Storia dell’Arte dimezzata nelle scuole

da Tecnica della Scuola

Storia dell’Arte dimezzata nelle scuole
di P.A.
Con la bocciatura dell’emendamento presentato il 31 ottobre dal deputato Sel, Celeste Costantino, che chiedeva il ripristino della storia dell’arte nella scuola secondaria, si è aperto un fronte di preoccupazione per una materia base della nostra cultura nazionale.
Il motivo della bocciatura è sempre legato all’aumento di spesa che il Miur non potrebbe sopportare. Come è noto, tutto ebbe inizio nel 2008, con l’avvento della ministra Mariastella Gelmini all’istruzione e con la sua riforma epocale della secondaria di secondo grado, attraverso la quale si abolì o si ridusse drasticamente l’insegnamento delle discipline artistiche, a partire dai licei artistici per continuare nei bienni del classico e del linguistico, oltre che negli indirizzi Turismo e Grafica degli Istituti tecnici e dei professionali. E come è pure noto, sono partite delle petizioni e degli appelli alla ministra dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza, sottoscritti da personalità come Adriano La Regina, Salvatore Settis, Cesare de Seta, Rosi Fontana. E nonostante il loro appello, accorato e motivato da una esigenza anche utilitaristica in funzione dell’occupazione nel mare dei siti artistici e archeologici e paesaggistici del nostro Paese, la ministra ha fatto orecchie da mercante, mentre Il giornale dell’arte scrive della nascita dell’associazione Artem Docere (Associazione nazionale Docenti Disegno e Storia dell’arte), che promette battaglia così come i duemila insegnanti precari della materia in questione. Scrivono i docenti della disciplina, se per un verso la “Riforma Gelmini abbia portato – nei regolamenti attuativi – ad un incremento della storia dell’arte nel Liceo Classico Tradizionale (passando dalle precedenti 4 ore complessive del triennio: 1+1+2, alle attuali 6 ore: 2+2+2)”, un drastico ridimensionamento della “presenza della disciplina nei curricoli scolastici si è registrato invece nell’istruzione Professionale (da dove è sparita), in quella Tecnica (dove è stata ridotta, per esempio, nell’indirizzo turistico).” “Più in generale, tutti gli indirizzi (Liceo Classico compreso) hanno perso ore di storia dell’arte a causa della eliminazione delle sperimentazioni che avevano permesso, in una notevolissima quantità di scuole italiane, l’incremento del monte ore proprio in risposta ad una esigenza formativa espressa dall’utenza e sostenuta dai Collegi Docenti in regime di autonomia. Tanti Licei Classici, per esempio, avevano inserito la Storia dell’Arte nell’offerta formativa del Ginnasio. Con l’eliminazione delle sperimentazioni, tale incremento è stato annullato. “La Storia dell’arte non è stata dunque eliminata”, mentre l’auspicio è che il dibattito “sulla presenza dell’educazione all’arte e al patrimonio nella scuola secondaria superiore possa riaprirsi”.

Anagrafe edilizia al via. Si chiama SNAES

da tuttoscuola.com

Anagrafe edilizia al via. Si chiama SNAES

Via libera al Sistema nazionale delle Anagrafi dell’edilizia scolastica (Snaes). Grazie all’accordo siglato in Conferenza Unificata riparte, con una nuova modalità e procedure più snelle, la raccolta dei dati sull’edilizia scolastica. Lo riferisce una nota del Miur.

Nuova formulazione anche per l’Osservatorio sull’edilizia, che viene ripristinato per rendere efficaci gli interventi in materia previsti dalla normativa vigente e per garantire una loro efficiente programmazione. “Sono molto soddisfatta del passo in avanti sul tema dell’edilizia scolastica fatto con la Conferenza Unificata di oggi“, commenta il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Maria Chiara Carrozza. E ha aggiunto: “Finalmente un accordo che fa ripartire l’Anagrafe dell’edilizia e l’Osservatorio: due strumenti fondamentali per una maggiore trasparenza e una migliore gestione dei dati, ma anche per una programmazione efficiente degli interventi necessari. Si tratta di un ulteriore segnale di attenzione da parte del Governo a un tema centrale come l’edilizia scolastica“.

Il nuovo Snaes è costituito da un nodo nazionale al Miur e da nodi regionali che saranno in rapporto fra loro per lo scambio reciproco di dati. L’aggiornamento viene reso periodico e costante nel tempo. L’Osservatorio per l’edilizia scolastica verificherà la funzionalità del sistema e la conformità alle regole tecniche.

Sempre oggi la Conferenza Unificata ha dato il via libera al decreto applicativo previsto dal Dl ‘L’Istruzione riparte’ sul contrasto della dispersione scolastica. Ci sarà un bando nazionale per le scuole che potranno presentare progetti di didattica integrativa e innovativa, anche attraverso il prolungamento dell’orario nelle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado.

Iscrizioni, il liceo non è la prima scelta

da tuttoscuola.com

Iscrizioni, il liceo non è la prima scelta

I licei non sono la prima scelta degli studenti: “Ci si lamenta che al classico si iscrivano in pochi. Uno su due sceglie l’istruzione tecnica o professionale, ci sono scuole che offrono davvero percorsi interessanti di alternanza scuola lavoro” ha detto Maria Chiara Carrozza, ministro dell’Istruzione, intervenuta a Unomattina, su Raiuno, commentando l’andamento delle iscrizioni online, partite lunedì scorso e che, contrariamente ad alcune voci diffuse dopo la prima giornata, non vede affatto un tracollo dell’istruzione tecnico-professionale.

Bisogna scegliere sulla base di quello che uno vuole fare e sulla base di interessi di tipo professionale, come si vede uno da grande. Non è solo il programma, il tipo di scuola, il nome della scuola, ma è cosa voglio essere dopo“, ha aggiunto il ministro, che nel cosro del suo intervento non ha nascosto la sua soddisfazione per il successo dell’operazione ‘iscrizioni online’: “Già 300mila iscrizioni confermate, molte più del 2013“, ha sottolineato Carrozza. “Le iscrizioni online stanno andando molto bene, questa è l’agenda digitale del Paese“.

Nessun panico, quindi, per il ricorso al web: “È una cosa semplicissima, anche rassicurante, perchè senza doversi spostare si riesce a fare tutto da casa“, e tutto ciò significa che “le famiglie italiane hanno imparato che questo è un adempimento che si deve fare online“.

Studenti di mattina in sala giochi, Gdf denuncia titolare

da tuttoscuola.com

Studenti di mattina in sala giochi, Gdf denuncia titolare

Mancata osservanza dell’ordinanza  che regola gli orari di apertura e chiusura delle sale, permettendo così ad alcuni minorenni, che avevano marinato la scuola, di giocare alle 9 di mattina: per questo al titolare di un’attività di Terni è stata contestata una sanzione amministrativa dalla Guardia di Finanza.

L’uomo rischia una multa da 516 a 3.098 euro, come previsto dall’ordinanza del sindaco del 10 maggio 2010, firmata proprio per scoraggiare il gioco, in particolare d’azzardo, dei minori di 18 anni.

Nell’ambito di un piano di controllo avviato a gennaio sui giochi e sulle scommesse, in particolare slot machine e videopoker – spiega oggi la gdf – i finanzieri hanno appurato che la sala giochi era aperta già nelle prime ore della mattina.

All’interno sono stati trovati quattro studenti minorenni, poi riaffidati a rispettivi genitori.

Ci auguriamo che il buon esempio dato dal Comune e dalla GdF di Terni sia contagioso…

Cosa accade alla Storia dell’Arte, facciamo chiarezza

da Com.Unita.it

Cosa accade alla Storia dell’Arte, facciamo chiarezza

Non so come e non so perché ieri tutti gli italiani (meglio tardi che mai) si sono svegliati difensori dell’Arte. Ripeto: meglio tardi che mai, visto il torpore a cui abbiamo assistito per circa 20 anni su alcuni temi.

Il tema era l’insegnamento della Storia dell’Arte nelle scuole. Tentiamo di fare un po’ di chiarezza semplicemente ricostruendo le vicende che l’hanno riguardato negli ultimi anni.

