Che succede in classe se manca il prof?

da Tecnica della Scuola

Che succede in classe se manca il prof?
di Pasquale Almirante
Secondo una indagine fatta da Skuola.net, 1 studente su 3 riferisce che la classe resta sola e senza alcun tipo di sorveglianza, cosicchè “quando la gatta non c’è i sorci ballano”
E se non ballano, non si fa nulla e in ogni caso si perde quell’ora di lezione. Purtuttavia anche i docenti si ammalano o i loro familiari o devono sbrigare qualche servizio urgente negli uffici e quindi l’assenza, con la regolare richiesta di permesso al preside, è legittima. Ma ai ragazzi durante quelle assenze che succede? Non hanno anche loro il diritto di ricevere la dovuta istruzione per la quale ogni mattina si recano a scuola? Il sondaggio è però inflessibile e aggiunge infatti che, pur venendo un supplente temporaneo, 4 ragazzi su 5 hanno dichiarato che non si fa ugualmente nulla e lo stesso vale anche per le supplenze lunghe. Gli studenti intervistati, dice Skuola.net, sono stati 1.500 e ben l’80% ha sottolineato di non fare lezione, anche quando un altro docente presenzia in aula durante l’ora buca, volendo con ciò dire che il sostituto si adegua ai ragazzi, bighellonando. Stessa situazione se il prof manca per più di 15 giorni: il 43% degli studenti sostiene che per settimane o mesi non ha avuto né docente né supplente, e una percentuale simile non ha iniziato regolarmente le lezioni a settembre. Che dire di fronte a tanto sfacelo? A guardar bene qualche legittima considerazione viene, se si fa riferimento ai tagli bruschi di risorse cui è andata incontro la scuola, a cominciare dall’obbligo delle 18 ore settimanali per tutti, togliendo così la possibilità, per chi avesse ore a disposizione, di poterlo impiegare per “tappare i buchi”, cioè le assenze temporanee dei colleghi. Se dunque il dirigente scolastico vuole coprire quell’assenza deve pagare un docente e siccome non ci sono soldi, le classi spesso rimangono scoperte. Inoltre nel caso in cui un prof manchi per meno di 15 giorni, la scuola non può chiamare un supplente esterno e deve provvedere con i prof interni che però, pure essendoci talvolta la disponibilità finanziaria, si possono rifiutare, visto che già svolgono per intero il loro orario di servizio. Ecco perché accade spesso, come denuncia il 35% degli intervistati, che gli studenti rimangano completamente da soli, scordando perfino che se un ragazzo si fa male si rischiano conseguenze penali. In ogni caso per l’80% degli studenti, mancando il titolare, non si fa lezione: o perché la classe è lasciata scoperta, o perché, sebbene ci sia un supplente, questo lascia fare agli studenti quello che vogliono e lui fa altrettanto. Sarebbe solo il 15% dei ragazzi a fare lezione con un supplente regolare o con il professore di un’altra classe, mentre 1 ragazzo su 10 si lamenta che la classe viene suddivisa e dirottata in altre classi . Inquietante però ciò che ha riferito il 70% degli studenti intervistati: nel corrente anno scolastico avrebbero cambiato almeno un prof in quelle materie in cui invece doveva rimanere lo stesso docente. Una soluzione credibile a questo rilevante problema l’avevano dato i sindacati e cioè creare un organico funzionale in ogni scuola, o per reti di scuola, in modo da dare la possibilità al dirigente di attingere da questo organico, composto appunto da professori di ruolo in sovrannumero. Da parte invece di alcune organizzazioni di dirigenti scolastici si sibila di rendere obbligatorio agli insegnanti interni di coprire le assenze temporanee dei colleghi, ma con quali sistemi obbligarli a fare questo straordinario non è stato spiegato, tranne che non si voglia usare la frusta, ma la sconsigliamo

