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Premiazione dei Campionati Italiani della Geografia

Si è svolta oggi a Carrara la premiazione dei Campionati Italiani della Geografia

Stamani, presso l’Aula Magna dell’I.I.S. “Zaccagna- Galilei” di Carrara si è svolta la cerimonia di premiazione dei Campionati italiani della Geografia.

La manifestazione è iniziata alle 10 ed è terminata alle 13 seguita da un abbondante rinfresco.

Dopo i saluti della Sindaca di Carrara, Serena Arrighi, della dirigente scolastica dell’I.I.S. “D. Zaccagna”, Ilaria Zolesi, del Presidente della Provincia di Massa e Carrara, Gianni Lorenzetti, del Prefetto di Massa e Carrara, Guido Aprea, sono intervenuti il Comandante dell’Istituto Geografico Militare, Gen. Massimo Panizzi,  il consigliere regionale Giacomo Bugliani, il Prof, Marco Costa, docente emerito di Geografia Economica dell’Università di Pisa, e Sara Vatteroni che ha portato il saluto del Cardinale Lojudice, Presidente della Fondazione Migrantes della Toscana. 

Erano presenti anche Laura Canale, organizzatrice del Festival delle Geografie di Levanto, la Sindaca di Filattiera Annalisa Folloni, in rappresentanza del Parco Nazionale dell’Appennino tosco-emiliano, e la Dott.ssa Chiara Busco per il Parco Nazionale delle Cinque Terre.

Ha coordinato i lavori Riccardo Canesi, ideatore ed organizzatore dei Campionati che hanno visto partecipare circa 2.800 studenti più una cinquantina di Open.

Prima della premiazione il colonnello Claudio Panizzi, Direttore del Reparto Informazioni Geografiche dell’I.G.M.,ha svolto un’interessante relazione sul tema “I.G.M., custode del sapere geografico”. 

I premi consegnati sono stati intitolati a otto persone che gli organizzatori hanno voluto ricordare per il loro alto contributo offerto alla geografia, alla scuola e alla città di Carrara. 

Sono i professori Berardo Cori e Ubaldo Formentini (dell’Università di Pisa), Antonella Primi (dell’Università di Genova), Antonio Scarpone (dell’Istituto “Arzelà” di Sarzana), Paola Copello (dello “Zaccagna-Galilei”), i tecnici Adolfo Masetti e Fabrizio Lazzini (dello “Zaccagna-Galilei”) e l’arch. Claudia Bienaimè, cittadina e attivista carrarese recentemente scomparsa. 

Alla premiazione hanno partecipato i loro familiari, amici e colleghi. 

Tra i premiati, erano presenti scolaresche da tutta Italia (Napoli, Trento, Arezzo, Carpi, Parma, Lucca, Reggio Calabria, Teramo, Como, Brescia, Roma). Una trentina di docenti e di partecipanti erano collegati online. 

I Campionati, da sempre, sono patrocinati dalla Regione Toscana e hanno goduto dell’appoggio, oltre che dei suddetti Parchi, anche del Parco Regionale delle Alpi Apuane e di Unicoop Tirreno. 

Stamani gli studenti (una quarantina) sono stati premiati con targhe, coppe, medaglie, materiale didattico e gadgets. 

 I primi tre studenti delle rispettive classifiche individuali (medie e superiori), insieme ai secondi classificati del loro Istituto e accompagnati da un loro docente, saranno ospiti del Parco Regionale delle Alpi Apuane e del Parco Nazionale dell’Appennino tosco-emiliano. Anche il vincitore del Campionato Open, con un accompagnatore, soggiornerà al Parco dell’Appennino. 

La scuola vincitrice del miglior video (IISS “Galilei” di Poppi (Ar)) parteciperà, invece, al Festival delle Geografie che si svolgerà a Levanto (sp) dall’11 al 14 aprile. 