2010: il decreto Gelmini di riordino delle scuole secondarie di secondo grado (comunemente note con il nome scuole superiori) depotenzia lo studio dell’Arte. L’insegnamento dell’Arte viene fortemente ridotto negli Istituti tecnici e del tutto cancellata in quelli Professionali: dove è possibile diplomarsi in Moda, Grafica e Turismo senza sapere chi sono Giotto, Leonardo o Michelangelo. Nei Licei artistici vengono eliminati insegnamenti come il restauro e la catalogazione del nostro patrimonio artistico. Inoltre si chiudono tutte le sperimentazioni che rafforzavano l’esigua presenza (un’ora la settimana nel solo triennio finale) della Storia dell’arte negli altri licei (compresi i licei classici, da sempre scandalosamente a digiuno di figurativo, nei quali frequentissima era la sperimentazione in storia dell’Arte, cioè l’estensione dello studio di questa disciplina a tutto il corso dei 5 anni). Numeri alla mano, tale provvedimento riguarda, più della metà dei nostri ragazzi (iscritti in scuole tecnico-professionali) che crescerà in un radicale analfabetismo artistico. Subito, dal 2010, si crea un movimento di protesta  (io insegno arte e sono stata e sono tra costoro) per contrastare tali provvedimenti. Sparutissimo direi e ignorato da chiunque in questi anni, dal Paese, dalla politica, dal sistema informativo, persino dagli altri colleghi docenti. Il movimento si affida alla sola azione di noi docenti di arte, per lo più sulla rete e di alcune associazioni di docenti d’Arte. Arriviamo al 2013. Il movimento, come mille altri movimenti di protesta per qualcosa, tra i mille tentativi di ottenere ascolto, o trovare interlocutori, mette on line una petizione (esattamente questa: http://firmiamo.it/ripristiniamo-storia-dell-arte-nelle-scuole ). Accade no? Che vi arrivi tra le mail o sul profilo Facebook una petizione. Giusto? Accade anche che, senza che ce lo aspettassimo, noi docenti di arte soprattutto, dopo tre anni di proteste solitarie, spesso individuali, la petizione giri, venga firmata, si diffonda, raggiunge addirittura 16 mila firme. Forte di questo sostegno, un deputato di Sel, presenta nell’ ottobre del 2013 un emendamento in cui chiede il ripristino delle ore soppresse. Emendamento che viene fortemente sostenuto sia dal ministro Carrozza, sia dal ministro Bray. Perchè intanto si è insediato il governo Letta. L’emendamento non viene accolto a causa della mancanza di copertura finanziaria. Riparte la protesta. Cioè: non ha motivo di fermarsi visto che non si è risolto il problema.

Nonostante la raccolta di oltre 15 mila firme, nonostante l’appoggio esplicito del ministro per i Beni culturali Massimo Bray, nonostante la disponibilità di migliaia di storici dell’arte abilitati a quell’insegnamento, la ministra Maria Chiara Carrozza, nonostante il suo stesso desiderio, non è per ora riuscita a rimediare al grave errore di chi l’ha, purtroppo, preceduta.

Arriviamo a ieri: è accaduto che qualcuno ha messo on line un articolo in cui si parla di questa vicenda. Per onestà, dobbiamo dire che è dal 2010 che ne parliamo, e che si mettono on line articoli simili, basta fare una semplice ricerca in rete. Era l’ennesimo articolo sulla stessa questione. La novità è che, per gli oscuri meccanismi della rete, dell’informazione e della comunicazione, l’articolo inizia a “girare” vorticosamente e sembra quasi che il problema sia nato ieri. Il neo dell’articolo infatti è quello di non aver riportato passaggi e  date all’interno, che per alcuni di noi son scontati, mentre, lo abbiamo capito, per la maggioranza del Paese no. Non c’era nulla di non vero in quell’articolo, se non l’omissione di date. Per cui: enorme confusione, grida allo scandalo, e controscandalo, è una bufala, no non lo è…è stata tolta, non, non è stata tolta,..etc..etc.

Chi, distratto, in questi anni non aveva capito, chi non ne sapeva nulla, chi non c’era perché dormiva, all’ improvviso ieri si è svegliato. Scatta la caccia all”untore.

Gli anni dei governi Berlusconi hanno visto un depotenziamento nelle scuole di insegnamenti e tempo scuola, una di queste è l’Arte, che è stata depotenziata in alcuni corsi di scuola e tolta da altri.E vale anche per altri insegnamenti. Lo diciamo dal 2008, e ancor di più dal 2010, ma l’italiano medio, o anche basso, o anche alto, in genere se ne accorge solo quando ci sbatte la faccia.

Ancora oggi sono sommersa di mail di mamme, di papà, di rafffinati professionisti, come di normali casalinghe,  che si lamentano su come mai la loro bambina a Palermo esce da scuola alle 12.30 mentre prima usciva alle 14.30, su come mai il figlio non studi la geografia e su come mai il diritto è quasi scomparso dalle scuole superiori. Perchè non avevano capito nulla di quello che effettivamente comportavano i decreti della Gelmini. Pensavano che l’Italia avrebbe regalato un grembiulino ad ogni bambino. E invece è stato lo sfacelo, lo smottamento, l’impoverimento. Non parliamo poi della musica. Non pervenuta. Mentre celebriamo Abbado, lo seppelliamo nella mente dei nostri figli. Beh, esattamente per quella storia del “grembiulino…e degli sprechi e dei soldi spesi male”….Vi ricordate? Taluni la ripetono ancora adesso a cantilena. Salvo poi non saperne assolutamente nulla, di quello che realmente è stato tolto: ore di scuola, risorse e vivibilità scolastica. La Storia dell’Arte è tra le cose tolte o depotenziate. Metà degli studenti italiani medi non la studia più, l’altra metà la studia meno. In classi affollate e in scuole dove le attività progettuali (tra cui laboratori, visite, attività extracurriculari) sono ridotte a zero per il taglio quasi totale del fondo di funzionamento d’istituto.

O mutos deloi oti, la favola insegna che:

Identificare il colpevole è interessante, divertente, ma superfluo, ai fini della situazione di fatto attuale. Sarebbe utile attivarsi per la soluzione, se è un problema. E’ necessario, indispensabile e inderogabile, prima di fare qualunque riforma del sistema scolastico italiano, ribadire come facciamo da sempre, che tali “riforme” non sono ragionerie contabili da dare in pasto al paese puntando sulla criminalizzazione di una categoria, su un untore di comodo, per giustificare tagli e cambiamenti che poi si abbattono su altri, (così fecero Tremonti, la Gelmini e Brunetta) ma vanno descritte per bene ai cittadini e vanno raccontate per quel che sono: variazioni nei curriculi di studio dei nostri studenti e dunque nella loro formazione complessiva di cittadini prima che di lavoratori o professionisti. Poi, possiamo anche decidere di togliere, aggiungere, ridisegnare, ma con l’ estrema e precisa consapevolezza di ciò che vai a disegnare. Il punto, la visuale, la prospettiva, la base deve rimanere il curriculo formativo degli italiani, del Paese.

Io, personalmente, non sono affascinata dalla caccia all’ untore, ma dalla pioggia che lava la peste. Lo scompiglio di ieri una cosa buona però l’ha ottenuta: raccontarci un’Italia che ama l’Arte e il su Patrimonio. Non abbiatecene se ci siam commossi.

L’arte, la musica, i diritti di cittadinanza e lo sport sono il dna degli italiani. Non il superfluo, non il cassetto dei centesimi da risparmiare, non la chiacchiera al bar sugli sprechi della scuola e quei docenti fannulloni e che ce vò glielo dico io come si insegna, bensì il dna degli italiani, l’identità comune e imprescindibile su cui costruire il resto, sia che si tratti di insegnamenti che di professionalità. Noi siamo la Cappella Sistina, siamo Verdi, siamo Fellini, siamo il Diritto Romano. Non si scherza e nemmeno si chiacchiera superficialmente con cose serie come il proprio DNA. E non soltanto per la tutela e la valorizzazione di quel patrimonio, ma per la speranza di coltivare la produzione dell’Arte, della Musica, del Civismo e dello Sport. Se no domani non avremo novelli Michelangelo, novelli Puccini, o novelli Bottai..e i Mennea si ritrovano ad allenarsi con fatica in campetti extrascolastici e lontani.

La scuola, come organizzazione curriculare, per come è fatta oggi, per come ce l’ha lasciata Berlusconi, quel DNA è costretta quasi ad ignorarlo, al netto degli sforzi dei docenti di conservarlo in qualche modo. Per porre rimedio ci vogliono risorse, non chiacchiere, non ricerche di colpevoli. La situazione attuale è che più della metà degli studenti italiani delle scuole superiori non studia l’Arte, l’altra metà la studia pochissimo, la quasi totalità non studia la Musica, non studia il Diritto e fa pochissimo Sport. Gli effetti di tale scelta mi pare siano sotto gli occhi di tutti e costano molto di più delle risorse necessarie a riportarle nelle scuole. Non è possibile andare a votare senza avere idea della gerarchia delle leggi, ad esempio, non è possibile vivere, senza sapere cosa rappresenta la Primavera di Botticelli o il Nabucco o il valore di un paesaggio. Non solo per goderne ma per superarli nella produzione di leggi migliori, opere nuove e assetti del territorio utili perchè belli.

