mm.ii. per la riforma della pubblica amministrazione e per la semplificazione amministrativa;

VISTO il D.Lgs. n. 300 del 30 luglio 1999 e ss.mm.ii., sulla riforma dell’organizzazione del governo ex art. 11 della Legge n. 59 del 15 marzo 1997 ed, in particolare, l’art. 4, comma 4;

VISTO il D.Lgs. n. 165 del 30 marzo 2001e ss.mm.ii. sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche;

VISTA la Legge n. 121 del 14 luglio 2008 di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 85 del 16 maggio 2008, recante “Disposizioni urgenti per l’adeguamento delle strutture di governo in applicazione dell’art. 1, commi 376 e 377, della legge n. 244 del 24 dicembre 2007, con la quale è stato previsto che le funzioni del Ministero dell’Università e della Ricerca, con le inerenti risorse finanziarie, strumentali e di personale, sono trasferite al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca;

VISTO il D.P.R. n. 17 del 20 gennaio 2009, “Regolamento recante disposizioni di riorganizzazione del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca“;

CONSIDERATA la Comunicazione COM(2011) 808 def della Commissione al Consiglio, al Parlamento Europeo, al Comitato Economico e Sociale Europeo e al Comitato delle Regioni “Horizon 2020” nella quale viene illustrato il quadro strategico comune in materia di ricerca e innovazione per il periodo 2014-2020, e che prevede tre priorità che si rafforzano reciprocamente: 1. generare una scienza di alto livello finalizzata a rafforzare l’eccellenza scientifica dell’UE a livello internazionale; 2. promuovere la leadership industriale mirata a sostenere l’attività economica, comprese le PMI; 3. innovare per affrontare le sfide sociali, in modo da rispondere direttamente alle priorità identificate nella strategia Europa 2020 per mezzo di attività ausiliari che coprono l’intero spettro delle iniziative, dalla ricerca al mercato;

VISTO il Decreto Legge n. 83 del 22 Giugno 2012, recante: “Misure urgenti per la crescita del paese“;

VISTO il Decreto Ministeriale n. 115 del 19 febbraio 2013 “Modalità di utilizzo e gestione del Fondo per gli Investimenti nella Ricerca Scientifica e Tecnologica (FIRST). Disposizioni procedurali per la concessione delle agevolazioni a valere sulle relative risorse finanziarie, a norma degli articoli 60, 61, 62 e 63 del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134″;

VISTO il D.M. n. 1049 del 19 dicembre 2013, emanato dal Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, attualmente in corso di registrazione presso la Corte dei Conti, con il quale sono destinati euro 5.000.000 a valere sulle risorse del FIRST (al netto dei costi relativi alle attività di valutazione e monitoraggio) per interventi riguardanti attività di Social Innovation attraverso l’attribuzione di premi a soluzioni di particolare rilievo innovativo presentate in risposta a specifiche “sfide” lanciate dal Ministero;

VISTO il regolamento (CE) n. 1407/2013 della Commissione europea del 18 dicembre 2013, relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato agli aiuti di importanza minore (“de minimis”), pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea n. L 352 del 24.12.2013;

RITENUTO di procedere alla adozione e pubblicazione di uno specifico Avviso per la realizzazione di una specifica iniziativa denominata “Talent Italy”, basata sul modello già diffuso in Europa e Nord America, dedicata alla gestione di sfide di innovazione sociale, ossia di progetti di ricerca destrutturata per lo sviluppo di soluzioni innovative con assegnazione di premi.

CONSIDERATO che il tema della Open & Digital Education fa attualmente parte delle questioni centrali affrontate dalla Commissione e dal Consiglio dell’Unione europea e, altresì, che durante il semestre di Presidenza italiana sarà organizzato a Bruxelles un summit europeo sul tema.