Scuola dell’Infanzia: come pensare al cambiamento di rotta per riconoscerne la reale importanza

da Tuttoscuola

di Francesca Salvo* Luca Mazzara**

Oggi, ancora troppo spesso, non viene riconosciuta la reale importanza della scuola dell’Infanzia. Di conseguenza, anche la professionalità dei suoi docenti è poco valorizzata. Comunemente si sente ancora parlare di “asilo”, parola che fa prevalentemente riferimento al mondo dell’assistenza, della cura e dell’accudimento, senza far però rilevare l’aspetto educativo e la sua importanza nel percorso di crescita armonica di ogni bambino.

In supporto ci possono venire la scienza, con i suoi molteplici studi che affermano quanto un’educazione di qualità nella prima infanzia favorisca risultati di apprendimento migliori, e anche le nuove direttive legislative entrate in vigore lo scorso anno (“Linee pedagogiche per il sistema integrato 0-6” adottate con decreto ministeriale 22/11/21 n.334, e con l’adozione degli “Orientamenti nazionali per i servizi educativi per l’infanzia”  secondo il decreto n.43 del 24/2/2022).

Ma per il cambiamento di rotta, volto a valorizzare l’importanza della scuola dell’infanzia e utile a creare l’auspicato sistema educativo integrato in prospettiva 0-6, non bastano però le leggi, gli studi scientifici o l’aumento dei fondi dedicati a tali strutture… Occorre una formazione congiunta di educatori e docenti che li aiuti ad utilizzare il più possibile un lessico comune, la creazione di un curricolo educativo, scolastico e formativo articolato ma unitario, il riconoscimento delle specifiche professionalità coinvolte e un coordinamento pedagogico territoriale (già presente per i segmenti 0-3).

“Sii il cambiamento che vorresti vedere nel mondo” diceva Mahatma Gandhi, e allora il cambiamento dovrebbe arrivare dall’interno del mondo della scuola e bisognerebbe che ognuno iniziasse proprio dalla propria scuola.

Ogni Istituto comprensivo quindi, potrebbe, o meglio, dovrebbe, nominare al suo interno un referente per il sistema 0-6 con il compito di seguire l’evoluzione normativa e partecipare alla  formazione congiunta.

Altra buona prassi potrebbe essere nominare un docente della scuola dell’Infanzia nel proprio Staff con compiti di coordinamento tra i vari plessi, portavoce delle istanze delle colleghe, riferimento per la formazione e i vari progetti di finanziamenti. Primo e secondo collaboratore del DS sono scelti tra i docenti della scuola dell’obbligo ma l’autonomia scolastica dà l’opportunità di inserire nel proprio Staff di dirigenza altri docenti e se la scelta ricade su un docente della scuola dell’infanzia il messaggio che passa sarà che anche la scuola dell’infanzia è importante perché i bambini e le bambine saranno poi gli alunni e le alunne delle primarie e i ragazzi e le ragazze della secondaria.

Per facilitare poi il passaggio delle informazioni e delle comunicazioni del referente 0-6 e del coadiutore del DS all’intero gruppo delle docenti dell’infanzia potrebbe essere una buona pratica predisporre collegi di settore in cui ogni ordine di scuola, con le sue peculiarità e le sue problematiche, possa avere uno spazio di confronto dedicato (evitando così, come a volte ancora purtroppo accade, interi collegi docenti con ordini del giorno senza alcun argomento relativo al segmento 3-6).

Questi accorgimenti organizzativi potrebbero inoltre rafforzare il senso di appartenenza di ogni suo membro al proprio IC, migliorare l’identità precisa e fondamentale di un segmento importante come è quello dei servizi 3-6 soprattutto nell’auspicata prospettiva di creare servizi integrati 0-6 e infine, ma non meno importante, valorizzare la professionalità delle docenti della scuola dell’infanzia.

Ovviamente tutto questo è possibile solamente se il primo a conoscere, riconoscere e credere nell’importanza della scuola dell’infanzia è il/la proprio/a dirigente, unica figura che ha poi il potere di mettere in atto queste semplici buone pratiche.