Ci vogliono risorse. Risorse. Risorse. Ci vogliono i docenti di arte, di musica, di diritto e di sport. Ci vogliono ore di scuola. Ci vuole un disegno diverso e una visione diversa. Perchè se no tra dieci anni gli effetti li pagheremo il doppio. Perchè le cose di cui sopra sono esattamente il nucleo della nostra competitività internazionale. La semisconosciuta nella scuola e nel paese competenza talento.

Compito, responsabilità degli italiani è prenderne atto e decidere quali sono le priorità e quali sono i tempi che vogliamo definire per la politica. Senza slogan, senza distrazioni e senza omissioni. Con rigore, approfondimento e serietà. Perché all’ epoca della Gelmini gli italiani sono stati sommersi in quantità massiccia di slogan, di distrazioni e di omissioni. Mi pare che lo scompiglio venuto fuori ieri abbia dato qualche indicazione su come noi docenti di Arte, ma vale anche per la Musica, per lo Sport e per il Diritto forse non siamo così soli come pensavamo. E questa è la cosa più importante. Il mio dubbio è che a via di disegnare la Scuola perfetta, nulla cambi, passino gli anni, e ci ritroviamo un popolo di twitteri, non di cittadini consapevoli e produttori attivi, oltre che conservatori, di patrimonio materiale e immateriale. Non si vive di rendita.

Mila Spicola

Pensierino della sera:

Qualcuno mi ha rimproverata aspramente perché, “in qualità di dirigente di partito”, non dovevo permettermi ieri di prendere posizione, rischiando di “aumentare gli equivoci”, visto che non è stato il mio partito a togliere e visto che ieri è “passato questo”. Io prendo posizione su questo dal 2010…Mica da ieri pomeriggio. No, non è stato il mio partito a togliere, lo ripeto, non è stato il mio partito a togliere, ma la Gelmini, tra il 2008 e il 2010. Ricordarlo e ripeterlo però non elimina il problema, se poi non riusciamo a ovviare a quei guasti. Il problema si elimina …eliminandolo, cioè sanando le cose che non vanno. E c’è un governo che, a fronte della mancata attenzione a quell’emendamento, non ha controproposto ad oggi adeguatamente delle azioni efficaci. So perfettamente che nel mio partito stiamo facendo di tutto per ridisegnare quel DNA. Ma se non ci mette i soldi è solo bella intenzione, esercizio di stile. Mi permetto però di dire, agli agitatori di rimproveri, che io sono nel PD per difendere la scuola e gli interessi di alcuni cittadini particolari, gli studenti, e sono in quel partito, perché quel partito difende la scuola e quei cittadini particolari, e io ne sono certa che li difende. Ma tale difesa deve tradursi in esiti, in sostegni alla Carrozza quando cerca di operare. Il mio PD deve essere la pioggia che lava la peste, facendo le cose, non mettendosi in posizione di difesa quando i cittadini chiedono qualcosa di giusto e utile a tutti. Dovrebbero esserne certi anche altri, più intenti a difendere se stessi.

Se la Scuola non avesse bisogno di nulla, sarei in classe, che è l’unico luogo e l’unico ruolo che mi riconosco. In questa difesa non mi son svegliata ieri sera con un tweet, o con una medaglietta, o con una carica, ma è la mia pratica quotidiana dall’ 89 ad oggi, il mio agire nel mondo, prescinde dalle parti e dalle persone e dai contesti. Nessuna sorpresa e nessun rimprovero dunque. Nè per ieri, nè per oggi, nè per domani. Nessuno si aspetti che io cambi.

Scuola cambiar si deve, oggi e non domani

Scuola cambiar si deve, oggi e non domani
Si deve cambiare la scuola, oggi e non domani!

di Umberto Tenuta

Alto è il grido di dolore che viene dagli studenti delle nostre patrie scuole.

Ma nessuno lo ascolta, questo grido di dolore dei nostri giovani, perché maiora premunt!

E intanto la scuola vive la sua morte, così presente in ogni suo angolo.

Morte, non solo attraverso le bocciature, ma anche e forse soprattutto attraverso le possibilità formative che nessuno coltiva e che si perdono irrimediabilmente.

Se i fiori non sbocciano a primavera, sarà difficile che sboccino in autunno, quando cadono le foglie.

Qualcuno dirà che in effetti le cifre delle bocciature sono calate e di molto negli ultimi decenni.

Ma, dicevo, non contano solo le bocciature, perché si può anche non bocciare senza promuovere.

Si può anche consegnare a tutti gli studenti un pezzo di carta sul quale sta scritto abilitato, licenziato, diplomato, laureato! 

Mai i pezzi di carta a che cosa servono?

A tanti usi!

Certamente,  servono a riempire gli uffici statali! Tanto nessuno andrà mai a controllare se la burocrazia è efficace e ed efficiente.

Ma i pezzi di carta, al di fuori della burocrazia statale, nessuno li prende in considerazione!

Restano pezzi di carta che ammuffiscono sulle umide pareti delle case popolari.

La FCA (FIAT CHRISLER AUTO)  mette alla prova le competenze di coloro che dovranno seguire gli automi che producono ganasce e spinterogeni.

Ai liberi professionisti mica basta esporre nella sala di ricevimento le pergamene dei diplomi di laurea con 110 e lode!

Gli accorti clienti chiedono referenze a chi ha già usufruito dei servizi dei liberi professionisti.

E la regola rimane sempre: vinca il migliore!

Ed i migliori sono sempre di meno di quanti ne avrebbe bisogno un paese economicamente, tecnologicamente e culturalmente avanzato.

L’insuccesso scolastico si trasforma in crisi economica, tecnologica, civile, sociale, e personale anche.

Ma come è possibile che questa lapalissiana constatazione rimanga tale e non si provveda con urgenza −con la massima urgenza!– a riformare il sistema scolastico italiano, rendendolo una buona volta efficace ed efficiente?

Efficace, capace di garantire il successo formativo di tutti i giovani che ne usufruiscono per realizzare la piena formazione della loro personalità, piena formazione o successo formativo che costituisce un diritto inalienabile di ogni figlio di donna e di ogni cittadino italiano.

Efficiente, quindi capace di garantire il successo formativo a tutti i cittadini italiani col minor costo.

Utopia?

Certamente!

Ma non servono forse anche le utopie per uscire dalle morte gore?

Suvvia, diamoci una mossa, Onorevole Ministra Carrozza!

Nell’interesse dell’Europa, nell’interesse dell’Italia, nell’interesse dei cittadini italiani tutti, la scuola italiana diventi anch’essa competitiva nel mercato internazionale!

Sia almeno alla pari della Finlandia e della Corea del Sud!

Popolo di Navigatori e di Poeti, ma anche popolo di antica dignità, gli italiani possiedano risorse grandi di braccia, di intelligenza, di cuore!

Ma ritorniamo al sistema formativo integrato, offrendo alle madri le migliori condizioni perché esse possano garantire ai propri figli, nascituri e nati, le migliori condizioni formative!

Creiamo un sistema formativo integrato che funzioni sin dal primo vagito dei figli di donna.

A un anno si pattina, a tre si suona il violino e si parlano due lingue![1]

 

Ancora prescuola, la Scuola dell’infanzia?

Ancora primaria, la scuola dai sei ai dieci anni?

Ancora secondarie, le scuole successive?

Suvvia! Guardiamo in faccia la realtà!

La scuola tutta, dall’infanzia alla fanciullezza alla preadolescenza, all’adolescenza, funziona solo se tutti, dirigenti, docenti e non docenti sanno fare bene il loro mestiere.

È questa la priorità: la formazione degli uomini che fanno la scuola. 

Il sistema formativo non garantisce il personale qualificato per l’esercizio di così rilevanti professionalità?

È un circolo vizioso, dal quale non si è ancora usciti.

Dopo quella gentiliana, tutte le riforme finora fatte sono fallite.

Ne resta una sola da fare!

Abolire il valore legale dei titoli di studio per rendere finalmente autonome le istituzioni scolastiche.

Il libero mercato, la competizione sul piano locale, nazionale e internazionale, in una civiltà globale!

