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Nota 12 ottobre 2012, MIURAOODGOS prot. n. 6549/R.U./U

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Dipartimento per l’Istruzione
Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e per l’Autonomia Scolastica

Segreteria del Direttore

Ai Dirigenti Scolastici delle scuole di ogni ordine e grado
LORO SEDI

Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali

LORO SEDI

Al Dirigente del Istruzione della Provincia di TRENTO

Al Sovrintendente Scolastico della Provincia di BOLZANO

All’Intendente Scolastico per la scuola in lingua tedesca

BOLZANO

All’Intendente Scolastico per la scuola delle località ladine

BOLZANO

Al Sovrintendente agli Studi della Regione Autonoma della Valle d’Aosta

AOSTA

e p.c. Al Capo di Gabinetto

SEDE

Al Capo Dipartimento per l’istruzione

SEDE

Al Commissario straordinario INVALSI

Frascati

 

Oggetto: direttiva triennale INVALSIRilevazione degli apprendimenti per l’a.s. 2012/13.

1. Si trasmette in allegato, per opportuna conoscenza, la direttiva n° 85 del 12 ottobre 2012 con la quale, ai sensi dell’art. 2, comma 3, del d.lvo 19 novembre 2004, n° 286, sono stabilite le priorità strategiche della valutazione del Sistema educativo di istruzione, a cui l’INVALSI dovrà adeguare la programmazione della propria attività per gli anni scolastici 2012/2013, 2013/2014 e 2014/2015.

I contenuti innovativi della direttiva possono riassumersi come segue:

– le rilevazioni nazionali degli apprendimenti degli studenti si estenderanno, nel corso del triennio, anche alle classi quinte della scuola secondaria di secondo grado, completando così l’attuazione dell’art. 1, comma 5, della legge 25 ottobre 2007, n° 176;

– la restituzione dei risultati delle rilevazioni degli apprendimenti sarà curata dall’INVALSI in modo che le singole scuole possano apprezzare il valore aggiunto dell’azione formativa e possano farne uso nell’ambito dei processi di autovalutazione;

– con riferimento all’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo d’istruzione l’INVALSI metterà a disposizione delle Commissioni d’esame quadri di riferimento per la valutazione degli elaborati della prima prova scritta per tutti gli indirizzi di studio e della seconda prova scritta di matematica per i licei scientifici;

– gli strumenti e i processi di autovalutazione e valutazione delle istituzioni scolastiche, messi a punto dall’INVALSI nell’ambito del progetto sperimentale denominato “VALeS” – Valutazione e Sviluppo Scuola – saranno progressivamente proposti a tutte le istituzioni scolastiche.

2. Per quanto attiene alla rilevazione degli apprendimenti per l’a.s. 2012/13 si precisa che essa riguarderà obbligatoriamente tutti gli studenti frequentanti le classi II e V della scuola primaria, I e III della scuola secondaria di primo grado e II della scuola secondaria di secondo grado, rimanendo escluso il quinto anno della scuola superiore.
A breve l’INVALSI, con propria lettera che sarà indirizzata ai dirigenti scolastici, renderà note le date delle rilevazioni nazionali, e fornirà ogni necessaria indicazione operativa circa le modalità di svolgimento delle prove e la presenza degli osservatori esterni.

3. Questa Direzione generale curerà appositi incontri seminariali regionali, in accordo con gli Uffici scolastici regionali, che a loro volta proseguiranno le capillari attività di formazione dei dirigenti scolastici e degli insegnanti sulle tematiche della valutazione degli apprendimenti degli studenti e del sistema scolastico.

Si confida nella consueta e sperimentata collaborazione.

IL DIRETTORE GENERALE

F.to Carmela Palumbo

Direttiva 12 ottobre 2012, n. 85

Il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Direttiva 12 ottobre 2012, n. 85

Priorità strategiche dell’INVALSI per gli anni scolastici 2012/2013, 2013/2014 e 2014/2015

VISTA la legge 28 marzo 2003 n. 53 ed in particolare l’articolo 3 che prevede la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione ed il riordino dell’INVALSI, Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione (di seguito INVALSI);

VISTO il D.P.R. 8 marzo 1999, n. 275 con il quale è stato emanato il Regolamento per la disciplina dell’autonomia delle Istituzioni scolastiche, ai sensi dell’articolo 21 della legge n. 59 del 1997;

VISTO il decreto legislativo 19 febbraio 2004, n. 59, “Norme generali relative alla scuola dell’infanzia e al primo ciclo dell’istruzione, a norma dell’articolo 1 della legge 28 marzo 2003, n. 53”;

VISTO il decreto legislativo 19 novembre 2004, n.286 “Istituzione del Servizio nazionale di valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione, nonchè riordino dell’omonimo istituto, a norma degli articoli 1 e 3 della legge 28 marzo 2003, n.53;

VISTO il decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 76,”Norme generali sul diritto- dovere all’istruzione e alla formazione, a norma dell’articolo 2, comma 1, lettera c), della legge 28 marzo 2003, n. 53″;

VISTO il decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226,”Norme generali e livelli essenziali delle prestazioni relativi al secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione, a norma dell’articolo 2 della legge 28 marzo 2003, n. 53″;

VISTA la legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria 2007) ed in particolare l’art. 1, commi 612, 613, 614, 615 e 622, che apporta modifiche all’assetto organizzativo dell’INVALSI, assegna all’Istituto compiti in materia di valutazione dei dirigenti scolastici e ridefinisce, nell’ambito dell’obbligo di istruzione, le modalità di conseguimento degli obiettivi di apprendimento generali e specifici;

VISTO il decreto legge 7 settembre 2007, n. 147, convertito nella legge 25 ottobre 2007, n. 176;

VISTA la legge 25 ottobre 2007, n. 176, di conversione del decreto legge 7 settembre 2007, n. 147;

VISTO l’art. 64 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito nella legge 6 agosto 2008, n. 133, recante disposizioni in materia di organizzazione scolastica;

VISTO il piano programmatico predisposto in data 4 settembre 2008 dal Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, ai sensi del citato art. 64, comma 3, del decreto- legge n. 112/2008;

VISTO il D.P.R. 20 marzo 2009, n. 81, “Norme per la riorganizzazione della rete scolastica e il razionale ed efficace utilizzo delle risorse umane della scuola, ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133”;

VISTO il D.P.R. 20 marzo 2009, n. 89, “Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133”;

VISTO il D.P.R. 22 luglio 2009, n. 122, “Regolamento recante il coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni e ulteriori modalità applicative in materia, ai sensi degli articoli 2 e 3 del decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169”;

VISTO l’art. 17 del decreto legislativo 31 dicembre 2009, n. 213, di riordino degli enti di ricerca in attuazione dell’articolo 1 della legge 27 settembre 2007, n. 165; VISTO il DPR 15 marzo 2010 , n. 87, “Regolamento recante norme per il riordino degli istituti professionali, a norma dell’articolo 64, comma 4, del decreto- legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133”;

VISTO il DPR 15 marzo 2010 , n. 88, “Regolamento recante norme per il riordino degli istituti tecnici, a norma dell’articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133”;

VISTO il DPR 15 marzo 2010, n. 89, “Regolamento recante la revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei a norma dell’articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133”;

VISTO l’art. 2, comma 4 – undevicies della legge 26 febbraio 2011, n. 10 di conversione del decreto-legge 29 dicembre 2010 che individua il Sistema nazionale di valutazione;

VISTA la legge 4 aprile 2012, n. 35 di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5, recante disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo e in particolare l’art. 51;

VISTA la Direttiva 16 gennaio 2012, n. 4 di determinazione delle linee Guida per il secondo biennio e quinto anno per i percorsi degli Istituti Tecnici a norma dell’articolo 8, comma 3, del D.P.R. 15 marzo 2010, n. 88;

VISTA la Direttiva 16 gennaio 2012, n. 5 di definizione delle linee Guida per il secondo biennio e quinto anno per i percorsi degli Istituti Professionali a norma dell’articolo 8, comma 6, del D.P.R. 15 marzo 2010, n. 87;

VISTO l’Atto di indirizzo 3 aprile 2012, n. 5851, concernente l’individuazione delle priorità politiche del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca per l’anno 2012;

VISTA la direttiva ministeriale triennale n.74 del 15 settembre 2008, la direttiva ministeriale n. 87 per la predisposizione da parte dell’INVALSI dei testi della prova scritta a carattere nazionale nell’ambito dell’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione – anno scolastico 2011/2012 e la direttiva n. 88 del 3 ottobre 2011 in tema di obiettivi delle rilevazioni nazionali INVALSI sugli apprendimenti degli studenti, anno scolastico 2011/2012;

VISTO il Decreto Dirigenziale n.11 del 2 settembre 2011 con cui è stato emanato lo Statuto dell’INVALSI nell’esercizio del potere sostitutivo di cui all’art.3, comma 3, del decreto legislativo 31 dicembre 2009, n.213;

CONSIDERATO che l’articolo 2, comma 3, punto a) del decreto legislativo n. 286 del 2004 prevede che il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, relativamente al sistema di istruzione, provvede con propria direttiva pluriennale ad individuare le priorità strategiche sulla cui base l’INVALSI è tenuto a programmare la propria attività istituzionale;

RILEVATA, pertanto, la necessità di definire strategie per consentire all’INVALSI di programmare la propria attività nel prossimo triennio, tenendo conto degli indirizzi politico-programmatici espressi dal Ministero

EMANA

ai sensi dell’art. 2, comma 3, del d.lvo 19/11/2004, n. 286 la seguente direttiva che definisce, per gli anni scolastici 2012/2013, 2013/2014 e 2014/2015, le priorità strategiche della valutazione del Sistema educativo di’istruzione delle quali l’INVALSI terrà conto per programmare la propria attività, anche mediante la revisione del Piano triennale delle attività, ferma restando la piena autonomia dell’Ente nella individuazione e adozione delle priorità tecnico-scientifiche.

