Modalità organizzative delle attività alternative all’insegnamento della religione cattolica

da La Tecnica della Scuola

Modalità organizzative delle attività alternative all’insegnamento della religione cattolica

L.L.

L’U.s.r. per la Liguria ha fornito indicazioni per le attività alternative all’insegnamento della religione cattolica nelle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di I e II grado.

Nel ricordare che è obbligo delle Istituzioni scolastiche garantire le attività didattiche e formative destinate agli alunni e agli studenti delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di I e II grado che, all’atto dell’iscrizione, hanno scelto di non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica, con la circolare 10320 del 7 ottobre 2015 l’Ufficio scolastico precisa che compete al collegio dei docenti definire i contenuti delle attività alternative all’insegnamento della religione cattolica.

Ai fini dell’affidamento delle stesse, i Dirigenti scolastici avranno cura di:

  1. Attribuire in via prioritaria le ore di attività alternative alla religione cattolica ai docenti a tempo indeterminato in servizio nella rispettiva scuola, il cui posto o cattedra sia costituita con un numero di ore inferiore a quello obbligatorio (anche attraverso l’utilizzo di docenti eventualmente totalmente o parzialmente in soprannumero), ai fini del completamento dell’orario d’obbligo. Non è possibile per i docenti titolari di cattedra orario esterna completare nella prima scuola con ore di attività alternative.
  2. Nel caso in cui non si possa procedere come sopra, i Dirigenti scolastici conferiranno le ore alternative alla religione cattolica come ore eccedenti l’orario d’obbligo. L’assegnazione spetta a coloro che, in servizio nella scuola come docenti a tempo indeterminato e come supplenti con nomina fino al termine dell’anno scolastico o fino al termine delle attività didattiche, abbiano già completato l’orario di cattedra, ed abbiano manifestato la propria specifica disponibilità.
  3. Qualora non sia possibile procedere sulla base di quanto previsto nei punti precedenti, i Dirigenti scolastici potranno stipulare contratti a tempo determinato con supplenti già in servizio per spezzoni orario (ai fini del completamento di orario) o contratti a tempo determinato ex novo con aspiranti alle supplenze inclusi nelle attuali graduatorie d’istituto.

Nei casi di cui alla lettera b) (ore eccedenti) e c) (contratti a tempo determinato), la nomina e la retribuzione avranno decorrenza dalla data di effettivo inizio delle attività sino al 30 giugno 2016.

Tali procedure si applicano anche nel caso in cui sia stato scelto lo studio individuale con assistenza del personale docente.

Considerata la natura obbligatoria di tali attività, che vanno garantite esclusivamente in presenza di studenti che non si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica, non è necessaria alcuna preventiva autorizzazione. Le ore di cui trattasi non sono equiparabili a quelle delle altre discipline e pertanto non incidono nella definizione dell’organico d’istituto.

Scuola, premier pensa di anticipare al 2016 altri investimenti grazie a fondi Ue

da La Tecnica della Scuola

Scuola, premier pensa di anticipare al 2016 altri investimenti grazie a fondi Ue

Anche nel giorno del via libera del Consiglio dei ministri alla legge Stabilità per il 2016, il pensiero del premier Renzi va alla scuola.

“Se ci verrà riconosciuto dalla Commissione Ue lo 0,2, circa 3,3 mld, per l’evento migratorio eccezionale anticiperemo al 2016 misure previste per il 2017: l’Ires e i denari per ulteriori investimenti nelle scuola”, ha detto il presidente del Consiglio al termine della riunione dei ministri del Governo. Non sono stati indicati, per il momento, i settori che verrebbero incentivati attraverso questo gettito finanziario di origine europea.

Renzi ha anche detto che “nella legge di stabilità ci sono 500 assunzioni nella cultura. Il ministro Franceschini alle 17 illustrerà plurimi interventi. La legge di stabilità mette 100 milioni di euro in più sulla cultura”.

Rilevazioni nazionali Invalsi: tutte le scadenze

da La Tecnica della Scuola

Rilevazioni nazionali Invalsi: tutte le scadenze

L.L.

Si svolgeranno a partire dal 4 maggio 2016 le prossime prove Invalsi, ma prima di questa data le scuole dovranno eseguire alcune operazioni, secondo una tempistica ben precisa.