Precari, udienza alla Corte di Giustizia Europea. Sentenza entro l’anno

da Tecnica della Scuola

Precari, udienza alla Corte di Giustizia Europea. Sentenza entro l’anno
di Andrea Carlino
Concluso il dibattimento presso la Corte di Giustizia Europea riguardante i ricorsi avanzati dai precari della scuola italiana.
Si è conclusa da pochi minuti l’udienza alla Corte di Giustizia Europea sull’assunzione nei ruoli dello Stato di 140mila precari della scuola italiana che hanno svolto almeno tre anni di supplenze. I giudici non hanno preso una decisione definitiva, ma c’è stata l’audizione delle parti (difesa ed accusa). All’udienza ha partecipato anche un rappresentate per la Commissione europea. Il procuratore generale si è riservato di comunicare la data in cui renderà pubbliche le sue argomentazioni. Non ci sarà però nessuna sentenza come afferma a Gilda TV l’avvocato Tommaso De Grandis che rappresenta la Federazione Gilda Unams nel dibattimento : “Bisognerà attendere qualche mese per conoscere gli esiti dell’udienza, ma nutriamo un cauto ottimismo”. Estremamente positiva la posizione della Commissione Europea che si è espressa a favore degli insegnanti, dichiarando senza mezzi termini che non esistono ragioni obiettive in grado di giustificare un numero così elevato di precari. Nessuna domanda è stata posta dai giudici all’Avvocatura dello Stato italiano e ciò, secondo i legali dei ricorrenti, dimostra che il collegio ha già le idee chiare su quale tipo di sentenza emetterà. All’udienza presente anche l’Anief. Il presidente Marcello Pacifico, in una nota, afferma che  sull’esito della decisione dei giudici, da parte dei legali a sostegno dei lavoratori permane cauto ottimismo: “quella della Corte di Giustizia europea è una decisione storica, perché se applicata a tutto il pubblico impiego porterà all’assunzione di ben 300.000 precari, di cui la metà in servizio da almeno tre anni nella scuola. Abbiamo dimostrato, inoltre, come nel corso di un decennio il numero dei precari è aumentato e con esso il costo di spesa pubblica, a dispetto della spending review”.  “Il ministro Giannini non aspetti quindi le argomentazioni del relatore. Proceda immediatamente a stabilizzare i 125 mila precari nella scuola in servizio su posti vacanti e disponibili: ciò permetterebbe di evitare l’innescarsi di cause giudiziarie – conclude Pacifico – che porterebbero lo Stato italiano ad essere condannato a risarcire danni superiori ai 4 miliardi di euro”.  Ricordiamo che i giudici del Lussemburgo dovranno giudicare la Legge italiana 106/2011, dopo che già la Corte Costituzionale e il Tribunale di Napoli, rispettivamente con le ordinanze n. 5288/12 e n. 207/2013, hanno posto dei dubbi sulla legittimità dell’intervento retroattivo e derogatorio del legislatore italiano in tema di stabilizzazione dei precari della scuola. Rendendo quindi necessario l’intervento chiarificatore, a questo punto decisivo, della Corte europea. Bisognerà, però, aspettare ancora prima di avere un verdetto definitivo.

La Camera impegna il Governo: “Soluzione per gli insegnanti quota 96”