Rilevazioni nazionali e internazionali sugli apprendimenti degli studenti

1. Nel corso del triennio scolastico 2012/13 – 2014/15 le rilevazioni nazionali degli apprendimenti, a carattere censuario, previste dall’art. 1, comma 5, della legge 25 ottobre 2007, n. 176 riguarderanno anche le classi quinte della scuola secondaria di II grado, prevedendo lo svolgimento di prove distinte per i diversi percorsi del secondo ciclo di istruzione.
Nell’arco dello stesso triennio scolastico, tenendo anche conto dell’effettiva disponibilità su base longitudinale dei dati sulle competenze degli alunni rilevate al termine della scuola primaria, si valuterà l’opportunità di mantenere la rilevazione degli apprendimenti nella prima classe della scuola secondaria di primo grado a partire dal successivo triennio.
Si considerano prioritarie, ai fini delle rilevazioni nazionali degli apprendimenti, le aree disciplinari dell’italiano e della matematica che verranno valutate in coerenza con gli obiettivi di apprendimento definiti dalle Indicazioni nazionali.
La rilevazione degli apprendimenti nelle seconde classi del secondo ciclo riguarda anche gli studenti che frequentano i percorsi di qualifica professionale nell’assolvimento del diritto dovere all’istruzione e alla formazione entro il 18esimo anno di età funzionanti presso gli istituti professionali statali, in regime di sussidiarietà, o nelle strutture formative accreditate dalle Regioni. Tale rilevazione è effettuata sulla base di un piano di lavoro definito dall’INVALSI d’intesa con la competente Commissione della Conferenza delle Regioni.

2. Per quanto riguarda la prova scritta a carattere nazionale nell’ambito dell’esame di Stato conclusivo del primo ciclo d’istruzione, in ordine ai testi delle prove si rinvia all’apposita direttiva periodica prevista dall’art. 1, comma 4-ter, della legge 25 ottobre 2007, n. 176.

3. Nel corso del triennio scolastico, la rilevazione esterna degli apprendimenti potrà riguardare anche le scienze e l’inglese con riferimento ad un campione di scuole.

4. Nel corso del triennio sarà sperimentata la progressiva informatizzazione dello svolgimento delle prove, in linea con il piano di digitalizzazione che riguarda tutte le amministrazioni pubbliche e le scuole.

5. La restituzione dei risultati delle rilevazioni degli apprendimenti alle singole scuole sarà oggetto di particolare attenzione da parte dell’INVALSI, in modo che i risultati stessi possano costituire per le istituzioni scolastiche una base per l’avvio dei processi di autovalutazione.
Pertanto, nel corso del triennio scolastico considerato, verrà migliorato l’utilizzo del profilo longitudinale dei dati delle rilevazioni anche al fine di individuare il valore aggiunto determinato dall’azione formativa delle scuole. Per favorire l’utilizzo dei risultati in chiave autovalutativa, l’INVALSI predisporrà apposite linee guida per la loro lettura.

6. Nel corso del triennio scolastico 2012/13 – 2014/15 l’INVALSI garantirà la partecipazione dell’Italia alle indagini internazionali OCSE-PISA, IEA-TIMSS, IEA- PIRLS e TALIS.
In particolare verrà operato un sempre più stretto collegamento tra gli esiti delle indagini internazionali e i risultati delle rilevazioni nazionali, soprattutto per fornire un ampio quadro di sistema sullo stato degli apprendimenti nel nostro Paese.

Esame di Stato conclusivo dei corsi di istruzione secondaria di II grado

1. Secondo quanto previsto dall’art. 3, comma 2 della legge 10 dicembre 1997, n. 425 come sostituito dall’art. 1, comma 1, della legge 11 gennaio 2007, n. 1, l’INVALSI curerà, nell’ambito dell’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione, la predisposizione di modelli per l’elaborazione delle terze prove da porre a disposizione delle scuole sul proprio sito INTERNET.
Inoltre l’Istituto predisporrà appositi quadri di riferimento per la valutazione degli elaborati della prima prova scritta e della seconda prova scritta di matematica presso i licei scientifici. Tali quadri potranno essere utilizzati dalle Commissioni di esame al fine di garantire maggiore omogeneità dei criteri di valutazione e comparabilità degli esiti delle valutazioni stesse.

Autovalutazione e valutazione delle scuole

1. Nel corso del triennio scolastico 2012/13 – 2014/15 l’INVALSI presterà supporto ai processi di autovalutazione delle scuole fornendo loro strumenti di analisi dei dati resi disponibili dal sistema informativo del Ministero attraverso “scuola in chiaro” e dalle rilevazioni sugli apprendimenti degli studenti, nonché degli ulteriori elementi significativi integrati dalle scuole stesse.
Il supporto dell’INVALSI sarà garantito prioritariamente nell’ambito del progetto VALES, ma nella prospettiva di una progressiva estensione degli strumenti e generalizzazione dei processi di autovalutazione e valutazione a tutte le istituzioni scolastiche, in coerenza con lo schema di regolamento sul Sistema nazionale di valutazione in via di emanazione ai sensi dell’art. 2, comma 4-undevicies del decreto-legge 29 dicembre 2010, n. 255 convertito con modificazioni nella legge 26 febbraio 2011, n. 10.
In tale prospettiva l’INVALSI definirà un quadro di riferimento per l’elaborazione dei rapporti di autovalutazione da parte delle scuole.

2. Nel corso del triennio scolastico e prioritariamente nell’ambito del progetto V ALES, l’INV ALSI elaborerà i protocolli di valutazione delle scuole. Essi, opportunamente validati, potranno essere successivamente utilizzati per la valutazione esterna della generalità delle istituzioni scolastiche secondo quanto previsto dall’emanando regolamento sul Servizio nazionale di valutazione.

3. Sempre in vista della messa a regime del Sistema nazionale di valutazione l’INVALSI avvierà, anche nell’ambito del progetto VALES, piani di formazione degli ispettori e degli esperti che dovranno costituire i team di valutazione delle scuole.

Valutazione della dirigenza scolastica

1. Nel corso del triennio scolastico e prioritariamente nell’ambito del progetto VALES, l’INVALSI definirà gli indicatori per la valutazione dei dirigenti scolastici che hanno aderito al progetto stesso.
Tali indicatori, opportunamente validati, potranno essere successivamente impiegati per la valutazione di tutti i dirigenti scolastici.

2. Nell’ambito dei piani di formazione, in particolare dei dirigenti scolastici neoassunti, l’INVALSI curerà le azioni di formazione riguardanti i processi di autovalutazione e valutazione delle scuole ai sensi dell’art. 17 del decreto legislativo 31 dicembre 2009, n. 213.

Valutazione di sistema

1. In relazione alle funzioni di coordinamento del Sistema nazionale di valutazione, attribuite all’INVALSI dall’art. 51 del decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5 convertito con modificazioni dalla legge 4 aprile 2012, n. 35, l’Istituto predisporrà, al termine del triennio scolastico, un rapporto sul sistema scolastico italiano volto anche a consentire una comparazione su base internazionale. Esso terrà conto non solo dei livelli degli apprendimenti evidenziati dalle rilevazioni nazionali e dalle indagini internazionali, ma anche degli altri indicatori delle performance delle scuole in relazione ai diversi contesti territoriali.
Il rapporto consentirà, quindi, di individuare le aree critiche del sistema educativo del nostro Paese sulla base di espliciti indicatori di efficienza e di efficacia.
Ai fini della programmazione istituzionale coerente con la presente direttiva saranno destinate per l’anno finanziario 2012 le risorse stanziate sul cap. 1399/3 del bilancio di previsione del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca e a partire dall’anno finanziario 2013 le risorse di competenza del cap. 7236/1.

La presente direttiva è soggetta ai controlli di legge

IL MINISTRO
F.to Francesco Profumo

Education at a Glance 2012

Education at a Glance 2012
OECD INDICATORS

Foreword

Governments are paying increasing attention to international comparisons as they search for effective policies that enhance individuals’ social and economic prospects, provide incentives for greater efficiency in schooling, and help to mobilise resources to meet rising demands. As part of its response, the OECD Directorate for Education devotes a major effort to the development and analysis of the quantitative, internationally comparable indicators that it publishes annually in Education at a Glance. These indicators enable educational policy makers and practitioners alike to see their education systems in light of other countries’ performance and, together with the OECD’s country policy reviews, are designed to support and review the efforts that governments are making towards policy reform.

Education at a Glance addresses the needs of a range of users, from governments seeking to learn policy lessons to academics requiring data for further analysis to the general public wanting to monitor how its country’s schools are progressing in producing world-class students. The publication examines the quality of learning outcomes, the policy levers and contextual factors that shape these outcomes, and the broader private and social returns that accrue to investments in education.

Education at a Glance is the product of a long-standing, collaborative effort between OECD governments, the experts and institutions working within the framework of the OECD’s Indicators of Education Systems (INES) programme and the OECD Secretariat. The publication was prepared by the Innovation and Measuring Progress Division of the OECD Directorate for Education with input from the Centre for Educational Research and Innovation, under the responsibility of Dirk Van Damme and J.D. LaRock, in co-operation with Etienne Albiser, Eric Charbonnier, Ji Eun Chung, Pedro Lenin Garcia de Léon, Bo Hansson, Corinne Heckmann, Estelle Herbaut, Karinne Logez, Koji Miyamoto, Gara Rojas González, Sophie Vayssettes and Jean Yip. Administrative support was provided by Rhodia Diallo and Rebecca Tessier, editing of the report was undertaken by Marilyn Achiron and J.D. LaRock, and additional advice as well as analytical and editorial support were provided by Marika Boiron, Elizabeth Del Bourgo, Joris Ranchin, Giannina Rech, Wida Rogh, JungHyun Ryu, Amy Todd, and Elisabeth Villoutreix. Production of the report was co-ordinated by Elizabeth Del Bourgo and Elisabeth Villoutreix. The development of the publication was steered by member countries through the INES Working Party and facilitated by the INES Networks. The members of the various bodies as well as the individual experts who have contributed to this publication and to OECD INES more generally are listed at the end of the book.