A partire dalle ore 15.00 del 10 novembre 2015, su una pagina dedicata sul sito dell’INVALSI (https://invalsi-areaprove.cineca.it/index.php?form=area_riservata), si dovrà innanzitutto procedere all’iscrizione delle classi II e V primaria, III secondaria di primo grado e II secondaria di secondo grado. Le funzioni resteranno aperte fino alle ore 16.30 del 4 dicembre 2015.

Dal 7 dicembre sul sito dell’INVALSI sarà reso noto l’elenco delle informazioni di contesto richieste dall’INVALSI e sarà pubblicato il calendario per la trasmissione degli stessi dati.

Dal 15 aprile 2016 ciascuna scuola può vedere se e quali classi sono state estratte come “classi campione”. In queste classi sarà inviato un osservatore esterno.

Le prove si svolgeranno invece secondo il seguente calendario:

  • 4 maggio 2016: prova preliminare di Lettura (II primaria) e prova d’ Italiano (II e V primaria);
  • 5 maggio 2016: prova di Matematica (II e V primaria) e Questionario studente (V primaria);
  • 12 maggio 2016: prova d’Italiano, prova di Matematica e Questionario studente (II secondaria di secondo grado);
  • 17 giugno 2016: prova d’Italiano, prova di Matematica (III secondaria di primo grado – Prova nazionale all’interno dell’esame di Stato).

Boom di scioperi nel 2015: +200% per dire no alla riforma

da La Tecnica della Scuola

Boom di scioperi nel 2015: +200% per dire no alla riforma

Alla fine la riforma Renzi-Giannini è stata approvata, ma la contestazione è stata altissima. Tanto che nel 2015 gli scioperi si sono incrementati del 200% rispetto all’anno precedente.

A dirlo è stato, il 15 ottobre nel corso di un’audizione a Palazzo Madama, il presidente della commissione di Garanzia, Roberto Alesse: il Garante e ha spiegato che gli scioperi nel settore della scuola hanno subito nel 2015 “una brusca impennata con 52 proclamazioni e 45 azioni di sciopero nazionale effettive. L’aumento rispetto al 2014 (in cui gli scioperi sono stati 16) è stato del 200%”.

Poi Alesse ha sottolineato, anche se per chi segue la scuola non è certo una sorpresa, che l’effetto deriva “dallo scontro su alcuni punti della riforma recentemente approvata dal Parlamento”.

Considerando che il 2015 deve ancora finire e che i sindacati sembrano orientati di nuovo a mobilitarsi (stavolta per il rinnovo del contratto, la cui trattativa non sembra proprio essere nata sotto una “buona stella”), il record sul numero di scioperi potrebbe essere ancora “migliorato”.

E non è un caso che il Governo stia pensando, in chiave di salvaguardia dei servizi pubblici, ad un nuovo regolamento, che escluda dalla proclamazione degli scioperi tutte le sigle sindacali meno rappresentative.

Niente contratti senza la revisione dei comparti

da La Tecnica della Scuola

Niente contratti senza la revisione dei comparti

Lo stabilisce il decreto Brunetta del 2009 che però finora non è mai stato applicato.