da Tecnica della Scuola

La Camera impegna il Governo: “Soluzione per gli insegnanti quota 96”
di P.A.
Voto all’unanimità per la risoluzione, a prima firma Saltamartini ma sottoscritta da tutti i gruppi, per risolvere il nodo degli insegnanti Quota 96.
Come è noto è stata la riforma Fornero sulle pensioni a bloccare circa 4000 lavoratori a uscire dalla scuola nonostante i requisiti. Ora il governo, che si è rimesso al parere delle commissioni, dovrà riferire sulle risorse entro il documento di programmazione economica. La risoluzione è stata presentata nelle commissioni Bilancio e Lavoro della Camera. L’accordo sul testo è arrivato solo questa mattina dopo un confronto accesso fra i gruppi e il governo: la nuova formulazione lascia soddisfatte le forze politiche convinte che entro breve si darà risposta ai quattromila insegnanti. Il Governo – prevede la risoluzione presentata, così come riporta Repubblica – è impegnato a riferire alle commissioni, prima della presentazione del Def 2014, in merito al reperimento delle risorse necessarie per l’adozione di urgenti iniziative normative volte a risolvere la questione degli insegnanti Quota 96. Inizialmente il Tesoro in particolare aveva manifestato dubbi simili a quelli già esposti dalla Ragioneria generale dello Stato in occasione dell’esame del testo unificato su questo tema. La scelta del governo di rimettersi alle commissioni su un testo rivisto è stato dunque l’esito di un lungo lavoro di mediazione. Ora i gruppi fanno sapere di essere pronti a dare battaglia, e pretendono il mantenimento degli impegni da parte dell’Esecutivo. Manuela Ghizzoni inoltre, assente ai lavori della commissione perché impegnata in un comitato ristretto, ma che ha difeso con determinazione questi lavoratori della scuola, ha fatto sapere: Dai racconti dei colleghi presenti, mi pare di capire che il dibattito sia stato acceso e franco: mi auguro che il resoconto sappia restituire il “confronto” tra chi rivendica il proprio ruolo di indirizzo politico e chi ha responsabilità esecutive. Il termine dato al governo per individuare le risorse è entro la presentazione de Def, quindi entro il 10 aprile. Ecco anche la notizia Ansa. Scuola: ok unanime risoluzione per insegnanti quota 96. Governo si rimette a commissioni, dovrà riferire fondi entro Def Ok all’unanimità alla risoluzione, a prima firma Saltamartini ma sottoscritta da tutti i gruppi, per risolvere il nodo degli insegnanti Quota 96, che a causa della riforma Fornero non sono potuti andare in pensione nonostante i requisiti. Ora il governo, che si è rimesso al parere delle commissioni, dovrà riferire sulle risorse entro il Def.

Mobilità docenti: proroga al 2 aprile

da Tecnica della Scuola

Mobilità docenti: proroga al 2 aprile
di L.L.
Visti i malfunzionamenti di Istanze on line, ci saranno quattro giorni in più per presentare l’istanza
Apprendiamo dal sito della Flc Cgil, che, come già evidenziato nella notizia di ieri, i malfunzionamenti di Istanze on line, dovuti evidentemente al sovraccarico dei collegamenti in questi ultimi giorni a disposizione per la presentazione delle domande di mobilità per il personale docente, hanno reso necessaria una proroga del termine entro cui presentare l’istanza.
Ci sarà così tempo fino alle ore 18 del 2 aprile 2014.
Nulla cambia in merito alle altre scadenze.

Giannini: “Ecco su cosa punterò per il rilancio dell’Istruzione”