While much progress has been accomplished in recent years, member countries and the OECD continue to strive to strengthen the link between policy needs and the best available internationally comparable data. This presents various challenges and trade-offs. First, the indicators need to respond to educational issues that are high on national policy agendas, and where the international comparative perspective can offer important added value to what can be accomplished through national analysis and evaluation. Second, while the indicators need to be as comparable as possible, they also need to be as country-specific as is necessary to allow for historical, systemic and cultural differences between countries. Third, the indicators need to be presented in as straightforward a manner as possible, while remaining sufficiently complex to reflect multi-faceted educational realities. Fourth, there is a general desire to keep the indicator set as small as possible, but it needs to be large enough to be useful to policy makers across countries that face different educational challenges.

The OECD will continue to address these challenges vigorously and to pursue not just the development of indicators in areas where it is feasible and promising to develop data, but also to advance in areas where a considerable investment still needs to be made in conceptual work. The further development of the OECD Programme for International Student Assessment (PISA) and its extension through the OECD Programme for the International Assessment of Adult Competencies (PIAAC), as well as OECD’s Teaching and Learning International Survey (TALIS) are major efforts to this end.

 

24 agosto Sistema Nazionale Valutazione e Assunzioni in CdM

Il Consiglio dei Ministri, nel corso della riunione del 24 agosto, approva in prima lettura uno schema di DPR relativo al “Regolamento sul sistema nazionale di valutazione in materia di istruzione e formazione“, di cui aveva avviato l’esame nella seduta del 10 agosto.
Approvati anche tre decreti presidenziali recanti l’autorizzazione al Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca ad assumere dirigenti scolastici, personale docente, personale tecnico-amministrativo e direttori amministrativi.
Il MIUR annuncia inoltre che è prevista per il 24 settembre la pubblicazione di un bando di concorso, per titoli ed esami, su base regionale, finalizzato alla copertura di 11.892 cattedre nelle scuole statali di ogni ordine e grado, risultanti vacanti e disponibili; altrettanti posti saranno messi a disposizione dal Miur attingendo dalle attuali graduatorie.

Di seguito i comunicati stampa del CdM e del MIUR:

Il Consiglio dei Ministri ha poi esaminato e approvato 4 decreti presidenziali in tema di pubblica istruzione.
Il primo decreto, su proposta del Ministro dell’istruzione, università e ricerca, riguarda l’istituzione e la disciplina del Sistema nazionale di valutazione in materia di istruzione e formazione delle istituzioni scolastiche e formative, comprese le scuole paritarie, definendone finalità, struttura e modalità di funzionamento.
Il Sistema di valutazione si basa sull’attività di collaborazione di tre istituzioni: l’Invalsi (l’Istituto nazionale per la valutazione del sistema di istruzione e formazione), che assume il coordinamento funzionale dell’intera procedura di valutazione; l’Indire (l’Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa), che sostiene le scuole nei piani di miglioramento; gli Ispettori, che collaborano nella fase di valutazione esterna delle scuole.
Uno dei perni di questa riforma è costituito dall’autovalutazione delle scuole, determinata sulla base di dati forniti dal sistema informativo del Ministero dell’istruzione, università e ricerca, dall’Invalsi e dalle stesse scuole. Questa analisi sarà contenuta in un Rapporto di autovalutazione da cui successivamente l’Invalsi desumerà gli indicatori che consentiranno di individuare le istituzioni scolastiche da sottoporre alla valutazione esterna, coordinata dagli ispettori.
In base ai risultati del Rapporto, la scuola definirà un piano di miglioramento avvalendosi anche del sostegno dell’Indire, o della collaborazione con università, enti di ricerca, associazioni professionali e culturali. Gli esiti del procedimento di valutazione non hanno l’obiettivo di sanzionare o premiare, ma intendono rendere pubblico il rendimento della scuola in termini di efficacia formativa. Lo scopo è attivare un processo di miglioramento sistematico e complessivo dell’efficienza e dell’efficacia del servizio, che deve essere mirato soprattutto a innalzare i livelli di apprendimento degli studenti e a dotarli di conoscenze e competenze essenziali per operare scelte consapevoli per il loro futuro. Il sistema permetterà anche di comprendere il valore dell’azione di coordinamento dei dirigenti scolastici.
L’intervento normativo, dalla cui attuazione non derivano nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, completa il processo di decentramento dell’Amministrazione a favore delle autonomie scolastiche, divenute operative dal 2000, e permette di dotarle di uno strumento di validazione del loro operato, secondo le migliori esperienze internazionali. In quest’ottica, il Sistema di valutazione costituisce una risorsa strategica per orientare le politiche educative alla crescita culturale, sociale ed economica del Paese e per promuovere un esercizio responsabile dell’autonomia da parte di tutte le istituzioni scolastiche e formative. Inoltre, permette di colmare il ritardo che il nostro Paese ha accumulato, rispetto agli altri Paesi europei, perché fornisce una risposta all’impegno preciso richiesto dall’Europa di sostenere, con un programma di ristrutturazione, le scuole che hanno fatto registrare risultati insoddisfacenti.
Il decreto sarà successivamente sottoposto, per i prescritti pareri, al Consiglio nazionale della pubblica istruzione, alla Conferenza unificata, al Consiglio di Stato e alle competenti Commissioni parlamentari. Contemporanemanete all’acquisizione dei pareri degli organi consultivi, si aprirà un percorso di consultazioni e confronto sul testo con gli operatori del mondo della scuola, con le realtà associative rappresentanti i genitori, gli studenti e la società civile, nonché con i sindacati del comparto e con le forze politiche.

I successivi tre decreti, su proposta del Ministro della pubblica amministrazione e semplificazione, di concerto con il Ministro dell’economia e finanze, e su richiesta del Ministro dell’istruzione, università e ricerca, autorizzano il MIUR ad assumere a tempo indeterminato, a partire dall’anno scolastico 2012-2013 dirigenti scolastici, personale docente, personale tecnico-amministrativo e direttori amministrativi.
Le autorizzazioni ad assumere sono il risultato di una programmazione del fabbisogno corrispondente alle effettive esigenze di funzionalità del servizio educativo e scolastico, nell’ottica dell’avvio di una regolare programmazione pluriennale, che dia più certezze e prospettive ai giovani che si affacciano sul mercato del lavoro in questo delicato settore. Le autorizzazioni mirano inoltre ad ottimizzare l’utilizzo delle risorse del personale dirigenziale, docente e ATA per migliorare il funzionamento e contenere i costi di settore, anche alla luce delle nuove disposizioni di spending review (confronta DL 95/2012).
In particolare, per quanto riguarda il comparto Scuola, le assunzioni di dirigenti scolastici e di docenti e personale educativo – che dovranno essere effettuate entro il 31 agosto 2012, al fine di consentire un ordinato avvio dell’anno scolastico – rientrano nel programma triennale di assunzioni nel comparto scuola 2011-2013 e sono necessarie per garantire le esigenze di funzionalità del servizio scolastico. Le assunzioni riguardano:
– 1.213 unità di dirigenti scolastici;
– 134 trattenimenti in servizio di dirigenti scolastici, solo per l’anno scolastico 2012/2013 (si ricorda che i trattenimenti in servizio sono da considerare, sotto l’aspetto finanziario, assimilabili a nuove assunzioni);
– 21.112 unità di personale docente ed educativo.
Per quanto concerne invece il comparto dell’Alta formazione artistica musicale e coreutica le assunzioni garantiranno le esigenze di funzionalità delle Accademie e dei Conservatori di Musica. Si tratta di:
– 60 docenti di I e II fascia, per incarichi di insegnamento;
– 280 unità di personale tecnico-amministrativo (di cui 149 assistenti amministrativi e 131 coadiutori);
– 3 unità di direttore amministrativo – EP/2 (mobilità intercompartimentale).

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Miur, approvati in CdM quattro decreti: Sistema nazionale di valutazione e nuove assunzioni
Nuovo concorso per 11.892 docenti, il primo dal 1999 

(Roma, 24 agosto 2012) Il Consiglio dei Ministri di oggi ha esaminato e approvato quattro decreti presidenziali in tema di pubblica istruzione, riguardanti il regolamento sul sistema nazionale di valutazione in materia di istruzione e formazione e l’autorizzazione al Miur ad effettuare assunzioni di: dirigenti scolastici, docenti e personale educativo; docenti per le Accademie e i Conservatori di Musica; personale tecnico-amministrativo e tre unità di direttore amministrativo per il settore AFAM.
Queste azioni rientrano nella più ampia e complessiva azione del Miur a favore dell’istruzione e della formazione. Un’azione che si articola anche in: procedure per l’abilitazione nazionale dei docenti universitari, un piano straordinario per l’assunzione di professori universitari associati, reclutamento di docenti della scuola tramite concorso.

DPR recante autorizzazione al Miur ad assumere a tempo indeterminato, per l’a.s. 2012 – 2013, 1213 dirigenti scolastici, a trattenere in servizio 134 dirigenti scolastici per l’a.s. 2012/2013, ad assumere 21.112 unità di personale docente ed educativo

Le assunzioni di dirigenti scolastici e di docenti e personale educativo autorizzate dal DPR per l’a.s. 2012/2013 rientrano nel programma triennale di assunzioni nel comparto scuola 2011-2013 per rispondere al fabbisogno corrispondente alle effettive esigenze di funzionalità del servizio scolastico. Tali assunzioni devono essere effettuate entro il 31 agosto 2012 al fine di consentire un ordinato avvio dell’anno scolastico. Con riferimento ai dirigenti scolastici, oltre all’assunzione di 1213 unità (risultati vincitori del recente concorso), sono stati autorizzati 134 trattenimenti in servizio di presidi con 65 anni di età per l’assoluta necessità di coprire i numerosi posti che risulteranno vacanti al 1° settembre 2012.

