Torna la buonuscita nel pubblico impiego

da Tecnica della Scuola

Torna la buonuscita nel pubblico impiego
di Dino Caudullo
Una lettrice ha proposto alla Redazione un’interessante questione in ordine al passaggio nel settore del pubblico impiego dal regime del Tfs al regime del Tfr, ponendo l’interrogativo, a proposito della trattenuta del 2,50% operata sulla retribuzione, se in fin dei conti non era più equo mantenere una differenza di trattamento retributivo a fronte di diversi regimi di trattamento di fine rapporto.
Prendiamo spunto da questa riflessione, per fare il punto della situazione in ordine al passaggio nel pubblico impiego dal regime di Tfs (trattamento di fine servizio) al regime di Tfr (trattamento di fine rapporto) e nello specifico, in ordine alla questione relativa alla trattenuta del 2,50% applicata sulla retribuzione.
Si è infatti esaurita in breve tempo la frenesia che aveva coinvolto migliaia di dipendenti pubblici e la maggior parte di associazioni ed organizzazioni sindacali, dopo la sentenza n. 223 dell’11 ottobre scorso con cui la Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale della trattenuta del 2,50% operata sull’80% della retribuzione dei pubblici dipendenti.
Ripercorriamo in breve le tappe della vicenda.
Con alcune decisioni della giustizia amministrativa era stata sollevata la questione di legittimità costituzionale dell’art. 12 del D.L. 31 maggio 2010, n. 78, convertito con modificazioni in legge 30 luglio 2010 n. 122, ritenendosi illegittimo il perdurare del prelievo del 2,50% sull’80% della retribuzione (sin qui operato a titolo di rivalsa sull’accantonamento per l’indennità di buonuscita) considerato che, a seguito dell’entrata in vigore dal gennaio 2011 della legge 122/2010, ai lavoratori pubblici era stata estesa la medesima modalità di finanziamento previsto per i lavoratori privati.
In particolare, era stata censurata la norma nella parte in cui disponeva che sulle anzianità contributive a fare tempo dal 1º gennaio 2011, dovesse applicarsi l’aliquota del 6,91%, senza determinare il venire meno della trattenuta a carico del dipendente pari al 2,50% della base contributiva della buonuscita, operata a titolo di rivalsa sull’accantonamento per l’indennità di buonuscita, in quanto detto regime avrebbe violato gli articoli 3 e 36 della Costituzione, allorché la trattenuta a carico del dipendente pari al 2,50% della base contributiva della buonuscita, produrrebbe una riduzione dell’accantonamento, illogica anche perché in nessuna misura collegata con la qualità e quantità del lavoro prestato.
Con sentenza n. 223/2012 depositata l’11 ottobre 2012, la Corte Costituzionale aveva accolto le censure sollevate dai giudici amministrativi, dichiarando l’illegittimità costituzionale dell’art. 12, comma 10, del d.l. n. 78 del 2010, nella parte in cui non escludeva l’applicazione a carico del dipendente della rivalsa pari al 2,50% della base contributiva, prevista dall’art. 37, comma 1, del D.P.R. n. 1032 del 1973.
I giudici di legittimità, in particolare, hanno rilevato che fino al 31 dicembre 2010 la normativa imponeva al datore di lavoro pubblico un accantonamento complessivo del 9,60% sull’80% della retribuzione lorda, con una trattenuta a carico del dipendente pari al 2,50%, calcolato sempre sull’80% della retribuzione.
La differente normativa pregressa prevedeva, dunque, un accantonamento determinato su una base di computo inferiore e, a fronte di un miglior trattamento di fine rapporto, esigeva la rivalsa sul dipendente.
Nel nuovo assetto dell’istituto determinato dalla norma impugnata, invece, la percentuale di accantonamento opera sull’intera retribuzione, con la conseguenza che il mantenimento della rivalsa sul dipendente, in assenza peraltro della “fascia esente”, determina una diminuzione della retribuzione e, nel contempo, la diminuzione della quantità del Tfr maturata nel tempo.
A parere della Corte Costituzionale, la disposizione censurata, a fronte dell’estensione del regime di cui all’art. 2120 del Codice Civile (ai fini del computo dei trattamenti di fine rapporto) sulle anzianità contributive maturate a fare tempo dal 1º gennaio 2011, determinava quindi – irragionevolmente – l’applicazione dell’aliquota del 6,91% sull’intera retribuzione, senza escludere nel contempo la vigenza della trattenuta a carico del dipendente pari al 2,50% della base contributiva della buonuscita, operata a titolo di rivalsa sull’accantonamento per l’indennità di buonuscita, in combinato con l’art. 37 del D.P.R. 29 dicembre 1973, n. 1032.
La norma è stata quindi ritenuta in contrasto con gli articoli 3 e 36 della Costituzione, in quanto nel consentire allo Stato una riduzione dell’accantonamento, irragionevole perché non collegata con la qualità e quantità del lavoro prestato e perché – a parità di retribuzione – determinava un ingiustificato trattamento deteriore dei dipendenti pubblici rispetto a quelli privati, non sottoposti a rivalsa da parte del datore di lavoro.
L’entusiasmo suscitato dalla pronuncia della Consulta è stato però immediatamente smorzato dal perentorio intervento del Governo.
Nella seduta di Consiglio dei Ministri del 26 ottobre, è stato infatti approvato un decreto legge che mirava a tamponare gli effetti della decisione della Corte Costituzionale, ripristinando la disciplina del trattamento di fine servizio nei riguardi del personale interessato dalla pronuncia.
In particolare, con il decreto legge 29 ottobre 2012 n. 185 recante “Disposizioni urgenti in materia di trattamento di fine servizio dei dipendenti pubblici” – entrato in vigore il 31 ottobre – il Governo, al dichiarato fine di dare attuazione alla sentenza della Corte Costituzionale e di salvaguardare gli obiettivi di finanza pubblica, ha disposto l’abrogazione a decorrere dal 1° gennaio 2011 dell’articolo 12, comma 10, del D.L. 31/5/2010 n. 78, convertito, con modificazioni, dalla L. 30/7/2010 n.122.
Con il predetto decreto, il Governo ha anche disposto che i trattamenti di fine servizio già liquidati in base alla disposizione abrogata, debbano essere riliquidati d’ufficio entro un anno ai sensi della disciplina vigente prima dell’entrata in vigore del citato articolo 12, comma 10; il decreto ha altresì previsto che, in ogni caso, non si provvede al recupero a carico del dipendente delle eventuali somme già erogate in eccedenza.
Considerato che erano stati già avviati numerosi contenziosi finalizzati alla restituzione del contributo previdenziale obbligatorio nella misura del 2,5 per cento della base contributiva utile, il Governo ha precisato nel decreto legge 185/2012, che detti processi pendenti si estinguono di diritto e l’estinzione è dichiarata con decreto, anche d’ufficio; le sentenze eventualmente emesse, fatta eccezione per quelle passate in giudicato, restano prive di effetti.
Ebbene, il decreto legge in questione avrebbe dovuto essere convertito in legge entro 60 giorni dalla sua emanazione e, quindi, entro il 29 dicembre.
Considerate le note vicende che anno interessato il Governo Monti, il decreto legge n. 185/2012 non è però stato convertito in legge e pertanto è decaduto, cessando di avere efficacia.
I tecnici del Governo non hanno però perso di vista la questione, considerato che dalla mancata conversione del decreto legge sarebbero derivati costi non indifferenti per il bilancio dello Stato, costretto al rimborso delle somme trattenute sulle retribuzioni dei pubblici dipendenti, per cui in extremis sono corsi ai ripari.
A decorrere dal 29 dicembre 2012, le disposizioni del decreto legge n. 185/2012 infatti sono state recepite dall’art. 1, commi da 98 a 100, della L. 24 dicembre 2012, n. 228 (c.d. legge di stabilità).
I commi 98 e 99 dell’art.1 della L. n. 228/2012 hanno infatti integralmente riportato il medesimo testo dell’art.1 del D.L. n. 185/2012, mentre il comma 100 ha puntualizzato che “Restano validi gli atti e i provvedimenti adottati e sono fatti salvi gli effetti prodottisi ed i rapporti giuridici sorti sulla base delle norme del decreto-legge 29 ottobre 2012, n. 185”.
In buona sostanza il Governo si è salvato in calcio d’angolo, reiterando le disposizioni introdotte con il decreto legge 185 non convertito in legge, con la conseguenza che torna la vecchia buonuscita per i dipendenti pubblici, mantenendo efficacia il regime normativo precedente al decreto legge n. 78/2010.