da Tecnica della Scuola

Giannini: “Ecco su cosa punterò per il rilancio dell’Istruzione”
di Andrea Carlino
Intervista a tutto campo da parte de “La Repubblica” al titolare del dicastero di Viale Trastevere. “Merito e valore anche nella scuola, maestri e professori devono ritrovare prestigio mentre spesso sono demotivati da un egualitarismo nefasto: tutti devono fare le stesse cose con lo stesso stipendi. Oggi la scuola è un acquario a cui hanno tolto l’ossigeno”, dice il ministro.
Il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini illustrerà oggi alla VII Commissione al Senato, il suo manifesto programmatico. Tante le questioni su cui avrà i riflettori puntati, in particolare su scatti, finanziamenti e reclutamento. Intanto in un’intervista rilasciata a “La Repubblica”, il ministro fa il punto ad un mese dal suo insediamento. “Vorrei riuscire a trasformare un ministero dell’emergenza in un ministero di prospettiva. Un piano di tre anni, medio termine. Lo presento oggi pomeriggio in Senato”. Tante le emergenze affrontate, dalla protesta degli Lsu fino al pasticcio degli scatti: “Si va avanti con il soffio al cuore, ma questo posto ha bisogno di progetti che poi si realizzano. I nostri giovani devono imparare a dialogare col mondo, per questo serve una full immersion già alla primaria con insegnanti madrelingua o quasi. Bisogna ampliare l’offerta degli istituti tecnici specializzati a cominciare da quelli per il turismo e i beni culturali”. Saranno quattro le linee politiche illustrate in Senato: programmazione, semplificazione, attuazione e verifica.  Sul reclutamento, Giannini è chiara: “Oggi ci sono i Tfa ordinari, quelli speciali, i Pas, le vecchie Ssis, una follia. Il prossimo tirocinio formativo lo confermerò, ma mi attiverò subito per varare un’unica forma di abilitazione a professore entro il 2018”. I tirocini andranno fatti nel corso dell’ultimo anno di laurea magistrale, è già cosi all’estero. I candidati non sprecheranno mesi ad aspettare la data di riapertura di questa fisarmonica che è ormai un concorso e potranno formarsi per insegnare già durante gli studi. Insegnanti a chiamata anche a scuola? Intanto assorbiamo i 178mila supplenti precari su 800mila insegnanti totali. Costano cifre spropositate. Assumendoli, risparmieremo. E poi insisto: merito e valore anche nella scuola, maestri e professori devono ritrovare prestigio mentre spesso sono demotivati da un egualitarismo nefasto: tutti devono fare le stesse cose con lo stesso stipendi. Oggi la scuola è un acquario a cui hanno tolto l’ossigeno.  Gli scatti d’anzianità sono arcaici. Dobbiamo consentire a chi ha voglia di lavorare e ritrovare la sua missione di insegnante di essere gratificato anche sullo stipendio. Creerò nuovi ruoli, nuove funzioni. Un esempio? Il coordinatore delle materie umanistiche all’interno dell’istituto avrà un premio in busta paga. E, ovviamente, lavorerà più ore. I presidi mi hanno detto sì, sui nuovi stipendi mi muoverò subito”. Il ministro insiste anche sulle lingue straniere: “Dobbiamo lavorare sulle lingue, possibile che in Italia si parli questo pessimo inglese? A 18 anni bisogna stare almeno al livello C2. Cercheremo di immettere nelle nostre scuole insegnanti madrelingua o “native like”. E dovremmo sperimentare classi “di solo inglese” e “solo francese”. Le due ore a settimana propinate da insegnanti oggettivamente scarsi servono a poco.  Infine il ministro si dice contrario all’adozione del bonus maturità: “Non mi piace, il destino di un ragazzo non può dipendere da una giornata: quindi diamo premi da spendere all’università ai migliori diplomati, ma valutiamoli su tutto l’arco scolastico”.

Stipendi scuola: i più bassi fra gli statali

da Tecnica della Scuola

Stipendi scuola: i più bassi fra gli statali
di Reginaldo Palermo
Sopra i 40mila euro ci sono solo i dirigenti scolastici. Negli altri comparti la situazione è ben diversa. Un dirigente scolastico si occupa in media di almeno 125 dipendenti. In altri comparti si scende a 30-35 o addirittura a 12 come nella sanità
Non ci sono dubbi: fra i comparti del pubblico impiego quello della scuola è il più bistrattato. Nella scuola gli stipendi superiori ai 40mila euro all’anno sono una vera rarità: solo 8 dipendenti su 1000 arrivano a questa cifra (lorda, beninteso). Si tratta in sostanza dei dirigenti scolastici perché se si vanno a vedere i dati si scopre che in realtà a superare i 40mila euro sono 7.815 dipendenti, 7.812 dei quali superano anche i 60mila euro: si tratta appunto dei dirigenti scolastici (uno solo arriva a 94mila euro, forse a causa di una particolare complessità della scuola e ad una reggenza in aggiunta). Una vera e propria anomalia: nel servizio sanitario il 21% del personale supera i 40mila euro, negli enti di ricerca si arriva al 32%, all’Università si sfiora il 50%  e persino negli Enti locali si arriva al 9%. Non parliamo delle autorità indipendenti o della Presidenza del Consiglio dove nessun dipendente scende al di sotto dei 40mila euro. In magistratura il 98% supera questo fatidico tetto. Il dato emerge dal conto annuale dello Stato riferito al 2012 nel quale si trovano anche altre cifre interessanti, come per esempio quella relativa alla percentuale di personale di livello dirigenziale presente in ciascun comparto. Nella scuola ci sono appunto 8 dirigenti ogni mille dipendenti, il che significa concretamente che ogni dirigente scolastico è a capo di una unità organizzativa di circa 125 persone. Nella sanità si sono mediamente 12 dirigenti su 100 dipendenti, negli enti locali 3 su 100, così come nelle agenzie fiscali e in diversi altri comparti. D’altra parte nella scuola meno del 2% dell’intera massa salariale riguarda gli stipendi oltre i 40mila euro, mentre nei Ministeri la percentuale sale al 12% e nelle regioni ed enti locali si arriva al 16%. A queste condizioni risulta davvero difficile parlare di valorizzazione del merito: solo per correggere in modo molto parziale gli squilibri fra la scuola e il resto del pubblico impiego sarebbero necessarie risorse del tutto eccezionali che, ad oggi, non sono state neppure preannunciate seppure parzialmente. Quanto a premiare davvero il merito, bisognerà aspettare ancora parecchio. Per intanto un primo passo potrebbe essere quello di equiparare gli stipendi dei laureati che lavorano nella scuola a quello dei diplomati che operano in altri settori pubblici: forse per molti insegnanti sarebbe già un bel passo in avanti dal punto di vista retributivo.

