Centemero (FI), ok misure per sanare errori Buona scuola, restano errori

da tuttoscuola.com 

Centemero (FI), ok misure per sanare errori Buona scuola, restano errori

Il dl scuola, che è arrivato alla Camera ‘blindato’, e quindi immodificabile, mira a risolvere alcune criticità create dalla ‘Buona scuola’. Perciò, se la legge 107 fosse stata affrontata in modo più riflessivo, non ne avremmo avuto bisogno”. Così, intervenendo in Aula, la deputata e responsabile scuola e università di Forza Italia, Elena Centemero.

In particolare, ha spiegato la parlamentate, “Nel testo ci sono alcune previsioni condivisibili, come l’intervento a favore dei docenti delle graduatorie di merito per le scuole dell’infanzia, oggetto di una grave disparità trattamento nella legge 107. Bene anche il contributo alle scuole paritarie per i ragazzi disabili e le assegnazioni provvisorie interprovinciali”.

Ma ci sono anche aspetti contraddittori, come “la scelta di ridurre i crediti formativi riconosciuti nel passaggio tra ITS e atenei, penalizzando quei percorsi formativi che si svolgono in stretto contatto col mondo dell’impresa, e la decisione di innalzare dal diploma alla laurea il livello di formazione necessario per l’accesso all’ordinamento professionale dei periti industriali”.

Concludendo il suo intervento Centemero si è chiesta infine “a che punto siano le deleghe della Buona scuola, come quelle sulla formazione iniziale e il sistema integrato 0-6 anni“.

#ForumPa2016 Miur lancia ‘Pago in Rete’ e un canale Telegram

da Tuttoscuola

Il 26 evento dedicato al Piano Nazionale Scuola Digitale
#ForumPa2016 Miur lancia ‘Pago in Rete’ e un canale Telegram

Anche quest’anno il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca sarà presente al FORUM PA, l’appuntamento dedicato all’innovazione nella Pubblica Amministrazione che si terrà dal 24 al 26 maggio prossimi presso il Palazzo dei Congressi di Roma.

L’attuazione del nuovo Piano Nazionale Scuola Digitale, il programma PON Scuola 2014/2020, il bando di concorso per la creazione di 52 scuole innovative, gli appalti precommerciali di Ricerca e Sviluppo saranno alcune delle tematiche affrontate nel corso della tre giorni di incontri ed eventi promossi presso lo stand del Miur.

Due le novità che saranno presentate al Salone, “Pago in Rete”, un sistema di pagamenti più semplice per chi ha un figlio a scuola, e il nuovo canale Telegram del Miur, per ricevere sullo smartphone aggiornamenti e notizie dal Ministero dell’Istruzione. Mentre il 26 maggio il Forum dedicherà uno dei suoi eventi al Piano Nazionale Scuola Digitale, il Piano per l’innovazione della didattica, degli spazi educativi, delle competenze previsto dalla legge “Buona Scuola”. L’evento sarà l’occasione per fare il punto sull’attuazione e sugli ultimi bandi.

Pago in Rete
Niente più bollettini postali e lunghe file da fare per pagare la mensa, l’iscrizione a scuola, i viaggi di istruzione. Per i genitori arriva “Pago in rete”. Il nuovo servizio sarà presentato dal Miur al FORUM PA presso il proprio stand mercoledì 25 maggio a partire dalle 12. Le famiglie potranno d’ora in poi registrarsi su un’apposita piattaforma (si accede dal sito del Miur) per effettuare i pagamenti di mensa, trasporti scolastici, visite guidate, attività extracurricolari. Saranno avvisati sui nuovi pagamenti da fare attraverso appositi avvisi elettronici emessi dalle scuole. Al termine di ogni operazione di pagamento le famiglie riceveranno via email una ricevuta che potrà essere utilizzata ai fini fiscali. Le segreterie scolastiche potranno invece seguire l’intero ciclo di vita del pagamento e avere in tempo reale, la situazione dei versamenti effettuati.

Il canale Telegram del Miur
Prosegue il rinnovamento della comunicazione del Ministero. Dopo l’attivazione dei canali social sarà attivato anche un canale Telegram del Miur (telegram.me/Miur_Social) che sarà attivo a partire dal 24 maggio, primo giorno del FORUM. Chi ha uno smartphone, scaricando l’applicazione Telegram, potrà ricevere le ultime notizie dal Ministero direttamente sul proprio cellulare.

Il bonus della discordia. Quel dialogo mai cominciato

da TuttoscuolaFOCUS

Il bonus della discordia. Quel dialogo mai cominciato

Nel documento a quattro firme (Flc Cgil, Cisl scuola, Uil scuola, Snals) sottoscritto al termine dell’incontro svoltosi presso il Miur lo scorso 15 marzo, definito “prima informativa sindacale sul Fondo istituito dalla legge 107/2015 per la valorizzazione del merito del personale docente”, si denunciava il protrarsi di “una situazione nella quale il quadro normativo appare ancora piuttosto confuso e il processo messo in campo dalle scuole alquanto disomogeneo”.

Da allora, almeno dal punto di vista dei citati sindacati (ma anche della Gilda, che si è differenziata solo per le modalità della protesta), non sono intervenute novità significative, tanto è vero gli scioperi sono stati confermati: per il 12 maggio (Gilda) e per il 20 (le altre quattro sigle).