I Dirigente scolastici sono dirigenti, e come tali vanno retribuiti e responsabilizzati. Ma essi, mai, e per nessuna, nessuna ragione al mondo, possono non impegnarsi con entusiasmo, con passione, con competenza, nel loro compito di animatori e coordinatori dei docenti!

I docenti sono gli artisti e gli scienziati dell’educazione, e come tali vanno retribuiti e responsabilizzati. Ma essi, mai, e per nessuna, nessuna ragione al mondo, possono non impegnarsi con entusiasmo, con passione, con competenza, nel loro compito di animatori e coordinatori degli studenti che quotidianamente si impegnano a crescere, a divenire adulti, grandi, alimentandosi alle fonti della cultura che i loro padri hanno creato nel corso dei millenni e che essi, in così breve lasso di tempo debbono riscoprire, reinventare, ricostruire.

Dei successi formativi dei giovani rispondono i genitori, a norma dell’art. 30 della Costituzione Repubblicana del 1948.

Nella scuola i figli di donna continuano la loro gestazione; si nutrono alle fonti del sapere, crescono, maturano, diventano alti, adulti: uomini e professionisti.

Maturi per l’esercizio delle professioni, da quella del falegname a quella dell’ingegnere, da quella del meccanico a quella dell’informatico, da quella del ragioniere a quella dell’economista, da quella del maestro di scuola a quella di dirigente superiore per i servizi ispettivi del MIUR.

Compito altissimo, forse più grande di quello delle madri, quello dei docenti, compito che nessuno può disattendere, per nessuna ragione al mondo, come non lo disattende nessuna ostetrica, pena la condanna alla gogna.

Ma oggi la scuola langue nell’abbandono e soffrono i giovani, e le madri, e i padri,

Quanta sofferenza!

Non naturale, come un tempo, ma non oggi, quella del parto: “tu donna partorirai con dolore”!

Se oggi anche i parti avvengono senza dolore e se gli aborti sono condannati, come si fa ad assistere a tanti aborti nelle nostre scuole?

Aborti, non solo per mortalità scolastica, ma anche e soprattutto per processi formativi che non si realizzano con successo per tutti i figli di donna!

Aborti, ma soprattutto mutilazioni, mutilazioni di intelligenze che non si attivano, di cuori che non battono per ogni cosa bella e buona che nell’universo si squaderna e vive.

Oh, quante miniere inesplorato e quante possibilità formative inespresse!

Quante possibilità formative non favorite, Onorevole Ministra Carrozza, Onorevole Presidente dal Consiglio dei Ministri!

 

Il nostro è un paese grande!

Non dimentichiamo che italiani sono il Cristianesimo ed il Sacro Romano Impero, Dante e Petrarca, Leonardo da Vinci e Galileo Galilei, Cristoforo Colombo e Guglielmo Marconi, e non ultimo, di origini italiane è anche George Mario Bergoglio!

 

Allora? Allora, diamoci una mossa, Onorevole Ministra Carrozza!

Sù, un po’ di orgoglio mica fa sempre male!



[1] IBUKA M., A un anno si pattina, a tre si legge, e si suona il violino, Armando, Roma, 1984

Soluzione finale per l’arte (e per l’umano)

Soluzione finale per l’arte (e per l’umano)

 di Paolo Mottana

 

Ciò che è accaduto in questi giorni come ultimo atto del governo precedente (e dei molti che l’hanno preceduto) in merito alla storia dell’arte non ci deve stupire. E’ scandaloso, rivoltante, insostenibile ma non stupisce.

 

L’accanimento con cui le nostre istituzioni formative da sempre perseguitano i linguaggi simbolici (di cui l’arte e in particolare l’arte plastica non rappresentano che un caso, per quanto evidentemente paradossale e ingiustificabile) è pari solo alla demenza con cui affrontano invece i contenuti considerati indispensabili (tanto da renderli comunque indigesti ai suoi destinatari e dunque inefficaci).

 

Ma il caso dei linguaggi simbolici (arte, musica, cinema, poesia ecc.), che pure sarebbero immensamente in sintonìa sia con le attese che con le capacità di chi la scuola frequenta (i bambini e i ragazzi appunto), è assolutamente emblematico.

 

L’arte non è mai davvero entrata nelle nostre scuole, né lo hanno fatto la musica o la poesia o il cinema o la danza (se non in istituti rigidamente specializzati e dunque monchi comunque). Se non in forme risibili e caricaturali.

 

Perché? Semplicemente perché mobiliterebbero aree esperienziali dell’individuo che da sempre sono state rimosse dall’intenzionalità formativa al potere (l’immaginazione in primis, l’intuizione, l’emozione, la sensibilità, il corpo ecc.). Le scuole da sempre hanno come unico bersaglio il cervello e solo di cervelli vogliono occuparsi (tutto in esse, dai luoghi alle posture all’organizzazione ai mezzi, parla della rimozione sistematica dei corpi, delle emozioni e dell’immaginazione). Non solo, l’idea di conoscenza che si veicola in quei luoghi di pena rispecchia un’epistemologia rigida, austera e irrimediabilmente antiquata. Solo contenuti altamente razionalizzati, premetabolizzati, concettualizzati e classificati. Mai un impatto che non sai mediato da quegli strumenti di riduzione sistematica che sono antologie e storie e manuali.

 

Del resto la stessa storia dell’arte ha potuto sopravvivere miseramente solo per quello: perché in essa l’arte è ridotta a informazione, a catalogo storicizzato, a rubrica deprivata d’ogni potere di fascinazione, di emozione, di partecipazione. Mai che l’arte (o la musica, o la stessa poesia), siano state il soggetto di un incontro plenario, senza che fossero seppellite sotto verbose introduzioni, inquadrate dentro griglie e periodizzazioni, sottoposte a giudizi, commenti, gerarchizzazioni.

 

Quando davvero l’arte ha potuto essere sperimentata nella sua immediata potenza espressiva, meditata e esplorata a fondo nell’inesauribilità dei suoi mondi immaginali?

 

Oggi ci lamentiamo della sua scomparsa dai palinsesti anoressoidi dei programmi scolastici. Ma quando ci si è lamentati del modo irrimediabilmente povero e paradossale con cui è stata trasmessa, in un modo che di certo non ha contribuito, come si vorrebbe talora pomposamente, a fare dei suoi studenti dei paladini della sua custodia e protezione, ma men che mai a farne un ingrediente vitale della nostra esperienza oltre che una via conoscitiva assolutamente indispensabile per coltivare uno sguardo sul mondo che non sia solo sfruttatore, profittatore e catalogatore?

 

Nel tempo peggiore di tutti, in cui nulla si salva che non sia strettamente indirizzato a rafforzare le competenze competitive (mi si perdoni la tautologia ma è “realistica”), quelle performative e soprattutto quelle spendibili e vendibili sul mercato, a poco vale evidentemente appellarsi alla sensibilità di legislatori che non hanno alcuno scrupolo a seppellire l’umano e tutto ciò che lo concerne.

 

Solo la nostra vigilanza e la nostra protesta può forse ancora far avvertire il delitto che si perpetra oggi come da molto però ai danni di ciò che di meglio l’uomo ha creato in questo mondo: le opere della sua immaginazione creatrice. In esse è riposto l’elisir per comprendere la terra e la sua interiorità senza stuprarla con la nostra volontà di dominio. I poeti, gli artisti, i compositori, i coreografi, i registi, quelli capaci di intendere a fondo l’intimità delle cose, ci consentono di partecipare e non di sfruttare il volto del mondo. Il loro appello, se fosse inteso, ci volgerebbe a un atteggiamento più devoto, più meditante, più integro, perché i poeti e gli artisti adempiono un compito unico e insostituibile: restituire le cose a sé stesse, quello che Rainer Maria Rilke definiva affidare il visibile all’invisibile.

 

E oggi, nel tempo della massima visibilità, anzi dell’oscenità del visibile, il bisogno primario di tutti noi, e dei nostri figli anzitutto, è proprio quello, come mi sforzo di sostenere da molti anni, di coltivare l’ascolto ricettivo delle opere dei poeti, delle creazioni dell’immaginazione  simbolica, uniche forme di creazione ove risuoni non il prometeismo dell’uomo del fare ma una comprensione stupita, incerta e pronta a riconoscere ad ogni infinitesima parte del tutto, il diritto ad essere e ad essere secondo la sua intima e irriducibile singolarità.

