4 FAMIGLIE SU 10 CHIEDONO TEMPO PIENO – Nella scuola primaria circa il 57,4 % delle famiglie ha espresso una netta preferenza per l’orario settimanale di 27-30 ore. Solo il 3,7% ha scelto il tempo a 24 ore mentre il tempo pieno risulta l’opzione preferita dal 38,9% delle famiglie. Il tempo scuola a 40 ore settimanali risponde maggiormente alle aspettative educative e alle necessità familiari delle regioni del Nord.

LICEO PRIMA SCELTA, BOOM DELLO SPORTIVO – Sono 537.242 gli studenti che si sono iscritti al primo anno delle superiori e di questi oltre 267.534 hanno scelto un indirizzo liceale (49,8%), confermando il segno positivo (+0,9%) già fissato nel 2013-14; il 30,8% ha optato per un Istituto tecnico (-0,4%) e il 19,4% per un Istituto professionale (-0,5). Il liceo scientifico si conferma l’indirizzo preferito dagli studenti (22,7% di iscritti sul totale nazionale). In particolare, piace l’opzione delle Scienze applicate, mentre l’indirizzo tradizionale registra un calo, compensato dal successo delle sezioni sportive, novità per il prossimo anno (4.456 domande). Il Linguistico cresce con un incremento delle preferenze di 0,5 punti percentuali mentre il Classico con il 6% di richieste, risulta leggermente in flessione (6,1% lo scorso anno). Segnano un piccolo incremento di 0,1 punti percentuali i licei Musicali e il liceo Artistico e sono in aumento le preferenze per le Scienze Umane: +0,3.

LICEO PIACE AL CENTRO, TECNICO NEL NORD – La percentuale di alunni che sceglie un indirizzo liceale supera ampiamente la media nazionale nelle regioni del Centro (55,4%) mentre Gli Istituti tecnici piacciono di più al Nord, in particolare nelle regioni del Nord-Est (36,4%). Nel Mezzogiorno i percorsi professionali raggiungono in media il 21% di iscrizioni.

TECNICI E PROFESSIONALI, L’INTERESSE PER LA PRATICA – Più di 165.000 ragazzi hanno scelto un Istituto tecnico (30,8% del totale nazionale). In particolare il 12,4% ha preferito il settore economico e il 18,4% il settore tecnologico. Pur rimanendo l’indirizzo dei tecnici preferito dagli studenti, cala l’indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing (8,6% di iscritti sul totale quest’anno, 9,2% lo scorso anno). Con oltre 25.000 iscritti, l’indirizzo Informatica e Telecomunicazioni segna, invece, un gran successo (4,8% sul totale nazionale). Fra i professionali l’Alberghiero conserva il suo primato con circa 50.000 domande di iscrizione, il 9,3% del totale nazionale, che posizionano l’indirizzo al secondo posto, dopo lo scientifico, fra i più richiesti in Italia.

FORMAZIONE PROFESSIONALE, VINCE LA RISTORAZIONE – Per quanto riguarda le qualifiche professionali di durata triennale degli studenti Iscritti ai corsi IeFP emerge una maggiore preferenza per l'”Operatore della ristorazione” (21,9%). Tuttavia gli studenti dimostrano anche interesse a conseguire la qualifica di “Operatore del benessere”( 19,5%) con gli indirizzi “acconciatura” ed “estetica” e di “Operatore meccanico” (10,5%).

L’inquilino di viale Trastevere ha dichiarato, a margine dell’accordo: “La storia dell’arte è un tratto genetico della nostra cultura ma è stata trascurata. È inaccettabile che questa materia sia stata messa tra le cenerentole a rischio taglio, che poi si è effettivamente verificato”.

“Con il ministro Franceschini – ha continuato  Giannini – prendiamo quindi l’impegno di reintrodurre nelle scuole laddove è stata depotenziata la storia dell’arte. Al mio ingresso al Miur ricordo che una delle prese d’atto che mi aveva amareggiato fu proprio quella di scoprire quanto la storia dell’arte fosse stata eliminata o ridotta nelle scuole. Occorre quindi rivisitare gli ordinamenti didattici e questo è un punto all’ordine del giorno e il governo è stato sollecitato a riguardo”.

Franceschini ha confermato che “tra il ministero dei Beni Culturali e il ministero dell’Istruzione c’è un impegno comune a reintrodurre dove è stata tolta e valorizzare dove è stata ridotta la storia dell’arte nelle scuole. Le scelte politiche sbagliate vanno corrette. Non si può non pensare di non far amare e studiare l’arte nelle scuole”.