Ma quando prenderà avvio la trattativa per il rinnovo del contratto nazionale del compato scuola?  Certamente non prima della prossima primavera, per almeno due motivi: il primo è che le risorse necessarie devono essere stanziate dalla legge di stabilità; il secondo è che il Governo ha già fatto capire che non ci sarà nessun rinnovo contrattuale se prima non verrà affrontata e risolta la questione della riduzione delle aree (adesso sono 11, ma vanno ridotte a 4, secondo quanto previsto dagli articoli 41 e 42 del decreto 150/2009, il cosiddeto “decreto Brunetta”).
La vicenda dura da anni e già nel gennaio 2012 l’Aran così scriveva: “Nonostante l’atto d’indirizzo per lo specifico Accordo quadro di definizione dei nuovi quattro comparti di contrattazione risalga a quasi due anni fa [adesso sono 6, ndr] le trattative sono state tutt’altro che intense, poiché fortemente condizionate dalla scarsa volontà di tutte le Confederazioni a pervenire alla sottoscrizione dello stesso”.
Il problema è che il nuovo modello contrattuale trascina con sè anche la questione della rappresentatività delle diverse sigle sindacali. A causa dell’accorpamento delle aree diversi sindacati minori rischiano di perdere peso nei comparti in cui sono ora presenti. Anche nella scuola potrebbero esserci rivolgimenti di una certa importanza: in futuro, infatti, i confini fra il comparto scuola e quello di Università, ricerca e Afam potrebbero essere diversi da quelli attuali, in quanto il progetto prevede la creazione di un’area della conoscenza (docenti scuole statali e Afam e ricercatori), mentre tutto il personale amministrativo e ausiliario confuirebbe tutto nel comparto pubblico impiego. In  pratica il rapporto di lavoro di collaboratori scolastici e personale amministrativo non sarà più regolato dal contratto scuola.
Uno dei sindacati che potrebbe subire conseguenze di questa nuova sistemazione è l’USB che ora è rappresentativo nel comparto università ma che difficilmente riuscirebbe a mantenere la stessa posizione nel nuovo comparto della conoscenza. Sotto questo profilo poco o nulla cambierebbe per i tre sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil che – alla resa dei conti – potrebbe anche dare il via libera all’operazione di revisione delle aree e consentire l’avvio della tornata contrattuale.

Premiati a Expo i concorsi promossi dal Miur

da tuttoscuola.com

Premiati a Expo i concorsi promossi dal Miur
Ai concorsi “Together Expo 2015” e “La scuola per Expo” hanno aderito oltre due milioni di studenti di tutto il mondo

Festa della scuola a Expo per la premiazione dei concorsi scuole voluti dal Ministero dell’Istruzione “Together Expo 2015” e “La scuola per Expo”.

Centinaia di bambini e alunni di scuole elementari, primarie e secondarie italiane ed estere si sono incontrati all’Expo Centre per la cerimonia finale di premiazione del concorso, avviato l’1 maggio 2015 in coincidenza con l’apertura dell’Esposizione Universale.

Al Concorso, a cui hanno aderito oltre due milioni di studenti in tutto il mondo, hanno partecipato 1.500 scuole per oltre 2.700 squadre di scuole italiane (da tutte le Regioni) e straniere (tra i premiati Brasile, Etiopia, Turchia, Polonia, solo per citare alcuni dei Paesi). I ragazzi hanno realizzato contenuti video e testi riguardanti il tema di Expo, “Nutrire il Pianeta-Energia per la Vita”. In molti casi i video sono stati realizzati in collaborazione tra una scuola italiana e una scuola estera.

All’Expo Centre la premiazione, presenti sindaci, presidi, docenti, maestri. E ragazzi, a centinaia, per un’Expo-festa, nonostante il temporale. “Contiamo che questa esperienza possa aver contribuito a rendervi più consapevoli del valore del tema di questa esposizione, e vi abbia fatto incontrare nuovi amici” ha detto nel suo saluto ai ragazzi il direttore generale di Expo, Pietro Galli.

Scuola e lavoro, necessario che i due mondi ‘si frequentino’

da tuttoscuola.com

Scuola e lavoro, necessario che i due mondi ‘si frequentino’

Attorno alla presentazione, da parte dell’autore Dario Nicoli, del volume “Il Lavoro Buono. Una proposta educativa per la generazione post-crisi” (edizione CNOS-FAP e Tuttoscuola, 2015), si sono svolti molti interventi, il cui denominatore comune è stato l’urgenza di un profondo raccordo tra mondo educativo e mondo del lavoro.

Il dibattito sul libro è stato aperto da Giovanni Vinciguerra, direttore di Tuttoscuola e moderatore dell’incontro, che ha ricordato i dati, per molti versi allarmanti, di una ricerca Ipsos, dalla quale risulta che quasi un ragazzo su tre ritiene che il modo più efficace per trovare lavoro sia quello delle conoscenze personali e delle raccomandazioni.

Carlo Cipollone, dirigente scolastico dell’istituto ospitante l’incontro, il Galilei di Roma, ha ammesso le responsabilità del mondo della scuola nella produzione dei “Neet” (“Not (engaged) in Education, Employment or Training”), e ha ricordato come buon lavoro e buona scuola debbano andare di pari passo.