*Referente per la scuola dell’infanzia nell’IC Finale Ligure
**Dirigente scolastico


GPS, informativa sulla piattaforma che sarà usata per l’aggiornamento e inserimento delle domande

da La Tecnica della Scuola

Di Lara La Gatta

Si è svolto oggi, 21 marzo, l’incontro di informativa sulla piattaforma che sarà utilizzata quest’anno per l’aggiornamento e l’inserimento delle domande relative alle Graduatorie Provinciali delle Supplenze.

La FLC Cgil riepiloga le novità di quest’anno:

  • il calcolo del punteggio in piattaforma, che sarà ricondotto ad ogni sezione compilata (ad es. titolo di accesso, titoli culturali, servizi, etc.) e potrà essere stampato;
  • l’inserimento in seconda fascia della scuola secondaria senza i 24 CFU;
  • l’inserimento con riserva per chi conseguirà l’abilitazione o la specializzazione per il sostegno entro il 30 giugno 2024;
  • l’inserimento in entrambe la classi di concorso oggetto di accorpamento per chi ha un titolo che dia accesso a quelle classi.

Restano invece confermati:

  • i titoli di riserva e le preferenze che devono essere ri-dichiarati mediante la funzione di aggiornamento dell’istanza;
  • la possibilità di aggiornare e trasferirsi in altra provincia;
  • la possibilità di confermare le scuole inserite nel precedente biennio e caricate a sistema, o di sostituirle o di modificare l’ordine;
  • l’inserimento dei titoli relativi ai metodi didattici differenziati (es. Montessori, Pizzigoni, Agazzi) non ancora conseguiti, con riserva da sciogliersi qualora il percorso formativo abbia termine entro il 30 giugno.

Il Sindacato evidenzia alcune criticità circa le modalità di attribuzione delle supplenze, tra cui l’esigenza di pubblicazione tempestiva dei posti disponibili e la questione del ripescaggio. Queste tematiche saranno affrontate in incontri specifici sulla procedura “INS” utilizzata per l’assegnazione delle supplenze.

Prove Invalsi classe terza delle medie, disponibili alcuni esempi di domande interattive

da La Tecnica della Scuola

Di Lara La Gatta

Si svolgeranno nel mese di aprile le prove Invalsi per il grado 8, vale a dire per l’ultimo anno della scuola secondaria di I grado.

L’arco temporale va dal 4 al 3 aprile per le classi non campione, mentre il 4, 5, 8 e 9 aprile si svolgeranno le prove nelle classi campione.

Tutti gli allievi sostengono una Prova di Italiano e una di Matematica; quelli dei gradi 5, 8 e 13 svolgono anche una Prova di Inglese, suddivisa in Reading e Listening.

Per prepararsi, su INVALSIopen sono disponibili alcuni esempi di domande interattive.

Gli esempi si riferiscono alle prove di Italiano, Matematica e Inglese, per dare la possibilità agli insegnanti di costruire attività didattiche da utilizzare con i propri studenti e fornire loro un feedback immediato rispetto alle risposte fornite.

Attualmente le domande sono disponibili sul sito istituzionale INVALSI con più modalità: come esempi di domande, per agevolare la comprensione del contenuto delle stesse; sulla Piattaforma TAO per far familiarizzare gli studenti con il formato CBT; sul sito Gestinv, che contiene nel proprio archivio buona parte dei quesiti utilizzati durante le Prove e li organizza secondo alcuni criteri definiti.

In un’apposita pagina sono fornite tutte le indicazioni per le prove del grado 8.

LA PAGINA

Nasce l’intergruppo parlamentare sull’accessibilità digitale

Nasce l’intergruppo parlamentare sull’accessibilità digitale per permettere a 13 milioni di italiani di accedere al web

da Superabile

Roma- Solo il 2-3% di siti web è accessibile a chi ha problemi di
disabilità. Lo denuncia il vicepresidente della commissione Affari
sociali della Camera, Luciano Ciocchetti, presentando a Montecitorio
l’intergruppo sulla accessibilità digitale a cui, spiega, “hanno già
aderito 22 tra deputati e senatori per promuovere iniziative culturali e
legislative che permettano ai 13 milioni di italiani che hanno deficit
di varia natura di accedere alle informazioni e servizi digitali”.