(*) Paolo Mottana è professore ordinario di filosofia dell’educazione presso l’Università di Milano Bicocca. Ha insegnato Filosofia immaginale e didattica artistica all’Accademia di Brera e da anni si occupa dei rapporti tra immaginario, filosofia ed educazione. Ha fondato il Gruppo di ricerca immaginale presso la Facoltà di Scienze della formazione dell’Università di Milano Bicocca e presiede l’Associazione Istituto di Ricerche Immaginali e Simboliche (IRIS).  Scrive un blog dal titolo “Controeducazione” nel quale sviluppa una politica culturale all’insegna dell’affermazione vitale dei soggetti in formazione e in conflitto con le pratiche di disciplinamento diffuse nelle agenzie di formazione istituzionali . Tra le sue pubblicazioni: Formazione e affetti (Armando, 1993); Il mèntore come antimaestro (a cura di, CLUEB 1996); Miti d’oggi nell’educazione. E opportune contromisure (Angeli 2000); L’opera dello sguardo (Moretti e Vitali, 2002); La visione smeraldina. Introduzione alla pedagogia immaginale (Mimesis, 2004); Antipedagogie del piacere: Sade e Fourier e altri erotismi (Angeli, 2008); L’immaginario della scuola ( a cura di, Mimesis 2009); L’arte che non muore. L’immaginale contemporaneo (Mimesis, 2010); Eros, Dioniso e altri bambini. Scorribande pedagogiche (Angeli, 2010); Piccolo manuale di controeducazione, (Mimesis, 2012); Spacco tutto. Violenza e educazione (a cura di, Mimesis,2013).

LA NUOVA PRESIDENZA INVALSI

LA NUOVA PRESIDENZA INVALSI

Senza nulla togliere ai meriti accademici della Prof.ssa Ajello, le preoccupazioni che abbiamo manifestato all’atto della nomina del Comitato di selezione, ci sembrano confermate.
Ciò che oggi si può rilevare  è il prevalere di una visione tradizionale  che non ha mai sostenuto con coraggio e determinazione le  valutazioni standardizzate esterne a livello nazionale e internazionale come strumenti indispensabili alla modernizzazione del nostro sistema scolastico.
Nessun giudizio aprioristico, valuteremo l’operato del nuovo Presidente alla luce dei fatti, nella speranza che voglia arricchire l’azione dell’INVALSI  senza scardinare cio’ che l’Istituto  ha faticosamente costruito in questi anni.
Una cosa va invece detta da subito a chiare lettere: tutti i cittadini, non solo le persone di scuola, hanno diritto alla trasparenza delle procedure.  Il Ministro renda noti i  nominativi dei 21 candidati e i 4 indicati dal Comitato, su cui il Ministro ha operato la scelta.
Si ha notizia che i 4 nominativi formulati dal Comitato di selezione siano:
Annamaria Ajello, Pietro Lucisano, Giorgio Allulli, Luciano Modica
Se così fosse, le critiche a suo tempo espresse sul Comitato e sul Ministro che l’ha nominato, sarebbero ulteriormente confermate, considerato, ad esempio, che non è stato nemmeno inserito nella rosa dei quattro una persona di valore come Daniele Checchi.

Nota 7 febbraio 2014

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

agli Uffici Scolastici Regionali
LORO SEDI
all’Intendenza Scolastica per la Lingua Italiana di
BOLZANO
all’Intendenza Scolastica per la Lingua Tedesca di
BOLZANO
all’Intendenza Scolastica per la Lingua Ladina di
BOLZANO
alla Provincia di Trento Servizio Istruzione
TRENTO
alla Sovrintendenza Agli Studi per la Regione Autonoma della Valle D’Aosta
AOSTA
e. p.c.
ai Coordinamenti Regionali dei Presidenti delle Consulte Studentesche Provinciali
LORO SEDI
ai Forum regionali delle associazione dei genitori
LORO SEDI
al Forum Nazionale delle Associazioni Studentesche
SEDE

Oggetto: Giorno del Ricordo – 10 febbraio 2014

Con la legge 30 marzo 2004, n. 92 il Parlamento italiano ha riconosciuto il 10 febbraio quale “Giorno del Ricordo”, con l’obiettivo di conservare e rinnovare la memoria della tragedia che ha colpito gli Istriani, i Fiumani e i Dalmati nel secondo dopoguerra, vittime delle Foibe e costretti all’esodo dalle loro terre.
In occasione di questa giornata si invitano le scuole di ogni ordine e grado, nella piena autonomia organizzativa e didattica, di prevedere iniziative volte a diffondere la conoscenza dei tragici eventi che costrinsero centinaia di migliaia di italiani, abitanti dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia, a lasciare le loro case, spezzando secoli di storia e di tradizioni.
Tali iniziative saranno inoltre utili per valorizzare il patrimonio culturale, storico, letterario e artistico degli italiani dell’Istria, di Fiume e delle coste dalmate – in particolare ponendo in rilievo il contributo degli stessi allo sviluppo sociale e culturale del territorio della costa nord-orientale adriatica – e a preservare le tradizioni delle comunità istriano-dalmate residenti nel territorio nazionale e all’estero.
Si invitano pertanto le SS.LL., anche mediante la collaborazione con le Associazioni degli esuli che potranno fornire un importante contributo di analisi e di studio, a sensibilizzare le giovani generazioni su questi tragici fatti storici, al fine di ricordare le vittime e riflettere sui valori fondanti la nostra Carta costituzionale.

IL MINISTRO
Maria Chiara Carrozza

Gazzetta ufficiale – Serie Generale n. 31

Gazzetta Ufficiale

Sommario

DECRETI PRESIDENZIALI

 


DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 23 gennaio 2014


Scioglimento del consiglio comunale di Scheggino e nomina del
commissario straordinario. (14A00685)

 

 

Pag. 1

 

 

 


DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 23 gennaio 2014


Scioglimento del consiglio comunale di Gualdo Tadino e nomina del
commissario straordinario. (14A00686)

 

 

Pag. 1

 

 

 


DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 23 gennaio 2014


Scioglimento del consiglio comunale di Soresina e nomina del
commissario straordinario. (14A00687)

 

 

Pag. 2

 

 

 


DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 23 gennaio 2014


Scioglimento del consiglio comunale di Ausonia. (14A00688)

 

 

Pag. 3

 

 

 


DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 30 gennaio 2014


Accettazione delle dimissioni rassegnate dall’on. avv. Nunzia DE
GIROLAMO da Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali
e conferimento al Presidente del Consiglio dei ministri dell’incarico
di reggere ad interim il medesimo Dicastero. (14A00926)

 

 

Pag. 3

 

 

 


DELIBERA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 24 gennaio 2014


Dichiarazione dello stato di emergenza in conseguenza degli
eccezionali eventi meteorologici verificatisi nel territorio della
regione Abruzzo nei giorni dall’11 al 13 novembre ed il 1° e 2
dicembre 2013. (14A00668)

 

 

Pag. 3

 

 

DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

 


DECRETO 28 gennaio 2014


Emissione dei buoni del Tesoro poliennali 2,50%, con godimento 3
febbraio 2014 e scadenza 1° maggio 2019, prima e seconda tranche.
(14A00751)

 

 

Pag. 5

 

 

 


DECRETO 28 gennaio 2014


Riapertura delle operazioni di sottoscrizione dei certificati di
credito del Tesoro indicizzati al tasso Euribor a sei mesi (“CCTeu”)
con godimento 1° maggio 2013 e scadenza 1° novembre 2018, tredicesima
e quattordicesima tranche. (14A00752)

 

 

Pag. 6

 

 

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI

 


DECRETO 20 novembre 2013


Aggiornamento dei diritti aeroportuali, per l’anno 2013. (14A00714)

 

 

Pag. 8

 

 

MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI

 


DECRETO 24 gennaio 2014


Dichiarazione dell’esistenza del carattere di eccezionalita’ degli
eventi calamitosi verificatisi nella provincia di Ferrara. (14A00693)

 

 

Pag. 12

 

 

 


DECRETO 24 gennaio 2014


Dichiarazione dell’esistenza del carattere di eccezionalita’ degli
eventi calamitosi verificatisi nella regione Toscana. (14A00694)

 

 

Pag. 13

 

 

 


DECRETO 24 gennaio 2014


Dichiarazione dell’esistenza del carattere di eccezionalita’ degli
eventi calamitosi verificatisi nella regione Puglia. (14A00695)

 

 

Pag. 14

 

 

 


DECRETO 24 gennaio 2014


Dichiarazione dell’esistenza del carattere di eccezionalita’ degli
eventi calamitosi verificatisi nella regione Basilicata. (14A00696)

