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Disabilità grave e gravissima

DESTINATARI DELLA FORMAZIONE

Medici, psicologi, educatori, infermieri, pedagogisti, logopedisti, fisioterapisti, neuropsichiatri,
operatori della disabilità e insegnanti.

Gli obiettivi del Workshop sono quelli di offrire ai soggetti che si interfacciano con persone affette da disabilità intellettive plurime e dello spettro autistico, le conoscenze per costruire e intervenire, in modo efficace, in un percorso riabilitativo tramite l’utilizzo di stimolazioni sensoriali per lo sviluppo di specifiche abilità.

L’attestato di frequenza sarà rilasciato a tutti coloro che parteciperanno al 95% (quorum minimo) rispetto al monte ore dell’evento formativo.

Per info e iscrizioni contattare Vannini Editrice Scientifica Tel. 030 313374 int. 1
e-mail scientifica@vanninieditrice.it

La tecnologia dei videogiochi si fa strada nelle cuffie per soggetti ipovedenti

La tecnologia dei videogiochi si fa strada nelle cuffie per soggetti ipovedenti

Il progetto Digiglasses, avviato nel 2012, si propone di sviluppare uno strumento digitale commerciabile per i soggetti ipovedenti usando la visione stereoscopica, corretta e personalizzata in base ai sintomi specifici della patologia oftalmica dell´utente.
Il più recente video del progetto su Youtube annuncia l´apertura di linee di prodotto per le Pmi coinvolte. Il progetto spera di raggiungere il mercato alla fine del 2015. Con circa 5 milioni di persone in Europa (285 milioni a livello globale) costretti a vivere con un problema di ipovisione non correggibile con occhiali normali, il mercato per le innovative cuffie di Digiglasses è evidente. In parallelo alle opportunità di commercializzazione, l´obbiettivo principale del progetto è quello di aiutare i soggetti colpiti ad accedere più facilmente al lavoro, all´istruzione e alle attività sociali, aiutando così gli ipovedenti ad avere uno standard di vita simile a quello del resto della società. Per riuscirci, il progetto sta sfruttando una tecnologia simile a quella usata dall´industria dei videogiochi. La cuffia è stata ora testata con l´aiuto di istruttori specializzati che lavorano con soggetti ipovedenti per aiutarli a ottenere il massimo da strumenti e dispositivi nuovi, e con volontari che sono colpiti direttamente da questi problemi. L´effetto prodotto dal successo negli esperimenti è che le Pmi coinvolte nel progetto sono adesso entusiaste di sviluppare il prototipo in un dispositivo commercializzabile e di distribuirlo entro la fine del prossimo anno. La cuffia include un paio di occhiali digitali, componenti elettronici su misura e software, telecamere e un processore simili a quelli presenti negli smartphone. L´utente vede delle immagini stereoscopiche che sono state migliorate dal software. La natura del miglioramento dipende dal disturbo di cui soffre l´utente. Ad esempio, si può aumentare il contrasto, accentuare chiaramente i bordi dei gradini o del marciapiede, sovrapporre delle linee rosse ai bordi delle strisce pedonali, e così via. L´elemento ottico ha un micro display che funziona come un piccolo televisore con luminosità e risoluzione elevate. Un´ottica d´ingrandimento che usa lenti e prismi trasforma l´immagine da un piccolo display in ciò che appare essere un grande schermo. Simili display montati sulla testa sono già stati usati dall´industria dei videogiochi e dei video. L´elemento innovativo del progetto Digiglasses è che sta applicando questa tecnologia per poter migliorare la vita delle persone. Il consorzio del progetto riunisce otto partner che si occupano di ricerca, produzione e commercializzazione, provenienti da cinque paesi.

Per maggiori informazioni, visitare: Digiglasses http://www.Digiglasses.eu/home

“L’abile sognatore”, libro fotografico che racconta la vita di un ragazzo down

“L’abile sognatore”, libro fotografico che racconta la vita di un ragazzo down

Progetto della cooperativa Matrix sostenuto dalla Regione Toscana, il volume narra delle rocambolesche avventure fiorentine di un ragazzo down, Donatello, vittima della sua fervida immaginazione

da Redattore Sociale
28 novembre 2014

FIRENZE – Si chiama ‘L’abile sognatore’ ed è il libro fotografico che narra delle rocambolesche avventure fiorentine di un ragazzo down, Donatello, vittima della sua fervida immaginazione, con a fianco la sua bella tutor, Irene, costretta a subire e riparare i guai causati dalla fantasia dirompente del nostro protagonista. Il libro, che sarà in vendita dal prossimo 5 dicembre, è stato presentato stamattina a Palazzo Strozzi Sacrati, sede della Regione Toscana, che sostiene il progetto. Il progetto è della cooperativa sociale Matrix ed è nato dalla collaborazione con il fotografo Leonardo Baldini, per raccogliere fondi da destinare alla realizzazione di ‘Casa armonica’, una residenza per ragazzi disabili senza famiglia dove riacquistare la propria autonomia. Ad impreziosire il libro la partecipazione di alcuni dei più importanti attori e comici toscani: Leonardo Pieraccioni, Alessandro Benvenuti, Paolo Hendel, Carlo Conti, Niki Giustini, Alessandro Paci, Giusi Merli, Irene Barbugli.

Oltre ai due coprotagonisti, Donatello Appella e l’attrice Irene Barbugli, sono intervenuti alla presentazione di oggi la vicepresidente Stefania Saccardi, il presidente di Matrix Onlus Giuseppe Guazzelli ed il fotografo Leonardo Baldini. ‘L’abile sognatore’ narra delle rocambolesche avventure fiorentine di un ragazzo down, Donatello, vittima della sua fervida immaginazione, con a fianco la sua bella tutor, Irene, costretta a subire e riparare i guai causati dalla fantasia dirompente del nostro protagonista.