Un problema di software, di grafica e di standard non adeguati a chi ha
dei deficit e cerca di acquistare biglietti, effettuare una
prenotazione, presentare una domanda online.

Il deputato osserva che “come spesso accade in Italia abbiamo ottime
leggi come la Stanca del 2004, il problema è poi l’attuazione pratica.
Dopo 20 anni tanti siti pubblici e privati non sono accessibili a chi ha
difficoltà e parliamo di siti che soprattutto dopo il Covid sono
diventati fondamentali per alcuni servizi. E’ un problema serio anche a
livello europeo dove ci sono 80 milioni di persone con disabilità.
L’accessibilità vuol dire autonomia e welfare”, ha concluso Ciocchetti.

Mario Nobile, direttore generale AgID (Agenzia per l’Italia digitale),
ha sottolineato che il tema dell’accessibilità è “un tema di civiltà che
si estende al capitolo dell’intelligenza artificiale. Una rivoluzione
che rischia di lasciare indietro qualcuno”.

Per investire su questo tema il Pnrr, ha spiegato Nobile, “ha stanziato
80 milioni di euro che permetteranno a 55 amministrazioni tra Regioni,
Comuni e Città metropolitane di acquistare tecnologie e formazione il
personale”.

Infine, Ciocchetti raccoglie una richiesta pressante delle associazioni:
“Come intergruppo possiamo presentare una proposta di legge o un
emendamento a un prossimo veicolo legislativo per permettere alle
persone con disabilità di votare da sole”.

Gite scolastiche, anche quest’anno la metà degli studenti non partirà

da Il Sole 24 Ore

Due ragioni fondamentali: la carenza di insegnanti disponibili a fare da accompagnatori e i costi che non mettono tutti nelle condizioni di partecipare
di Redazione Scuola

Per 1 studente su 2, anche quest’anno, il viaggio d’istruzione con pernottamento fuori probabilmente resterà un miraggio: al 31% la scuola ha già comunicato che non si partirà, l’8% rinuncerà a titolo personale (per sua scelta o della famiglia), il 12% è in attesa di capire cosa accadrà con poche speranze residue visto che siamo già a marzo. E, tra questi, una quota consistente – circa 1 su 4 – probabilmente non farà neanche la meno impegnativa escursione dalla mattina alla sera. Una situazione, questa, del tutto simile a quella rilevata dodici mesi fa.

Osservatorio sulle gite scolastiche

A dirlo è l’edizione 2024 dell’annuale Osservatorio sulle gite scolastiche di Skuola.net, costruito interpellando 1.200 alunni delle classi medie e superiori.Anche i motivi che costringono a dover rinunciare al viaggio sono sempre gli stessi. Al primo posto – così per quasi 4 su 10 – la mancata disponibilità dei professori di accompagnare gli studenti, per non doversi assumere la responsabilità di badare a decine di ragazzi. Da non sottovalutare neanche quanti non partiranno “per punizione”: il 17%, infatti, afferma che alla base ci sono questioni disciplinari. Il 12%, invece, sostiene che a far saltare la trasferta sono stati soprattutto i costi troppo alti dei pacchetti viaggio. Caro-prezzi che, in qualche modo, ha condizionato anche quel 7% che, pur in presenza di una proposta di viaggio da parte della sua scuola, non è potuto partire perché non si è raggiunto un numero minimo di adesioni.Tuttavia, il portafoglio condiziona anche chi il viaggio l’ha già compiuto (18%) o è in rampa di lancio (31%). Tra questi, 2 su 3 affermano che i preventivi di spesa hanno indirizzato in una certa misura meta e durata del viaggio d’istruzione fino a risultare, nel 12% dei casi, addirittura decisivi. Portando a scelte quasi obbligate che, a volte, non sono bastate a far partecipare tutta la classe: il 6% dice che è partito o partirà assieme a meno della metà della classe.Tradotto in termini pratici: i viaggi di istruzione di oggi sono corti, in Italia e con mezzi di trasporto quanto più economici possibili.