 

 

Pag. 14

 

 

DECRETI E DELIBERE DI ALTRE AUTORITA’

AGENZIA PER L’ITALIA DIGITALE

 


DETERMINA 22 gennaio 2014


Approvazione ed emanazione del documento recante «Linee guida per
l’effettuazione dei pagamenti a favore delle pubbliche
amministrazioni e dei gestori di pubblici servizi». (Determina
commissariale n. 8/2014 DIG). (14A00702)

 

 

Pag. 15

 

 

AUTORITA’ PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI

 


DELIBERA 30 gennaio 2014


Disposizioni di attuazione della disciplina in materia di
comunicazione politica e di parita’ di accesso ai mezzi di
informazione relative alle campagne per le elezioni del sindaco e del
consiglio comunale di Arco e Trambileno (Provincia di Trento) e di
Laces (Provincia di Bolzano), fissate per il giorno 9 marzo 2014.
(Delibera n. 53/14/CONS). (14A00733)

 

 

Pag. 36

 

 

ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI

AGENZIA PER L’ITALIA DIGITALE

 


COMUNICATO


Comunicato relativo alla pubblicazione della circolare n. 64/2014,
recante: Ordinativo informatico locale – Revisione e normalizzazione
del protocollo sulle regole tecniche ed obbligatorieta’ dell’utilizzo
nei servizi di tesoreria e di cassa. (14A00667)

 

 

Pag. 37

 

 

MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA’ CULTURALI E DEL TURISMO

 


COMUNICATO


Comunicato relativo alle disposizioni concernenti la Soprintendenza
speciale per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico e
per il polo museale di Napoli e la Reggia di Caserta, la
Soprintendenza speciale per i beni archeologici di Pompei, Ercolano e
Stabia e la Soprintendenza per i beni archeologici di Napoli.
(14A00882)

 

 

Pag. 37

 

 

 


COMUNICATO


Avviso relativo alla concessione di contributi a favore delle reti
d’impresa operanti nel settore del turismo. (14A00883)

 

 

Pag. 38

 

 

MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE

 


COMUNICATO


Non assoggettabilita’ alla procedura di V.I.A. del progetto di
«Riqualificazione dell’esistente impianto idroelettrico
Salbertrand-Chiomonte» nei Comuni di Salbertrand, Exilles, Giaglione
e Chiomonte, presentato dalla Soc. Iren Energia S.p.A. (14A00716)

 

 

Pag. 38

 

 

MINISTERO DELLA DIFESA

 


COMUNICATO


Comunicato relativo all’estratto n. 618 del 14 marzo 2012, recante
«Concessione di talune ricompense al valore e al merito dell’Arma dei
Carabinieri». (14A00709)

 

 

Pag. 38

 

 

 


COMUNICATO


Concessione di ricompensa al merito dell’Esercito (14A00715)

 

 

Pag. 38

 

 

MINISTERO DELLA SALUTE

 


COMUNICATO


Registrazione mediante procedura centralizzata, attribuzione del
numero identificativo nazionale e regime di dispensazione, del
medicinale per uso veterinario «Bravecto». (14A00710)

 

 

Pag. 38

 

 

 


COMUNICATO


Registrazione mediante procedura centralizzata, attribuzione del
numero identificativo nazionale e regime di dispensazione, del
medicinale per uso veterinario «Comfortis». (14A00711)

 

 

Pag. 39

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
veterinario «Boroflox Bovini» 100 mg/ml. (14A00712)

 

 

Pag. 39

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso veterinario ad azione immunologica «Bovilis
Lactovac C». (14A00713)

 

 

Pag. 40

 

 

MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

 


COMUNICATO


Approvazione della delibera n. 160/2013 adottata dal Consiglio di
amministrazione della Cassa italiana di previdenza ed assistenza dei
geometri liberi professionisti in data 12 novembre 2013. (14A00663)

 

 

Pag. 40

 

 

 


COMUNICATO


Approvazione della delibera adottata dal Consiglio di amministrazione
della Cassa nazionale di previdenza ed assistenza forense in data 27
settembre 2013. (14A00665)

 

 

Pag. 40

 

 

 


COMUNICATO


Approvazione della delibera n. 159/2013 adottata dal Consiglio di
amministrazione della Cassa italiana di previdenza ed assistenza dei
geometri liberi professionisti in data 12 novembre 2013. (14A00666)

 

 

Pag. 40

 

 

 


COMUNICATO


Comunicato relativo al decreto del Presidente della Repubblica 28
ottobre 2013, n. 157, concernente: «Regolamento di armonizzazione dei
requisiti di accesso al sistema pensionistico del personale del
comparto difesa-sicurezza e del comparto vigili del fuoco e soccorso
pubblico, nonche’ di categorie di personale iscritto presso l’INPS,
l’ex ENPALS e l’ex INPDAP, in attuazione dell’articolo 24, comma 18,
del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con
modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214». (14A00734)

 

 

Pag. 40

 

 

MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI

 


COMUNICATO


Domanda di registrazione della denominazione «HAVARTI» (14A00664)

 

 

Pag. 41

 

 

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

 


COMUNICATO


Avviso relativo alla conferma del dott. Staffan de Mistura, in
qualita’ di Inviato Speciale, a Commissario straordinario del Governo
per la trattazione della questione dei due fucilieri «maro’»
appartenenti al reggimento della Marina militare «Brigata San Marco».
(14A00767)

 

 

Pag. 41

 

 

SUPPLEMENTI ORDINARI

MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI

 


COMUNICATO


Atti internazionali entrati in vigore per l’Italia non soggetti a
legge di autorizzazione alla ratifica (Tabella n. 1), nonche’ atti
internazionali soggetti a legge di autorizzazione alla ratifica o
approvati con decreto del Presidente della Repubblica (Tabella n. 2).
(14A00680)

 

(Suppl. Ordinario n. 11)

Rassegna Stampa 7 febbraio 2014


in primo piano

 
il Sole 24 Ore  del  07-02-2014
VIA AL PIANO RICERCA DA 250 MILIONI (E.Bruno) [solo_testo] pag. 7
la Stampa  del  07-02-2014
PRIMO PASSO PER IL RIENTRO DEGLI SCIENZIATI (G.Bignami) [solo_testo] pag. 1
il Messaggero  del  07-02-2014
IN ARRIVO 250 MILIONI PER CHI ASSUME LAUREATI E RICERCATORI (Gi.fr.) [solo_testo] pag. 7
Italia Oggi  del  07-02-2014
RICERCA A FONDO PERDUTO (R.Lenzi) [solo_testo] pag. 23
Avvenire  del  07-02-2014
RIPARTE L’ANAGRAFE DELL’EDILIZIA SCOLASTICA CARROZZA: “FONDAMENTALE PER PROGRAMMARE GLI INERVENTI” [solo_testo] pag. 20
il Sole 24 Ore  del  07-02-2014  
NOTIZIE IN BREVE – AUTORIZZATA L’ASSUNZIONE DI 4.447 INSEGNANTI DI SOSTEGNO [solo_testo] pag. 22  
Italia Oggi  del  07-02-2014  
IL GIORNALE DEI PROFESSIONISTI [solo_testo] pag. 1  
Giorno/Resto/Nazione  del  07-02-2014  
UNIVERSITA’ ECCO I TEST, STUDENTI VERSO LA PROTESTA “NO AL NUMERO CHIUSO” [solo_testo] pag. 21  
Il Fatto Quotidiano  del  07-02-2014  
TEST PER DOCENTI, 20 COMMISSIONI COSTRETTE A RIVEDERE I RISULTATI (C.Di foggia) [solo_testo] pag. 11  
Libero Quotidiano  del  07-02-2014  
L’UNIVERSITA’ TAGLIA IL 20% DI POSTI IN MIGLIAIA PRONTI A FAR RICORSO (A.Mori) [solo_testo] pag. 20  
   

ministero

 
   
