Unicobas: “Nelle paritarie succede di tutto e il Ministro sta a guardare”

da tecnicadellascuola.it

Unicobas: “Nelle paritarie succede di tutto e il Ministro sta a guardare”

R.P.

L’Unicobas denuncia: spesso nelle paritarie i docenti, pur di avere il punteggio, accettano di lavorare gratis e senza contributi. Da più di un anno il Ministero sarebbe in possesso di un corposo dossier sull’argomento, ma nulla si muove.

1 ragazzo su 20 vittima di bullismo più di una volta a settimana

da tecnicadellascuola.it

1 ragazzo su 20 vittima di bullismo più di una volta a settimana

P.A.

A rivelarlo l’indagine sul cyberbullismo condotta su 2.000 studenti delle scuole medie di Roma, Lampedusa, Olbia e L’Aquila da WWE, la società americana di entertainment, insieme all’Istituto di Ortofonologia di Roma (IdO) e all’associazione ‘Stop Al Bullismo’. La ricerca è stata presentata oggi nella Capitale, presso l’Istituto comprensivo di Via Carotenuto, nell’ambito della campagna d’informazione ‘Be a STAR’.

Un ragazzo su 5 (il 20%) ha ammesso di aver subito atti di bullismo in passato. Ma il dato forse più spiazzante viene da un 10% che sostiene di non sapere se è stato o meno vittima di bullismo. “Questo perché del bullismo si parla tanto in via del tutto teorica, ma parlarne in prima persona è più difficile- spiegano gli psicoterapeuti dell’IdO- probabilmente i ragazzi lo vivono come un tabù, qualcosa di cui non si deve parlare, e spesso se ne vergognano”.
Un ragazzo su 10 è stato vittima di cyberbullismo in passato. Il 2% sostiene invece di essere attualmente vittima, mentre un 6% si dice confuso non sapendo se lo è o meno. Violenze che possono avvenire anche a scuola, rivela il 5,5% degli studenti che sostiene di essere stato colpito all’interno dell’istituto almeno una o più volte a settimana. Fuori scuola invece le vittime salgono all’11% degli adolescenti intervistati. In generale, circa uno studente su 3 (il 32%) ha menzionato il cyber bullismo come la forma più recente e frequente di bullismo. “Un fenomeno che ha preso piede perché coperto dall’anonimato dato dai falsi profili (fake) o dai siti (ask) che sembrano nati appositamente per permettere agli utenti di relazionarsi senza mai esporsi realmente”, precisano gli esperti dell’IdO. L’anonimato dell’aggressore e la diffusione pubblica dell’offesa possono rendere infatti “gli effetti psicologici del cyberbullismo più gravi di quelli del bullismo tradizionale”, aggiunge infine Federico Colombo, psicologo di Stop Al Bullismo.

La chat è sicuramente lo strumento che va per la maggiore tra gli aggressori, seguono le telefonate mute o sgradevoli, gli sms, le foto e i video compromettenti.

I ragazzi rivolgono l’attenzione sul dialogo e ribadiscono il bisogno di essere ascoltati autenticamente. Il 56% degli adolescenti sostiene che i docenti, di fronte a una prepotenza fra compagni, dovrebbero prendere il ‘bullo’ da parte e parlargli per capire. Se poi si chiede loro cosa potrebbe fare un adulto, il 49% ripete che dovrebbe ‘cercare di parlare con i ragazzi e capire come stanno’.

“E’ interessante notare che, seppur razionalmente, gli studenti dichiarano che se fossero vittime di bullismo si rivolgerebbero ai genitori (il 61%)- informa la psicoterapeuita dell’IdO, Flavia Ferrazzoli- di fatto, istintivamente, nel 60% dei casi sono pronti a schierarsi in prima persona dalla parte di un amico o un compagno di classe più debole senza rivolgersi all’adulto. Addirittura- precisa l’esperta- questi adolescenti sembrano farci capire che non si fidano molto degli adulti, che in genere vanno sempre di corsa e spesso si mostrano poco empatici. A conferma di ciò, gli studenti citano l’incoerenza degli adulti definendo assolutamente diseducativi quei programmi televisivi, assai numerosi, in cui litigano”.

“I risultati dello studio pubblicato dimostrano che il bullismo è un epidemia globale che deve essere fermata- dichiara Stephanie McMahon, chief brand officer di WWE- siamo orgogliosi di portare la campagna ‘Be a STAR’ in Italia insieme ai nostri partner IdO e Stop al Bullismo per aiutare i bambini a capire cosa significa essere vittime di bullismo e come fermarlo”.