Casse vuote, il Ministero cerca sponsor

da Tecnica della Scuola

Casse vuote, il Ministero cerca sponsor
di R.P.
Per produrre la “Carta dello studente” il Ministero è in cerca di sponsor perchè non ha la possibilità di produrle in proprio. Ma in tempi di crisi, ci sarà uno sponsor disposto a produrre e distribuire 3milioni e mezzo di carte ?
I tagli al bilancio del Miur imposti dalla spending review e da altre misure di contenimento della spesa si fanno sentire in tutti i settori.
Non c’è solo il problema di garantire adeguati finanziamenti alle scuole per garantire spese di funzionamento e pagamento delle supplenze.
Ormai anche progetti pubblicizzati con grande enfasi dal Governo rischiano di ridursi a poca cosa.
La fine della carta dello studente potrebbe essere vicina, anzi vicinissima.
Proprio nella giornata dell’11 febbraio, infatti, il Miur ha lanciato il bando di gara per la produzione della carta (3 milioni e mezzo di esemplari, da distribuire agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado e alle Università convenzionate).
Peccato che il bando preveda che chi accetta di produrle lo dovrà fare a proprie spese in cambio della esposizione del proprio marchio sulla carta stessa.
Il fatto è che in un momento di crisi economica e finanziaria come quello che stiamo attraversando non è detto che lo sponsor si trovi subito.
Produrre tre milioni e mezze di carte costerà certamente parecchio anche perché bisognerà considerare i costi di confezionamento e di distribuzione: il capitolato predisposto dagli uffici del Ministero prevede che le carte vengano applicate ad una lettera personalizzata e imbustata e quindi impacchettate scuola per scuola (5.500 confezioni in tutto) con tanto di lettera di accompagnamento per i dirigenti scolastici.
Adesso chi vorrà sponsorizzare l’operazione dovrà inviare la propria proposta al Miur entro 30 giorni.
Una apposita commissione valuterà le diverse offerte e procederà a conferire l’incarico della fornitura.
Sempre che ci sia almeno un offerente.

Profumo, ecco la “Carta dello Studente-IoStudio

da Tecnica della Scuola

Profumo, ecco la “Carta dello Studente-IoStudio
Il ministro Francesco Profumo ha presentato le novità della “Carta dello Studente-IoStudio”, ai cui servizi e offerte già previsti ne sono stati aggiunti altri attraverso nuovi accordi e convenzioni
Alle agevolazioni per i trasporti, già previste e consultabili on-line, si aggiunge la nuovissima offerta per gli studenti da parte di Alitalia. Sono previsti il 30% di sconto sulle tratte nazionali e il 20% su quelle internazionali, attraverso gli e-coupon scaricabili dal Portale dello Studente.
Inoltre nell’ambito delle politiche di educazione finanziaria e di promozione della moneta elettronica promosse dal Miur, è stato avviato il progetto per rendere la Carta dello Studente anche una carta prepagata. Gli studenti potranno quindi utilizzarla per effettuare acquisti, anche on-line, usufruendo da subito degli sconti previsti dalle convenzioni sottoscritte.
Vengono introdotte molte novità nelle offerte per telefonia, internet e tecnologia dedicate esclusivamente agli studenti, grazie al rinnovo degli accordi con Tim, Vodafone e Wind.
Per i cinefili, grazie agli accordi siglati dal Ministero con Agiscuola, Acec, Anec, Anem e Anica, gli studenti in possesso della carta avranno diritto al 40% di sconto su tutti gli spettacoli dal lunedì al mercoledì in tutti i cinema aderenti. Nasce inoltre il nuovo portale “IoStudio Cinema” per conoscere tutte le iniziative del mondo del cinema dedicate alla scuola: incontri con gli autori, gli attori e i registi, le anteprime dei film in uscita, ma anche concorsi per gli studenti, opportunità formative e materiale didattico per i docenti.
Garantita inoltre la tracciabilità per assicurare le famiglie e verranno pure inibite le categorie merceologiche a rischio quali il gioco on-line, armi, etc.
La Carta sarà attivabile solo su esplicita richiesta delle famiglie. Per raggiungere questo obiettivo, a partire da oggi, sul sito del Miur, è in linea l’avviso pubblico per l’individuazione di un partner finanziario che permetta, dal prossimo anno scolastico, l’integrazione di IoStudio con uno strumento di pagamento. I soggetti interessati potranno presentare domanda entro 30 giorni dalla data di pubblicazione del bando.
“IoStudio” è un progetto del Miur realizzato sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica in collaborazione con Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Associazione Nazionale Comuni Italiani, Unione delle Province d’Italia, CNI Unesco.

La rete scolastica non cambia e le piccole sedi restano senza DS

da tuttoscuola.com

La rete scolastica non cambia e le piccole sedi restano senza DS
Fumata nera della Conferenza unificata sulla riforma del dimensionamento
 

Il nuovo dimensionamento per la rete scolastica dovrà aspettare. L’intesa in Conferenza unificata sembrava fatta, dopo che in sede tecnica era stato concordato un testo che prevedeva una sostanziale modifica della norma (legge 111/2011) che aveva modificato la struttura della rete e, in particolare, l’organico dei dirigenti scolastici.

L’intesa si era resa necessaria per la parziale bocciatura della Consulta che aveva ritenuto illegittima la procedura unilaterale dello Stato con esclusione della concorrenza delle Regioni.

In sede tecnica era stato concordato un parametro medio per istituzione scolastica di 900 alunni e, cosa più importante, erano stati restituiti i posti di dirigente titolare nelle piccole sedi sottodimensionate di montagna. La restituzione di quei posti, anche se temperata dal dimezzamento degli organici di dirigente dei CPIA (da 107 a 55), aveva un costo di circa 200 milioni su cui pendeva l’ok definitivo del MEF.