Viaggio breve

Per quasi la metà dei partecipanti (46%) la gita non si prolungherà oltre i tre giorni. Poco più di 1 su 5 potrà allungare la permanenza fuori fino a quattro giorni. Solo 1 su 3 riuscirà a prolungarla dai cinque giorni in su.Tutto questo si tramuta in un budget totale che, in circa 2 casi su 3, si manterrà entro i 400 euro. Con i tempi che corrono, è quasi miracoloso che il 14% sia riuscito a contenere la spesa sotto la soglia dei 200 euro. Ma viaggiare resta lo stesso costoso: un quarto (24%) degli intervistati che partiranno ha messo in conto una spesa tra i 400 e i 600 euro, mentre 1 su 7 dovrà sforare il tetto dei 600 euro. Così non stupisce che il pullman sia il mezzo preferito per raggiungere la meta (56%), seguito dall’aereo dall’aereo (22%) e dal treno (14%).

Entro i confini nazionali

Di fronte a un quadro del genere, infine, si comprende anche perché per la stragrande maggioranza degli alunni la gita scolastica si svolgerà all’interno dei confini nazionali: ben 3 su 4 resteranno in Italia. Peraltro, verso mete che permettono in teoria di risparmiare qualcosa. Destinazioni lontane dai classici circuiti turistici, come capoluoghi di provincia meno battuti, località di mare o montagna, borghi e paesi dell’entroterra sono stati o saranno la scelta di circa un quarto delle scuole: li menziona il 23% degli studenti.Tra gli approdi tradizionali, invece, resistono al vertice le solite note: al primo posto, indicate dal 12% degli intervistati, ci sono Napoli e Firenze; subito dietro si piazza Roma, con il 10% delle preferenze.

Mete straniere

Tra le mete straniere, invece, spiccano: Atene, Madrid, Barcellona, Vienna e Praga. Ma, anche qui, le destinazioni “alternative” vanno per la maggiore.Infine, va registrato come il fondo di 50 milioni di euro messo a disposizione dal Governo, abbia aiutato qualche studente in più a partecipare ai viaggi di istruzione: il 3% di quelli in partenza ha usufruito del bonus, mentre il 2% è in attesa dell’esito della domanda. Chiaramente, il reddito ha fatto la sua parte: al momento in cui l’indagine è stata svolta, sussisteva ancora un limite Isee molto basso – 5.000 euro – oltre il quale non era possibile usufruirne. Fa piacere, però, rilevare che un ulteriore 3% di studenti in difficoltà economiche ha ricevuto un supporto economico grazie ai fondi di istituto.

Per gli studenti poche opzioni low-cost

«Purtroppo la partecipazione ai viaggi di istruzione con almeno un pernotto fuori casa, per la metà degli studenti delle scuole secondarie, continua a essere un privilegio. Il problema restano essenzialmente i soldi. Quelli che mancano alle famiglie e quelli che mancano alle scuole per incentivare la partecipazione dei docenti, costretti a sobbarcarsi enormi responsabilità spesso gratis et amore dei. E, anche qualora ci fossero, come avvenuto quest’anno, fondi per aiutare le famiglie meno abbienti, il caro-vita e il cambiamento climatico rischiano di vanificare tutto. Infatti, oggi come oggi, ogni stagione è buona per il turismo di massa, lasciando agli studenti ben poche opzioni low-cost, a meno che non ci si accontenti di mete meno gettonate», così Daniele Grassucci, direttore di Skuola.net.

Concorso riservato Dirigenti Scolastici, convocazione ad aprile e maggio PROVA ORALE di accesso al corso intensivo di formazione a giugno

da OrizzonteScuola

Di redazione

Su InPa è stato pubblicato l’avviso di convocazione per la prova in modalità ORALE di accesso al corso intensivo di formazione di cui al DM 8 giugno 2023, n. 107.