“Una bella iniziativa – ha detto Stefania Saccardi – alla quale abbiamo deciso di dare una mano con grande piacere. Conosco la cooperativa Matrix ormai da molto tempo e, durante la mia attività di amministratore, ho avuto occasione di apprezzarne la capacità di lavoro e di iniziativa in favore delle persone fragili. Il libro è un viaggio realizzato grazie al contributo di tante persone e di tanti artisti che si sono prestati con grande disponibilità. É un bel regalo da fare per le prossime feste e spero che siano in tanti a comprarlo perchè è un’occasione per dare una mano ad amici”.

StoryFrame nasce per sostenere il “Progetto casa armonica” di Matrix Onlus che permette ad 8 ragazzi disabili senza famiglia di vivere in una struttura realizzata per loro a Firenze in un villino nel quartiere di Brozzi. Nel villino i ragazzi vivono in autonomia e riescono a ristabilire relazioni familiari ed amicali stabili, acquisendo anche autonomie domestiche e sociali, il tutto con l’adeguata assistenza di operatori professionisti. Oltre a questo i proventi serviranno anche a sostenere Laboratori di Orientamento al lavoro per persone disabili.

Edito da Tagete edizioni ‘L’abile sognatore’ sarà disponibile in edicola dal 5 dicembre al 5 gennaio in abbinamento con La Nazione (12,90 euro più il prezzo del giornale) in Toscana, Umbria e La Spezia. Da oggi è acquistabile la versione in brossura sul sito www.abilesognatore.it a 19,90 euro.

Ciclo di incontri sulla didattica inclusiva

Ciclo di incontri sulla didattica inclusiva

l Centro di Documentazione di Cesena organizza il ciclo di incontri per insegnanti e genitori sul tema “DSA. Buone prassi di cooperazione scuola-famiglia”. Primo appuntamento il 3 dicembre 2014

Il Centro di Documentazione del Comune di Cesena organizza il ciclo di incontri “DSA: buone prassi di collaborazione scuola e famiglia”.

In tutto sei appuntamenti rivolti agli insegnanti e ai genitori per rivisitare, riflettere e ripensare una didattica inclusiva: pillole di buone pratiche ed esperienze a confronto, per raccogliere, documentare, creare e costruire insieme, tra scuola e famiglia, gli attrezzi del mestiere di studente.

Gli incontri si terranno al CDE a partire dal 3 dicembre 2014.

E’ possibile iscriversi anche solo ad alcuni appuntamenti o a tutto il ciclo degli incontri compilando il modulo di iscrizione e inviandolo a: cde@comune.cesena.fc.it

Calendario degli incontri:

3 dicembre
dalle 16.00 alle 19.00
12 dicembre 2014
dalle 14.00 alle 18.00
22 gennaio 2014
dalle 17.00 alle 19.00
27 gennaio 2014
dalle 17.00 alle 19.00
3 febbraio 2015
dalle 17.00 alle 19.00
11 febbraio 2015
dalle 17.00 alle 19.00

La Disabilità intellettiva e la scuola

Seminario regionale “La Disabilità intellettiva e la scuola” Bologna 13 dicembre 2014

In data 13 dicembre 2014, nell’aula magna dell’IIS “Oddone Belluzzi” di Bologna, Via Cassini 3, si terrà il seminario regionale “La disabilità intellettiva e la scuola” organizzato dall’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna e dall’Università di Bologna.

La giornata è ricca di interventi e fornirà alle scuole un importante quadro riassuntivo delle caratteristiche  generali del modo di apprendere delle persone con disabilità intellettiva, insieme a suggerimenti per l’insegnamento.

La partecipazione è aperta alla cittadinanza. Gli insegnanti che richiedono l’attestato di presenza si devono iscrivere seguendo le istruzioni contenute nella nota allegata.

Perché siamo persone, non pesi!

Dall’1 all’8 dicembre dona al 45593 – Aiuta FISH

Aiuta la FISH contro la discriminazione, per i diritti delle persone con disabilità

dall’1 all’8 dicembre, dona 1, 2 o 5 euro al 45593

Perché siamo persone, non pesi!

Discriminazioni, pregiudizi, esclusione sociale gravano, ancora oggi, sulle persone con disabilità che, invece, non vogliono essere considerate “pesi”.

Persone, non pesi è la campagna lanciata dalla FISH – Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap in occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità del 3 dicembre che punta a sensibilizzare tutti i Cittadini sulle discriminazioni vissute da molte persone con disabilità.

L’obiettivo è quello di informare l’opinione pubblica, tramite varie iniziative di comunicazione, sul fatto che la privazione dei diritti delle persone con disabilità ne provoca l’esclusione e la discriminazione, trasformando appunto quelle stesse persone in “pesi”.

Dall’1 all’8 dicembre ognuno di noi può compiere un gesto concreto – donando 1 euro/2 euro o 5 euro al 45593 – per aiutare la FISH, la Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap che da vent’anni si impegna per i diritti di tutte le persone con disabilità, lavorando con determinazione per migliorarne l’accesso al lavoro, allo studio, alla partecipazione e all’autonomia.

Persone, non pesi ha anche lo scopo di raccogliere fondi per realizzare nuovi servizi informativi e fornire alle persone con disabilità e alle loro famiglie strumenti sempre più accurati e autorevoli, che consentano loro di essere consapevoli dei propri diritti e delle opportunità di inclusione e partecipazione alla vita sociale. Solo infatti se si conoscono al meglio i propri diritti e li si afferma nel modo più corretto, si può riuscire a migliorare la propria condizione di vita, ad essere Cittadini e non “pesi”.

Nella settimana dall’1 all’8 dicembre verranno promosse numerose iniziative di sensibilizzazione, di informazione e di raccolta fondi e anche la Lega Calcio di Serie A dedicherà all’evento il fine settimana del 5-8 dicembre.

Inoltre, come importante e prestigiosa iniziativa collaterale alla campagna, la mostra fotografica intitolata Nulla su di Noi senza di Noi, anche in versione video, realizzata dalla FISH in collaborazione con l’Agenzia Contrasto, racconterà in venti città italiane come le persone con disabilità “vivevano ieri, vivono oggi e talora riescono anche ad essere protagoniste”, avvalendosi anche degli scatti di celebri creatori d’immagine, come Gianni Berengo Gardin e Massimo Sciacca.