Puglisi (Pd): bene Giannini, è la ‘svolta buona’

da tuttoscuola.com

Primi commenti all’intervento del ministro al Senato

Puglisi (Pd): bene Giannini, è la ‘svolta buona’

Ho apprezzato le linee programmatiche sulla scuola illustrate in modo approfondito dal ministro Giannini in commissione Cultura al Senato. Organico funzionale stabile e budget assegnato con tempestività alle scuole per assicurare continuità didattica e serenità nella programmazione degli interventi sono decisioni che daranno piena attuazione all’autonomia scolastica“. Lo afferma la senatrice Francesca Puglisi, capogruppo Pd in commissione Cultura.

E’ stato confermato l’impegno a ripristinare gradualmente il fondo per il Miglioramento dell’offerta formativa delle scuole e un’attenta opera di semplificazione normativa. La Ministra – continua – ha dato ampia rilevanza all’insegnamento delle lingue sin dalla scuola primaria, che non possiamo che condividere. Per la prima volta viene inserito nelle linee programmatiche del MIUR l’educazione e l’istruzione 0-6 anni e la trasformazione dell’asilo nido da servizio a domanda individuale a diritto educativo dei bambini ed delle bambine. Su questo la commissione darà un contributo importante con il testo di legge 1260 che stiamo già discutendo e con il lavoro di audizioni delle istituzioni e delle associazioni che si occupano di infanzia, per dare attuazione all’impegno che il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha assunto di fronte alle Camere durante la fiducia”.

La ministra ha poi assicurato di voler lavorare per realizzare “una scuola di qualità per tutti” in cui far crescere la multiculturalità, dare spazio alle diverse abilità, in cui valorizzare la musica e le arti. E’ attraverso la discussione del nuovo contratto che verrà ridato prestigio alla professionalità docente. Il Partito Democratico – conclude Puglisi – sarà attento e non farà mancare il proprio contributo di idee con la Ministra e con i Sottosegretari Reggi e d’Onghia, per far si che anche nella scuola, dopo anni di tagli e di promesse mancate, si possa realizzare una ‘svolta buona’”.

Giannini al Senato: superare il precariato e assicurare sicurezza negli edifici

da tuttoscuola.com

Giannini al Senato: superare il precariato e assicurare sicurezza negli edifici

La scuola italiana ”è afflitta da precariato stabile ma non stabilizzato”, in una ”catena di crescenti complessità che origina una guerra tra poveri”, ha detto il ministro Giannini nel corso dell’audizione al Senato per la presentazione delle sue Linee programmatiche.

Anche per questo, ha detto, “Avvieremo una nuova tornata di tirocinio attivo (il Tfa) per il prossimo anno accademico“, con lo scopo di assicurare una nuova generazione di insegnanti, specificando che “per il futuro però spero in un modello più snello” cioè in un “periodo di tirocinio” interno al percorso formativo per conseguire insieme alla laurea il titolo per insegnare.

“È doveroso offrire ai giovani laureati la possibilità di conseguire il titolo abilitativo. Non c’è altro strumento in questo momento se non l’utilizzo di questo esistente”.