Ok che alla fine non c’è stato. Senza la garanzia di risorse certe da parte del Governo, non ci sono le condizioni per dare pieno seguito all’intesa sul dimensionamento della rete scolastica. È stata questa la posizione che hanno espresso unitariamente le Regioni, con la conseguente richiesta di chiedere il rinvio dell’intesa.

La vicepresidente della Toscana, Stella Targetti, coordinatrice degli assessori all’istruzione, ha sottolineato il disappunto delle Regioni di fronte alla realtà emersa nel corso dell’incontro e ha ribadito come sia fondamentale che il nuovo criterio di definizione del contingente regionale dei dirigenti scolastici venga sancito solo al momento in cui c’è la reale certezza che sia sostenibile finanziariamente l’abrogazione della norma attuale.

A questo punto tutto è rimandato al dopo elezioni. Difficile che con il prossimo anno scolastico possano intervenire modifiche significative sulla attuale situazione della rete.

Concorsone, le prove dell’11 e 12 febbrario spostate a dopo il voto

da tuttoscuola.com

Concorsone, le prove dell’11 e 12 febbrario spostate a dopo il voto
 

Le prove scritte del concorso dei docenti, che dovevano svolgersi oggi e domani e sono state rinviate per il maltempo, si terranno subito dopo le elezioni. Lo ha riferito il ministro dell’istruzione, Francesco Profumo, precisando che domani “sarà fatto il punto per poi procedere con regolarità“.
Il ministro ha difeso la scelta di rinviare i primi due giorni delle prove scritte del “concorsone”: “Ci sono 11 regioni completamente bloccate per neve e basse temperature – ha osservato il ministro, intervistato a margine della presentazione della nuova Carta dello studente – è una situazione complicata sulla mobilità. Abbiamo pensato in anticipo, e questo è un buon segnale di gestione di sistemi complessi, che fosse opportuno rimandare la prima e la seconda prova“, in coda di quelle già calendarizzate.

C’è una grande attenzione nella situazione di maltempo per anziani, disabili e bambini e abbiamo pensato – ha concluso – che mettere migliaia di persone in mobilità avrebbe aggravato i compiti della protezione civile“. I 95mila candidati al concorso (compresi i 7.000 riammessi grazie al ricorso nonostante il risultato non sufficiente della prova preselettiva) sono stati perlopiù raggiunti dalla e-mail ministeriale che avvisava del rinvio, grazie alla totale informatizzazione del concorso.

IoStudio, la carta servizi degli studenti italiani si arricchisce

da tuttoscuola.com

IoStudio, la carta servizi degli studenti italiani si arricchisce
 

Il ministro Francesco Profumo ha presentato le novità della “Carta dello Studente-IoStudio”, la carta servizi dello studente italiano. I servizi e le offerte già previsti dalla Carta sono stati ulteriormente ampliati e sviluppati, tramite nuovi accordi e convenzioni in favore degli studenti e delle loro famiglie.

Trasporti

Alle agevolazioni per i trasporti, già previste e consultabili on-line, si aggiunge la nuovissima offerta per gli studenti da parte di Alitalia. Sono previsti il 30% di sconto sulle tratte nazionali e il 20% su quelle internazionali, attraverso gli e-coupon scaricabili dal Portale dello Studente.

Acquisti on line – “IoStudio” diventa anche carta prepagata

Nell’ambito delle politiche di educazione finanziaria e di promozione della moneta elettronica promosse dal Miur, è stato avviato il progetto per rendere la Carta dello Studente anche una carta prepagata. Gli studenti potranno quindi utilizzarla per effettuare acquisti, anche on-line, usufruendo da subito degli sconti previsti dalle convenzioni sottoscritte.

Sarà garantita inoltre sicurezza alle famiglie tramite la tracciabilità degli acquisti e l’inibizione di categorie merceologiche a rischio quali il gioco on-line, armi, etc. La Carta in ogni caso sarà attivabile solo su esplicita richiesta delle famiglie. Per raggiungere questo obiettivo, sul sito del Miur, è in linea l’avviso pubblico per l’individuazione di un partner finanziario che permetta, dal prossimo anno scolastico, l’integrazione di IoStudio con uno strumento di pagamento. I soggetti interessati potranno presentare domanda entro 30 giorni dalla data di pubblicazione del bando.

Comunicazioni

Vengono introdotte molte novità nelle offerte per telefonia, internet e tecnologia dedicate esclusivamente agli studenti, grazie al rinnovo degli accordi con Tim, Vodafone e Wind.

Cinema

Per gli appassionati di cinema, grazie agli accordi siglati dal Ministero con Agiscuola, Acec, Anec, Anem e Anica, gli studenti in possesso della carta avranno diritto al 40% di sconto su tutti gli spettacoli dal lunedì al mercoledì in tutti i cinema aderenti. Nasce inoltre il nuovo portale “IoStudio Cinema” per conoscere tutte le iniziative del mondo del cinema dedicate alla scuola: incontri con gli autori, gli attori e i registi, le anteprime dei film in uscita, ma anche concorsi per gli studenti, opportunità formative e materiale didattico per i docenti.

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“IoStudio” è un progetto del Miur realizzato sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica in collaborazione con Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Associazione Nazionale Comuni Italiani, Unione delle Province d’Italia, CNI Unesco.

UTILIZZO DELLE SCUOLE IN OCCASIONE DELLE CONSULTAZIONI ELETTORALI

UTILIZZO DELLE SCUOLE IN OCCASIONE DELLE CONSULTAZIONI ELETTORALI DEL 24-25 FEBBRAIO 2013. LE RICADUTE SULLE ATTIVITA’ DELLE SCUOLE E SUGLI OBBLIGHI DEL PERSONALE.

In occasione di qualunque consultazione elettorale il MIUR, su richiesta del Ministero dell’Interno, emana specifiche circolari che prevedono, di norma, un periodo di sospensione delle lezioni, per consentire ai comuni l’installazione dei seggi elettorali nelle sedi scolastiche. Sono molte le scuole che verranno utilizzate anche per le prossime elezioni politiche per il rinnovo del Parlamento e per le  elezioni di alcune regioni.

Il MIUR ha comunicato che il Ministero dell’Interno, con nota n. 59 del 4/01/2013, ha precisato che le operazioni di voto si svolgeranno dalle ore 8.00 alle ore 22.00 della domenica 24 e dalle ore 7.00 alle ore 15.00 del lunedì 25 febbraio 2013.Il Ministero ha pertanto chiesto la disponibilità dei locali scolastici – sedi di seggio elettorale – dal pomeriggio di venerdì 22 febbraio sino alla giornata di mercoledì 27 febbraio 2013 compresa per l’approntamento e lo smontaggio dei seggi e lo svolgimento delle operazioni di voto e di scrutinio.

Spetta ora ai Sindaci dei diversi comuni che, assumendo poteri prefettizi, definire con propria ordinanza l’individuazione degli edifici scolastici per le elezioni e l’insediamento dei vari seggi.