DPR recante l’autorizzazione al Miur ad assumere 60 docenti di I e II fascia per le Accademie e i Conservatori di Musica

Le assunzioni di docenti di I e II fascia autorizzate dal DPR per l’anno accademico 2012/2013 rispondono al fabbisogno corrispondente alle effettive esigenze di funzionalità del sistema dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica. Infatti, alla data del 1° novembre 2012 cesseranno dal servizio 214 docenti di prima e seconda fascia. Rispetto a queste nuove vacanze di organico 60 posti saranno ricoperti con l’assunzione autorizzata dal DPR dei docenti iscritti nelle graduatorie nazionali; le restanti cattedre vacanti saranno attribuite con incarichi a tempo determinato annuale.

DPR recante l’autorizzazione al Miur – Direzione generale per l’Alta formaziona artistica, musicale e coreutica, ad assumere 280 unità di personale tecnico –amministrativo (149 assistenti amministrativi e 131 coadiutori) e 3 unità di direttore amministrativo – EP/2 a seguito di mobilità intercompartimentale

Le assunzioni del personale tecnico – amministrativo e delle unità di direttore amministrativo autorizzate dal DPR per l’anno accademico 2012/2013 rispondono all’esigenza di garantire un corretto avvio dell’anno accademico per le Accademie e i Conservatori. Infatti, le assunzioni autorizzate servono a coprire quota parte delle vacanze di organico che si determineranno a seguito di cessazioni dal servizio del personale al 1° novembre 2012.

DPR recante regolamento sul sistema nazionale di valutazione in materia di istruzione e formazione

Questo DPR, proposto del Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, riguarda l’istituzione e la disciplina del Sistema nazionale di valutazione in materia di istruzione e formazione delle istituzioni scolastiche e formative, comprese le scuole paritarie, definendone finalità, struttura e modalità di funzionamento, in linea con le migliori prassi internazionali.
Il Sistema di valutazione si basa sull’attività di collaborazione di tre istituzioni: l’Invalsi (l’Istituto nazionale per la valutazione del sistema di istruzione e formazione), che assume il coordinamento funzionale dell’intera procedura di valutazione; l’Indire (l’Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa), che sostiene le scuole nei piani di miglioramento; gli Ispettori, che collaborano nella fase di valutazione esterna delle scuole.
Uno dei perni di questa riforma è costituito dall’autovalutazione delle scuole, determinata sulla base di dati forniti dal sistema informativo del Ministero dell’istruzione, università e ricerca, dall’Invalsi e dalle stesse scuole. Questa analisi sarà contenuta in un Rapporto di autovalutazione da cui successivamente l’Invalsi desumerà gli indicatori che consentiranno di individuare le istituzioni scolastiche da sottoporre alla valutazione esterna, coordinata dagli ispettori.
In base ai risultati del Rapporto, la scuola definirà un piano di miglioramento avvalendosi anche del sostegno dell’Indire, o della collaborazione con università, enti di ricerca, associazioni professionali e culturali. Gli esiti del procedimento di valutazione non hanno l’obiettivo di sanzionare o premiare ma intendono rendere pubblico il rendimento della scuola in termini di efficacia formativa. Lo scopo è attivare un processo di miglioramento sistematico e complessivo dell’efficienza e dell’efficacia del servizio, che deve essere mirato soprattutto a innalzare i livelli di apprendimento degli studenti e a dotarli di conoscenze e competenze essenziali per operare scelte consapevoli per il loro futuro. Il sistema permetterà anche di comprendere il valore dell’azione di coordinamento dei dirigenti scolastici.
L’intervento normativo, dalla cui attuazione non derivano nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, completa il processo di decentramento dell’Amministrazione a favore delle autonomie scolastiche, divenute operative dal 2000, e permette di dotarle di uno strumento di validazione del loro operato. In quest’ottica, il Sistema di valutazione costituisce una risorsa strategica per orientare le politiche educative alla crescita culturale, sociale ed economica del Paese e per promuovere un esercizio responsabile dell’autonomia da parte di tutte le istituzioni scolastiche e formative. Inoltre, permette di colmare il ritardo che il nostro Paese ha accumulato rispetto agli altri Paesi europei, perché fornisce una risposta all’impegno preciso richiesto dall’Europa di sostenere, con un programma di ristrutturazione, le scuole che hanno fatto registrare risultati insoddisfacenti.
Il decreto sarà successivamente sottoposto, per i prescritti pareri, al Consiglio nazionale della pubblica istruzione, alla Conferenza unificata, al Consiglio di Stato e alle competenti Commissioni parlamentari. Contemporaneamente all’acquisizione dei pareri degli organi consultivi, si aprirà un percorso di consultazioni e confronto sul testo con gli operatori del mondo della scuola, con le realtà associative rappresentanti i genitori, gli studenti e la società civile, nonché con i sindacati del comparto e con le forze politiche.

Procedure abilitazione nazionale docenti universitari

Dopo l’emanazione dei due bandi per la formazione delle commissioni nazionali per l’abilitazione al ruolo di professore di I e II fascia e per i candidati, si avvicinano le prime scadenze per l’avvio dell’operatività delle procedure: 1) il 28 agosto scadranno i termini per la presentazione da parte dei professori ordinari in servizio presso le Università italiane delle candidature a far parte delle commissioni nazionali; 2) il 3 settembre scadranno i termini per l’eventuale ritiro della candidatura. Si tratta complessivamente di 184 commissioni nazionali che saranno formate a seguito dell’accertamento della qualificazione degli aspiranti commissari da parte dell’ANVUR e successivo sorteggio nell’ambito delle liste di idonei formate per ciascun settore concorsuale. Per quanto riguarda i candidati sarà possibile presentare la domanda entro il 20 novembre attraverso la procedura telematica predisposta dal Ministero e accessibile dal sito dedicato all’abilitazione nazionale.

Piano straordinario di assunzione professori universitari associati

Per l’anno in corso si prevede l’assegnazione agli atenei della seconda tranche di risorse destinate alla chiamata di professori di II fascia per un importo di 15 milioni di euro relativo al 2012 pari ad una spesa annua a regime di 90 milioni di euro. Tali risorse consentiranno l’assunzione di un numero di professori di II fascia compreso tra 2.500 e 3.000. Si ricorda che l’assegnazione della tranche 2012 sarà ripartita tra tutte le università statali con perequazione per quelle che sono state escluse dal riparto dell’anno 2011. Il Decreto di riparto terrà inoltre conto dei risultati della didattica e della ricerca di ogni università e del grado di virtuosità relativo alla spesa del personale. Il decreto di assegnazione delle risorse predisposto dal Miur di concerto con il Mef sarà sottoposto per il previsto parere delle competenti commissioni parlamentari agli inizi del mese di settembre.

Reclutamento docenti della scuola tramite procedura concorsuale

E’ prevista per il 24 settembre la pubblicazione di un bando di concorso, per titoli ed esami, su base regionale, finalizzato alla copertura di 11.892 cattedre nelle scuole statali di ogni ordine e grado, risultanti vacanti e disponibili; altrettanti posti saranno messi a disposizione dal Miur attingendo dalle attuali graduatorie. La procedura concorsuale avverrà secondo modalità innovative per favorire l’ingresso nella scuola di insegnanti giovani, capaci e meritevoli. Visto l’elevato numero di potenziali candidati, vi sarà una prova selettiva da svolgersi alla fine di ottobre, su una batteria di test uguale per tutte le classi di concorso. A gennaio sarà svolta la prova scritta (consistente anche in una prova strutturata di verifica delle competenze disciplinari), in modo da avere i tempi per svolgere la prova orale (con l’inserimento di una simulazione di una lezione per verificare l’abilità didattica) e pubblicare le graduatorie in tempo utile per l’immissione in ruolo per l’a.s. 2013/2014. A questo primo bando seguirà un secondo entro maggio 2013, disciplinato dalle nuove regole di reclutamento, attualmente in fase di preparazione.

Nota 1 agosto 2012, Prot. AOODPIT/1812

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per l’istruzione
Ufficio 4°

Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali
LORO SEDI
Alla Direzione Generale per gli Affari Internazionali
SEDE
E, p.c.
Al Capo di Gabinetto
Al Capo dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali
SEDE
All’INVALSI
Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema educativo di Istruzione e Formazione
Villa Falconieri, via Borromini 5
FRASCATI (RM)
All’INDIRE (ex ANSAS)
Istituto Nazionale di Documentazione per l’Innovazione e la Ricerca Educativa
Via Michelangelo Buonarroti, 10
50122 FIRENZE

Oggetto: Progetto sperimentale di valutazione “VALeS”. Scuole ammesse a partecipare e prime indicazioni operative.

 

20 luglio Risultati prove INVALSI 2012

Si svolge a Roma, presso l’istituto di istruzione superiore E. Ferrari, la presentazione del rapporto sui risultati delle rilevazioni nazionali degli apprendimenti raggiunti dagli studenti delle classi campione nella comprensione della lettura e nella matematica nelle prove INVALSI 2012.

Scuola, i risultati delle prove Invalsi
Bene le regioni del Nord
Al Sud migliorano Puglia, Abruzzo e Basilicata

(Roma, 20 luglio 2012) E’ una fotografia accurata della scuola italiana e, più in particolare, dei livelli di apprendimento raggiunti dagli studenti nella comprensione della lettura e nella matematica, quella che emerge dai primi risultati delle prove Invalsi 2012. Dati che confermano, almeno in parte, quanto già emerso nelle rilevazioni degli anni precedenti, con le regioni del Nord che registrano risultati migliori rispetto al Mezzogiorno. Anche se non mancano al Sud regioni come Puglia, Abruzzo e Basilicata che presentano risultati decisamente incoraggianti.
Introdotte nel 2008, le prove oggettive e standardizzate elaborate dall’Invalsi hanno raggiunto per la prima volta tutte le scuole del Paese, statali e paritarie, e tutti gli studenti delle classi II e V della primaria, I e III della secondaria di primo grado. Per la prima volta in assoluto le prove si sono svolte anche nella classe II della secondaria di secondo grado. Complessivamente sono state coinvolte 31.000 scuole, 141.000 classi e 2.900.000 studenti.