Il numero telefonico 45593 sarà attivo dall’1 all’8 dicembre. Il valore della donazione sarà di 1 euro per ciascun SMS inviato da cellulare personale TIM, Vodafone, WIND, 3, PosteMobile, CoopVoce e Nòverca. Sarà di 2 euro anche per ciascuna chiamata fatta allo stesso numero da rete fissa TeleTu e TWT e di 2 o 5 euro per ciascuna chiamata fatta allo stesso numero da rete fissa Telecom Italia e Fastweb.

Oltre poi che con il numero solidale 45593, si può sostenere la FISH anche prima, durante e dopo le date della campagna, con un versamento sul conto corrente bancario della stessa FISH, presso la Banca Popolare Commercio Industria (IBAN IT81C0504801672000000038939).

Inoltre, tramite UBI Banca, clienti e non clienti potranno sostenere la FISH direttamente in filiale, effettuando un bonifico con azzeramento delle commissioni, oppure, per i clienti che hanno attivato l’internet banking Qui UBI, utilizzando la funzione Bonifico per iniziative solidali.

Sempre UBI Banca, dal 24 novembre al 31 dicembre 2014, ha posto in collocazione specifici Social Bond. Lo 0,50% del valore nominale di tali obbligazioni andrà a sostegno dei progetti della FISH.

Disabill Kill’, la disabilità a fumetti dalla A alla Z

da Redattore Sociale

Disabill Kill’, la disabilità a fumetti dalla A alla Z

Un ‘dizionario semi-serio’ per parlare di disabilità da una nuova prospettiva: quella offerta dai vignettisti Tullio Boi e Pietro Vanessi. ‘Disabill Kill’ sarà presentato il 22 novembre, alle ore 17.30 alla libreria Ubik di Bologna

BOLOGNA – “Parto dall’inizio, sennò non si capisce. Mi chiamo Tullio Boi, sono sardo e ho 53 anni. Da 24 anni ho la sclerosi multipla, da 12 sono su una sedia a ruote. Sono un ingegnere, ho lavorato fino a 7 anni fa quando mi sono detto: da oggi voglio vivere facendo quello che mi piace. Disegno vignette. Ormai ne ho disegnate quasi 2 mila, con questo sono a 5 libri”. ‘Questo’ è ‘Disabill kill’, libro a fumetti di Boi e Pietro Vanessi. Sottotitolo: ‘Sorridere nella disabilità dalla A alla Z’. “Quando Vanessi me l’ha proposto – è da anni che lavoriamo insieme – ho accettato subito. ‘Disabill Kill’, realizzato grazie a un progetto di crowdfunding, è un ‘dizionario semi-serio’ e nasce con due scopi: divertire e far pensare. Far pensare un pubblico che coinvolge anche i disabili non è facile, tutt’altro: il mio personaggio, una mucca bianca e nera in carrozzina, ci prova”. E racconta di quella volta in cui, una signora, dopo aver visto la sua vignetta – “vignette ‘dissatira’, le chiamo io, che fanno satira sulla disabilità” – su un sito d’informazione nazionale con cui collaborava, gli scrisse una lettera severa: “Disse che ero un insensibile, che suo marito era in sedia a ruote e non dovevo scherzare su quegli argomenti. Cosa le risposi? Mi scusai, e le inviai i miei saluti: le mandai una mio fotografia mentre facevo ciao con la mano”. La signora si scusò: “Le dissi che, se una persona non ironizza, si perde un pezzo importante di vita. La disabilità non è la fine della vita, ma solo un capitolo.

Disabili Kill vignetta
‘Disabill Kill’ – evidente il richiamo a ‘Kill Bill’ di Quentin Tarantino – raccoglie 26 vignette firmate Boi e 26 firmate Vanessi: “Tutte ironiche, mai tragiche. Parliamo e disegniamo di coma, Dio, autismo, cecità, sordità, Alzheimer… Abbiamo cercato di coinvolgere tutte le disabilità”. La prefazione illustrata è di Sergio Staino, e raccoglie anche i contributi di una trentina tra i più famosi vignettisti italiani: da Vincino a Bruno Bozzetto, da Allegra a Mauro Biani e Danilo Maramotti. Numerosi gli interventi dei rappresentanti di diverse associazioni, da Gli amici di Luca all’Aism; dal Comitato italiano paralimpico (Cip) alla Fish (Federazione italiana superamento handicap). E proprio a Fish andrà il 50 per cento del ricavato (il libro costa 16 euro), per promuovere e incentivare iniziative culturali o sociali a favore delle persone con disabilità.

‘Disabill Kill’ sarà presentato oggi, sabato 22 novembre alle ore 17.30 a Bologna, alla libreria Ubik (via Irnerio 27). Con gli autori, ci saranno anche Roberta Amadeo, presidente nazionale Aism, Fulvio De Nigris, direttore del Centro studi per la ricerca sul coma ‘Gli amici di Luca’ e, in rappresentanza della Fish, il giornalista Stefano Borgato di Superando.it. “L’idea è quella di trasformare il libro in una mostra: abbiamo già richieste da parte di diverse associazioni che la ospiterebbero. Pensandoci bene, più che un’idea è già un progetto pronto a partire”. (Ambra Notari)


Nel mondo dei fumetti arriva il supereroe autistico

È sbarcato nel mondo dei fumetti un nuovo supereroe che fara’ la differenza nella vita dei bambini con autismo. Si chiama Michael, e’ un autistico con una mente matematica, grandi capacita’ artistiche e tanta compassione, e soprattutto e’ il …

Roma – È sbarcato nel mondo dei fumetti un nuovo supereroe che fara’ la differenza nella vita dei bambini con autismo. Si chiama Michael, e’ un autistico con una mente matematica, grandi capacita’ artistiche e tanta compassione, e soprattutto e’ il protagonista della nuova serie ‘Face value’.