Con riferimento al DM 8 giugno 2023, n. 107 con il quale sono state definite le modalità di partecipazione alla prova di accesso al corso intensivo di formazione e della relativa prova finale in attuazione dell’art. 5, commi da 11-quinquies a 11-novies del decreto-legge 29 dicembre 2022, n. 198 convertito con modificazioni con la legge 24 febbraio 2023, n. 14, e succ. modifiche disposte dal decreto-legge 22 giugno 2023, n. 75 convertito con integrazioni nella legge 10 agosto 2023, n. 112, ai sensi dell’art. 6, comma 3 del medesimo DM si comunica quanto segue.

La prova in modalità orale si svolge presso il Ministero dell’Istruzione e del Merito, Viale Trastevere n. 76/a – Roma nelle seguenti date e orari:

  • Aprile 2024: giorni 10, 11, 12, 17, 18, 20, 24. In ciascuna delle giornate indicate il turno antimeridiano inizia alle ore 8:20; il turno pomeridiano inizia alle ore 13,50
  • Aprile 2024: giorni 16, 23. In ciascuna delle giornate indicate è previsto solo il turno pomeridiano con inizio alle ore 16:00
  • Maggio 2024: giorni 2, 3, 7, 8, 9, 10, 14, 15, 16, 17, 21, 22, 23, 24, 28, 29, 30, 31. In ciascuna delle giornate indicate il turno antimeridiano inizia alle ore 8:20; il turno pomeridiano inizia alle ore 13,50

Ciascun candidato riceve all’indirizzo mail indicato in fase di candidatura la convocazione con indicazione di giorno e orario in cui dovrà sostenere la prova orale, con riferimento alla lingua straniera scelta.

Il giorno della prova, all’atto dell’identificazione, il candidato presenta la domanda di partecipazione inoltrata al sistema informatico che attesta l’avvenuta iscrizione alla procedura unitamente alla ricevuta di avvenuto pagamento del versamento e ad un documento di riconoscimento in corso di validità.

Valutazione

La prova si intende superata con punteggio pari o superiore a 6/10.

Per ciascuna delle materie indicate al comma 1 sono attribuibili un massimo di 15 punti, esclusivamente con l’utilizzo dei numeri interi. Per la verifica della conoscenza di livello B2 del CEF della lingua straniera prescelta sono attribuibili un massimo di 5 punti esclusivamente con l’utilizzo dei numeri interi. Per la verifica della conoscenza degli strumenti informatici e delle tecnologie della comunicazione normalmente in uso presso le istituzioni scolastiche sono attribuibili un massimo di 5 punti esclusivamente con l’utilizzo dei numeri interi. Superano la prova i candidati che conseguono un punteggio complessivo pari o superiore a 60/100. Il punteggio così ottenuto va convertito su base decimale, mantenendo la frazione decimale
eventualmente conseguita dal candidato.

Con successivo avviso della Direzione generale del personale scolastico, verranno comunicati termini e modalità di pagamento del secondo versamento di cui all’art. 4, comma 3 del DM 107/2023 per la partecipazione al corso intensivo di formazione, che si svolgerà dal mese di giugno.

Chi deve svolgere la prova orale

I soggetti di cui all’articolo 2, comma 1, lett. c), sostengono una prova orale della durata minima di 60 minuti. La prova orale consiste in un colloquio su quesiti predisposti dalla Commissione prima dell’inizio della prova orale, proposti al candidato previa estrazione a sorte.

I quesiti sono predisposti in maniera da accertare per ogni candidato la preparazione professionale in ciascuna delle materie sopra indicate e la conoscenza di livello B2 del CEF della lingua straniera prescelta e degli strumenti informatici e delle tecnologie della comunicazione normalmente in uso presso le istituzioni scolastiche,

Si tratta dei candidati che abbiano proposto ricorso entro i termini di legge e abbiano pendente un contenzioso giurisdizionale per mancato superamento della prova orale.

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Mobilità insegnanti di religione, il 21 marzo al via le domande: ci sarà tempo fino al 17 aprile

da La Tecnica della Scuola

Di Lara La Gatta

Partirà ufficialmente domani, 21 marzo, la mobilità per il personale docente di religione cattolica.