Ha confermato anche la volontà di portare a termine l’anagrafe dell’edilizia scolastica, come censimento delle scuole, dove “vuol dire anche sicurezza sui luoghi di lavoro e quindi va aggiornato il corpus giuridico.

Ha ricordato che nel 2012 oltre 27mila edifici scolastici, cioè 3 su 4, risultavano costruiti prima del 1980 e un 4% risalenti ai primi del 900.

Per troppo tempo la scuola è stata ritenuta solamente una spesa. Ci hanno convinto che quando gli insegnanti protestano lo fanno perché sono svogliati e viziati. La scuola deve formare le coscienze dei cittadini adulti del domani“, ha ricorda il ministro Giannini.

Secondo la Giannini il ministero è già intervenuto “per 24mila lavoratori impiegati nelle pulizie” per i quali “abbiamo avviato un piano straordinario biennale, fino a giugno 2016, di inserimento nelle società di manutenzione che hanno vinto le gare Consip. Siamo intervenuti anche su circa 15mila lavoratori del personale Ata“.

Il ministro al Senato: semplificare, programmare, valutare guardando all’Europa

da tuttoscuola.com

Il ministro al Senato: semplificare, programmare, valutare guardando all’Europa

Presentate oggi le Linee programmatiche del suo dicastero in Commissione a Palazzo Madama

Le prime agenzie di stampa, arrivate in redazione, stanno dando particolare rilievo alla presentazione delle Linee programmatiche del ministro Giannini presso la  Commissione Cultura e Istruzione del Senato, svolta oggi nel primo pomeriggio, mettono in evidenza innanzitutto i quattro principi che ispireranno i suoi interventi: semplificazione, programmazione, valutazione e internazionalizzazione”.

Per semplificazione intendo dire che cercherò di resistere alla tentazione di firmare una legge perché questo significa non concentrarsi sulle leggi che ci sono già“, ha spiegato.

Per programmazione il ministro intende “smettere di lavorare rincorrendo le emergenze e darsi invece quell’orizzonte necessario per delle riforme strutturali“.

Il terzo punto, la valutazione, significa per il ministro dell’Istruzione “Eliminare i colli di bottiglia e assegnare risorse sulla base dei meriti“.

Infine per internazionalizzazione Giannini intende la creazione di un “sistema che, se aperto al resto del mondo, genera qualità intrinseca. Non si può più fare policy di istruzione e ricerca senza un riferimento internazionale“.

A proposito di semplificazione, il ministro ha annunciato anche l’elaborazione di un nuovo Testo unico in materia di normativa scolastica “che semplifichi le regole, elimini le contraddizioni e rimedi agli errori” (l’attuale Testo unico, molto datato, compie vent’anni a metà del prossimo aprile).

Il corpo giuridico della scuola assomiglia alle sezioni geomorfologiche dei libri di geografia, con stratificazioni di norme e una esegesi giuridica sterminata”, ha osservato il Ministro.

La Giannini ha parlato anche di “un logorio costante nel dettaglio burocratico e normativo”, in cui è persino “molto difficile sollevare la testa dalla scrivania” per lavorare: da tutto ciò, sottolinea, “ne risulta una catena di crescenti difficoltà“.

Il ministero, dice ancora, vive “una guerra tra poveri, dove anche il vocabolario lo dimostra: idonei e inidonei, visibili e invisibili, precari e Tfa.Tutti– ha sottolineato il ministro Giannini- un elenco inesauribile di legittime rivendicazioni

Nota 28 marzo 2014, AOODGSC Prot. n. 1981

Ministero dell’Istntzione dell’Università e della Ricerca
Direzione Generale per lo Studente, I’Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione

Ai Direttori Generali Regionali U.S.R.
Loro Sedi
Ai Dirigenti degli Ambiti Territoriali
Loro Sedi
Al Sovrintendente Scolastico per la Provincia di Bolzano
Al Sovrintendente Scolastico per Ia Provincia di Trento
All’Intendente Scolastico per Ia Scuola in lingua tedesca
Bolzano
All’Intendente Scolastico per la Scuola Località Ladine
Bolzano
Al Sovrintendente degli studi per la Regione Valle D’Aosta
Aosta
Ai Dirigenti Scolastici
Ai Presidenti delle Consulte Provinciali degli Studenti