Dopo l’emanazione dell’ordinanza del sindaco, il Dirigente Scolastico, previi accordi locali da stipulare con i Comuni e informate le Prefetture e i Dirigenti degli UST,  potrà consegnare, se necessario, le chiavi del plesso ad un Referente individuato dal Comune.                                       Il Referente comunale sarà, fino alla conclusione delle attività elettorali, il garante responsabile dell’apertura, della chiusura , della conservazione, della tutela dei beni della scuola e del ripristino nella stessa di adeguate condizioni igienico sanitarie.

 

Ovviamente le ricadute sulle attività della scuola e, quindi, sugli obblighi del personale, dipendono dal tipo di provvedimento emanato dal sindaco del comune di quella scuola.

 

Proviamo ad esaminare le fattispecie più diffuse.

 

A) CHIUSURA TOTALE DELLA SCUOLA

 

La chiusura della scuola per elezioni, trattandosi le consultazioni elettorali di una causa di forza maggiore  esterna  di interruzione indipendente dalla volontà dell’Istituzionescolastica, è equiparata a quella disposta per gravi eventi (nevicate, alluvioni ecc.) o anche per interventi di manutenzione straordinaria che precludono al personale e agli allievi l’accesso ai locali.

 

Le assenze così determinate, comprese quelle del personale ATA, sono pienamente legittimate e non devono essere “giustificate” e nemmeno essere oggetto di decurtazione economica, di recupero né da parte del personale docente né da parte del personale  ATA (anche nel caso in cui il calendario scolastico scenda la si sotto dei 200 giorni di lezione previsti dall’art. 74 del D.Lgs. 297 del 16/04/1994), e tantomeno  considerate ferie o permessi retribuiti.

Essendo il rapporto di lavoro del personale della scuola di natura civilistica e obbligazionaria tra le parti che lo sottoscrivono, il principio giuridico di riferimento è l’art. 1256 del Codice civile, che recita: “L’obbligazione si estingue quando, per una causa non imputabile al debitore (nel nostro caso dipendente della scuola), la prestazione diventa impossibile. Se l’impossibilità è solo temporanea, il debitore, finché essa perdura, non è responsabile del ritardo dell’adempimento”.

I giorni di chiusura per causa di forza maggiore devono quindi essere assimilati a servizio effettivamente e regolarmente prestato, in quanto il dipendente non può prestare la propria attività per cause esterne e tale chiusura è “utile” a qualunque titolo: 180 giorni per l’anno di prova, proroga/conferma di una supplenza ecc.

 

 

B)CHIUSURA TOTALE DI UNO O PIU’ PLESSI DELLA SCUOLA

 

 

Può accadere che solo uno o più plessi dell’istituzione scolastica siano individuati sede di seggio elettorale.

Nei plessi individuati sede di seggio elettoraleci troviamo nella fattispecie della chiusura dell’edificio, pertanto non vi sono obblighi di servizio. Ricordiamo infatti che l’O.M. 185/1995 (art. 3, comma 30) prevede che : “Gli insegnanti a disposizione per la temporanea chiusura dei locali della sede di servizio a causa di disinfestazione o di consultazione elettorale non sono da considerare in soprannumero e non possono essere pertanto utilizzati negli altri plessi del circolo o nelle sezioni staccate o scuole coordinate”.Il personale docente che non può svolgere lezione non è  neanche obbligato a recuperare le ore di lezione non svolte (solo le attività non di insegnamento  già programmate devono essere svolte regolarmente, ma se ciò non fosse possibile per l’indisponibilità dei locali , le riunioni  dovranno essere rinviate).

 

Ma, in occasione di ogni consultazione elettorale,  alcuni dirigenti scolastici interpretano le norme in maniera autonoma. In particolare se una sede distaccata o la sede centrale non sono sede di seggio elettorale alcuni dirigenti scolastici obbligano il personale a svolgere servizio nelle sedi non impegnate nelle elezioni motivando il tutto con l’argomentazione che in particolare riguardo alla scuola primaria, il riferimento all’OM 185/95  non è da ritenersi più applicabile  per l’avvenuta introduzione – successiva a tale data – soprattutto degli organici funzionali per scuola dell’infanzia e scuola primaria. Tale assunto non può essere sostenuto e, pertanto, in mancanza di ulteriori disposizioni, le scuole devono attenersi alle disposizioni esistenti. Disposizioni che trovano conferma nella normativa generale sopracitata, in quella contrattuale e sul sistema di diritti e doveri da questa instaurato. Si veda l’art. art. 6 del CCNL, o anche l’art. 4 del CCNI.

E comunque anche coloro che sostengono che nell’ambito delle leggi e degli atti

organizzativi, ledeterminazioni per l’organizzazione degli uffici e le misure inerenti alla gestione dei rapporti di lavorospettano alla dirigenza sono stati obbligati a rispettare la normativa contrattuale .

 

Una eventuale disposizione da parte del Dirigente Scolastico, attraverso un ordine di servizio che preveda la prestazione lavorativa di personale ATA o di personale docente dell’organico funzionale (primaria ed infanzia) o di unico organico su più succursali nella secondaria originariamente assegnati ai plessi dove non si svolgono le elezioni, nel plesso o nei plessi in cui si svolge la normale attività didattica, trattandosi di aspetti organizzativi del lavoro, sono materia di contrattazione d’istituto e quindi vanno concordati tra Dirigenti scolastici e RSU, rispettando quanto previsto dalla contrattazione di scuola, ai sensi

 

dell’art. 6, comma 2, lettere h e m del CCNL/2007 ( flessibilità contrattata) e comunque riconoscendo loro  un compenso forfetario per flessibilità e/o intensificazione della prestazione abituale. Risulta, infatti, che in alcune scuole la questione sia stata oggetto di Contrattazione e sia stata prevista una “rotazione” del personale ATA da un plesso ad un altro in caso di particolari e temporanee esigenze di servizio.  Oppure per quanto riguarda il personale  docente  dell’organico funzionale (primaria ed infanzia) o di unico organico su più succursali nella secondaria e sempre che la sostituzione avvenga nell’altra scuola non ubicata in comune diverso deve trattarsi di sostituzione improvvise di assenti  per cui non sia stato possibile nominare precedentemente un supplente.

Non è consentito inoltre  ai dirigenti scolastici, essendo l’attività prestata presso i seggi equiparata (2° comma art. 119 L. 361/57) ad attività lavorativa, di richiedere unilateralmente  prestazioni lavorative nei giorni coincidenti con le operazioni elettorali, anche se eventuali obblighi di servizio fossero collocati in orario diverso da quello di impegno ai seggi.

 

C) CHIUSURA DI UNA PARTE DELL’EDIFICIO SCOLASTICO MA SENZA LA    CHIUSURA DELLA PRESIDENZA E DELLA SEGRETERIA

 

Si possono verificare situazioni in cui non viene utilizzato l’intero edificio scolastico per lo svolgimento delle elezioni, ma solo di una parte (dove sono le aule) per la collocazione dei seggi elettorali. In questo caso i docenti non hanno obblighi d’insegnamento. Nel caso in cui la Presidenza e la segreteria rimangono aperte, il personale amministrativo rimane in servizio per le connesse esigenze, il restante personale ATA non è tenuto nei giorni lavorativi di chiusura a prestare servizio.In ogni caso l’utilizzo del personale non può essere stabilito in via unilaterale ma deve sempre essereregolato nel contratto di scuola. Ma, se non vi è una separazione netta tra i locali adibiti a seggio elettorale e quelli adibiti a sede di servizio della scuola stessa,è nei poteri del Presidente di seggio decidere la chiusura dell’intera scuola  per ragioni di sicurezza e di regolarità delle operazioni di voto.