L’ideatore e’ Dave Kot, che ha fondato l’azienda senza scopo di lucro ‘Face value comics’ durante il suo dottorato di ricerca in psicologia grazie al lavoro con i bambini in terapia, una passione trentennale per i fumetti e la sua comprensione del disturbo. Il suo e’ un fumetto divertente ed educativo sia per le famiglie che per i minori coinvolti nella sindrome.

Tutti i protagonisti della serie sono costruiti secondo criteri diagnostici e clinici ben precisi e affrontano le sfide della vita reale: autismo, ansia e depressione. Kot ha fatto in modo che i personaggi del fumetto fossero disegnati con delle espressioni facciali molto vivaci, per fornire una sorta di copione ai bambini coinvolti nel disturbo dello spettro autistico. Le caratteristiche facciali rappresentano le diverse emozioni, cosi’ i lettori potranno imparare e cogliere il significato dietro i comportamenti dei supereroi, riconoscendo le emozioni che ogni soggetto mostra nell’immagine.

“I bambini hanno bisogno di eroi come loro- ha concluso Kot- il fumetto vuole aiutarli a riconoscere le emozioni attraverso una storia divertente”, mostrandogli come Michael affronta e supera le situazioni difficili. “Ha l’autismo ma ha anche degli amici, va a scuola e diventa l’eroe che doveva essere”. (DIRE)


“Prestami la tua mano per il mio sogno”: in mostra i fumetti sulla disabilità

È il concorso della Uildm che ha fatto incontrare sceneggiatori disabili e giovani fumettisti provenienti da tutta Italia. I loro lavori saranno esposti nella sala Eureka del Centro Lame a Bologna fino al prossimo 4 giugno

23 maggio 2011

BOLOGNA – Una raccolta di fumetti differenti per stile e contenuti che parlano di integrazione e vita quotidiana. Sono fantasy o umoristici, ma hanno sempre come punto di riferimento le storie dei ragazzi che tutti i giorni si devono rapportare con la loro disabilità. È il risultato di “Prestami la tua mano per il mio sogno”, concorso promosso dalla sezione bolognese della Uildm (Unione italiana lotta alla distrofia muscolare), in collaborazione con il Centro servizi per il volontariato Volabo che  ha permesso a ragazzi con distrofia muscolare di raccontare le proprie storie, grazie all’aiuto di fumettisti e illustratori. “Considerando che era la prima volta che organizzavamo un’iniziativa di questo tipo, il concorso è andato molto bene, oltre ogni nostra aspettativa – spiega Annalisa Frascari, consigliera della Uildm bolognese – È stato accolto con interesse, tanto che hanno partecipato giovani fumettisti provenienti anche da altre città italiane. Anche gli elaborati finali sono di ottima qualità: sono tutti diversi fra loro per quanto riguarda lo stile, dimostrano capacità personali e ricerca interpretativa”. Il 27 maggio alle 18 nella sala Eureka del Centro Lame ci sarà la premiazione dei ragazzi che hanno partecipato al concorso. Le opere presentate rimarranno in mostra fino al 4 giugno.

Sono 9 i fumetti che disegnatori e sceneggiatori hanno realizzato lavorando insieme nelle ultime settimane. “Mi sento di dire che per tutti l’esperienza è stata positiva – continua Frascari – I fumettisti hanno dimostrato un reale interesse e, malgrado le difficoltà legate alla distanza o alla ‘novità’ rappresentata dall’altro, si sono rapportati con i nostri soci con disponibilità e costanza. D’altra parte i nostri sceneggiatori hanno avuto la possibilità di confrontarsi in maniera attiva attraverso un percorso creativo e di conoscenza e devo dire che in tutti i casi sono stati molto soddisfatti del risultato”.

Il 27 maggio saranno premiati i vincitori del concorso e sarà inaugurata la mostra. Saranno presenti alcuni membri della giuria, composta da Stefano Andreoli e Stefano Borgato della redazione di “Dm”, periodico della Uildm nazionale, il fumettista Tullio Boi, il pittore e disegnatore Paolo Malgrati, il capo ufficio stampa e redattore della casa editrice Coconino Press Luca Baldazzi e Pietro Scarnera, giornalista e autore. I fumetti, che saranno raccolti in un catalogo pubblicato dalla Uildm, sono molto vari sia per lo stile degli autori che per i temi affrontati. “In generale sono storie brevi – conclude la consigliera della Uildm bolognese – che attraverso diversi generi, dalla fantascienza al racconto umoristico, affrontano aspetti del quotidiano dei nostri soci. La disabilità è spesso toccata, ma sempre in maniera leggera e ironica”. (gs)

Sostegno

da Redattore Sociale

Sostegno, al via i corsi: in gioco 7 mila posti, ma riservati a chi è già abilitato

Gli atenei stanno pubblicando i bandi per la partecipazione ai corsi: ma requisito indispensabile è l’abilitazione. Per Anief, “esclusione immotivata degli idonei ai concorsi. Ricorreremo per le vie legali”. Il sindacato critica anche la tassa d’iscrizione al corso: fino a 3 mila euro, “esagerata”

ROMA – Le università iniziano a pubblicare i bandi per la partecipazione ai corsi di abilitazione al sostegno, da cui entro il 2015 usciranno circa 6.600 nuovi insegnanti. Presto si svolgeranno i test preselettivi, poi l’avvio dei percorsi formativi finalizzati al conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità ed il relativo numero di posti. Per prendere parte alle selezioni bisognerà versare una quota tra i 90 e i 110 euro: chi sarà ammesso, dovrà poi pagare una tassa tra i 2.400 e i 3 mila euro. E’ questo il primo punto su cui Anief, l’associazione professionale di educatori e formatori, da sempre fa sentire la sua voce critica. Ma c’è un’altra questione che oggi, soprattutto, Anief evidenzia: l’accesso ai corsi è riservato ai docenti già abilitati, anche di ruolo. Restano fuori quindi tutti gli idonei ai concorsi per l’insegnamento: un’esclusione “incomprensibile – commenta Anief – che va contrastata nelle opportune sedi legali”.