I risultati delle prove
In linea generale, per quanto riguarda l’Italiano, gli studenti sembrano trovare più facili le domande relative ai testi narrativi, rispetto a quelle dei testi espositivi e argomentativi, in cui viene richiesto anche di interpretare dati e grafici funzionali all’esposizione dei contenuti del testo. Le domande di ricostruzione del significato globale del testo, che richiedono di integrare più informazioni e concetti, risultano invece essere più difficili. Buoni i risultati sulle domande che richiedono la corretta interpretazione di una voce di dizionario. In alcuni casi, comunque, gli studenti sembrano incerti nell’uso corretto della punteggiatura.
Le prove di matematica confermano in parte alcune tendenze che si riscontrano anche a livello internazionale, con difficoltà concentrate soprattutto in geometria, nell’ambito denominato “relazioni e funzioni” e nei processi che richiedono competenze di argomentazione. Interessanti sono i risultati, in genere positivi, conseguiti dagli studenti della secondaria di secondo grado in alcuni quesiti che vertono su competenze chiave sviluppate nel primo ciclo, ma che solitamente non sono riprese in modo esplicito durante il biennio superiore.

Permane divario Nord-Sud
Ma Puglia, Abruzzo e Basilicata lo riducono
Le prove confermano il divario tra Nord e Sud a sfavore della regioni del Mezzogiorno, anche se alcune di esse hanno dimostrato una certa capacità di recupero. In particolare, i risultati sottolineano come i divari geografici tendano ad aumentare nei diversi livelli d’istruzione. Divengono cioè sempre più consistenti al crescere dell’età degli studenti.
Tuttavia, specie nel primo ciclo, alcune regioni hanno nel tempo ridotto la distanza rispetto al dato nazionale di qualche punto percentuale, fino a raggiungere in alcuni casi i livelli medi del Paese. Queste regioni sono Puglia, Abruzzo e Basilicata. Rimane invece ancora consistente lo svantaggio del Sud, e in parte del Centro, rispetto al Nord per quanto riguarda la scuola secondaria di secondo grado. In termini percentuali, il divario supera di 12 punti la media per quanto riguarda l’Italiano e gli 11 per la Matematica. In particolare, la distanza tra Nord, Centro e Sud, tranne le eccezioni citate, inizia con la scuola secondaria di primo grado.
In genere, le regioni seguono i risultati delle macro-aree di appartenenza. Tra le eccezioni, al Nord – dove i risultati sono significativamente al di sopra della media nazionale – c’è la Liguria, che non si discosta dalla media italiana. Per contro al Sud, la Puglia e l’Abruzzo hanno, a differenza delle altre regioni di quest’area, risultati statisticamente non difformi dalla media nazionale. I risultati meno soddisfacenti invece sono quelli della Campania. In Matematica la regione con il risultato più elevato è il Veneto, che supera di 35 punti la media della Sardegna, ossia la regione che consegue il risultato più basso.

Gli obiettivi dell’Invalsi
Obiettivo dell’Invalsi è migliorare e rendere più omogenea la qualità della scuola italiana, elaborando valutazioni oggettive e mettendo a disposizione delle istituzioni e delle singole scuole i risultati. In particolare, nel caso dei singoli istituti, questo meccanismo dà la possibilità di avviare processi di valutazione e autovalutazione, individuando sia gli elementi positivi da conservare, sia quelli negativi sui quali intervenire per risolverli.
L’Invalsi, negli ultimi anni, ha messo a punto un sistema di comunicazione grazie al quale ciascuna scuola riceve i risultati dei propri alunni, con i dati disaggregati delle singole classi e la distribuzione delle risposte domanda per domanda. Quest’anno i dati sono stati comunicati alle scuole con anticipo rispetto agli anni precedenti.

 

9 – 16 maggio SNV 2012 INVALSI

Come previsto dall’art. 51, comma 2, della Legge 4 aprile 2012, n. 35, di conversione del decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5, “le istituzioni scolastiche partecipano, come attività ordinaria d’istituto, alle rilevazioni nazionali degli apprendimenti degli studenti, di cui all’articolo 1, comma 5, del decreto-legge 7 settembre 2007, n. 147, convertito, con modificazioni, dalla legge 25 ottobre 2007, n. 176.”

Le prove si svolgeranno secondo il seguente calendario:

  • 9 maggio 2012
    II PRIMARIA: prova preliminare di lettura (prova scritta a tempo della durata di pochi minuti per testare la capacità di lettura/decodifica raggiunta da ciascun allievo) e prova di Italiano;
    V PRIMARIA: prova di Italiano.
  • 10 maggio 2012
    I SECONDARIA DI PRIMO GRADO: prova di Italiano, di Matematica e questionario studente.
  • 11 maggio 2012
    II PRIMARIA: prova di Matematica;
    V PRIMARIA: prova di Matematica e questionario studente.
  • 16 maggio 2012
    II SECONDARIA DI SECONDO GRADO: prova di Italiano, di Matematica e questionario studente.

Di seguito i comunicati stampa del MIUR:

Miur, conclusi test Invalsi alle classi seconde della scuola secondaria di secondo grado

(Roma, 18 maggio 2012) Si sono conclusi ieri i test Invalsi che hanno coinvolto le classi seconde della scuola secondaria di secondo grado. Non hanno partecipato 21 classi, su un totale di 2.304 classi campione. Le classi che non hanno eseguito il test sono pari allo 0,91%.

Scuola, Miur: Solo 0,69% classi non ha svolto test Invalsi

(Roma, 9 maggio 2012) Il Miur rende noto che nelle scuole direttamente seguite dall’Invalsi (il cd campione), per le quali l’informazione è già disponibile, solo 24 classi, su un totale di 3.490 classi, non hanno svolto il test. I casi sono concentrati in pochi centri, tra cui Roma. Nel complesso, le classi che non hanno eseguito il test sono perciò stimabili nello 0,69%. La prima prova di oggi ha coinvolto 567988 studenti delle classi seconde della primaria e 558297 delle quinte della primaria. Gli stessi alunni saranno venerdì interessati dalla prova di Matematica.

Nota 9 febbraio 2012, MIURAOODGOS n. 695

Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per l’Istruzione
Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e per l’Autonomia Scolastica
Ufficio I

Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte
Via Pietro Micca. 20
10122 Torino
(rif. nota n. 901 del 30 gennaio 2012)

Agli Uffici Scolastici Regionali
Loro sedi

OGGETTO: Attività alternative all’insegnamento dell’IRC – Valutazione periodica e finale.

Si fa riferimento alla nota sopra citata, con la quale codesto Ufficio chiede delucidazioni in ordine alle modalità di valutazione delle ore attemative all’IRC nell’intero ciclo della scuola secondaria di I e di II grado, in vigenza dell’attuale quadro normativo di cui al DPR 122 del 22 giugno 2009.
Le perplessità di codesto Ufficio derivano dalla circostanza che il TAR del Lazio ha disposto, con sentenza n. 33433 del 15.11.2010, il parzlale annullamento del DPR n. 122/2009, nella parte in cui prevede che “i docenti incaricati delle attività altemative all’insegnamento della religione cattolica forniscono preventivamente ai docenti della classe elementi conoscitivi nell’interesse manifestato e il profitto raggiunto da ciascun alunno”. La mancata partecipazione dei docenti incaricati delle attività alternative all’insegnamento della religione cattolica alle operazioni di scrutinio, realizza, ad avviso del TAR disparità di trattamento rispetto ai docenti incaricati dell’insegnamento della religione cattolica.
Ciò premesso, si fa presente che, a seguito del passaggio in giudicato della sentenza in argomento, la disposizione annullata dave intendersi automaticamente non più applicabile.
Pertanto, i docenti di attività altemativa partecipano a pieno titolo al consigli di classe per gli scrutini periodici e finali nonché all’attribuzione del credito scolastico per gli studenti di scuola secondaria di II grado, limitatamente agli alunni che seguono le attività medesime.

IL DIRETTORE GENERALE
Carmela Palumbo

3 febbraio Progetto sperimentale “VALeS”

Con la Circolare Ministeriale 3 febbraio 2012, n. 16, il MIUR avvia la sperimentazione del progetto VALeS

Di seguito il comunicato stampa del MIUR:

Parte il progetto sperimentale “VALeS” per la valutazione esterna delle scuole e dei dirigenti scolastici

Dopo l’avvio del progetto “VSQ- Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle scuole” nello scorso anno scolastico, parte quest’anno il nuovo percorso sperimentale “VALeS”- Valutazione e Sviluppo Scuola, finalizzato alla valutazione esterna delle scuole e – per la prima volta – dei dirigenti scolastici. Le analisi valutative saranno condotte dai nuclei di valutazione esterni, attraverso strumenti e protocolli di visita specifici.
Il progetto, rivolto alle scuole del primo e secondo ciclo, fino ad un limite massimo di 300 istituti su tutto il territorio nazionale, ha durata triennale e si colloca nella prospettiva di individuare un modello che prefiguri una valutazione organica di sistema, sulla base delle caratteristiche del Sistema Nazionale di Valutazione.
Diversamente dal precedente progetto “VSQ”, non sono previste premialità alle scuole che raggiungono i risultati migliori, ma finanziamenti per tutti gli istituti partecipanti, rapportati agli obiettivi da raggiungere: alle scuole in maggiore difficoltà sarà dunque garantito un maggiore supporto per sostenere il piano di miglioramento. Inoltre l’OCSE, a partire da quest’anno, collaborerà con il Ministero in tutte le fasi del progetto, per assicurare l’allineamento dell’esperienza italiana con il panorama internazionale.