In questo senso, ha spiegato il dirigente scolastico, hanno una forte importanza le attività di simulazione di impresa, dal momento che i ragazzi non sono attratti da una realtà in cui non possono operare.

Angelo Petroni, segretario generale dell’Aspen Institute, ha lodato i contenuti del libro, soffermandosi sulla totale disarticolazione nel nostro sistema scolastico e universatario, tra studio e lavoro: la scelta della facoltà universitaria da parte degli adolescenti dovrebbe essere importante almeno quanto quella del loro telefonino.

Petroni ha insistito sulla scarsa connessione tra università e mondo reale, ed espresso la necessità di un raccondo tra mondo della scuola e mondo dell’università.

Raffaele Morese, segretario generale associazione nuovi lavori, ha ricordato la propria esperienza di sindacalista, affermando che il lavoro, oltre che buono, deve essere quanto meno decente. Scuola e lavoro “si devono frequentare”, e questa frequentazione deve farsi sistema, abbandonando la tentazione delle singole intraprendenze

Gildo De Angelis, direttore generale dell’USR Lazio, ha invece affrontato le ricadute della Legge 107 “La Buona Scuola” con particolare attenzione al potenziamento dell’offerta formativa secondo la normativa vigente e ai poli tecnico-professionali.

In particolare, De Angelis si è soffermato sui tempi e i modi della cosiddetta fase C del piano assunzionale della legge di riforma della scuola, e sulle modalità di ricerca delle partnership per l’alternanza scuola-lavoro.

Da ultimo, ha concluso i lavoro Don Mario Tonini del Cnos/Fap, che ha rilevato come sul rapporto tra scuola e lavoro si ritrovi una sensibilità crescente, sulla scia della Buona Scuola e della legge di riforma del lavoro.

Tonini ha infine ricordato che “l’aspetto dell’alternanza scuola-lavoro non deve essere ridotto alla sola risposta alla disoccupazione, ma alla sua valenza educativa e pedagogica: si impara soprattutto facendo”.

Onestà vel Educazione

ONESTà VEL EDUCAZIONE di Umberto Tenuta

CANTO 556 Alla pandemia della disonestà nemmeno il carcere fa fronte.

Ultima sponda è l’Educazione.

Edscuola@gmail.com

Non l’educazione alla legalità.

Ma l’EDUCAZIONE, intesa come promozione della prole fino allo stato perfetto dell’uomo che è lo stato della virtù[1].

L’educazione che è dovere e diritto primario dei genitori è il solo strumento che garantisce al figlio di donna la sua umanizzazione, il suo passaggio dallo stato animale alla condizione umana.

Nati non foste a vivere come bruti ma per seguir vertute e conoscenza.

Senza l’educazione il figlio di donna resta in una condizione che è peggiore di quella animale.

Gli animali sono governati dagli istinti di sopravvivenza.

Istinti che li portano a fare solo ciò che serve a mantenerli in vita.

Ma non vanno oltre questi istinti.

Invece l’uomo non educato non conosci limiti alla sua libidine di possesso, di potere, di sopraffazione.

Mica coloro che rubano il male più diffuso ai nostri giorni­ lo fanno per soddisfare i loro bisogni primari!

La loro sete di denaro non trova giustificazione alcuna nei loro bisogni primari.

Che fare, dunque, per frenare o arrestare tale libidine di denaro?

Li si manda in carcere!

Ma a che serve il carcere?

Ovvio!

A rieducarli.

Rieducazione!

Ma qui ci sono delle contraddizioni.

Infatti, si parla di rieducazione, non di educazione.

Insomma questi soggetti sarebbero stati già educati, però l’educazione avuta non sarebbe stata sufficiente.

Quindi, c’è un sistema educativo inefficace.

Ed allora che si fa?

Li si rieduca.

Li si educa di nuovo.

Una nuova educazione.

Ora ad essi viene data un’educazione efficace.

Una volta rieducati, essi si comporteranno da uomini virtuosi.

Ma viene spontanea una domanda.

Perché non li si educa bene all’inizio, al tempo della prima educazione che si impartisce nelle scuole?

Pensate un po’ che enorme risparmio!

Forze dell’ordine che fanno tutto il possibile perché i cittadini non commettano reati.