L’abilitazione al sostegno, infatti, rappresenta un’importante opportunità, che “alla luce del crescente numero di giovani disabili che frequentano le nostre scuola, comporta quasi sempre il conseguimento di supplenze annuali. E con il tempo, dell’immissione in ruolo. Solo che il Miur non la lascia aperta a tutti – osserva Anief – Per formulare domanda di accesso alle selezioni, occorre infatti essere in possesso di almeno un’abilitazione all’insegnamento. Possono partecipare, inoltre, gli insegnanti già di ruolo”.
D’altro canto, “il sindacato ritiene positivo che l’amministrazione abbia deciso di avviare i percorsi di specializzazione per il sostegno, visto che, secondo i nostri calcoli, nei prossimi due anni sarà necessario implementare il numero di posti in organico di diritto di circa 40mila unità: nel 2016, infatti, gli alunni con disabilità iscritti alla scuola pubblica diventeranno 260mila, 30mila in più degli attuali. Per cui non c’è altra scelta che innalzare di 40mila posti l’organico di diritto degli insegnanti specializzati rispetto agli attuali sottostimati 90mila”. Però “resta da capire – sostiene Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir – per quale motivo il Miur non abbia permesso a tutti gli idonei vincitori del concorso a cattedra di partecipare ai corsi specializzanti nel sostegno: è un’esclusione grave e immotivata, perché questi docenti risultano comunque abilitati, proprio a seguito del superamento delle prove concorsuali scritte e orali. Tanto è vero che con l’assunzione nei ruoli dello Stato acquisiscono in pieno lo status di docenti. Non si comprende proprio perché non possano accedere ai corsi di sostegno”. Anief quindi si prepara per ricorrere alle vie legali contro questa immotivata esclusione. E fa sapere: “per tutti gli idonei interessati ad aderire ai ricorsi Anief, al fine di partecipare alle prove di accesso alla specializzazione per il sostegno, nei prossimi giorni saranno quindi divulgate le modalità operative”.


Scuola, il sostegno resta “diseguale” da regione a regione: “Violata la legge”

Alcune regioni hanno troppi posti in organico di diritto rispetto alla media nazionale e altre ne hanno troppo pochi. Tuttoscuola analizza i dati della stabilizzazione dei posti di sostegno: “Legge non applicata, la perequazione è un fallimento”

ROMA – Aumenta, con le nuove assunzioni attuate dal ministero, il numero degli insegnanti di sostegno in organico di diritto: non c’è equità però fra le regioni e alcune ne hanno avuti stabilizzati troppi e altre troppo pochi. Una diversità che è un dato storico ma che da quest’anno è anche una violazione della legge, che imponeva proprio a partire dall’anno scolastico 2014/15 di ripartire in modo equo fra le regioni i posti in organico di diritto. Cosa che, denuncia ora un dossier di Tuttoscuola, non è avvenuta, lasciando in essere le grandi differenze regionali, che sono sì state ridotte rispetto al passato ma che ciò nonostante sussistono ancora. E certificano il fallimento della politica dei “piccoli passi” attuata dal ministero e del tentativo di arrivata ad una perequazione del sostegno.

I posti in organico di diritto sono quelli assegnati di norma ad un docente titolare di ruolo, obbligato a prestarvi servizio per almeno cinque anni favorendo così la continuità didattica a favore degli alunni disabili. Da anni è in corso un piano di stabilizzazione dei docenti, che ha portato all’assunzione – ad oggi – di 80 mila docenti su un totale di 110 mila impegnati nel sostegno. Secondo Tuttoscuola, nel passato anno scolastico 2013/14 il tasso di stabilizzazione medio nazionale dei docenti di sostegno era pari al 61,51%, con regioni ampiamente al di sopra della media (la Basilicata addirittura di venti punti percentuali) e altri sotto la media. Dall’83% della Basilicata si scendeva fino al 47% del Molise, con Campania, Sardegna, Calabria, Sicilia, Puglia, Friuli e Liguria sopra la media e le altre sotto la media. Le nuove assunzioni di quest’anno hanno modificato molto poco la situazione: è vero che le regioni più svantaggiate hanno avuto incrementi superiori al 10% contro quelli molto più contenuti delle altre regioni, ma la politica “dei piccoli passi” non ha certo invertito la situazione complessiva.

La legge 128/2013 imponeva che a partire “dall’anno scolastico 2014/2015 il riparto è assicurato equamente a livello regionale, in modo da determinare una situazione di organico di diritto dei posti di sostegno percentualmente uguale nei territori”. Rispetto ai valori dell’organico di fatto 2013-14 che complessivamente a livello nazionale hanno raggiunto i 110.216 posti, gli 80.871 posti definiti come quota in organico di diritto per il 2014-15 rappresentano il 73,38%. Tale percentuale del 73,38% avrebbe dovuto costituire, quindi, l’indice generale di equa stabilizzazione dei posti di sostegno a livello regionale. In ogni regione i posti di sostegno stabilizzati in organico di diritto dovevano essere calcolati, dunque, in base al 73,38% di tutti posti di sostegno attivati. Invece la situazione è ancora una volta molto varia.  La Basilicata è al 84%, Sardegna e Campania al 79%, Calabria e Sicilia al 78%, Puglia al 76%, Friuli al 75%, Liguria al 73,8%. Tutte sopra la media del 73,38%. Sotto tale soglia ci sono Abruzzo e Piemonte (72%), Toscana (71%), Emilia Romagna (70%), Umbria e Veneto (69%), Marche e Lazio (68%), Lombardia e Molise (67%).

Le differenze finali sono meno marcate di quelle dell’anno scorso, è vero, ma Tuttoscuola ribadisce che per quest’anno la legge imponeva un riparto equo a livello regionale. Cosa che non c’è stata. Calcolando il numero di posti di sostegno, otto regioni – scrive Tuttoscuola – hanno avuto illegittimamente più posti di quelli dovuti: la Campania (887 posti in più), la Sicilia (621), la Puglia (322), la Calabria (225), la Sardegna (190), la Basilicata (122), il Friuli Venezia Giulia (28) e la Liguria (12). Si tratta di 2.406 posti sottratti alle altre dieci regioni. Le dieci regioni cui illegittimamente non sono stati assegnati i posti in organico di diritto sono: la Lombardia (926 in meno), il Lazio (642), il Veneto (280), l’Emilia Romagna (185), le Marche (136), la Toscana (87), l’Umbria (54), il Molise (49), il Piemonte (35) e l’Abruzzo (11).