Infatti, aprono i termini per presentare domanda di trasferimento per l’a.s. 2024/2025. Ci sarà tempo fino al 17 aprile, mentre gli esiti della mobilità saranno pubblicati il 30 maggio 2024.

Tutte le informazioni sono contenute nell’annuale ordinanza, che per quest’anno è la O.M. n. 31 del 23 febbraio 2024.

Gli insegnanti di religione non presentano domanda online, come il restante personale docente, ma devono compilare la domanda utilizzando il Modello disponibile nella pagina del MIM dedicata alla Mobilità, alla voce Modulistica – Mobilità.

La modulistica

IRC – Domanda di passaggio di ruolo – PR1 scuola dell’infanzia e primaria

IRC – Domanda di passaggio di ruolo – PR2 scuola secondaria I e II grado

IRC – Domanda di trasferimento – TR1 scuola dell’infanzia e primaria

IRC – Domanda di trasferimento – TR2 scuola secondaria I e II grado

Dichiarazioni insegnanti di religione cattolica

Elenchi ufficiali

Elenco diocesi

Intercultura, le prossime scadenze per richiedere una borsa di studio per i programmi estivi

da La Tecnica della Scuola

Di Lara La Gatta

Oltre ai programmi scolastici, Intercultura propone anche i programmi estivi, consentendo ai ragazzi di trascorrere un periodo di vacanza studio all’estero.

Le modalità di partecipazione ai programmi estivi di Intercultura differiscono per alcuni aspetti rispetto a quelle dei programmi scolastici:

  • Verificare i requisiti di età. Per partecipare ai programmi estivi è necessario verificare i requisiti di età della destinazione desiderata, che trovi nella pagina con la descrizione dei programmi.
  • Iscriversi online. Gli studenti interessati possono iscriversi online sul sito di Intercultura. È richiesto il pagamento della quota di iscrizione di 60 euro (che non potrà essere rimborsata in nessun caso) mediante pagamento con carta di credito, Paypal o Satispay. L’iscrizione non è vincolante per la partecipazione futura al programma.
  • Iscriversi con una borsa di studio sostenuta da un partner esterno. Gli iscritti che richiedono una borsa di studio devono completare l’iscrizione entro il 20 gennaio 2024. Dopo aver portato a termine il test di idoneità verranno contattati da un volontario del Centro Locale di riferimento, per concordare la data del colloquio. Successivamente riceveranno l’accesso ad alcuni documenti da compilare online entro il 28 febbraio 2024. L’esito sarà comunicato entro il 31 marzo 2024.
  • Iscriversi senza borsa di studio. Per questo tipo di iscrizione non è necessario effettuare il test. Gli iscritti verranno contattati da un volontario di Intercultura della propria zona, per concordare la data del colloquio. Entro tre settimane dall’effettuazione del colloquio, gli studenti dovranno compilare online il proprio fascicolo di presentazione. In caso di ritardato invio della documentazione, Intercultura considererà il candidato non interessato al programma e potrà procedere ad assegnare il posto ad altri.

Scadenza delle iscrizioni

Il termine delle iscrizioni varia a seconda dei Paesi di destinazione ed è riportato nel paragrafo di descrizione dei singoli programmi. Le iscrizioni potranno essere chiuse anticipatamente in caso di raggiungimento del limite dei posti disponibili e in questo caso la chiusura anticipata sarà riportata nella medesima pagina.

Accettazione domanda

Intercultura confermerà l’accettazione della domanda di partecipazione a seguito dell’avvenuto colloquio con i volontari e della ricezione della documentazione richiesta debitamente compilata.

Borse di studio

Le borse di studio offerte direttamente da Intercultura sono riservate esclusivamente ai programmi scolastici e non sono quindi disponibili per i programmi estivi. Esistono però borse di studio sostenute da partner esterni. Per consultare la lista, in continuo aggiornamento, clicca qui.