la Repubblica – ed. Torino  del  07-02-2014  
ASSUNZIONI IN ARRIVO PER OLTRE 350 DOCENTI DI SOSTEGNO (S.Parola) [solo_testo] pag. 4  
Il Giornale del Piemonte (Il Giornale)  del  07-02-2014  
SCUOLA, ASSUNTI 367 INSEGNANTI [solo_testo] pag. 5  
Tecnicadellascuola.it  del  07-02-2014  
SOSTEGNO, UFFICIALIZZATE LE 4.447 IMMISSIONI IN RUOLO [solo_testo] pag.  
Tecnicadellascuola.it  del  07-02-2014  
POSIZIONI ECONOMICHE ATA, SI VA AL RECUPERO DI QUANTO GIA’ EROGATO [solo_testo] pag.  
Tecnicadellascuola.it  del  07-02-2014  
LA POLTRONA DEL MINISTRO E’ A RISCHIO PIGNORAMENTO [solo_testo] pag.  
Corriere della Sera – ed. Milano  del  07-02-2014  
NIENTE PADRE E MADRE SUI MODULI DI SCUOLA MAGGIORANZA DIVISA (P.Lio) [solo_testo] pag. 7  
Avvenire  del  07-02-2014  
NIENTE ISCRIZIONI CON MAMMA E PAPA’ MILANO “STRAPPA” (D.Fassini) [solo_testo] pag. 19  
La Padania  del  07-02-2014  
LA LEGA A PISAPIA: MAMMA E PAPA’ NON SI TOCCANO [solo_testo] pag. 2  
Corriere della Sera  del  07-02-2014  
FIABE GAY DISTRIBUITE DAL COMUNE ALLE MAESTRE DI VENEZIA (A.Pasqualetto) [solo_testo] pag. 21  
Avvenire  del  07-02-2014  
PROGETTO DI LETTURA NELLE SCUOLE MATERNE A TEMA FENDER, FECONDAZIONE, DIVORZIO [solo_testo] pag. 19  
la Repubblica – ed. Milano  del  07-02-2014  
BUONO SCUOLA, IL CENTRODESTRA RIFIUTA IL DIBATTITO CHIESTO CON 15MILA FIRME (T.De giorgio) [solo_testo] pag. 11  
Sette (Corriere della Sera)  del  07-02-2014  
LA MAGA EA E I NANETTI (G.Pacchiano) [solo_testo] pag. 85  
Avvenire  del  07-02-2014  
BONUS LIBRI, SOGNO DI CARTA? (A.Zaccuri) [solo_testo] pag. 2  
Internazionale  del  13-02-2014  
LE VOCI DI DENTRO (T.De mauro) [solo_testo] pag. 87  
il Gazzettino  del  07-02-2014  
SCUOLE, LE FAMIGLIE NON CI STANNO (M.Dori) [solo_testo] pag. II  
Il Tempo – Cronaca di Roma  del  07-02-2014  
QUASI 400 SCUOLE LAZIALI IN ZONE DISSESTATE (M.Di paolo antonio) [solo_testo] pag. 5  
Avvenire  del  07-02-2014  
SCUOLA CHIUSA PER AMIANTO. L’ALLARME NEL 2000 [solo_testo] pag. 6  
Giornale di Sicilia  del  07-02-2014  
SCUOLE A PEZZI ARRIVANO I SOLDI [solo_testo] pag. 21  
Il Fatto Quotidiano  del  07-02-2014  
SINDACO GRATIS “PAGO LA MENSA AI BAMBINI” (A.c.) [solo_testo] pag. 5  
Il Tempo – Cronaca di Roma  del  07-02-2014  
STUDENTI DI CORSA VERSO IL PODIO (C.Faggioni) [solo_testo] pag. 11  
la Repubblica – ed. Milano  del  07-02-2014  
LA LITE TRA RAGAZZINE FINISCE SU FACEBOOK (S.b.) [solo_testo] pag. 13  
il Giorno  del  07-02-2014  
BOTTE DA ORBI ALLA RAGAZZA E GLI STUDENTI FANNO IL FILM (R.Rampini) [solo_testo] pag. 18  
il Manifesto  del  07-02-2014  
TROPPI MEDICI PER SANITA TAGLIATA IL MIUR RIDUCE L’ACCESSO ALLA FACOLTA (R.Ciccarelli) [solo_testo] pag. 5  
il Giorno – ed. Milano  del  07-02-2014  
NUMERO CHIUSO,POCHI POSTI E CALENDARIO IN ANTICIPO OGGI VIA AI TEST NEGLI ATENEI (L.Salvi) [solo_testo] pag. 2/3  
il Mattino  del  07-02-2014  
PERCHE’ LA CASTA CHIUDE LE PORTE AI NUOVI MEDICI (A.Galdo) [solo_testo] pag. 1  
il Mattino  del  07-02-2014  
SE IL MEZZOGIORNO RIPARTE DAL BASSO (P.Aprile) [solo_testo] pag. 1  
Corriere della Sera – ed. Roma  del  07-02-2014  
A LA SAPIENZA SI STUDIANO I CONTI DELLA CAPITALE [solo_testo] pag. 3  
il Giornale – ed. Milano  del  07-02-2014  
VIA AL PROGETTO PER GLI STUDENTI DAI PAESI ESTERI [solo_testo] pag. 7  
il Mattino  del  07-02-2014  
LAUREATI E RICERCATORI NELLE PMI AL SUD ARRIVA IL 75% DELLE RISORSE (G.Franzese) [solo_testo] pag. 9  
il Mattino  del  07-02-2014  
PERCHE’ I PADRI RUBANO ANCORA IL FUTURO AI FIGLI (O.Giannino) [solo_testo] pag. 1  
Sette (Corriere della Sera)  del  07-02-2014  
ANDAMENTO LENTO D’EUROPA (J.Colombani) [solo_testo] pag. 14  
la Repubblica – ed. Genova  del  07-02-2014  
ERZELLI, VIA LIBERA DA ROMA AL NUOVO PIANO (M.Minella) [solo_testo] pag. 4/5  
REPUBBLICA.IT  del  06-02-2014  
IL MINISTERO SA MA NON DICE [solo_testo] pag.  
il Messaggero  del  07-02-2014  
MAZZETTE, TANGO E VIAGGI IN CALIFORNIA L’AGENZIA SPAZIALE FINISCE NEI GUAI (V.Errante) [solo_testo] pag. 1  
il Giornale  del  07-02-2014  
SPUNTANO PURE LE TANGENTI SPAZIALI (S.Zurlo) [solo_testo] pag. 11  
il Mattino  del  07-02-2014  
“SMART CITY” NAPOLI CAPITALE DELL’INNOVAZIONE [solo_testo] pag. 38  
la Stampa  del  07-02-2014  
DUE MORTI PER POLIOMELITE DOPO LE INFUSIONI DI CELLULE NUOVO FILONE D’INDAGINE (Pao.rus.) [solo_testo] pag. 11  
la Stampa  del  07-02-2014  
“STAMINA, IL PARLAMENTO BLOCCHI LE PSEUDO-CURE” (G.Longo) [solo_testo] pag. 11  
Avvenire  del  07-02-2014  
MA COS’E’ LA DIAGNOSI PREWMPIANTO? [solo_testo] pag. 22  
l’Espresso  del  13-02-2014  
PROFESSIONE BIOHACKER (F.Guerrini) [solo_testo] pag. 94/96  
l’Espresso  del  13-02-2014  
2014 FUGA DA FACEBOOK (A.Longo) [solo_testo] pag. 112/15  
   

pubblica amministrazione e società

 
   
il Sole 24 Ore  del  07-02-2014  
LE TRE SFIDE: EMERGENTI, PREZZI E BANCHE (D.Masciandaro) [solo_testo] pag. 1  
il Sole 24 Ore  del  07-02-2014  
PARTITI, SCENDE IL TETTO PER I PRIVATI RETROMARCIA SUL FONDO EUROPEO (M.Sesto) [solo_testo] pag. 8  
Corriere della Sera  del  07-02-2014  
LA GIUNGLA DORATA DEGLI AFFITTI DI STATO (S.Rizzo) [solo_testo] pag. 1  
il Sole 24 Ore  del  07-02-2014  
RIFORME, MANCANO 478 DECRETI (A.Cherchi/A.Marini) [solo_testo] pag. 4  
il Sole 24 Ore  del  07-02-2014  
SENATO A TRAZIONE MUNICIPIALE CON 108 SINDACI E GOVERNATORI (M.Sesto) [solo_testo] pag. 9  
il Sole 24 Ore  del  07-02-2014  
CREDITI PA, SOSPESE TUTTE LE CARTELLE (L.Lovecchio) [solo_testo] pag. 19  
il Sole 24 Ore  del  07-02-2014  
IL DURC “COMPENSA” DEBITI E CREDITI DELLA PA (L.Caiazza/R.Caiazza) [solo_testo] pag. 22  
il Messaggero  del  07-02-2014  
INPS, STRETTA SUL COMMISSARIO (L.Cifoni) [solo_testo] pag. 18  
Italia Oggi  del  07-02-2014  
OIV, FUORI I MASTRAPASQUA (G.Urbani) [solo_testo] pag. 35  
Italia Oggi  del  07-02-2014  
TPL, LE INEFFICIENZE COSTANO 6 MLD (D.Congiu/A.Rosini) [solo_testo] pag. 38  
Italia Oggi  del  07-02-2014  
VIA LIBERA AL DURC PER I CREDITORI DELLA P.A. (D.Cucchi) [solo_testo] pag. 38  
il Messaggero  del  07-02-2014  
RC AUTO SI CAMBIA, SCONTI FINO AL 23% (B.Corrao) [solo_testo] pag. 7  
   