Sostegno, Fand e Fish: serve formazione seria e adeguata

Riunione dell’Osservatorio ministeriale sull’inclusione scolastica degli alunni con disabilità: valutazioni positive sul documento “La buona scuola” ma le federazioni chiedono più coraggio sul tema della formazione iniziale dei docenti

ROMA – Positiva l’immissione in ruolo di molti docenti, ma serve una “formazione seria ed adeguata” dei nuovi insegnanti di sostegno e un passo avanti sul tema della formazione iniziale ed obbligatoria in servizio dei docenti curricolari sulle didattiche inclusive. Sono le considerazioni espresse da Fand e Fish, le due principali federazioni di persone con disabilità, durante la riunione dell’Osservatorio ministeriale sull’inclusione scolastica degli alunni con disabilità, incontratosi ieri e presieduto dal ministro Giannini.

In una nota congiunta, Fand e Fish affermano di aver apprezzato la prima stesura del documento governativo su una riforma complessiva del sistema scolastico italiano (“La Buona Scuola” del governo Renzi) e di averlo fatto per la parte che prevede l’immissione in ruolo di molti docenti, intervento che “garantirà una maggiore continuità didattica”. Al contempo però le federazioni hanno posto l’accento sulla necessità che i circa tremila docenti che diverranno insegnanti per il sostegno seguano una formazione seria e adeguata.

Positiva pure la valutazione del complessivo sistema di istruzione che si intende adottare. Esso però per Fand e Fish dovrà prevedere alcuni indicatori per valutare l’effettivo livello inclusivo delle singole classi e scuole. Dove invece il documento governativo, secondo le federazioni, deve essere integrato è sul tema della formazione iniziale ed obbligatoria in servizio dei docenti curricolari sulle didattiche inclusive: a tal proposito peraltro è stato emanato un decreto col quale si prevedono brevi corsi di aggiornamento a partire dal prossimo mese, con la collaborazione pure di esperti gratuiti delle due Federazioni. Per migliorare ulteriormente il documento governativo, Fand e Fish affermano che il ministro ha promesso che verrà integrata nel testo normativo una specifica proposta di legge per migliorare la qualità dell’inclusione scolastica, proposta già predisposta dalle Federazioni in seno all’Osservatorio scolastico ministeriale.

I lavori dell’Osservatorio si sono conclusi con la comunicazione che il 3 dicembre la Giornata mondiale delle persone con disabilità verrà celebrata, oltre che in tutte le scuole, anche presso il Ministero dell’Istruzione alla presenza di vari Ministri e con un incontro col Capo dello Stato.


Scuola, l’Anief: lezioni iniziate ma molti disabili sono senza sostegno

Roma – Ad un mese dall’inizio dell’anno scolastico un’alta percentuale di alunni disabili rimane senza l’insegnante di sostegno: la denuncia giunge dal Contact Center integrato per la disabilita’ “Superabile”, che raccogliendo testimonianze dirette …

Roma – Ad un mese dall’inizio dell’anno scolastico un’alta percentuale di alunni disabili rimane senza l’insegnante di sostegno: la denuncia giunge dal Contact Center integrato per la disabilita’ “Superabile”, che raccogliendo testimonianze dirette ha denunciato che “tra tagli e ritardi, tra riorganizzazione e avvicendamenti vari, moltissime sono le famiglie di studenti con disabilita’ che hanno vissuto l’avvio di questo anno scolastico (come, ma forse anche piu’ dei precedenti) come un vero e proprio incubo”.

Al ‘Contact Center Integrato ‘Superabile” – costituito principalmente da un portale di informazione e di documentazione sulle tematiche della disabilita’, aggiornato quotidianamente, e da un call center gratuito di consulenza telefonica – sono giunte diverse segnalazioni scolastiche ancora irrisolte: “c’e’ Maria, la mamma che chiede solo un bagno adatto a suo figlio e personale capace di aiutarlo; c’e’ Alina, che non esita a chiamare i carabinieri e a denunciare il Comune, perche’ non puo’ tollerare che suo figlio sia abbandonato con la testa sul banco, senza nessuno che si curi di lui; c’e’ Patrizia, che i primi giorni di scuola li passa dietro il banco, insieme a suo figlio, visto che “gli insegnanti di sostegno e gli assistenti ancora non arrivano”. Ci sono, ancora, i genitori di Lorenzo, indignati che al loro ragazzo “siano lasciate solo le briciole del sostegno, da spartirsi con gli altri compagni disabili”.

Alcuni dirigenti del ministero dell’Istruzione, che dalla direzione generale per lo Studente e l’integrazione lavorano ogni giorno per costruire quella scuola inclusiva che tutti vorremmo, hanno giustificato tali inadempienze lamentando ritardi delle commissioni Asl preposte alla diagnosi e alla certificazione, aumento degli alunni disabili, rinuncia al sostegno da parte di docenti specializzati.

L’Anief ricorda al Miur che il primo vero motivo di questo stato di cose e’ legato alla mancata assunzione di 30mila docenti specializzati. Invece di considerare i posti effettivamente liberi, pari ad oltre 110mila insegnanti di sostegno a “copertura” dei quasi 230mila alunni disabili certificati, lo Stato ha continuato a mantenere come riferimento (applicandovi gli incrementi progressivi dal 75% al 100%) il contingente dell’anno scolastico 2006/07.

Che corrisponde a poco piu’ di 90mila posti di sostegno complessivi. È su questo parametro, conteggiato su un totale di soli 180mila alunni con disabilita’, che l’ex ministro dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza, ha stabilito i 26.684 posti da inserire nell’organico di diritto e convertire quindi in immissioni in ruolo nel corso di un triennio.