 

D) CHIUSURA DELLA SEDE CENTRALE SEDE DI SEGRETERA MA NON DI ALTRI PLESSI, SUCCURSALI O SEZIONI STACCATE

 

Qualora il plesso sede di segreteria risulti sede di seggio tutti i docenti e gli alunni della sede centrale rimangono a casa e gli Ata in servizio nella sede centrale non potranno prestare servizio nella loro sede. La scuola ovviamente con criteri da definire in contrattazione, dovrà far fronte alle possibili esigenze delle sedi aperte e per garantire comunque il minimo servizio essenziale di segreteria, potrà spostare, almeno per le funzioni indispensabili, l’attività di  segreteria e il personale strettamente necessario in altro plesso.

 

E) SCUOLE NON SEDE DI SEGGIO

 

Nei plessi non individuati sede di seggio elettoralesi dovrà svolgere normale attività didattica e dunque questi edifici dovranno necessariamente rimanere aperti: docenti e personale ATA assegnati a tali plessi dovranno recarsi a scuola regolarmente e secondo il proprio orario di servizio.

 

 

 

F) COMPITI DEI COMUNI E DELLE SCUOLE NELL’ALLESTIMENTO E RIMESSA IN ORDINE DELLE AULE, VIGILANZA E PULIZIA ORDINARIA E STRAORDINARIA

Le istituzioni scolastiche interessate hanno solo il compito di mettere  a disposizione delle Amministrazioni comunali i locali scolastici nei giorni necessari per l’approntamento di seggi e lo svolgimento delle operazioni elettorali, mentre il servizio di vigilanza, lo svuotamento e la rimessa in ordine delle aule e la pulizia straordinaria (oltre alla  disinfestazione dei locali) è di competenza dell’ Amministrazione Comunale (al personale della scuola non impegnato nelle elezioni  spetta solo la normale pulizia e la rimozione del materiale didattico, in quanto materiale appartenente alla scuola stessa ).

In alcuni casi, i Comuni, non avendo personale sufficiente per le operazioni a loro spettanti, si rivolgono alle scuole affinché, con apposito finanziamento, tali compiti siano assolti dai collaboratori scolastici. Il dirigente scolastico può servirsi allo scopo di collaboratori scolastici della stessa scuola o di altro plesso o sezione staccata,  disponibili su base volontaria  ad effettuare in occasione della consultazione elettorale, ovviamente dietro  compenso, il servizio richiesto.

La Circolare 54 Prot. n. AOODRPI 1299/U/A19b dell’USR del Piemonte del 6 Febbraio 2013 afferma che, per salvaguardare l’igiene della scuola utilizzata, prima della riconsegna dei locali, tutte le Amministrazioni  Comunali provvederanno a fare effettuare un’adeguata pulizia degli stessi, utilizzando, soprattutto per i servizi igienici, prodotti con potere disinfettante (C.M. del 3.10.1978 n. 239).

La stessa circolare da precise indicazioni sulla eventuale consegna delle chiavi e dei locali al referente comunale :

In caso di necessità, previi accordi locali da stipulare con i Comuni e informate le Prefetture e i Dirigenti degli UST,  il Dirigente Scolastico potrà consegnare le chiavi del plesso ad un Referente individuato dal Comune. Al Referente comunale, oltre alla consegna delle chiavi, sarà opportuno:

 

  1. dare adeguate informazioni sul funzionamento  e sulla localizzazione degli impianti,
  2. indicare la localizzazione delle uscite di sicurezza della scuola,
  3. comunicare il nominativo di una persona a cui far riferimento in caso di impreviste necessità o di eventuali situazioni di emergenza.

Sesta bozza di Decreto sulle classi di concorso. Ma l’emanazione si allontana…

Sesta bozza di Decreto sulle classi di concorso. Ma l’emanazione si allontana…

I primi di febbraio il MIUR ha reso nota l’ennesima (la sesta!) bozza di regolamento di riforma delle classi di concorso.

Le poche differenze con le bozze precedenti vanno – sia pur parzialmente – nella direzione auspicata dal CNAFAM.

Riguardo le discipline artistiche, si segnala l’allegato H, di nuova concezione, che sostanzialmente accorpa – stabilendone la corrispondenza – le classi A01 e A08 (Arte e immagine nella scuola secondaria di I grado e Discipline architettoniche, del Design e storico-artistiche). Non affrontati, nella sostanza, i problemi posti dalla recentissima equiparazione dei diplomi rilasciati dalle Accademie di Belle Arti alla laurea in Storia dell’Arte (legge di stabilità 2013), che comportano l’accorpamento anche della classe A43 (Storia dell’Arte), con la conseguente possibilità per i diplomati dell’Accademia di Belle Arti di insegnare anche Storia dell’Arte nei Licei.
Riguardo le discipline musicali, si segnala, sempre nell’allegato H, il sostanziale accorpamento tra le classi A44 e A45 (Strumento musicale e musica nel I e nel II ciclo d’istruzione). Anche questo passo va nella direzione da sempre auspicata dal CNAFAM di una sola classe di concorso per lo strumento musicale in tutti gli ordini e gradi di scuola. Resta, anche stavolta, da affrontare con coraggio il problema dell’insegnamento della Storia della musica, vista l’equiparazione stabilita dalla legge di stabilità 2013 tra diplomi di Conservatorio e lauree in Musicologia, che implica la possibilità per i diplomati di Conservatorio di insegnare Storia della Musica nei Licei musicali e coreutici.
Infine, riguardo le discipline coreutiche, si segnala l’allegato G, che prevede il diploma di II livello ad indirizzo classico o contemporaneo quale titolo di accesso al TFA. Anche in questo caso, si dimenticano i titoli di vecchio ordinamento, ai quali già la normativa precedente dava valore abilitante, e che sono adesso stati equiparati ai titoli di II livello dalla citata legge di stabilità 2013.

Ma la vera notizia è che la riforma delle classi di concorso sarebbe stata accantonata dal MIUR, e rimandata al dopo-elezioni: un modo per prendere fiato e affrontare con più calma i numerosi problemi sottolineati da associazioni sindacali e di categoria. Non ultimo, quello dello strumento normativo da utilizzare.

Ci auguriamo che in questo lasso di tempo sia fatto tesoro delle indicazioni del CNAFAM, e che esse vengano inserite nello schema definitivo di Decreto.

Nota 12 febbraio 2013, Prot.n. 995

Nota 12 febbraio 2013, Prot.n. 995

Oggetto: Attuazione intesa 30 gennaio 2013 “Assegnazione acconto sulla risorsa finanziaria per il finanziamento del Mof a.s. 2012/2013. Ripartizione quota € 24,66 per le scuole collocate in aree a rischio, con forte processo immigratorio e contro la dispersione scolastica” – Esercizio Finanziario 2012.