I programmi estivi in scadenza

Riportiamo di seguito un elenco delle prossime scadenze previste:

ARGENTINA (corso di spagnolo) – 31 marzo 2024

DANIMARCA (corso di inglese) – 30 aprile 2024

IRLANDA (CORSO DI INGLESE) – 31 marzo 2024

IRLANDA (CORSO DI INGLESE, SLIGO) – 31 marzo 2024

REGNO UNITO – GALLES (CORSO DI INGLESE) – 31 marzo 2024

SPAGNA (corso di spagnolo) – 31 marzo 2024

TUNISIA (corso di arabo) – 31 marzo 2024

Borse di studio dei partner

Numerosi enti ed aziende collaborano con la Fondazione Intercultura mettendo a disposizione numerose borse di studio anche per i programmi estivi.

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Scuola digitale, 50 milioni di euro per la migrazione al cloud di basi dati e applicazioni: proroga domande al 28 giugno

da La Tecnica della Scuola

Di Lara La Gatta

Nell’ambito della PA Digitale 2026 sono stati stanziati 50 milioni di euro, per la migrazione al cloud di basi dati e applicazioni delle scuole.

Nel mese di ottobre 2023 il Dipartimento per la trasformazione digitale dlla Presidenza del Consiglio dei Ministri ha pubblicato un avviso che invita le istituzioni scolastiche a candidarsi per l’implementazione di un Piano di migrazione al cloud (comprensivo delle attività di assessment, pianificazione della migrazione, esecuzione e completamento della migrazione, formazione) delle basi dati e delle applicazioni e servizi dell’amministrazione.

La domanda può essere presentata esclusivamente online sulla piattaforma, accedendo all’area riservata e previa autenticazione tramite identità digitale (SPID, CIE).

Con Decreto n. 56/2024 il termine, inizialmente fissato al 1° marzo, è stato prorogato alle ore 23:59 del 28 giugno 2024.

Sono inoltre istituite due nuove finestre temporali:

  • la prima per il periodo 2 marzo 2024 – 3 maggio 2024
  • la seconda per il periodo 4 maggio 2024 – 28 giugno 2024.

entro cui possono presentarsi le domande di finanziamento. Al termine di ciascuna finestra temporale, saranno ammesse a finanziamento le domande ritenute ammissibili.

È prevista la pubblicazione, entro il termine di almeno tre giorni prima della scadenza di ciascuna nuova finestra temporale, di eventuali chiarimenti ai quesiti pervenuti al Dipartimento tramite la Piattaforma.

Dati di adesione Sciopero 8 marzo 2024

Ministero dell’Istruzione e del Merito
Ufficio di Gabinetto

COMPARTO E AREA ISTRUZIONE E RICERCA

Settore scuola

Sciopero generale dell’intera intera giornata dell’8 marzo 2024 proclamato da Slai Cobas per il sindacato di classe (con adesione di Cobas di Bologna e Cobas di Torino), USB (con adesione USB PI), USI – Unione Sindacale Italiana fondata nel 1912 e ricostituita, FLC Cgil, CUB (con adesione di CUB PI), FISAC CGIL Roma e Lazio, ADL Cobas (con adesione di CLAP), SI COBAS

Dati di adesione

In ottemperanza a quanto previsto dalla Legge 146/90 e successive modifiche e integrazioni, si comunicano i dati definitivi di adesione allo sciopero generale del personale docente, dirigente educativo ed ATA, di ruolo e non di ruolo, digitati dalle istituzioni scolastiche nell’apposito programma di rilevazione presente sul portale SIDI.

A tal proposito risulta che i dati definitivi dello sciopero in questione sono i seguenti:

  • le scuole che hanno comunicato i dati di adesione sono state 6.888 su un totale di 8.373 (82,26%) comprese le istituzioni scolastiche di Trento e Bolzano.
  • per quanto attiene il personale, gli aderenti allo sciopero sono stati 24.739, cioè il 2,64% delle 935.574 unità di personale tenuto al servizio. Questo numero non comprende le 96.001 unità di personale assente per altri motivi (es: malattia, ferie, permesso, etc…).