Il presidente Giorgio Napolitano invia un messaggio al sottosegretario per i Rapporti con il Parlamento, Ivan Scalfarotto,

Contestualmente, in occasione dell’ottava giornata internazionale contro l’omofobia e la transfobia, istituita per l’iniziativa del Parlamento Europeo nel 2007, il presidente Giorgio Napolitano ha inviato un messaggio al sottosegretario per i Rapporti con il Parlamento, Ivan Scalfarotto.

”In occasione dell’ottava giornata internazionale contro l’omofobia e la transfobia, istituita per l’iniziativa del Parlamento Europeo nel 2007, desidero esprimere la mia vicinanza a quanti sono vittime di aggressioni e di atti di discriminazione, più o meno latente, basata sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere delle persone. Ne sono stati testimonianza tragici episodi di rinuncia alla vita da parte di giovani umiliati e offesi. S’impone e va decisamente promossa una cultura dell’inclusione e del rispetto di ogni differenza con iniziative adeguate ed idonee nella famiglia, nella scuola, nelle varie realtà sociali ed in ogni forma di comunicazione. Con questi sentimenti, invio a lei e a quanti celebrano la giornata internazionale contro l’omofobia e la transfobia i miei più cordiali saluti”.

7 studenti su 10 temono l’orale agli esami di stato

da tecnicadellascuola.it

7 studenti su 10 temono l’orale agli esami di stato

Pasquale Almirante

La paura sarebbe dovuta al fatto che ci si trova davanti a 7 docenti, di cui tre interni e i rimanenti sconosciuti. Presidente compreso. Ma forse più di tutti influisce la consapevolezza che per la prima volta ci si trova davanti alla Stato, nelle persone dei commissari che lo rappresentano e che devono giudicare il candidato

Secondo un sondaggio di Skuola.net, effettuato su 1.000 studenti delle scuole superiori, emergere che sette maturandi su dieci temono l’esame orale.
Per il 31,6% degli intervistati l’esame orale è il più difficile soprattutto per la mole della preparazione richiesta, mentre per il 39,7% la vera paura sta nell’emozione. A intimorire i ragazzi, infatti, è proprio la reazione che si avrà trovandosi di fronte a una platea di docenti. Il restante 28% teme maggiormente le altre tre prove.

Uno su due studenti si lascia spaventare dall’infinita possibilità di domande a cui verrà sottoposto, il 20% teme il commissario esterno che può far domande a cui lo studente non è pronto a rispondere e il 14% teme la reazione emotiva.

Che cosa aiuterebbe allora lo studente a temere meno il colloquio orale, chiede ancora il sondaggio di Skuola.net?
Per il 42,3% dei ragazzi sarebbe sufficiente sentirsi preparato su tutto il programma, senza lacune.
Per un ragazzo su 4 invece sarebbe necessario poter imparare a controllare l’ansia, uno su sei invece sente la necessità di acquisire maggiore sicurezza in se stessi. E allora quasi un ragazzo su tre vorrebbe seguire a scuola corsi di comunicazione e persuasione, uno su 4 i corsi per gestire ansie e paure mentre il 23% vorrebbe frequentare corsi finalizzati all’apprendimento di un metodo di studio personalizzato.
Ma nelle scuole è difficile che queste attività vengano proposte, solo il 10% dei maturandi dice di sentirsi pronto a sufficienza.
Dunque serpeggia paura fra i ragazzi che a breve devono affrontare gli esami di stato e in modo particolare per il fatto di trovarsi di fronte al fuoco incrociato dei prof durante gli orali. Tuttavia il 42,3%, sulla base del sondaggio, teme gli orali perché pensa di essere impreparato. Una sorta di senso ci colpa duqnue, nella convinzione, forse sbagliata, che nel corso degli anni non si è fatto fino in fondo il proprio dovere. E in questa convinzione c’è anche un’altra componente, quella cioè di fare i conti, a fine carriera scolastica, con lo Stato, rappresentato dai prof esterni che ora per conto proprio delle Istituzioni, chiedono conto e ragione di tutto l’operato dello studente.
Una sorta di sessione valutante insomma in cui i prof vestono le toghe del giudice che, applicando la legge della conoscenza dei contenuti, somministrano meriti e punizioni. E proprio per questo, e in funzione di tale ulteriore ruolo affidato, si dovrebbero molto meglio trattare i docenti e con molta più oculatezza consegnare loro cattedre e sessioni di esame.

Giannini: un contratto per premiare i migliori

da tecnicadellascuola.it

Giannini: un contratto per premiare i migliori

Lucio Ficara

Non si capisce però con quali risorse potrà essere finanziata qualunque operazione di riconoscimento del merito e dell’impegno visto che il DEF non prevede risorse ancora per parecchi anni. Secondo il Ministro a valutare i docenti dovranno essere i dirigenti scolastici.