Intesa 6 febbraio 2013

Avviso 12 febbraio 2013

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Dipartimento per l’Istruzione

Direzione Generale per il Personale Scolastico

 

Avviso 12 febbraio 2013

 

OGGETTO: D.D.G. n. 82 del 24 settembre 2012. – Concorso a posti e cattedre per titoli ed esami finalizzato al reclutamento del personale docente nella scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I e II grado. Avviso relativo al rinvio di alcune prove scritte.

Si comunica che le prove di esame previste per i giorni 11 e 12 febbraio 2013 e non tenutesi per le avverse condizioni meteorologiche si svolgeranno nelle sedi già individuate dagli Uffici Scolastici Regionali, secondo il seguente calendario:

giovedì 28 febbraio 2013, mattina: Infanzia
“ “ “ pomeriggio: A017 (Discipline economico- aziendali)

venerdì 1° marzo 2013, mattina: Primaria
“ “ “ pomeriggio: A033 (Tecnologia)

Resta confermato per le restanti procedure concorsuali il calendario pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale (IV Serie Speciale – Concorsi ed Esami) n. 4 del 15 gennaio 2013.

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PROGRAMMA DI AZIONE BIENNALE PER LA PROMOZIONE DEI DIRITTI E L’INTEGRAZIONE DELLE PERSONE CON DISABILITÀ

PROPOSTA DI
PROGRAMMA DI AZIONE BIENNALE PER LA PROMOZIONE DEI DIRITTI E L’INTEGRAZIONE DELLE PERSONE CON DISABILITÀ
IN ATTUAZIONE DELLA LEGISLAZIONE NAZIONALE E INTERNAZIONALE AI SENSI DELL’ART. 5, CO. 3, DELLA LEGGE 3 MARZO 2009, N. 181

INDICE

INTRODUZIONE…………………………………………………………………………………………………………………………………………….2
QUADRO GENERALE E ARTICOLAZIONE DEL PROGRAMMA D’AZIONE BIENNALE……………….4
LINEA DI INTERVENTO 1
Revisione del sistema di accesso, riconoscimento/certificazione della condizione di disabilità e modello di
intervento del sistema socio-sanitario …………………………………………………………………………………………………………………8
LINEA DI INTERVENTO 2
Lavoro e occupazione ……………………………………………………………………………………………………………………………………….13
LINEA DI INTERVENTO 3
Politiche, servizi e modelli organizzativi per la vita indipendente e l’inclusione nella società…………………………….19
LINEA DI INTERVENTO 4
Promozione e attuazione dei principi di accessibilità e mobilità ………………………………………………………………………..28
LINEA DI INTERVENTO 5
Processi formativi ed inclusione scolastica………………………………………………………………………………………………………..37
LINEA DI INTERVENTO 6
Salute, diritto alla vita, abilitazione e riabilitazione……………………………………………………………………………………………..42
LINEA DI INTERVENTO 7
Cooperazione internazionale …………………………………………………………………………………………………………………………….54

1 Testo consolidato così come approvato dall’Osservatorio Nazionale sulla condizione delle persone con
disabilità in data 12 febbraio 2013 e recante le modifiche concordate in tale sede ed apportate dalla Segreteria
Tecnica dell’Osservatorio.

Nota 12 febbraio 2013, Prot. n. 1183

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per l’istruzione
Direzione generale per il personale scolastico
Uff.III

AI DIRETTORI GENERALI REGIONALI
LORO SEDI

Oggetto: Indizione, per l’anno scolastico 2012/2013, dei concorsi per titoli per l’accesso ai ruoli provinciali, relativi ai profili professionali dell’area A e B del personale ATA – Precisazioni

Con riferimento alla nota prot. n. 695 del 29 gennaio 2013, di pari oggetto, si riferisce che, per mero errore materiale, non è stato riportato “Visto il D.M. 10.11.2011, n. 104, concernente la formulazione delle graduatorie di circolo e d’istituto di 3 fascia per il triennio scolastico 2011/14”.
Tutti i riferimenti, pertanto, al D.M. 26.06.2008, n. 59, concernente la formulazione delle graduatorie di circolo e d’istituto di 3 fascia per il triennio scolastico 2008/11 devono essere letti con riferimento al D.M. 10.11.2011, n. 104.
Per quanto riguarda, invece, l’applicazione delle disposizioni di priorità della scelta della sede di cui ai commi 5 e 7 dell’art. 33 della legge n. 104/92, si applicano le modifiche apportate dall’art. 24 della legge 4 novembre 2010, n. 183.
Si richiamano, infine, le istruzioni ed indicazioni operative diffuse con nota n. 1293 del 22 febbraio 2012 integrata dalla nota n. 5837 del 31 luglio 2012.

Confidando in un puntuale adempimento, si invitano le SS.LL. di tener conto delle modifiche sopraindicate.

p. IL DIRETTORE GENERALE
Luciano Chiappetta
Il Dirigente
F.to Giacomo Molitierno

Rassegna Stampa 12 febbraio 2013

IN  PRIMO  PIANO

 
   
Italia Oggi  del  12-02-2013  
TUTTI ALLA GUERRA DELL’ABILITAZIONE (A.Ricciardi) [solo_testo] pag. 33  
Italia Oggi  del  12-02-2013  
IL CONCORSO SCIVOLA SULLA NEVE (M.D’adamo) [solo_testo] pag. 37  
il Sole 24 Ore  del  12-02-2013  
NELLA CRISI DEGLI ISCRITTI ALL’UNIVERSITA’ PESA ANCHE LA DEMOGRAFIA (G.Fabi) [solo_testo] pag. 12  
Corriere della Sera  del  12-02-2013  
OLIMPIADI DELL’ITALIANO PER STUDENTI COME NON CEDERE AL “DIGITALESE” (I.Bonomi) [solo_testo] pag. 45  
   

MINISTRO

 
   
Il Piccolo  del  12-02-2013  
NAPOLITANO: “LE FOIBE FURONO UNA BARBARIE” [solo_testo] pag. 28  
La Provincia (CR)  del  12-02-2013  
NAPOLITANO CELEBRA IL GIORNO DEL RICORDO [solo_testo] pag. 6  
Roma  del  12-02-2013  
“IL GIORNO DEL RICORDO SALDA LA NOSTRA COESIONE NAZIONALE” [solo_testo] pag. 7  
   

MINISTERO

 
   