“La mancata assunzione di 30mila docenti- spiega Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir- rappresenta il fallimento della Legge 244/2007, perche’ non si e’ riusciti a garantire il rapporto uno a due tra docenti di sostegno e alunni. Attuando un numero di assunzioni sottodimensionato, si e’ infatti continuato a tenere in vita un’alta percentuale di docenti specializzati precari. I quali, inevitabilmente, ogni anno sono quasi sempre costretti cosi’ a cambiare scuola. Ledendo in questo modo prima di tutto il diritto alla continuita’ didattica, che per gli alunni disabili – conclude il sindacalista Anief-Confedir – e’ ancora piu’ importante rispetto ai normodotati”.

L’Anief ricorda che su questo genere di problematiche va presa come riferimento la sentenza n. 80/2010 della Corte Costituzionale, che ha annullato proprio i commi 413 e 414 dell’art. 2 della Legge 244/2007, nelle parti in cui limitavano l’organico dei docenti al 70% di quello complessivamente attivato nell’a.s. 2006/07, negando in tal modo proprio la continuita’ didattica ai nostri alunni.

Il giovane sindacato ricorda, infine, di aver avviato l’iniziativa “Sostegno: non un’ora di meno!”: l’obiettivo e’ garantire l’immediata attivazione, con ricorsi d’urgenza gratuiti, di nuovi posti di sostegno in organico e il recupero delle ore negate agli alunni con disabilita’ grave riconosciuta ai sensi dell’art. 3, comma 3 della Legge 104/92. Il sindacato invita le famiglie e gli operatori della Scuola a vigilare sulle ore negate o non richieste – ma comunque spettanti in base alla normativa vigente e alle indicazioni delle commissioni mediche – scrivendo a sostegno@anief.net.

Didattica e inclusione scolastica

Bolzano. Didattica e inclusione scolastica

La Didattica Inclusiva ha bisogno di idee nuove, di grandi aperture oltre le pratiche tradizionali, ancora troppo dominanti e di competenze tecniche specifiche, perché anche i bisogni educativi più complessi trovino un’offerta formativa efficace
3° convegno nazionale
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La dislessia a scuola. Strategie di successo

Belluno. La dislessia a scuola. Strategie di successo

La sezione AID di Belluno in collaborazione con l’ufficio scolastico territoriale di Belluno, ulss 1 e ulss 2 di Belluno promuove il secondo incontro dal titolo:
La dislessia a scuola. Studenti con disturbo specifico di apprendimento. “Strategie di successo”.
L’evento si svolgerà a Feltre (BL), sabato 13 dicembre 2014 dalle ore 14.30 alle ore 17.30 presso l’Istituto Canossiano di via monte grappa 1.
La partecipazione all’incontro è gratuita e l’ISCRIZIONE OBBLIGATORIA fino ad esaurimento dei posti disponibili, comunque entro e non oltre il 09 dicembre 2014
Clicca qui per iscriverti all’evento
Al termine dei lavori sarà rilasciato l’attestato di partecipazione a chi ne farà richiesta on line. L’incontro è riconosciuto come momento di aggiornamento e formazione per docenti di ogni ordine e grado.
Per informazioni scrivere a belluno@dislessia.it

Kit Pro DSA spiegato ai genitori

Modena. Kit Pro DSA spiegato ai genitori

Giovedì 20 novembre e martedì 2 dicembre 2014 alle ore 20:30 la sezione AID di Modena in collaborazione con le scuole I.C. S. Neri, I.C. di San Prospero-Medolla e la direzione didattica di Mirandola, organizza due serate di lavoro di gruppo per genitori di alunni DSA o che presentano difficoltà scolastiche.
Gli scopi delle serate saranno conoscere le potenzialità degli strumenti che compongono il kit e sostenere consapevolmente i ragazzi nell’utilizzo degli strumenti in un ottica di crescente autonomia nello studio.
Gli incontri si svolgeranno presso la scuola primaria di Mirandola in via Giolitti (dietro Ipercoop).
Parteciperanno i docenti delle scuole e Graziella Zacchini, presidente della sezione AID di Modena.
– http://cts.w.istruzioneer.it/progetti/dsa/

Passeggeri disabili, l’Ue vara le norme per il settore ferroviario

da Redattore Sociale

Passeggeri disabili, l’Ue vara le norme per il settore ferroviario

Obbligo di percorsi podo-tattili a terra e mappe a rilievo per i non vedenti nelle stazioni. E sui treni porte più ampie, rampe meno ripide per chi è su una sedia a rotelle e aumento dell’illuminazione. Le misure in vigore da gennaio 2015 per nuove strutture e nuovi treni

BRUXELLES – Obbligo di percorsi podo-tattili a terra e mappe a rilievo per i non vedenti nelle stazioni ferroviarie. E sui treni porte più ampie per i passeggeri con difficoltà di mobilità, rampe meno ripide nelle aree riservate a chi è su una sedia a rotelle e un aumento dell’illuminazione minima per facilitare la vita agli ipovedenti.

Queste alcune delle misure che entreranno in vigore in tutta Europa da gennaio 2015, così come previsto da un regolamento adottato oggi dalla Commissione Ue che stabilisce i requisiti tecnici minimi – o come le chiamano qui a Bruxelles le specifiche tecniche per l’interoperabilità – a cui il  settore ferroviario dovrà attenersi per migliorare le condizioni di viaggio dei passeggeri disabili o a mobilità ridotta.

Il  regolamento pubblicato oggi riguarderà in particolare le nuove strutture e i nuovi veicoli, quindi non si tratterà di riadattare i convogli esistenti o di rivoluzionare le stazioni, però per qualsiasi lavoro di ristrutturazione o per i nuovi treni che verranno messi in circolazione, si dovrà tener conto delle specifiche appena adottate.
Inoltre gli Stati membri dovranno redigere un piano nazionale di attuazione del regolamento, ovvero una roadmap in cui ogni paese indica come intende procedere per il progressivo abbattimento delle barriere esistenti per quanto riguarda l’accessibilità dei viaggi in treno per le persone con disabilità o a ridotta mobilità.