Insegnante aperto a imparare

Insegnante aperto a imparare

di Umberto Tenuta

C128-Papa Francesco: Perché se un insegnante non è aperto a imparare, non è un buon insegnante, e non è nemmeno interessante

 

<<E sapete cosa vi dico?

<<Che Gli insegnanti sono i primi che devono rimanere aperti alla realtà – ho sentito le testimonianze dei vostri insegnanti

<< mi ha fatto piacere sentirli tanto aperti alla realtà – con la mente sempre aperta a imparare!

<<Sì, Perché se un insegnante non è aperto a imparare, non è un buon insegnante, e non è nemmeno interessante;

<< i ragazzi capiscono, hanno “fiuto”, e sono attratti dai professori che hanno un pensiero aperto, “incompiuto”, che cercano un “di più”,

<<e così contagiano questo atteggiamento agli studenti. <<Questo è uno dei motivi perché io il primo motivo per cui amo la scuola>>.

 

INSEGNANTI APERTI ALLA REALTà, CON LA MENTE SEMPRE APERTA A IMPARARE

<<Se Dio tenesse nella sua destra tutta la verità e nella sua sinistra il solo tendere alla verità con la condizione di errare eternamente smarrito e mi dicesse: – Scegli, io mi precipiterei con umiltà alla sua sinistra e direi: Padre, ho scelto; la pura verità è soltanto per te >>(G. E. Lessing, Una replica)

Abbiamo scritto altrove che la parola studente significa colui che ama il sapere, filosofo.

Il bambino nasce con questo amore, con la innata curiosità di conoscere, filosofo.

Questo fuoco arde in lui e, come qualsiasi fuoco, divampa quanto più lo si alimenta.

Il docente è il filosofo che alimenta questo fuoco.

Per essere maestro egli deve essere filosofo, con la mente aperta alla conoscenza, alla realtà.

Un insegnante aperto alla realtà…aperto ad imparare”, dice con semplicità Papa Francesco!

Nessuno sa, nessuno può sapere: il sapere non è un fatto, ma un farsi, un divenire.

Panta rei!

Sempre, ieri come oggi, oggi più di ieri, in una civiltà in cammino, in rapida trasformazione.

Non esistono bagagli culturali, non esistono valige, ma tablet connessi, menti aperte alla ricerca, alla realtà che si rinnova, che legge cose nuove nelle cose di ieri e nelle cose di oggi, nell’ansia di leggere il domani.

Gli studenti non hanno bisogno di tomi ambulanti ma di uomini aperti alla realtà, alla realtà che pone mille domande, domande che mai trovano risposta definitiva.

Dice lo Scrittore latino: Fai che gli altri accendano la loro fiaccola alla tua, nulla perderà la tua fiaccola della sua luce, e intorno a te sarà più luce.

Fiaccola, non mocciolo. Se non cenere!

Se la sua fiaccola non arde, come può il docente accendere la fiaccola dei suoi studenti?

Qualcuno ha scritto che l’educazione è un contagio spirituale.

Se non si possiede il pathos della cultura, non lo si può contagiare.

Si legge in quel capolavoro dimenticato dei Programmi didattici del 1985 che <<L’insegnante, anche testimoniando la sua consuetudine alla lettura, stimola e accresce la motivazione del fanciullo a leggere>>.

Parole non ci appulcro!

<< i ragazzi capiscono, hanno “fiuto”, e sono attratti dai professori che hanno un pensiero aperto, “incompiuto”, che cercano un “di più”>>.

Certamente, qui parla il Professor Jeorge Bergoglio!

Che bello sarebbe se le Sue lezioni fossero state registrate sui tablet dei Suoi studenti!

Il miglior giudice è il re (Lope de Vega).

Tanto s’affanna la Ministra Giannini per la valutazione dei docenti, e la soluzione gliel’ha data Papa Francesco.

<<i ragazzi capiscono, hanno “fiuto”>>

Mica non capiscono, essi che docimologia non hanno studiato?

Essi hanno “fiuto”, fiuto tra virgolette.

I ragazzi capiscono, e come capiscono, hanno “fiuto”!

Come i Grandi, in ogni campo, fiutano le cose grandi, le persone grandi.

Quel Professore è bravo, non punisce mai!

Quel professore è bravo, non mi mortifica mai dinnanzi ai compagni!

Quel Professore è bravo, mi incoraggia sempre!

Quel Professore è bravo, mi fa capire tutto, senza bisogno che la mamma me lo rispieghi di pomeriggio, poverina, rinunciando al pisolino!

A quel Professore io voglio bene e mi impegno a studiare per non farlo penare!