 

DECRETA

Articolo 1
Finalità e oggetto dell’intervento

  • 1. Specifica finalità di questo intervento è favorire la capacità di ricerca e innovazione sul territorio nazionale attraverso il lancio di sfide (o Challenge), che prevedono l’assegnazione di premi in risposta a problemi di particolare rilevanza scientifica, tecnologica e sociale, in coerenza con gli ambiti strategici individuati dal Programma Quadro di Ricerca e Innovazione dell’Unione Europea “Horizon 2020”.
  • 2. I macro obiettivi del programma di challenge prize ”Talent Italy” (di seguito “il Programma”) sono:
    • – l’impatto sul sistema della ricerca e sui ricercatori: il Programma è funzionale all’obiettivo di creare una comunità di innovatori e ricercatori operanti all’interno di un ecosistema in cui nascono e prosperano sinergie con gli Stakeholders più significativi nel panorama nazionale ed europeo della ricerca e dell’innovazione;
    • – l’impatto sulla società: il Programma promuove il merito ed incoraggia la diffusione della conoscenza, stimolando la partecipazione di una platea di attori più ampia possibile (crowdsourcing) e offrendo la prospettiva di premi attribuiti a soluzioni di particolare rilievo innovativo e commisurati al risultato raggiunto;
    • – l’impatto sul sistema produttivo: il Programma si ispira ai principi della open innovation e consente di ridurre in maniera significativa i tempi di trasformazione dei risultati della ricerca in innovazioni aventi impatto sul mercato e ricadute sulla società.

 

Articolo 2
La sfida
Open Education: sviluppo di un MOOC per Scuole e Università italiane

  • 1. Negli ultimi anni, i Massive Online Open Course (di seguito “MOOC”), corsi online aperti ad un numero potenzialmente elevatissimo di studenti, stanno diventando sempre più popolari. L’idea di utilizzare il World Wide Web per tenere corsi online fruibili da migliaia di studenti di ogni età e provenienza geografica, dopo un’originaria diffusione negli Stati Uniti d’America, si sta affermando anche in Europa e nel resto del mondo. Tale diffusione è facilitata dalla maggiore disponibilità della banda larga e dalla crescente popolarità di dispositivi digitali. I MOOC, infatti, sembrano un modo attraente per espandere l’esperienza in aula e raggiungere, in maniera economica ed efficace, autodidatti di ogni tipo: dai lavoratori alle persone con disabilità, dagli abitanti di aree rurali a quelli di aree in via di sviluppo.
    Sebbene sia difficile stimarne con precisione l’impatto, una maggiore diffusione di esperienze educative sotto forma di MOOC risulta di notevole rilevanza sociale, culturale, civile ed economica. Per ottenere la massima efficacia da tale tipologia di corsi, oltre ad un elevato livello qualitativo dei contenuti, è fondamentale assicurare un approccio esperienziale all’apprendimento. Un MOOC deve garantire anche massima apertura (ad esempio mediante licenze libere Creative Commons) e tutela della privacy degli studenti. MOOC con contenuti liberi e che rispettano i fruitori possono diventare un’importante estensione della didattica tradizionale ed una modalità inclusiva di trasmissione della conoscenza.
  • 2. I soggetti proponenti di cui all’art. 3, comma 1, dovranno realizzare un MOOC completo, con contenuti di alto livello qualitativo e in linea con gli obiettivi formativi specifici, da rendere fruibile su una delle piattaforme disponibili online. Il MOOC dovrà presentare le seguenti caratteristiche:
    • – accesso gratuito;
    • – disponibilità online dei contenuti del corso e di tutti i materiali didattici (testi e video), offerti nella lingua ritenuta più idonea dal proponente;
    • – possibilità di fruizione del corso su larga scala in assenza di limiti numerici all’iscrizione;
    • – verifiche online dei livelli di apprendimento raggiunti dagli studenti;
    • – attività di supporto alla didattica che prevedano interazione tra docente e studente;
    • – certificazione finale che attesti il conseguimento degli obiettivi formativi da parte dello studente.
  • 3. La sfida è articolata in due fasi:
    • – nella prima fase le proposte pervenute al MIUR saranno sottoposte ad una valutazione comparata da parte della Giuria di esperti di cui all’art. 6, comma 6, del presente Avviso. Al termine di tale valutazione saranno ammesse alla seconda fase della sfida le proposte valutate idonee sulla base dei criteri previsti dall’art. 6, comma 7;
    • – le proposte ammesse alla seconda fase dovranno essere sviluppate e rese disponibili sulle piattaforme online ritenute più idonee dai soggetti proponenti, secondo i tempi previsti all’art. 6, comma 10. Al termine della seconda fase, ai quattro migliori MOOC selezionati dalla Giuria, saranno assegnati i premi previsti dall’art. 5, comma 3.