Nota 28 marzo 2014, AOODGSC Prot. n. 1981

OGGETTO: Proroga termini adesione Concorso “3° Trofeo della Lingua Italiana” a.s. 2013/2014

Gazzetta ufficiale – Serie Generale n. 73

Gazzetta Ufficiale

Sommario

LEGGI ED ALTRI ATTI NORMATIVI

 


DECRETO-LEGGE 28 marzo 2014, n. 47


Misure urgenti per l’emergenza abitativa, per il mercato delle
costruzioni e per Expo 2015. (14G00059)

 

 

Pag. 1

 

 

 


DECRETO LEGISLATIVO 14 marzo 2014, n. 48


Modifica al decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 334, e successive
modificazioni, in attuazione dell’articolo 30 della direttiva
2012/18/UE sul controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi
con determinate sostanze pericolose. (14G00063)

 

 

Pag. 6

 

 

DECRETI PRESIDENZIALI

 


DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 12 febbraio 2014


Nomina dei componenti del Comitato direttivo dell’Agenzia nazionale
per la sicurezza delle ferrovie (ANSF). (14A02458)

 

 

Pag. 10

 

 

DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

 


DECRETO 19 marzo 2014


Indicazione del prezzo medio dei buoni ordinari del Tesoro a 364
giorni. (14A02583)

 

 

Pag. 11

 

 

MINISTERO DELLA DIFESA

 


DECRETO 31 dicembre 2013


Aumento della quota annua per l’iscrizione obbligatoria alle Sezioni
di Tiro a Segno nazionale, riferito all’anno 2014. (14A02385)

 

 

Pag. 11

 

 

MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI

 


DECRETO 10 marzo 2014


Iscrizione di varieta’ di barbabietola da zucchero al registro
nazionale. (14A02378)

 

 

Pag. 12

 

 

 


DECRETO 10 marzo 2014


Variazione dei responsabili della conservazione in purezza di
varieta’ di specie agrarie iscritte al registro nazionale. (14A02379)

 

 

Pag. 14

 

 

 


DECRETO 10 marzo 2014


Variazione dei responsabili della conservazione in purezza di
varieta’ di specie agrarie iscritte al registro nazionale. (14A02380)

 

 

Pag. 16

 

 

 


DECRETO 10 marzo 2014


Iscrizione di varieta’ di colza al registro nazionale. (14A02381)

 

 

Pag. 18

 

 

 


DECRETO 13 marzo 2014


Riconoscimento del Consorzio di Tutela del Bergamotto di Reggio
Calabria e attribuzione dell’incarico di svolgere le funzioni di cui
all’articolo 14, comma 15, della legge 21 dicembre 1999, n. 526 per
la DOP «Bergamotto di Reggio Calabria». (14A02384)

 

 

Pag. 19

 

 

DECRETI E DELIBERE DI ALTRE AUTORITA’

AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO

 


DETERMINA 10 marzo 2014


Riclassificazione del medicinale per uso umano «Xanax (alprazolam)»
ai sensi dell’art. 8, comma 10, della legge 24 dicembre 1993, n. 537.
(Determina n. 235/2014). (14A02310)

 

 

Pag. 21

 

 

 


DETERMINA 10 marzo 2014


Riclassificazione del medicinale per uso umano «Enterogermina
(bicillus clausii)» ai sensi dell’art. 8, comma 10, della legge 24
dicembre 1993, n. 537. (Determina n. 236/2014). (14A02311)

 

 

Pag. 22

 

 

 


DETERMINA 10 marzo 2014


Riclassificazione del medicinale per uso umano «Muscoril
(tiocolchicoside)» ai sensi dell’art. 8, comma 10, della legge 24
dicembre 1993, n. 537. (Determina n. 237/2014). (14A02312)

 

 

Pag. 23

 

 

 


DETERMINA 10 marzo 2014


Riclassificazione del medicinale per uso umano «Nasonex (mometasone)»
ai sensi dell’art. 8, comma 10, della legge 24 dicembre 1993, n. 537.
(Determina n. 298/2014). (14A02313)