Quel Professore dice sempre che anch’Egli studia, come noi, più di noi, e che certe cose manco lui le capisce, ma si sforzerà di capirle, magari con il nostro aiuto!

<<e così contagiano questo atteggiamento agli studenti.

Oddio, che brutta cosa il contagio!

Il morbillo, la varicella… la peste bubbonica!

Nooo… noo.. no, e poi no.

I professori non ci contagiano malattie, hanno presentato il certificato di sana e robusta costituzione, sì, anche quelli esili esili, che proprio robusti affatto non sono!

Ma, sì, ci contagiano il loro amore del sapere.

Essi sono studiosi, studiosi, amanti del sapere, come noi studenti, innamorati del sapere, filosofi.

<<Questo è uno dei motivi per cui amo la scuola>>.

O Maestri, o Professori, Papa Francesco ama la scuola, non la odia come alcuni di noi sfortunati giovani che un docente contagioso non hanno incontrato.

La ama, la scuola, perché la sua maestra Lo ha innamorato della scuola, sin dal suo primo giorno di scuola!

E poi sempre, sempre, sempre, anche da sacerdote e da Professore, anche da Vescovo, anche da Cardinale, anche da Papa la ama ancora, ed una Giornata benedetta ha dedicato alla Scuola.

Figuratevi, c’era anche la Ministra Giannini, e queste cose le ha ascoltate anch’Ella.

Speriamo che le abbia sentite!

Gazzetta ufficiale – Serie Generale n. 113

Gazzetta Ufficiale

Serie Generale
n. 113 del 17-5-2014

Sommario

LEGGI ED ALTRI ATTI NORMATIVI

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

 


DECRETO 14 aprile 2014, n. 77


Regolamento concernente le modalita’ di transito degli ufficiali del
ruolo normale del Corpo della Guardia di finanza nel ruolo aeronavale
del medesimo Corpo. (14G00091)

 

 

Pag. 1

 

 

DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI

MINISTERO DELLA SALUTE

 


DECRETO 25 marzo 2014


Ri-registrazione provvisoria dei prodotti fitosanitari a base della
sostanza attiva halosulfuron metile. (14A03705)

 

 

Pag. 4

 

 

 


DECRETO 15 aprile 2014


Ri-registrazione provvisoria dei prodotti fitosanitari a base della
sostanza attiva imidacloprid. (14A03708)

 

 

Pag. 6

 

 

 


DECRETO 5 maggio 2014


Indicazione per le etichette dell’acqua minerale «Beber Sorgente
Doppio», in Posina. (14A03694)

 

 

Pag. 9

 

 

 


DECRETO 5 maggio 2014


Riconoscimento dell’acqua minerale «Fonte Noa’», in Novara di
Sicilia, al fine dell’imbottigliamento e della vendita . (14A03706)

 

 

Pag. 9

 

 

 


DECRETO 5 maggio 2014


Indicazioni per le etichette dell’acqua minerale «Sorgente Lissa», in
Posina. (14A03709)

 

 

Pag. 10

 

 

DECRETI E DELIBERE DI ALTRE AUTORITA’

AUTORITA’ PER LA VIGILANZA SUI CONTRATTI PUBBLICI DI LAVORI, SERVIZI E FORNITURE

 


DELIBERA 5 marzo 2014


Attuazione dell’articolo 1, commi 65 e 67, della legge 23 dicembre
2005, n. 266, per l’anno 2014. (14A03745)

 

 

Pag. 10

 

 

 


DELIBERA 23 aprile 2014


Rendiconto finanziario per l’esercizio 2013. (Delibera n. 18).
(14A03746)

 

 

Pag. 12

 

 

ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI

AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO

 


COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Fluoralfa». (14A03729)

 

 

Pag. 17

 

 

 


COMUNICATO


Comunicato di rettifica relativo all’estratto della determina n.
345/2014 del 1° aprile 2014, recante l’autorizzazione all’immissione
in commercio del medicinale per uso umano «Calcipotriolo e
Betametasone Teva». (14A03730)

 

 

Pag. 17

 

 

 


COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Repaglinide Ratiopharm». (14A03731)

 

 

Pag. 17

 

 

 


COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Imipenem e Cilastatina Sandoz».
(14A03732)

 

 

Pag. 19

 

 

 


COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Actigrip Tosse Fluidificante».
(14A03733)

 

 

Pag. 20

 

 

MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI

 


COMUNICATO


Richiesta di registrazione della indicazione geografica delle
acquaviti di frutta dell’Alto Adige. (14A03710)

 

 

Pag. 20

 

 

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’esercizio dell’attivita’ fiduciaria rilasciata
alla societa’ «Be Trust Fiduciaria S.r.l», in Milano. (14A03707)

 

 

Pag. 41