 

Articolo 3
Soggetti ammissibili

  • 1. Possono presentare le proposte in risposta alla sfida di cui al precedente articolo 2:
    • – tutti i cittadini, italiani o stranieri, residenti sul territorio nazionale;
    • – le imprese start-up iscritte nella sezione speciale del Registro delle Imprese “Start-up innovativa” istituito ai sensi dell’art. 25 del D.L. n. 179 del 18 ottobre 2012 convertito con la legge n. 221 del 17 dicembre 2012 ;
    • – le imprese spin-off costituite ai sensi dell’art. 11 del D.M. n. 593 dell’8 agosto 2000 e ss.mm.ii, ovvero imprese spin-off riconosciute da Università o Istituti universitari;
    • – le Scuole, le Università, gli Istituti universitari e gli Enti Pubblici di Ricerca.
  • 2. Le persone giuridiche di cui al comma 1 devono avere stabile organizzazione sul territorio nazionale.
  • 3. I soggetti di cui al comma 1 possono presentare le proposte in forma individuale, ovvero in forma congiunta, fino ad un numero massimo di tre persone giuridiche e/o dieci persone fisiche.

 

Articolo 4
Caratteristiche delle Proposte

  • 1. Le proposte dovranno contenere tutti i seguenti elementi:
    • – descrizione della proposta, con esplicazione di: ambito di riferimento, modalità di fruizione del MOOC, obiettivi e risultati formativi previsti, competenze ed esperienze del personale docente coinvolto nell’erogazione del corso;
    • – illustrazione delle attività necessarie per la realizzazione degli obiettivi previsti dalla sfida;
    • – illustrazione della novità e della originalità della metodologia didattica proposta;
    • – cronoprogramma della proposta, articolato per fasi realizzative coerenti con la tempistica prevista dalla sfida;
    • – impegno del/i soggetto/i proponente/i nelle attività previste per la realizzazione degli obiettivi della sfida;
    • – competenze del/i soggetto/i proponente/i;

 

Articolo 5
Risorse finanziarie disponibili, premi e forme di intervento

  • 1. Per il finanziamento della sfida di cui all’articolo 2, il MIUR mette a disposizione risorse a carico del FIRST complessivamente pari a euro 160.000.
  • 2. Al termine della prima fase, i soggetti proponenti delle proposte ritenute soddisfacenti dalla Giuria ai sensi dell’art. 6, comma 9, del presente Avviso dovranno rendere disponibili i loro MOOC sulle piattaforme ritenute da essi più idonee.
  • 3. Al termine della seconda fase, saranno assegnati, ai sensi dell’art. 6, comma 13, i seguenti premi monetari, al lordo delle ritenute applicabili:
    • a. euro 100.000 al primo classificato in ordine di graduatoria;
    • b. euro 20.000 al secondo, terzo e quarto classificato in ordine di graduatoria.
  • 4. Nel caso di partecipazione in forma congiunta, i premi di cui al comma 3 saranno equamente ripartiti tra i soggetti proponenti, salvo diverso accordo tra gli stessi, pervenuto al MIUR al momento della presentazione della proposta.
  • 5. I premi di cui al precedente comma 3, sono concessi ai sensi del regolamento (CE) n. 1407/2013 della Commissione europea del 18 dicembre 2013, relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato agli aiuti di importanza minore (“de minimis”), pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea n. L 352 del 24.12.2013. Ai fini della relativa applicazione, in sede di presentazione delle proposte ciascun soggetto dovrà fornire apposita dichiarazione così come previsto all’articolo 5, comma 1, del predetto regolamento.