Italia Oggi  del  12-02-2013  
FORBICI SULLE E-MAIL DELL’ISTRUZIONE (F.Bastianini) [solo_testo] pag. 34  
Italia Oggi  del  12-02-2013  
TRIBUNALI ORA DECISIVI (D.Ferrara) [solo_testo] pag. 37  
Italia Oggi  del  12-02-2013  
E INTANTO C’E’ CHI SCAPPA ALL’ESTERO (G.Scancarello) [solo_testo] pag. 33  
Italia Oggi  del  12-02-2013  
CONTRATTI DEI SUPPLENTI NEL CAOS (C.Forte) [solo_testo] pag. 35  
Italia Oggi  del  12-02-2013  
PRIVACY ANCHE PER I PRECARI (M.D’adamo) [solo_testo] pag. 35  
Italia Oggi  del  12-02-2013  
LA QUERELLE TRA PRECARI? UNA VECCHIA STORIA (G.Scancarello) [solo_testo] pag. 33  
Italia Oggi  del  12-02-2013  
E ORA TOCCA AGLI ESUBERI [solo_testo] pag. 34  
Italia Oggi  del  12-02-2013  
SALVI ANCHE I PROF QUINDICENNI (N.Mondelli) [solo_testo] pag. 34  
Italia Oggi  del  12-02-2013  
NUOVE CLASSI DI CONCORSO? FINITE NEL CASSETTO (C.Forte) [solo_testo] pag. 37  
La Provincia – Ed. Varese  del  12-02-2013  
SENZA STIPENDIO E PRECARI NIENTE SOLDI AI PROF DA MESI (L.Romeo) [solo_testo] pag. 23  
Italia Oggi  del  12-02-2013  
DIRIGENTI, SOSPESI GLI ORALI CAMPANI (M.D’adamo) [solo_testo] pag. 37  
Italia Oggi  del  12-02-2013  
NUOVI PROGRAMMI, VECCHI LIBRI (M.D’adamo) [solo_testo] pag. 36  
il Giornale  del  12-02-2013  
E’ ARRIVATA LA NEVICATA E MEZZA ITALIA GIA’ CHIEDE I DANNI (A.Acquarone) [solo_testo] pag. 28  
L’Unita’  del  12-02-2013  
ALFABETIZZAZIONE DIGITALE PARTENDO DA SCUOLE E IMPRESE (M.Meloni) [solo_testo] pag. 20  
La Provincia (CO)  del  12-02-2013  
LA VERA NOVITA’ A SCUOLA [solo_testo] pag. V  
Avvenire  del  12-02-2013  
NECESSARIO DARE BIBLIOTECHE ALLE SCUOLE (G.Vigini) [solo_testo] pag. 25  
il Manifesto  del  12-02-2013  
LA SCUOLA IN CAMPAGNA ELETTORALE (G.Caliceti) [solo_testo] pag. 15  
L’Unita’  del  12-02-2013  
“+ SAPERE = SVILUPPO”. OGGI A ROMA IL CONVEGNO DI LEFT (M.Castagna) [solo_testo] pag. 8  
Corriere della Sera  del  12-02-2013  
SCUOLA E LAVORO, ECCO LE DOMANDE DEI GIOVANI AI CAPI DEI PARTITI (A.f.) [solo_testo] pag. 20  
Corriere della Sera – ed. Milano  del  12-02-2013  
CARNEVALE? MEGLIO STUDIARE IL PRESIDE ABOLISCE LA FESTA (G.Bazoli) [solo_testo] pag. 13  
il Giornale – ed. Milano  del  12-02-2013  
PAGLIACCI DA TUTTO IL MONDO INVADONO LA CITTA’ (M.Calcagno baldini) [solo_testo] pag. 11  
la Repubblica  del  12-02-2013  
“DIVERSI DA CHI?” IDEE PER LE SCUOLE (S.Baglioni) [solo_testo] pag. 44  
Il Tempo – Cronaca di Roma  del  12-02-2013  
“STORIA DI UN ITALIANO” NELLE SCUOLE [solo_testo] pag. 29  
Il Fatto Quotidiano  del  12-02-2013  
STRASBURGO, UN ALTRO NO ALLA LEGGE 40 [solo_testo] pag. 21  
il Sole 24 Ore  del  12-02-2013  
LA SVOLTA AMBIENTALE NELL’EX AGRIMONT (B.Ganz) [solo_testo] pag. 34  
il Tempo  del  12-02-2013  
ARRIVA TIFONE IL SUPER-ROBOT SUBACQUEO [solo_testo] pag. 49  
   

PUBBLICA  AMMINISTRAZIONE  E  SOCIETA’

 
   
Italia Oggi  del  12-02-2013  
GALATEO AI DIPENDENTI PUBBLICI (A.Mascolini) [solo_testo] pag. 21  
il Sole 24 Ore  del  12-02-2013  
DEBITI DELLA PA FERMI A 70 MILIARDI (C.Fotina) [solo_testo] pag. 10  
il Sole 24 Ore  del  12-02-2013  
PASSERA: NECESSARIO MODIFICARE LE REGOLE DEL PATTO DI STABILITA’ (L.Cavestri) [solo_testo] pag. 11  
il Sole 24 Ore  del  12-02-2013  
“RIDURRE IL PERIMETRO DELLO STATO” (N.Picchio) [solo_testo] pag. 11  
MF – Milano Finanza  del  12-02-2013  
UNA DONNA PER LA RAGIONERIA (R.Sommella) [solo_testo] pag. 6  
Corriere della Sera  del  12-02-2013  
NAPOLITANO E IL SALUTO RECIPROCO: LO AMMIRO (M.Breda) [solo_testo] pag. 11  
la Stampa  del  12-02-2013
Int. a J.Navarro valls: “GIOVANNI PAOLO II SOFFRI’ FINO ALL’ULTIMO MA NIENTE PARAGONI” (G.Galeazzi) [solo_testo] pag. 12/13
la Repubblica  del  12-02-2013  
IL PASTORE E IL POTERE (E.Scalfari) [solo_testo] pag. 1  
la Repubblica  del  12-02-2013  
L’IRRUZIONE DELLA MODERNITA’ (E.Mauro) [solo_testo] pag. 1  
   
   
 A cura di Giuseppe Colella e Federico Bandi

 

 
   

Nota 12 febbraio 2013, Prot. AOODGSC n. 992

Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca

Dipartimento per l’Istruzione
Direzione Generale per lo Studente, l’Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione

Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali LORO SEDI

Al Dipartimento per l’Istruzione per la Provincia di
TRENTO

Al Sovrintendente Scolastico per la scuola in lingua italiana BOLZANO

All’Intendente Scolastico
per la scuola in lingua tedesca BOLZANO

All’Intendente Scolastico per la scuola delle località ladine BOLZANO

Al Sovrintendente Scolastico per la Regione Valle d’Aosta AOSTA

Oggetto: Linee d’indirizzo “LA SCUOLA ITALIANA PER EXPO 2015”

In occasione dell’evento internazionale EXPO 2015 dedicato al tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la vita” viene riconosciuto alla scuola un ruolo fondamentale per sollecitare studenti, docenti e famiglie con appropriate azioni. Pertanto è di grande importanza il coinvolgimento dell’intero territorio nazionale, predisponendo e proponendo percorsi, iniziative e progetti che possano affrontare la tematica in oggetto nei suoi vari aspetti.

A tal proposito, si invitano le SS.LL., a dare la massima diffusione alle Linee d’indirizzo che sono state redatte sulla tematica in oggetto delle quali si inviano un abstract e l’intero documento.

Si ringrazia per la consueta e fattiva collaborazione.