COME FUNZIONERA’ IL PROGETTO
Per la valutazione complessiva della scuola e dell’azione della dirigenza scolastica, la sperimentazione seguirà tre passaggi chiave: l’analisi valutativa, il miglioramento e la valutazione finale.

Analisi valutativa:

  • rilevazione degli apprendimenti attraverso prove standard, con calcolo del valore aggiunto contestualizzato da parte di INVALSI;
  • raccolta dei dati strutturali della singola scuola presenti nel Sistema Informativo del MIUR, integrati dagli stessi istituti secondo modalità simili all’iniziativa “La Scuola in Chiaro”;
  • analisi valutativa del contesto scolastico e dell’azione della dirigenza scolastica, effettuata da parte di nuclei di osservatori esterni coordinati da ispettori che elaboreranno un rapporto di valutazione iniziale;

Miglioramento

  • piano di miglioramento, elaborato dalle scuole sulla base del rapporto di valutazione iniziale, supportato dall’INDIRE, oltre che dalle Università o da altre risorse professionali presenti sul territorio.

Valutazione finale

  • valutazione finale delle scuole e dei dirigenti scolastici e pubblicazione dei risultati sul servizio “La Scuola in Chiaro”, ai fini della trasparenza e della “accountability”.

VALUTAZIONE DIRIGENTI
Nell’ambito del progetto, particolare rilievo assume lo sviluppo di un sistema di valutazione specifico per il dirigente scolastico, la cui azione risulta fondamentale nel promuovere gli obiettivi di miglioramento del servizio, stimolando la collaborazione di tutta la comunità scolastica.

La valutazione del dirigente farà riferimento ad opportuni indicatori individuati all’interno delle seguenti macro-aree: direzione, coordinamento e valorizzazione delle risorse umane, organizzazione e gestione delle risorse finanziarie e strumentali, promozione della qualità dei processi interni alla comunità professionale, sviluppo delle innovazioni, attenzione alle famiglie ed alla comunità sociale, collaborazione con i soggetti istituzionali, culturali, professionali, sociali ed economici del territorio.

Per partecipare alla sperimentazione, le scuole potranno compilare, dal 10 febbraio al 12 marzo, il modulo di adesione che troveranno sul sito Progetti sperimentali di valutazione. Per consentire una più ampia diffusione sul territorio nazionale delle iniziative legate alla cultura della valutazione, gli istituti scolastici che partecipano al percorso sperimentale “VSQ”, avviato nell’a.s. 2010-2011, non potranno partecipare al progetto VALeS.

Circolare Ministeriale 3 febbraio 2012, n.16

Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
Dipartimento per la Programmazione e la Gestione delle Risorse Umane,
Finanziarie e Strumentali
Ufficio IV

Circolare Ministeriale 3 febbraio 2012, n.16
Prot. AOODPPR/Reg.Uff./n.176

Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali
LORO SEDI
Al Capo del Dipartimento per l’Istruzione
SEDE
Ai Direttori Generali del Dipartimento per l’Istruzione
LORO SEDI
Ai Direttori Generali del Dipartimento per la Programmazione e la Gestione delle Risorse Umane, Finanziarie e Strumentali
LORO SEDI
e p.c. Al Capo di Gabinetto
SEDE

OGGETTO: Progetti sperimentali di valutazione

Nell’ambito delle azioni di questo Ministero, da attuare in coerenza con le recenti raccomandazioni dell’Unione Europea e con il quadro normativo nazionale che prevede il potenziamento del Sistema Nazionale di Valutazione, viene proposta alle scuole un’iniziativa sperimentale che deriva dall’esperienza del progetto VSQ – Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle scuole, già avviata nel trascorso anno scolastico e tuttora in svolgimento. Nello specifico, il nuovo progetto sperimentale (collegato alla domanda n. 13 della UE al Governo italiano:“Quali caratteristiche avrà il programma di ristrutturazione delle singole scuole che hanno ottenuto risultati insoddisfacenti?”), denominato VALeS – Valutazione e Sviluppo Scuola – tiene conto delle indicazioni provenienti in primo luogo dalle istituzioni scolastiche che hanno partecipato a VSQ, nonché di quelle provenienti da rappresentanti ed esperti del mondo della scuola, opportunamente integrate in alcuni aspetti dell’attuale proposta sperimentale.
Un ulteriore disegno sperimentale riguardante la professionalità docente (collegato alla domanda di chiarimento n. 14 della UE : “Come intende il governo valorizzare il ruolo degli insegnanti in ogni singola scuola? E quale tipo di incentivi il governo intende mettere in campo?”), sarà presentato in un momento successivo, a seguito di una fase attualmente in corso di approfondimento e di confronto con le comunità professionali e con gli esperti del settore.
Inoltre l’OCSE, a partire da quest’anno, collaborerà con il Ministero in tutte le fasi dei progetti che verranno proposti per assicurare l’allineamento delle esperienze italiane con il panorama internazionale.

1. Il progetto VALeS – Valutazione e Sviluppo Scuola
Il progetto VALeS – Valutazione e Sviluppo Scuola, rivolto alle istituzioni scolastiche del primo e del secondo ciclo d’istruzione, sviluppa e perfeziona l’esperienza della prima fase di attuazione del progetto VSQ, opportunamente integrato anche con la valutazione dell’azione del dirigente scolastico e ulteriormente affinato nei metodi e negli strumenti.
Tale integrazione garantirà comunque una distinta specificità nel percorso di valutazione delle scuole e in quello del dirigente scolastico. Il progetto VSQ, attualmente in corso, proseguirà il suo iter e si concluderà, come previsto, alla fine dell’anno scolastico 2012/2013. Le scuole partecipanti a VSQ hanno già segnalato – anche attraverso le puntuali osservazioni fornite dalla Fondazione Giovanni Agnelli che sta conducendo una ricerca autonoma sul progetto – una serie di utili indicazioni che sono state prese in considerazione nel disegno del nuovo percorso sperimentale .
L’obiettivo della nuova iniziativa sperimentale VALeS è quello di individuare e verificare sul campo la fattibilità di metodi, criteri, procedure e strumenti che permettano di valutare punti di forza e di debolezza della istituzione scolastica, nonché dell’azione della dirigenza scolastica. Il processo di valutazione – di durata triennale – individua una prima fase di analisi della scuola come “sistema complesso”, condotta da diverse prospettive, attraverso un protocollo di visita delle scuole gestito da Nuclei di valutazione esterni coordinati da ispettori. Tali Nuclei sono costituiti dal M.I.U.R. e opportunamente formati dall’INVALSI, che ha progettato strumenti e procedure, in parte già introdotte nel progetto VSQ. Al termine di questa prima fase di analisi, sarà consegnato alla singola scuola uno specifico Rapporto di valutazione, sulla base del quale essa è invitata a progettare in autonomia un percorso di miglioramento, per la cui realizzazione sono previsti finanziamenti ad hoc. La scuola avrà a disposizione il successivo anno scolastico per condurre, dopo una fase di autovalutazione e di progettazione, opportune azioni di miglioramento. In questa fase ogni istituto potrà, utilizzando le risorse finanziarie messe a disposizione, avvalersi del supporto di INDIRE, oltre che intraprendere propri percorsi, ricorrendo alle Università o ad altre risorse culturali e professionali presenti sul territorio. Nel corso del terzo e ultimo anno di sperimentazione la scuola sarà nuovamente valutata da parte del Nucleo di valutazione esterno che, sulla base del Rapporto iniziale, ne apprezzerà i risultati raggiunti.
Nell’ambito dell’analisi condotta sulla scuola, anche al dirigente scolastico saranno indicati specifici obiettivi legati in modo particolare alla sua funzione, il raggiungimento dei quali sarà poi verificato al termine del percorso.
Per motivi di opportunità e per consentire una più ampia diffusione sul territorio nazionale delle iniziative legate alla cultura della valutazione, gli istituti scolastici che partecipano al percorso sperimentale VSQ, avviato nell’a.s. 2010-2011, non potranno partecipare al progetto VALeS. A tutte le scuole che parteciperanno saranno assicurati finanziamenti per il piano di miglioramento, per le spese di funzionamento e per il riconoscimento del maggior impegno profuso dalla comunità professionale nel partecipare al processo di valutazione. Diversamente dal precedente progetto VSQ e sulla base dell’esperienza condotta, non sono previste premialità alle scuole che raggiungono i risultati migliori, ma finanziamenti per tutte le scuole partecipanti rapportati agli obiettivi da raggiungere: alle scuole in maggiore difficoltà sarà dunque garantito un maggiore supporto per sostenere il piano di miglioramento. Il processo di valutazione permetterà, inoltre, alla scuola di sviluppare la dimensione della “accountability”, attraverso la pubblicazione dei risultati della valutazione sul servizio “Scuola in chiaro”, che punta alla condivisione e trasparenza dei dati, già attivato sul sito del Ministero.