Magistrati impegnati ad indagare ed a giudicare.

Strutture carcerarie con personale specializzato.

Oddio che fiumi di denaro!

Una domandina semplice semplice fatemela fare.

Non sarebbe il caso che tutto questo denaro fosse speso per educare bene i giovani prima che essi commettano reati?

Utopia, direbbe Tommaso Moro.

Intanto, cominciamo a investire sulla Buona Scuola.

Senza risparmio per edifici ed attrezzature.

Ma soprattutto per il personale qualificato al massimo livello.

Onnipotenza dell’educazione?

Se non è onnipotente l’educazione, figurarsi la rieducazione!

Tutti i miei Canti −ed altro− sono pubblicati in:

http://www.edscuola.it/dida.html

Altri saggi sono pubblicati in

www.rivistadidattica.com

E chi volesse approfondire questa o altra tematica

basta che ricerchi su Internet:

“Umberto Tenuta” − “voce da cercare”

[1] Il fine del matrimonio è il bene della prole: non solo la sua generazione, ma il suo passaggio , cioè la sua promozione allo stato perfetto dell’uomo, in quanto uomo, che è lo stato della virtù (finem, qui est bonum prolis: non enim intendit natura solum generationem eius, sed traductionem, et promotionem usque ad perfectum statum hominis, inquantum homo est, qui est virtutis status) (Tommaso d’Aquino)

1° meeting sulla didattica con i mondi virtuali

a Firenze il 1° meeting sulla didattica con i mondi virtuali

Firenze – Sala Luca Giordano di Palazzo Medici Riccardi, 16 ottobre – ore 9,30

Mondi virtuali, videogiochi didattici e serious game. L’Indire, in occasione delle celebrazioni per i suoi 90 anni, organizza il 16 ottobre alle ore 9,30, il 1° meeting nazionale sulla didattica immersiva, ovvero la didattica attraverso l’uso di strumenti digitali 3D, che si terrà in Sala Luca Giordano di Palazzo Medici Riccardi (Via Cavour 1, Firenze).

“Si tratta del primo evento in Italia sulla didattica immersiva – ha sottolineato Andrea Benassi, tecnologo dell’Indire e organizzatore dell’evento – e sarà un’occasione unica per conoscere alcune delle migliori esperienze didattiche in questo campo direttamente dalla voce dei ricercatori e dei docenti che le hanno condotte”.
La didattica che verrà affrontata durante l’incontro è quella svolta usando i mondi virtuali, gli ambienti tridimensionali online. Il progetto “Edmondo” è uno di questi, è il mondo virtuale dell’Indire, che ormai è aperto e disponibile ai docenti da diversi anni. L’appuntamento del 16 ottobre sarà quindi l’occasione per parlare di tutte quelle realtà che in Italia si stanno occupando di didattica immersiva. L’evento è gratuito ma è necessario registrarsi online, compilando l’apposito modulo disponibile sul sito www.indire.it.

Il meeting avrà inizio alle 9,30, con i saluti del presidente Indire Giovanni Biondi, a cui seguiranno gli interventi di insegnanti e professionisti del settore provenienti da tutta Italia.

Di seguito il programma:

10,00: 10 anni di ricerca con i Mondi Virtuali
Andrea Benassi (Ricercatore Indire)

10,15: Mondi virtuali e discipline
Modera: Maria Guida, (Ricercatrice Indire).
Partecipano: Annalisa Boniello (Università di Camerino), Giorgio Barba (Liceo “P. Siciliani”, Lecce), Maria Messere (Istituto “Salvemini”, Molfetta) Riccardo Lopes (Istituto “Fortunato”, Rionero in Vulture), Annie Mazzocco (Istituto di “Via Palmieri”, Milano) Simonetta Anelli & Monica Boccoli (Scuola Primaria “Trento Trieste”, Cremona), Giancarlo Morelli (Istituto Comprensivo, Porto Mantovano)

11,30: Embodiment e mondi virtuali. Implicazioni didattiche
Laura Fedeli (Università di Macerata)
12,00: Il Game designing nella progettazione didattica
Ivan Mosca (Università di Torino)