IL DIRETTORE GENERALE

F.to Giovanna Boda

Nota 12.2.13, prot 992 – Allegati

Gazzetta ufficiale – Serie Generale n. 36

 

 

Gazzetta Ufficiale

Serie Generale
n. 36 del 12-2-2013

Sommario

LEGGI ED ALTRI ATTI NORMATIVI

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

 


DECRETO 28 dicembre 2012, n. 257


Regolamento integrativo del decreto ministeriale 29 novembre 2007, n.
255, per il trattamento dei dati personali nella gestione del
Registro dei revisori legali e del relativo Registro del tirocinio.
(13G00040)


(GU n.36 del 12-2-2013

)

 

Pag. 1

 

 

DECRETI PRESIDENZIALI

 


DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 30 gennaio 2013


Scioglimento del consiglio comunale di San Leucio del Sannio e nomina
del commissario straordinario. (13A01108)


(GU n.36 del 12-2-2013

)

 

Pag. 5

 

 

 


DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 30 gennaio 2013


Scioglimento del consiglio comunale di Scopello e nomina del
commissario straordinario. (13A01109)


(GU n.36 del 12-2-2013

)

 

Pag. 5

 

 

 


DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 30 gennaio 2013


Scioglimento del consiglio comunale di Valenzano e nomina del
commissario straordinario. (13A01110)


(GU n.36 del 12-2-2013

)

 

Pag. 6

 

 

 


DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 30 gennaio 2013


Scioglimento del consiglio comunale di Riparbella e nomina del
commissario straordinario. (13A01300)


(GU n.36 del 12-2-2013

)

 

Pag. 7

 

 

 


DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 30 gennaio 2013


Scioglimento del consiglio comunale di Grumo Nevano e nomina del
commissario straordinario. (13A01301)


(GU n.36 del 12-2-2013

)

 

Pag. 7

 

 

DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI

 


DECRETO 8 febbraio 2013


Emissione di buoni ordinari del Tesoro a 365 giorni. (13A01372)


(GU n.36 del 12-2-2013

)

 

Pag. 8

 

 

MINISTERO DELL’INTERNO

 


DECRETO 31 gennaio 2013


Modifica al decreto 16 giugno 2008 concernente l’approvazione del
programma e delle modalita’ di svolgimento dei corsi di formazione
teorico-pratica, rivolti ai gestori delle attivita’ di spettacolo
viaggiante, ai sensi dell’articolo 6, comma 3 del decreto 18 maggio
2007. (13A01111)


(GU n.36 del 12-2-2013

)

 

Pag. 12

 

 

MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

 


DECRETO 19 ottobre 2012


Trasferimento delle risorse strumentali, umane e finanziarie del
soppresso Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del
lavoro all’Istituto nazionale contro gli infortuni sul lavoro, ai
sensi dell’articolo 7, comma 4, del decreto-legge 31 maggio 2010, n.
78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n.
122. (13A01097)


(GU n.36 del 12-2-2013

)

 

Pag. 13

 

 

MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI

 


DECRETO 14 dicembre 2012


Denominazione delle varieta’ di risone e delle corrispondenti
varieta’ di riso per l’annata agraria 2012/2013. (13A01077)


(GU n.36 del 12-2-2013

)

 

Pag. 22

 

 

 


DECRETO 28 dicembre 2012


Contributi a favore di imprenditori ittici per il rafforzamento del
supporto tecnico-formativo per il corretto funzionamento dei
dispositivi elettronici di bordo. (13A01112)


(GU n.36 del 12-2-2013

)

 

Pag. 43

 

 

 


DECRETO 25 gennaio 2013


Dichiarazione dell’esistenza del carattere eccezionale degli eventi
calamitosi verificatisi nella regione Lombardia. (13A01091)


(GU n.36 del 12-2-2013

)

 

Pag. 47

 

 

 


DECRETO 25 gennaio 2013


Dichiarazione dell’esistenza del carattere eccezionale degli eventi
calamitosi verificatisi nella regione Toscana. (13A01092)


(GU n.36 del 12-2-2013

)

 

Pag. 47

 

 

 


DECRETO 25 gennaio 2013


Dichiarazione dell’esistenza del carattere eccezionale degli eventi
calamitosi verificatisi nella regione Piemonte. (13A01093)


(GU n.36 del 12-2-2013

)

 

Pag. 48

 

 

 


DECRETO 25 gennaio 2013


Dichiarazione dell’esistenza del carattere eccezionale degli eventi
calamitosi verificatisi nella regione Lazio. (13A01094)


(GU n.36 del 12-2-2013

)

 

Pag. 50

 

 

 


DECRETO 25 gennaio 2013


Dichiarazione dell’esistenza del carattere eccezionale degli eventi
calamitosi verificatisi nella regione Toscana. (13A01095)


(GU n.36 del 12-2-2013

)

 

Pag. 51

 

 

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

 


DECRETO 11 gennaio 2013


Incentivi per l’acquisto di veicoli a basse emissioni di CO2 di cui
all’articolo 17-bis del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83,
convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134.
(13A01321)


(GU n.36 del 12-2-2013

)

 

Pag. 53

 

 

ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI

AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO

 


COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Ibitam». (13A01084)


(GU n.36 del 12-2-2013

)

 

Pag. 59

 

 

 


COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Irinotecan Ibigen». (13A01085)


(GU n.36 del 12-2-2013

)

 

Pag. 59

 

 

 


COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Gemcitabina Ibigen». (13A01086)


(GU n.36 del 12-2-2013

)

 

Pag. 59

 

 

 


COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Paidocin». (13A01087)


(GU n.36 del 12-2-2013

)

 

Pag. 59

 

 

 


COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Metacen» (13A01088)


(GU n.36 del 12-2-2013

)

 

Pag. 59

 

 

 


COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Calcio Carbonato + Vitamina D3
Ratiopharm». (13A01089)


(GU n.36 del 12-2-2013

)

 

Pag. 59

 

 

 


COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Latanoprost Tiefenbacher». (13A01090)


(GU n.36 del 12-2-2013

)

 

Pag. 60

 

 

MINISTERO DELLA GIUSTIZIA

 


COMUNICATO


Estratto del decreto 24 gennaio 2013 di correzione del decreto 21
novembre 2012, relativo alla dispensa per limite di eta’ del notaio
Luigi Alberti. (13A01299)


(GU n.36 del 12-2-2013

)

 

Pag. 60

 

 

 


COMUNICATO


Cessazione dall’esercizio delle funzioni notarili (13A01320)


(GU n.36 del 12-2-2013

)

 

Pag. 60

 

 

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’esercizio dell’attivita’ fiduciaria e di
organizzazione e revisione contabile di aziende rilasciata alla
Societa’ «Desipuo S.r.l. Societa’ fiduciaria e di revisione», in
Civitanova Marche. (13A01083)


(GU n.36 del 12-2-2013

)

 

Pag. 60

 

 

REGIONE VENETO

 


COMUNICATO


Avviso di costituzione del Gruppo europeo di cooperazione
territoriale GECT «Euregio Senza Confini r.l.» e di pubblicazione
della Convenzione e dello Statuto. (13A01274)


(GU n.36 del 12-2-2013

)

 

Pag. 60