2. Le azioni nelle Regioni dell’Obiettivo Convergenza
All’interno del quadro di riferimento sopra descritto ed in coerenza con le linee di intervento istituzionali prefigurate per il progetto VALeS, specifiche azioni saranno avviate nelle Regioni del Mezzogiorno appartenenti all’Obiettivo Convergenza (Calabria, Campania, Puglia, Sicilia); per queste aree territoriali le attività delineate nella presente informativa saranno realizzate con i fondi strutturali europei, nell’ambito del Programma Operativo Nazionale “Competenze per lo sviluppo” finanziato con il Fondo Sociale Europeo 2007/2013. D’altra parte, a garanzia dell’efficacia e della funzionalità degli interventi attuati con i fondi strutturali europei, si è sempre considerato determinante il rafforzamento delle azioni per la valutazione delle istituzioni scolastiche anche per verificare l’efficacia degli investimenti. Inserita in un processo di valutazione, anche la scelta di partecipare alle diverse iniziative previste dal PON potrà diventare per la scuola un’occasione per lo sviluppo del piano di miglioramento.
Infatti, con le risorse dei fondi strutturali, nel pieno rispetto della propria autonomia, le scuole beneficiano di un’opportunità aggiuntiva in quanto possono intraprendere i percorsi più consoni ai propri contesti promuovendo, ad esempio, le eccellenze o contrastando la dispersione scolastica, sostenendo gli studenti con difficoltà di apprendimento, migliorando competenze e strumenti per la didattica etc. In tale prospettiva, assume una rilevanza strategica l’accelerazione dei processi volti a potenziare la valutazione di sistema, finalizzata sia a dimostrare l’efficacia degli interventi finanziati con i fondi strutturali europei, sia a valorizzare le prestazioni delle istituzioni scolastiche e a promuovere una leadership responsabile, supportandone il processo di miglioramento continuo.
A tale esigenza risponde dunque l’iniziativa sperimentale rivolta alla valutazione delle scuole e della dirigenza scolastica, con cui si intende porre nuova enfasi sulla necessità di verificare la qualità del servizio di istruzione e formazione non solo in termini di efficienza, ma anche in termini di efficacia strategica rispetto agli obiettivi EU 2020, fissati dal quadro comunitario ed in conformità con i benchmark indicati dall’Unione Europea in merito alla valorizzazione del capitale umano. Tali traguardi si raggiungono attraverso l’innalzamento dei livelli di istruzione della popolazione, con particolare riguardo ai giovani, e promuovendo le competenze indispensabili nel più ampio orizzonte del mercato del lavoro europeo e globale. La programmazione dei fondi strutturali per il Mezzogiorno 2007/2013, quindi, costituisce un’opportunità per sostenere ed accelerare lo sviluppo del sistema di valutazione affinché siano dimostrabili i risultati raggiunti. Ciò anche in vista della nuova programmazione 2014/2020 la cui partecipazione sarà condizionata alla presenza di alcuni elementi strutturali quali l’esistenza di sistemi di misurabilità dell’efficacia degli interventi e dei risultati.
In ogni caso, potrà essere individuato un campione di scuole delle Regioni appartenenti all’Obiettivo Convergenza, in base all’esperienza già consolidata nell’ambito del Programma Operativo Nazionale “Competenze per lo sviluppo”.

3. Le modalità di partecipazione
Per una descrizione del disegno progettuale (v. allegato alla presente circolare), si rimanda agli specifici materiali informativi messi a disposizione sul sito del MIUR www.istruzione.it, nell’area “Istruzione” e tramite il banner dedicato. Sullo stesso sito, le scuole che intendono aderire al progetto VALeS potranno compilare l’apposito modulo d’adesione on-line, seguendo le indicazioni introduttive sulle modalità di partecipazione, a partire dal 10 febbraio 2012 ed entro e non oltre il 12 marzo 2012. Si precisa che per la partecipazione all’iniziativa è indispensabile la delibera positiva del collegio docenti unitamente all’adesione del dirigente scolastico.
In merito, si precisa che in questa fase di adesione anche le scuole delle Regioni Obiettivo Convergenza, che intendono partecipare al progetto VALeS, dovranno attenersi alla procedura di iscrizione sopra descritta, utilizzando lo stesso modulo on-line presente sul sito del MIUR. Successivamente l’Autorità di Gestione dei PON istruzione fornirà alle suddette istituzioni scolastiche specifiche indicazioni, con apposita nota da parte della Direzione Generale per gli Affari Internazionali, al fine di registrare l’adesione sul Sistema Informativo dei Fondi Strutturali Europei 2007/2013.
Il Ministero, in relazione alle disponibilità finanziarie, si riserva di accogliere le domande di adesione tenendo conto dell’ordine cronologico di presentazione delle stesse e della necessità di garantire un’equilibrata distribuzione sul territorio nazionale, nonché un’equa rappresentatività delle scuole del primo e del secondo ciclo d’istruzione fino ad un limite massimo di 300 scuole sul territorio nazionale. Ulteriori disposizioni e precisazioni sulle modalità di attuazione dell’iniziativa saranno oggetto di successive comunicazioni.
Si invitano gli Uffici Scolastici Regionali in indirizzo a dare la massima diffusione alla presente circolare, al fine di favorire la maggiore partecipazione all’iniziativa, che potrà costituire per le scuole e per i dirigenti scolastici una significativa possibilità di crescita e miglioramento, offrendo anche un contributo indispensabile all’individuazione di procedure di valutazione che saranno gradualmente messe a regime.

Si ringrazia per la collaborazione.

IL CAPO DIPARTIMENTO
F.to Giovanni Biondi

7 dicembre Rapporto ricerca Valorizza

Associazione TreeLLLe

Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo

Rapporto di ricerca sulla sperimentazione ministeriale “Valorizza” per individuare e premiare gli insegnanti che si distinguono per un generale e comprovato apprezzamento professionale all’interno di ogni scuola
7 dicembre 2011

Nell’anno scolastico 2010-2011 il Ministero ha realizzato in 33 istituti scolastici di Campania, Lombardia e Piemonte la sperimentazione Valorizza, tesa a individuare e premiare gli insegnanti che si distinguono per un “generale e comprovato apprezzamento professionale all’interno di ogni scuola”.
L’Associazione TreeLLLe e la Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo, che considerano obiettivi prioritari il miglioramento della qualità dell’education e l’investimento nello sviluppo della valutazione dei sistemi educativi, hanno quindi colto con interesse la possibilità di effettuare una ricerca sull’andamento del progetto ministeriale.
Il Ministero, infatti, ha individuato le Fondazioni come soggetti indipendenti e competenti nel settore, a cui affidare un ruolo a latere rispetto alla sperimentazione Valorizza con precipui obiettivi di analisi scientifica. (…)
Il presente Rapporto ha lo scopo di presentare gli esiti del lavoro di ricerca delle Fondazioni svolto nel periodo marzo-luglio 2011.

Ordinanza Consiglio di Stato 28 ottobre 2011, n. 4814

N. 04814/2011 REG.PROV.CAU.

N. 08228/2011 REG.RIC.

 

REPUBBLICA ITALIANA

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

 

ORDINANZA

 

sul ricorso numero di registro generale 8228 del 2011, proposto da:

XXXXXo, rappresentato e difeso dagli avv. Luca Russo, Gianluca Moriani, Sabrina Facciorusso, con domicilio eletto presso Gianluca Moriani in Roma, via G. Nicotera 29;

contro

Ministero dell’Istruzione dell’Universita’ e della Ricerca, in persona del legale rappresentante in carica, rappresentato e difeso dalla Avvocatura Generale dello Stato, presso i cui uffici in Roma, alla Via dei Portoghesi n. 12, è domiciliato per legge;

Istituto Scuola Primaria Paritaria “Casa Famiglia”, non costituitosi in giudizio;

per la riforma della ordinanza cautelare del T.A.R. dell’ EMILIA-ROMAGNA – Sezione Staccata di PARMA – SEZIONE I n. 00337/2011, resa tra le parti, concernente GIUDIZIO DI NON AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA.

 

Visto l’art. 62 del codice del processo amministrativo;

Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;

Visti tutti gli atti della causa;

Visto l’atto di costituzione in giudizio di Ministero dell’Istruzione dell’Universita’ e della Ricerca;

Vista la impugnata ordinanza cautelare del Tribunale amministrativo regionale di reiezione della domanda cautelare presentata dalla parte ricorrente in primo grado;

Viste le memorie difensive;

Relatore nella camera di consiglio del giorno 28 ottobre 2011 il Consigliere Fabio Taormina e udito per l’ appellante l’ avvocato Moriani;

Rilevato che con il provvedimento impugnato in primo grado l’alunno iscritto alla seconda, sez. A, della scuola primaria paritaria ‘Casa famiglia’ di Parma non è stato valutato idoneo alla classe successiva;

Vista l’ordinanza appellata, con cui il TAR ha respinto la domanda cautelare, formulata dei genitori dell’alunno, in considerazione della ‘discrezionalità del corpo docente’;

Visto l’atto di appello, con cui sono state riproposte le censure formulate in primo grado, riguardanti la sussistenza di profili di eccesso di potere nel giudizio posto a base della valutazione di inidoneità;

Rilevato che l’appello cautelare, all’evidenza assistito dal requisito del periculum in mora, risulta fondato, in relazione alla circostanza che la valutazione complessiva dell’alunno alla fine del primo quadrimestre era pienamente sufficiente (l’unica insufficienza, peraltro lieve riguardava l’italiano, laddove l’alunno aveva riportato il punteggio di 5), e che anche gli elaborati dallo stesso redatti e contenuti nei quaderni esibiti erano stati costantemente valutati in senso positivo;

Rilevata la palese contraddittorietà dei medesimi punteggi riportati al termine del primo quadrimestre, rispetto alla contestuale valutazione complessiva di parziale raggiungimento degli obiettivi;

Rilevato che dalla documentazione acquisita emerge che la valutazione finale di inidoneità ha attribuito rilievo preminente al comportamento indisciplinato ed immaturo, già segnalato al termine del primo quadrimestre, ma che non ha impedito l’attribuzione dei punteggi pienamente sufficienti (tranne il cinque in italiano, come sopra evidenziato);

Rilevato che un giudizio di non idoneità alla promozione nella classe successiva non può basarsi su un rilievo preminente di un comportamento ritenuto indisciplinato e che – malgrado vi sia stato un abbassamento dei voti al termine del secondo quadrimestre – nessuna delle insufficienze riportate nella votazione finale risulta grave (avendo l’alunno riportato il punteggio di 5 in tutte le materie);

Considerato che, sulla base della documentazione acquisita, i giudizi numerici e quelli analitici, posti a base della valutazione di inidoneità, non hanno costruito un quadro valutativo coerente, già al termine del primo quadrimestre e anche al termine del secondo;