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 A cura di Giuseppe Colella e Federico Bandi

Decreto Direttore Generale 7 febbraio 2014, Prot. n. AOODPIT.25

Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
Dipartimento per l’Istruzione
Direzione Generale per lo Studente, l’Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione

Decreto Direttore Generale 7 febbraio 2014, Prot. n. AOODPIT.25

IL DIRETTORE GENERALE

VISTO il decreto-legge 12 settembre 2013, n. 104, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 novembre 2013, n. 128, recante misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca, e in particolare l’articolo 7;
VISTO il decreto ministeriale 7 febbraio 2014, prot. n. 87 recante misure in materia di apertura delle scuole e prevenzione della dispersione scolastica in attuazione dell’articolo 7 del decreto-legge 12 settembre 2013, n. 104 convertito, con modificazioni, dalla legge 8 novembre 2013, n. 128, recante misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca;
VISTO in particolare l’articolo 1, comma 4, del succitato decreto ministeriale che rinvia ad un apposito provvedimento della direzione generale per lo studente, l’integrazione, la partecipazione, la comunicazione il compito di indire la procedura di selezione dei progetti secondo le finalità indicate allo stesso articolo 1 nel rispetto dei criteri e delle modalità di partecipazione indicati nello stesso decreto ministeriale e nei suoi allegati;
RAVVISATA LA NECESSITÀ di dar corso al più presto alle procedure di selezione dei progetti al fine di poter assicurare, già dal corrente anno scolastico, l’avvio delle iniziative didattiche;

DECRETA

Articolo 1
Oggetto

1. E’ indetta una procedura di selezione di progetti presentati dalle istituzioni scolastiche di ciascuna regione sulla base dei criteri stabiliti dal decreto ministeriale 7 febbraio 2014, prot n. 87, nei limiti delle risorse disponibili e secondo il riparto di cui all’allegato B del suddetto decreto.
2. La procedura di selezione dei progetti è affidata agli uffici scolastici regionali. I direttori generali degli stessi uffici provvedono alla nomina delle commissioni giudicatrici, come previsto dall’art.6 del dm 7 febbraio 2014, alla costituzione dello staff di accompagnamento a sostegno delle iniziative finanziate e alla valutazione conclusiva delle iniziative stesse, secondo il disposto dell’art. 8 del dm 7 febbraio 2014; nonché a dare pubblicità alla procedura di selezione.

Articolo 2
Termini per la presentazione delle domande

1. Le istituzioni scolastiche statali presentano le domande di partecipazione, utilizzando il modello allegato al presente decreto, corredate della documentazione richiesta e del progetto come stabilito dall’art.2 del dm 7 febbraio 2014, all’ufficio scolastico regionale territorialmente competente entro il 28 febbraio 2014.
Le modalità di invio delle domande di partecipazione sono stabilite dagli uffici scolastici regionali.
2. Le attività didattiche di cui ai progetti presentati dalle istituzioni scolastiche dovranno essere avviate nel corrente anno scolastico e proseguire nel successivo anno scolastico 2014-2015, fermo restando il vincolo di impegnare l’intero ammontare delle risorse entro il 31 dicembre 2014.

Articolo 3
Modalità e tempi di selezione dei progetti

1. Le commissioni giudicatrici nominate con decreto del direttore generale di ciascun ufficio scolastico regionale procedono all’esame dei progetti e all’attribuzione dei punteggi secondo quanto disposto dagli art. 6 e 7 e dall’allegato C del decreto ministeriale 7 febbraio 2014.
2. Le commissioni concludono la selezione entro il 10 marzo 2014.
3. Entro la stessa data le graduatorie dei progetti ammessi al finanziamento dovranno essere trasmesse alla direzione generale per la politica finanziaria e per il bilancio al seguente indirizzo di posta elettronica: segreterie.bilancio@istruzione.it e, per conoscenza, a: dgstudente.direttoregenerale@istruzione.it, pena la decadenza dal beneficio.

Articolo 4
Modalità di assegnazione dei fondi

1. La direzione per la politica finanziaria e di bilancio provvede all’assegnazione dei fondi, nel rispetto delle procedure contabili vigenti e nel rispetto delle risorse assegnate secondo il riparto di cui all’allegato B del d.m. 7 febbraio 2014, e alla loro effettiva erogazione a ciascuna delle istituzioni scolastiche selezionate in due rate:
– Un importo pari al 50% del finanziamento lordo richiesto all’avvio delle iniziative didattiche e, comunque, non oltre il 30 marzo 2014;
– Il restante 50% a conclusione del progetto e solo dopo aver ricevuto una dichiarazione formale da parte delle direzione per lo studente, l’integrazione, la partecipazione e la comunicazione che, a sua volta, riceverà le relazioni finali dei direttori degli uffici scolastici regionali che attestino l’effettiva realizzazione di ciascun progetto sulla base della documentazione e delle attività di monitoraggio da questi assicurata.

Il presente decreto è inviato ai competenti Organi per i prescritti controlli.

IL DIRETTORE GENERALE
F.to Giovanna Boda

Allegato

7 febbraio 15 milioni contro la dispersione

Il decreto ministeriale 7 febbraio 2014, n. 87, in ragione di quanto previsto dall’art. 7 della Legge 8 novembre 2013, n. 128, finanzia con 15 milioni di euro gli istituti comprensivi ed i bienni delle scuole secondarie di secondo grado per attività integrative e pomeridiane contro la dispersione.

Scuola, al via bando per progetti didattici contro la dispersione
15 milioni di euro alle scuole per attività integrative e pomeridiane

(Roma, 10 febbraio 2014) Scuola, al via il Programma di didattica integrativa e innovativa per il contrasto della dispersione scolastica. Il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Maria Chiara Carrozza, ha firmato, a seguito dell’accordo in Conferenza Unificata, il decreto ministeriale previsto dal decreto legge ‘L’Istruzione riparte’ (articolo 7) che punta a rafforzare gli strumenti a disposizione delle istituzioni scolastiche per diminuire il fenomeno degli abbandoni precoci dei percorsi di studio, a ridurre le ripetenze e i debiti formativi.

Le scuole potranno presentare la propria candidatura agli Uffici Scolastici Regionali entro il prossimo 28 febbraio. Apposite commissioni valutatrici selezioneranno i progetti migliori. Il finanziamento totale a disposizione è di 15 milioni di euro. Le attività didattiche proposte dovranno essere avviate nel corso di questo anno scolastico e proseguire nell’anno scolastico 2014-15. Le scuole – anche in rete fra loro – potranno proporre azioni finalizzate alla prevenzione del disagio causa di abbandoni scolastici precoci, al rafforzamento delle competenze di base, all’integrazione degli alunni di cittadinanza non italiana. Una progettazione partecipata, anche in raccordo con il territorio e le famiglie, la predisposizione di percorsi personalizzati, incentrati sui bisogni e le potenzialità di ogni alunno, con particolare attenzione ai bisogni degli studenti di recente immigrazione e a quelli di seconda generazione, dovranno essere al centro dei progetti presentati.

Possono candidarsi tutti gli istituti comprensivi e le scuole secondarie di secondo grado (queste ultime per azioni rivolte alle classi del biennio iniziale). I progetti verranno selezionati sulla base dell’impatto previsto sugli indicatori del rischio di dispersione scolastica, del grado di innovazione didattica, della trasferibilità delle azioni proposte e della solidità delle partnership. Particolare attenzione verrà rivolta a quelle azioni che sono già state sperimentate con successo e che vedono il coinvolgimento diretto degli Enti Locali. I progetti selezionati riceveranno un finanziamento destinato alla realizzazione dipercorsi didattici personalizzati e per piccoli gruppi di studenti a rischio abbandono e ad attività integrative rivolte a tutti gli studenti, anche attraverso il prolungamento dell’orario scolastico. Gli Uffici Scolastici Regionali predisporranno staff di accompagnamento e monitoraggio dell’andamento dei progetti finanziati.