14,00: La didattica immersiva nelle lingue straniere
Modera: Letizia Cinganotto (Ricercatrice Indire)
Partecipano: Heike Philp (Let’s Talk Online), Carol Rainbow (in collegamento da Londra)
14,30: Mondi virtuali: quali soluzioni per il docente e per la scuola?
Modera: Claudio Pacchiega (Pyramid Cafè)
Partecipano: Raffaele Macis (Craft World), Giliola Giurgola (Edu3D), Michela Occhioni (TechLand), Maurizio Bracardi (ITTS “Volta” Perugia), Nicoletta Farmeschi (Scuola3D), Gianni Panconesi (Solaris-Second Life)

15,30: Formazione docenti in ambienti 3D
Valerio Pedrelli (Presidente Anitel), Gioachino Colombrita (Anitel)

16,00: Realtà virtuale – Trends &prospettive per l’immediato futuro
Maria Korolov (Hypergrid Business) in collegamento da Boston.

16,30: Conclusioni e chiusura dei lavori

16 ottobre Giornata delle Eccellenze

Giornata delle Eccellenze

Il 16 ottobre 2015, la cerimonia con gli 81 i ragazzi che si sono distinti nelle Olimpiadi e nelle competizioni nazionali e internazionali. L’evento nell’Aula del Senato della Repubblica, Sala Koch, dalle ore 11

 

Il merito protagonista. E’ la Giornata delle Eccellenze, la giornata dedicata ai ragazzi che si sono distinti nelle Olimpiadi e nelle competizioni nazionali e internazionali dedicate alle discipline scolastiche. L’iniziativa, alla sua terza edizione, si terrà nell’Aula del Senato della Repubblica, a Palazzo Madama, Sala Koch, dalle ore 11. E’ promossa dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – Direzione Generale per gli Ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale dell’Istruzione – .

Interverranno il Presidente del Senato Pietro Grasso, il Presidente della VII Commissione Istruzione del Senato Andrea Marcucci, il Capo Dipartimento Istruzione Rosa De Pasquale, il Direttore Generale per gli Ordinamenti scolastici Carmela Palumbo e personalità che si sono distinte nell’ambito tecnico, scientifico e culturale.

Protagonisti della cerimonia 81 ragazzi di tutta Italia che si sono classificati nelle maggiori competizioni nazionali e internazionali (dalle più tradizionali come quelle di Informatica, Filosofia, Fisica e Matematica, alle più recenti come quelle di Italiano, Lingue e Civiltà classiche), ma anche nelle Gare degli Istituti Tecnici e Professionali, organizzate in collaborazione con gli albi professionali per le discipline tecnico-pratiche. Competizioni che sono riconosciute nel programma annuale di promozione delle Eccellenze.

Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione

Giornata delle Eccellenze 2015
Roma 15-16 Ottobre 2015

15 ottobre
dalle ore 16.00 alle ore 19.00
Arrivo e accoglienza degli studenti presso l’Hotel Parco Tirreno – via Aurelia 480, Roma
Ore 20.30
Cena

16 ottobre
Ore 8.30
Trasferimento in pullman per il Senato della Repubblica
Palazzo Madama Sala Koch
a cura dell’Arma dei Carabinieri
Ore 10.00
Accreditamento
Ore 11.00
Inizio della Manifestazione

Saluti istituzionali

Pietro Grasso
Presidente del Senato
Andrea Marcucci
Presidente della 7ª Commissione Istruzione Senato
Rosa De Pasquale
Capo Dipartimento Istruzione
Carmela Palumbo
Direttore Generale Ordinamenti
Modera
Edvige Mastantuono
Dirigente Direzione Generale Ordinamenti

Interventi degli ospiti

Prof. Valerio Massimo Manfredi – Scrittore
Prof. Giorgio Metta – Robotica
Dott. Andrea Vecera – Design Industriale
Dott. Luca Amitrano – Produttore
Manila Flamini – Medaglia di Bronzo Kazan 2015
Giorgio Minisini – Medaglia di Bronzo Kazan 2015
Mariangela Perrupato – Medaglia di Bronzo Kazan 2015

Ore 13.00 – 13.30
Fine della cerimonia e partenza per le proprie destinazioni

Si ringraziano:
Il Senato della Repubblica
L’Arma dei Carabinieri
L’Istituto Archimede-Pacinotti di Roma