 

 

Pag. 24

 

 

 


DETERMINA 10 marzo 2014


Riclassificazione del medicinale per uso umano «Imolast (latanoprost
e timololo)» ai sensi dell’art. 8, comma 10, della legge 24 dicembre
1993, n. 537. (Determina n. 239/2014). (14A02314)

 

 

Pag. 25

 

 

 


DETERMINA 10 marzo 2014


Riclassificazione del medicinale per uso umano «Tanof (latanoprost e
timololo)» ai sensi dell’art. 8, comma 10, della legge 24 dicembre
1993, n. 537. (Determina n. 241/2014). (14A02315)

 

 

Pag. 26

 

 

 


DETERMINA 10 marzo 2014


Riclassificazione del medicinale per uso umano «Rafanix (latanoprost
e timololo)» ai sensi dell’art. 8, comma 10, della legge 24 dicembre
1993, n. 537. (Determina n. 240/2014). (14A02316)

 

 

Pag. 27

 

 

 


DETERMINA 10 marzo 2014


Riclassificazione del medicinale per uso umano «Voriconazolo Accord
(voriconazolo)» ai sensi dell’art. 8, comma 10, della legge 24
dicembre 1993, n. 537. (Determina n. 242/2014). (14A02317)

 

 

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COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

 


DELIBERA 17 dicembre 2013


Regione Abruzzo – Ricostruzione post-sisma dell’aprile 2009.
Rimodulazione delle assegnazioni per spese obbligatorie e beni
culturali (Delibera CIPE n. 135/2012). (Delibera n. 92/2013).
(14A02473)

 

 

Pag. 29

 

 

 


DELIBERA 17 dicembre 2013


Regione Abruzzo – Ricostruzione post-sisma dell’aprile 2009. Utilizzo
da parte dell’Ufficio scolastico regionale di risorse finanziarie di
cui all’OPCM n. 3979/2011. Presa d’atto. (Delibera n. 93/2013).
(14A02474)

 

 

Pag. 35

 

 

COMMISSIONE DI GARANZIA DELL’ATTUAZIONE DELLA LEGGE SULLO SCIOPERO NEI SERVIZI PUBBLICI ESSENZIALI

 


DELIBERA 17 febbraio 2014


Trasporto pubblico locale – Valutazione di idoneita’ dell’Accordo
aziendale concluso, in data 7 novembre 2012, con le Segreterie
regionali dell’Abruzzo/provinciali di Chieti delle Organizzazioni
sindacali Fit Cisl, Faisa Cisal e Ugl Trasporti e riguardante le
prestazioni indispensabili da garantire in caso di sciopero del
personale dipendente dall’azienda Satam s.r.l. di Chieti (pos.
2417/13). (Delibera n. 14/66). (14A02459)

 

 

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ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI

MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE

 


COMUNICATO


Reiezione di una istanza di individuazione come associazione di
protezione ambientale ai sensi dell’articolo 13, della legge 8 luglio
1986, n. 349, e successive modificazioni. (14A02383)

 

 

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MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

 


COMUNICATO


Rinnovo dell’abilitazione all’effettuazione di verifiche periodiche e
straordinarie di impianti di messa a terra di impianti elettrici
all’Organismo Tesi Srl, in Milano. (14A02480)

 

 

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COMUNICATO


Rinnovo dell’abilitazione all’effettuazione di verifiche periodiche e
straordinarie di impianti di messa a terra di impianti elettrici
all’Organismo O.EMME.BI Srl, in Taranto. (14A02481)

 

 

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COMUNICATO


Estensione dell’abilitazione all’effettuazione di verifiche
periodiche e straordinarie di impianti di messa a terra di impianti
elettrici all’Organismo O.N.P.I. Srl, in Foggia. (14A02482)

 

 

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SUPPLEMENTI ORDINARI

 


DECRETO LEGISLATIVO 14 marzo 2014, n. 49


Attuazione della direttiva 2012/19/UE sui rifiuti di apparecchiature
elettriche ed elettroniche (RAEE). (14G00064)

 

(Suppl. Ordinario n. 30)