Articolo 6

Modalità e criteri per l’ammissibilità e la valutazione delle Proposte

  • 1. Non sono ammissibili le proposte:
    • – pervenute al MIUR con modalità e termini differenti da quelli indicati all’art. 8 del presente Avviso.
    • – presentate da soggetti per i quali sia riscontrato, in qualunque momento, il mancato possesso dei requisiti di ammissibilità.
  • 2. Il MIUR ha facoltà di escludere le proposte il cui contenuto non sia ritenuto conforme al presente Avviso, alla legge italiana o europea.
  • 3. Il MIUR ha, in qualunque momento, facoltà di escludere il soggetto proponente che assuma un comportamento disonesto, inappropriato o potenzialmente pericoloso. In tali circostanze, il MIUR si riserva la facoltà di deliberare l’esclusione della proposta.
  • 4. Tutti i vincitori della sfida potranno essere oggetto di verifica da parte del MIUR, le cui decisioni sono definitive e vincolanti per tutte le questioni relative alla sfida.
  • 5. Tutti i costi di partecipazione alla sfida, inclusi i costi di trasporto, sono da considerarsi a carico esclusivo dei soggetti proponenti.
  • 6. La proposte saranno sottoposte ad una valutazione comparata, che sarà affidata ad una Giuria di esperti (di seguito “la Giuria”), nominata con decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e costituita da almeno tre personalità, anche straniere, di elevata qualificazione scientifica e comprovata esperienza nei settori rilevanti per la sfida di cui all’art. 2 del presente Avviso. La Giuria potrà avvalersi del supporto di esperti. I nominativi dei componenti della Giuria e degli eventuali esperti saranno resi noti sul portale www.talentitaly.it. La Giuria, che assicura il corretto svolgimento di ogni fase della sfida, ha il compito di valutare e selezionare le proposte nelle fasi di cui ai successivi commi.
  • 7. Nella prima fase, la Giuria valuterà le proposte attribuendo un punteggio in base a ciascuno dei criteri di seguito riportati: 
    • – potenziale risolutivo (max 25 punti): coerenza del contenuto e dell’articolazione dei moduli sulla base degli obiettivi di apprendimento dichiarati;
    • – solidità (max 25 punti): livello qualitativo dei contenuti proposti e del personale docente coinvolto nella realizzazione ed erogazione dei contenuti didattici del corso;
    • – fruibilità (max 20 punti): adeguatezza delle modalità di fruizione dei contenuti del MOOC;
    • – novità e originalità (max 20 punti): grado di innovazione della metodologia didattica proposta;
    • – competenza (max 10 punti): esperienze e competenze del/i soggetto/i proponente/i nell’ambito di riferimento della sfida.
  • 8. La valutazione della prima fase sarà espressa mediante un valore numerico definito dalla somma dei punteggi calcolati per ciascuno dei criteri previsti al precedente comma.
  • 9. Le proposte che abbiano raggiunto la soglia minima di 70 punti, saranno ammesse alla seconda fase della sfida.
  • 10. La seconda fase avrà una durata di sei mesi e si concluderà con un evento finale, durante il quale si procederà all’assegnazione dei premi. Le modalità di partecipazione alla seconda fase, nonché la data e l’ora dell’evento finale, saranno rese note successivamente alla chiusura della prima fase sul portale www.talentitaly.it.
  • 11.La valutazione delle proposte ammesse alla seconda fase sarà affidata alla stessa Giuria di cui all’art. 6, comma 6, che procederà sulla base dei seguenti criteri:
    • – risoluzione del problema (max 30 punti): coerenza del MOOC rispetto agli obiettivi di apprendimento dichiarati;
    • – solidità (max 30 punti): livello qualitativo dei contenuti sviluppati;
    • – specificità (max 20 punti): aderenza ad esigenze formative specifiche di particolari categorie di fruitori;
    • – impatto (max 20 punti): analisi del livello di gradimento del corso, valutazione da parte dei fruitori, diffusione del MOOC, numero di fruitori e tasso di abbandono.
  • 12. La Giuria, dopo aver concluso l’attività di valutazione, elabora la graduatoria finale sulla base dei punteggi conseguiti nella seconda fase.
  • 13. Il MIUR, acquisita dalla Giuria la graduatoria di seconda fase, procede ad erogare il premio di cui all’art. 5, comma 3, ai soggetti proponenti delle migliori quattro proposte, in ordine di graduatoria, che abbiano anche raggiunto un punteggio minimo di 70 punti.

