“I ritardi con cui in Campania si sta procedendo agli adempimenti relativi al concorso per dirigenti scolastici hanno raggiunto ormai livelli intollerabili. È vero che a determinare in gran parte questi ritardi sono stati i ricorsi e le vicende giudiziarie anche penali che in vario modo e a vario titolo hanno interessato il concorso ma è pur vero che ormai la legittimità dello stesso è stata sancita dal Consiglio di Stato e non si capisce perché, nonostante tutto questo, mentre nelle altre regioni d’Italia il concorso bandito nel 2011 si è concluso e i vincitori sono stati immessi in ruolo, in Campania a tre anni di distanza ancora si attende la pubblicazione della graduatoria finale degli idonei“. Lo sostengono, in una nota congiunta, le deputate Pd Valeria Valente, Luisa Bossa e Camilla Sgambato che assieme ad altri deputati campani del Partito Democratico hanno presentato stamane un’interpellanza urgente al Governo sui ritardi accumulati in Campania nelle procedure del concorso per dirigenti scolastici.

In risposta all’interpellanza, il sottosegretario al Miur, Gabriele Toccafondi, ha spiegato che “il concorso” per dirigenti scolastici in Campania “è stato oggetto di un notevole contenzioso amministrativo e penale” per cui “è stata istituita una nuova commissione esaminatrice e una commissione d’inchiesta interna. Allo stato sia la commissione esaminatrice che quella d’inchiesta hanno quasi ultimato il loro lavoro. Quando avremo la relazione dei nostri ispettori e la nuova graduatoria le pubblicheremo. Si prevede che questo avvenga a breve“.

“La dilatazione dei tempi per la graduatoria – ha sottolineato il sottosegretario – non è imputabile all’amministrazione ma a un travagliato iter procedurale che ha visto sovrapporsi elementi amministrativi e penali oltre che un rilevante numero di candidati“.

“Nonostante le rassicurazioni del sottosegretario Toccafondi sul rispetto dei tempi e sul fatto che la graduatoria sarà pubblicata a breve, noi continuiamo – concludono le deputate dem autrici dell’interpellanza – a nutrire dubbi e perplessità e vigileremo affinché stavolta si metta veramente la parola fine ad una vicenda tanto assurda quanto paradossale“, concludono.