Le specifiche pubblicate oggi, oltre a includere norme per treni più accessibili, miglioreranno l’uniformità e la compatibilità del trasporto ferroviario nell’Unione Europea e permetteranno a chi vorrà viaggiare da paese a paese usando il treno di farlo in maniera più accessibile, più veloce e con meno oneri amministrativi e burocratici. O almeno questo è quello che dicono dalla Commissione. (Maurizio Molinari)

Seminario sui disturbi del neurosviluppo e i bambini a rischio socio ambientale a scuola

Fiumicino CTS “P. Baffi”. Seminario sui disturbi del neurosviluppo e i bambini a rischio socio ambientale a scuola

Il C.T.S. “Paolo Baffi”, in collaborazione con l’Associazione per l’autismo “I mille colori dell’albero della vita”, organizza un Seminario rivolto a docenti e operatori del settore dal titolo “Cambiamo la Chiave?” che si terrà nella sede centrale dell’I.I.S. Paolo Baffi in via Bezzi 51/53 Fiumicino.
Il Seminario, che tratterà i disturbi del neurosviluppo e i bambini a rischio socio ambientale a scuola, si terrà il giorno 28 novembre 2014, dalle 9,30 alle 17,30.

Sportello voce”: le pratiche della pensione spiegate nella Lis

da Il Redattore Sociale
16 novembre 2014

Sportello voce”: le pratiche della pensione spiegate nella Lis

A Roma, zona Tuscolano e Eur, i due primi sportelli Inps per persone sorde, gestiti da dipendenti sordi. Useranno la lingua italiana dei segni e saranno affiancati da esperti. Tre mesi di sperimentazione, poi estensione a tutto il territorio nazionale. Sono 42.671 gli utenti Inps con disabilità uditive

ROMA – “Inps”, nella lingua dei segni italiana, si indica con tre battiti di dita su una mano: rappresenta il gesto di mettere le marche da bollo su un documento. Una parola ripetuta tante volte all’inaugurazione dello “Sportello Voce” della sede Eur dell’Istituto di previdenza Sociale: il secondo, a una settimana da quello della sede Tuscolano.

I battiti di mani si mescolano alle mani alzate e ruotate per applaudire. L’entusiasmo è palpabile, gli otto addetti al servizio, dipendenti sordi dell’ente, si sentono investiti di un compito importante e simbolico, dare consulenza alle persone sorde per quanto riguarda le questioni pensionistiche utilizzando la Lis (Lingua dei segni italiana), caso unico in Italia. Sono infatti 42.671 gli utenti Inps italiani con disabilità uditive, quasi quattromila nel solo Lazio. “In passato capitava che dovessi correre per fare da interprete per qualche persona allo sportello – racconta Felice, uno degli addetti – e c’era sempre il rischio di qualche equivoco nell’interpretazione”.

Il servizio è partito in via sperimentale nelle due sedi romane, ma il direttore generale Mauro Nori ha già dichiarato di voler estendere il servizio a tutta l’Italia. A tutti gli utenti potenzialmente interessati al servizio sarà inviata una lettera con la comunicazione dell’avvio dell’iniziativa, la sede, gli orari e i giorni di apertura dello Sportello (primo e terzo mercoledì del mese a Tuscolano, secondo e quarto giovedì all’Eur) oltre alla mail e i numeri di telefono DTS (telefoni con dattiloscrittura) ai quali possono far riferimento per prendere un eventuale appuntamento con l’Inps.
Ogni sede sarà aperta due volte al mese, una su appuntamento e una ad accesso libero  oggi gli incontri fissati sono otto.

“Un incontro è durato due ore, in altri casi, quando si tratta di spiegare semplicemente il funzionalmento del pin per accedere ai servizi online, si fa anche in mezz’ora”, spiega Rita Di Paola, direttrice della sede Eur – ma è doveroso farlo, si è realizzata un’integrazione interna, fra dipendenti, e con l’esterno, verso persone che avevano sempre subito barriere comunicative. Mi ha colpito la partecipazione e i sorrisi che vanno ben al di là del dovere lavorativo”. “Abbiamo fatto dei corsi di formazione specifici – racconta Anna Muscio, della sede Tuscolano – molto interessanti, per poter venire incontro alle esigenze dell’utenza, e poi siamo affiancati da un esperto tecnico della materia”.
Rita Mazzocchi provò otto anni fa a fornire un servizio per persone sorde “ma a titolo del tutto personale – racconta -, avevo studiato arabo e poi la Lis. Invece ora stiamo portando avanti un progetto strutturato, che valorizza le conoscenze delle persone sorde che lavorano nel nostro ente”.

“Fino ad ora i dipendenti sordi rischiavano di essere sottoutilizzati – dice Mena Paola Ciarmela, responsabile del team per l’utenza disagiata – mentre con questo sportello vengono valorizzate le loro professionalità”. E gli otto addetti ne sono ben consapevoli, nello spiegare l’importanza di questo piccolo passo verso l’abbattimento delle barriere, unico in Italia (unica in Europa a non aver riconosciuto la Lis come lingua), nel sottolineare che si dice “sordi” e non “sordomuti o non udenti – sottolinea Marco Gobbi – e se gli stranieri hanno diritto a un interprete non vedo perché noi no, per questo faremo una manifestazione nazionale il prossimo 20 novembre”, e che quando è nata l’idea di questo sportello tutte le persone sorde dell’Inps hanno aderito entusiasticamente, conoscendosi già tramite l’Ente e l’Istituto statale dei Sordi.

“Si sta perdendo il sentimento pubblico e lo si ritrova in questo servizio – commenta Ivano Spano, commissario dell’Istituto nazionale dei Sordi, che ha collaborato a prendere i primi appuntamenti e si dichiara disponibile a una collaborazione ad ampio respiro -, dove ogni cittadino può essere attivo e partecipe nella gestione della cosa pubblica, con lavoratori che vivono sulla propria pelle, come gli utenti, il disagio dell’accessibilità”.
La sperimentazione, nata a costo zero grazie a una riorganizzazione delle risorse umane, durerà tre mesi, per poi essere estesa a tutto il territorio nazionale  con l’uso della comunicazione virtuale tramite Lis in videochiamata sul web.