 

Articolo 7
Proprietà intellettuale dei risultati

  • 1. La proprietà intellettuale delle proposte premiate sarà riconosciuta ai soggetti proponenti.
  • 2. I proponenti devono impegnarsi a rilasciare online tutti i contenuti tramite una licenza Creative Commons a scelta tra: Attribuzione (BY), Attribuzione-Condividi allo stesso modo (BY-SA), Attribuzione-Non Commerciale (BY-NC) e Attribuzione-NonCommerciale-Condividi allo stesso modo (BY-NC-SA).

 

Articolo 8
Modalità di presentazione delle Proposte

  • 1. Le proposte sono presentate dal singolo proponente, ovvero, nel caso di partecipazione congiunta, dal capofila che ha la responsabilità del progetto, anche in collaborazione e per conto di altri soggetti partecipanti di cui al comma 1 dell’art. 3 del presente Avviso.
  • 2. Ogni proposta, redatta esclusivamente in lingua inglese, prevede le seguenti componenti distinte:
    • a. form amministrativo (Parte A);
    • b. la proposta (Parte B);
    • c. la documentazione di supporto (Parte C);
  • 3. La proposta potrà essere accompagnata da un video di presentazione del progetto della durata massima di dieci minuti. Alternativamente al video, i soggetti proponenti potranno caricare una presentazione munita di eventuale commento vocale, della durata massima di dieci minuti. Il video e/o la presentazione, nonché l’eventuale commento vocale, dovranno essere realizzati in lingua inglese.
  • 4. Le proposte devono essere presentate tramite i servizi della piattaforma TalentItaly (al sito www.talentitaly.it), entro e non oltre le ore 23:59 del 3 aprile 2014. Sul sito sono rese disponibili la modulistica e le informazioni necessarie per la presentazione delle domande.
  • 5. Eventuali modifiche alle tempistiche della sfida saranno pubblicate sul sito www.talentitaly.it.
  • 6. Tutto il materiale trasmesso sarà utilizzato dal MIUR per l’espletamento degli adempimenti di cui al presente Avviso.
  • 7. I soggetti proponenti, in qualsiasi momento, devono fornire su richiesta del MIUR tutti i chiarimenti, le notizie e la documentazione ritenuti necessari dal Ministero stesso.

Articolo 9
Informazioni

  • 1. Il Responsabile del Procedimento per l’Avviso l’Ing. Mauro Massulli -Dirigente dell’Ufficio V della Direzione Generale per il coordinamento e lo sviluppo della ricerca.
  • 2. Il presente Avviso è pubblicato, unitamente alla documentazione ivi richiamata, sul sito www.talentitaly.it e www.miur.it.
  • 3. Ogni richiesta di informazioni può essere inoltrata al MIUR via e-mail al seguente indirizzo talentitaly@miur.it.
  • 4. Gli effetti del presente decreto sono soggetti alle positive verifiche degli organi di controllo, previste dalle vigenti disposizioni.
Roma, 20 febbraio 2014

IL DIRETTORE GENERALE
F.to (Dott. Emanuele Fidora)