Rilevato inoltre che la medesima valutazione negativa non ha evidenziato come la permanenza nella classe di appartenenza per un anno ulteriore aiuterebbe il bambino a superare i suoi disagi, ovvero fornirebbe una opportunità di crescita, ciò che invece si sarebbe dovuto complessivamente considerare in sede amministrativa;

Rilevato che va accolta la domanda cautelare riproposta in questa sede e che, conseguentemente, appare doveroso sottoporre l’alunno ad una nuova valutazione e che va attribuita la relativa competenza organizzativa al Dirigente dell’Ufficio Scolastico competente per la provincia di Parma, che può da subito disporre, in attesa della nuova valutazione, che la frequentazione dell’alunno abbia luogo presso un’altra classe della seconda elementare ovvero presso un’altra scuola del distretto, previo consenso dei genitori;

Considerato che tale ulteriore valutazione, comunque da svolgersi a cura di un corpo docente diversamente composto rispetto a quello che ha espresso il giudizio negativo di non ammissione oggetto di impugnazione, avverrà all’esito della frequentazione da parte dell’alunno della classe seconda elementare, individuata dal Dirigente dell’Ufficio Scolastico competente per la provincia di Parma, decorso il termine di dieci giorni o quello maggiore ritenuto da questi strettamente necessario, all’esito del quale il corpo docente dovrà esprimere, anche eventualmente avvalendosi delle ‘prove Invalsi’, il giudizio complessivo in ordine alla possibilità che l’alunno sia ammesso a frequentare, nell’anno in corso, la classe terza elementare;

Considerato che, ove la predetta valutazione dia esito positivo, a cura del medesimo Dirigente Scolastico l’alunno verrà avviato alla frequentazione della classe terza elementare dell’Istituto Scuola Primaria Paritaria “Casa famiglia’, ovvero di un’altra classe terza, individuata d’accordo con i genitori;

P.Q.M.

Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Sesta) accoglie l’appello (Ricorso numero: 8228/2011) e, per l’effetto, in riforma dell’ordinanza impugnata, accoglie l’istanza cautelare in primo grado disponendo gli incombenti di cui alla motivazione che precede.

Ordina che a cura della segreteria la presente ordinanza sia trasmessa al Tar per la sollecita fissazione dell’udienza di merito ai sensi dell’art. 55, comma 10, cod. proc. amm.

Dispone che a cura della Segreteria la presente ordinanza sia comunicata con urgenza ed anche via fax alle parti ed al Dirigente dell’Ufficio Scolastico competente per la provincia di Parma.

Compensa tra le parti le spese della presente fase cautelare.

La presente ordinanza sarà eseguita dall’Amministrazione ed è depositata presso la segreteria della Sezione che provvederà a darne comunicazione alle parti.

Così deciso in Roma nella camera di consiglio del giorno 28 ottobre 2011 con l’intervento dei magistrati:

Luigi Maruotti, Presidente

Maurizio Meschino, Consigliere

Claudio Contessa, Consigliere

Fabio Taormina, Consigliere, Estensore

Giulio Castriota Scanderbeg, Consigliere

 

 

L’ESTENSORE

 

IL PRESIDENTE

 

DEPOSITATA IN SEGRETERIA

Il 31/10/2011

IL SEGRETARIO

(Art. 89, co. 3, cod. proc. amm.)

 

Nota 18 ottobre 2011, MIURA00DGOS prot. 6830 R.U./U./

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Dipartimento per l’Istruzione

Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e per l’Autonomia Scolastica

 

Nota 18 ottobre 2011, MIURA00DGOS prot. 6830 R.U./U./

 

Ai Direttori Generali degli Uffici scolastici regionali

LORO SEDI

 

Al Sovrintendente Scolastico Provincia Autonoma di

TRENTO

 

Al Sovrintendente Scolastico Provincia Autonoma di

BOLZANO

 

All’Intendente Scolastico Scuole lingua tedesca

BOLZANO

 

All’Intendente Scolastico Scuole lingua ladina

BOLZANO

 

Al Sovrintendente agli Studi per la Regione -Valle d’Aosta

AOSTA

 

e p.c. Al Capo di Gabinetto

 

Al Capo del Dipartimento per l’Istruzione

SEDE

 

Al Commissario Straordinario dell’Istituto Nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione

Villa Falconieri 00044 – FRASCATI (RM)

 

Oggetto: Servizio nazionale di valutazione – Rilevazione degli apprendimenti per l’a.s. 2011/2012. Trasmissione direttiva ministeriale e indicazioni operative

 

Si trasmette in allegato la direttiva n. 88 del 03/10/2011 con la quale, ai sensi dell’art.1, comma 5, della legge 25 ottobre 2007, n.176, vengono fissati, per l’anno scolastico 2011-2012, gli obiettivi della valutazione esterna sui livelli di apprendimento degli studenti, effettuata dall’INVALSI mediante le rilevazioni nazionali sulle conoscenze e abilità degli studenti.

Come negli scorsi anni, la rilevazione avrà carattere censuario e riguarderà obbligatoriamente tutti gli studenti delle istituzioni scolastiche statali e paritarie frequentanti le classi II e V della scuola primaria, I e III della scuola secondaria di primo grado e II della scuola secondaria di secondo grado. Per la classe III della scuola secondaria di primo grado si terrà conto della valutazione degli apprendimenti che si effettua in occasione della prova nazionale nell’ambito dell’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione, mentre per la classe V della scuola secondaria di II grado l’INVALSI valuterà, limitatamente all’italiano, i livelli di apprendimento degli studenti a conclusione dei percorsi dell’istruzione secondaria superiore, utilizzando un campione significativo di prove scritte delle diverse tipologie, relativo a tutti gli ordini e gli indirizzi di studio del secondo ciclo di istruzione.

Le indicazioni operative che verranno a breve fornite dall’INVALSI riguarderanno, perciò, le rilevazioni relative agli studenti delle classi II e V della scuola primaria, I della scuola secondaria di primo grado e II della scuola secondaria di secondo grado, mentre per la prova nazionale compresa nell’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione si provvederà con la circolare di trasmissione della direttiva n .87 del 03/10/2011, riguardante i criteri di predisposizione dei testi della prova scritta da parte dell’Istituto.

Per la piena ed efficace realizzazione della rilevazione è indispensabile la collaborazione sia degli Uffici Scolastici regionali e delle loro articolazioni sul territorio, sia delle istituzioni scolastiche, come già precisato nella nota n. 2792 del 20 aprile 2011,che richiama la necessità del concorso istituzionale di tali soggetti.

Una prima importante forma di collaborazione riguarda la messa in opera di puntuali e capillari interventi di informazione e formazione finalizzati a diffondere, all’interno e della scuola e a favore delle famiglie, una corretta conoscenza delle finalità della rilevazione e del suo svolgimento, in particolare per quanto riguarda:

– l’oggetto e le modalità della rilevazione, ampiamente evidenziate nella direttiva;

– la coerenza con gli obiettivi di apprendimento definiti a livello nazionale;

– la qualità delle prove, adeguatamente pre-testate e validate con procedure statistico-psicometriche;

– la necessità, per ottenere dati affidabili, di una corretta somministrazione.

– l’utilità che riveste per la singola istituzione scolastica il rapporto sui risultati, che permette di apprezzare il valore aggiunto realizzato dalla scuola e di promuovere in modo mirato le azioni di miglioramento della didattica.

A livello di scuola, la collaborazione riguarda la raccolta e l’inserimento dei dati di contesto necessari per il calcolo del valore aggiunto, la somministrazione delle prove e la trascrizione dei risultati sui fogli risposta, secondo le indicazioni che saranno tempestivamente fornite dall’INVALSI.

Come in tutte le indagini di questo tipo è anche previsto un controllo di qualità sulle procedure di somministrazione mediante l’invio di osservatori esterni in un campione di scuole rappresentativo dell’universo regionale e nazionale, con il compito di garantire la corretta applicazione del protocollo di somministrazione delle prove, trascrivere i risultati e inviarli all’INVALSI. Nelle scuole campione, quindi, gli osservatori esterni provvederanno alla correzione delle prove, con la collaborazione di docenti della scuola titolari degli insegnamenti oggetto della rilevazione, alla trascrizione dei risultati sui fogli risposta e all’inserimento a sistema dei dati.

Si rammenta, inoltre, come precisato nella già citata nota di questa Direzione Generale prot.n. 2792 del 20 aprile 2011, che gli impegni connessi allo svolgimento delle rilevazioni dovranno trovare adeguato spazio di programmazione nell’ambito del piano annuale delle attività, predisposto dal dirigente scolastico e deliberato dal collegio dei docenti ai sensi dell’art 28, comma 4, del vigente C.C.N.L.. Inoltre il riconoscimento economico per tali attività potrà essere individuato, in sede di contrattazione integrativa di istituto, ai sensi degli artt. 6 e 88 del vigente C.C.N.L.

L’INVALSI, a cui la presente è inviata per conoscenza, come negli scorsi anni, si coordinerà con gli Uffici scolastici regionali, allo scopo di fornire indicazioni a tutte le istituzioni scolastiche statali e paritarie sia in merito alle scuole campione che alla tempistica delle operazioni di somministrazione delle prove. Inoltre sarà cura, del medesimo Istituto concordare con i referenti designati degli Uffici scolastici regionali le modalità per l’individuazione e la comunicazione alle scuole dei nominativi degli osservatori esterni che saranno incaricati di assistere allo svolgimento delle prove in questione, chiarendo eventuali aspetti connessi al coordinamento tra le attività della scuola e quella dei predetti osservatori.

Si confida nella consueta disponibilità delle SS.LL., soprattutto nell’organizzare le conferenze di servizio riservate ai dirigenti scolastici e i momenti formativi dedicati agli insegnanti, allo scopo di rendere attivo e consapevole il contributo delle scuole al funzionamento del Servizio nazionale di valutazione e alle rilevazioni degli apprendimenti degli studenti.

 

IL DIRETTORE GENERALE

f.to Carmela Palumbo

Direttiva 3 ottobre 2011, n. 88