Il fatto che le astensioni dal lavoro siano state assai inferiori a quelle verificatesi il 5 maggio dell’anno scorso non significa però che la categoria non si riconosca più nella linea assunta dai sindacati di aspra opposizione a ogni margine di (ulteriore) autonomia del dirigente scolastico nell’assegnazione del bonus.

La normativa di riferimento fondamentale, sostengono i sindacati, non è cambiata con la legge 107: per i DS è sempre quella stabilita dall’art. 25 comma 2 del Decreto legislativo 165/2001: “Nel rispetto delle competenze degli organi collegiali scolastici, spettano al dirigente scolastico autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane”.

Dunque il rispetto delle nuove norme stabilite dalla legge 107 non comporterebbe il superamento delle norme precedenti, vigenti e mai abrogate, che definiscono da una parte le funzioni del dirigente e dall’altra le prerogative e le competenze degli organi di governo della scuola e la disciplina delle relazioni sindacali.

In particolare il Collegio dei docenti dovrebbe, secondo i sindacati degli insegnanti, conservare le sue competenze, non modificate dalla legge 107, in materia di definizione dei piani formativi (il PTOF non innova rispetto al POF) e dei relativi aspetti organizzativi come l’individuazione degli incarichi e delle attività didattiche necessarie per realizzare gli obiettivi fissati. Il Comitato di valutazione e il DS non potrebbero dunque che operare a valle di quanto stabilito dal Collegio. Mentre la distribuzione del bonus (misura del compenso, distribuzione tra i diversi ordini e gradi, rapporto con altri eventuali compensi ecc.) dovrebbe essere oggetto di contrattazione con le RSU, visto che la stessa legge 107 lo definisce come “salario accessorio”.

Tutti temi sui quali il dialogo tra governo e sindacati (esclusa ANP) per ora non è neppure iniziato. Perché? TuttoscuolaFOCUS di questa settimana, che è la nostra newsletter nella versione più ampia, riservata agli abbonati, prova a rispondere a questa domanda. Per informazioni telefonare al n. 06.68307851.

Scrutinare ed esaminare

SCRUTINARE ED ESAMINARE CHI E PERCHÈ? di Umberto Tenuta

CANTO 666 CI SI AVVICINA AGLI SCRUTINI ED AGLI ESAMI

Forse, e senza forse, è opportuno domandarsi chi sono i destinatari degli scrutini e degli esami ed a che servono i risultati di tale impegnativo compito.

 

Parliamo di scrutini e di esami nella Scuola dell’obbligo ovvero nella scuola del diritto all’educazione, che ormai possiamo considerare comprensiva anche della scuola secondaria.

Scuola del diritto all’educazione, ossia scuola della maturazione del figlio di donna, della sua nascita alla condizione umana, della sua umanizzazione.

Nasce immaturo il figlio di donna.

Nasce solo candidato alla condizione umana.

Ma uomo egli diventa solo attraverso l’educazione.

Non è la mamma, ma è la scuola che partorisce l’uomo!

Ed egli, il figlio di donna, ha diritto alla sua umanizzazione.

Nasce e grida: “Aiutatemi a diventare un uomo!”

Spetta alla Scuola aiutarlo a umanizzarsi, ad acquisire l’abito culturale che lo fa uomo.

L’abito della cultura egli non se lo può cucire da solo.

Impiegherebbe centinaia di migliaia di anni.

Tanti quanto lo scimpanzé sceso dall’albero ne ha impiegati per creare l’abito che lo ha fatto uomo: la sua cultura.

Ma il grembo culturale nel quale egli vive -famiglia, società e scuola- lo aiuta in questa immane impresa.

Diventare uomo!

Acquisire il sapere, il saper fare ed il saper essere.

Conoscenze, capacità e amori (atteggiamenti).

La Scuola ha questo immane compito.

E, responsabilmente, essa non procede alla cieca.

Ma controlla costantemente se sta perseguendo il suo obiettivo.

E l’alunno, il soggetto che essa nutre di cultura, cresce.

Questo essa fa per regolare la sua attività.

Mica per respingerlo, per lasciarlo, per abbandonarlo al suo destino!

Questo sarebbe un aborto!

Un figlio morto.

Ecco cosa è la mortalità scolastica!

Dispersione di umanità.

Morte di uomini!

E Fenarete, la madre di Socrate, non ne combinava di questi reati!

La brava ostetrica moderna non ne combina.

Non respinge nell’utero materno.

Non uccide.

Ma controlla costantemente il parto.

Perché esso giunga a buon fine!

Le brave maestre non respingono, non rimandano indietro, non bocciano i giovani.

Arrivate al termine di un anno scolastico, valutano il loro lavoro, per programmare il nuovo lavoro da svolgere nel prossimo anno:

-<<la valutazione è il momento della esperienza educativa… nella quale l’educatore riesce a comprendere per quale itinerario riuscirà a prestare il suo aiuto, quello cioè che legittima la sua funzione, affinché la ricchezza del potenziale educativo (intelligenza, linguaggio, affettività, socialità, volontà, memoria, ecc.) si traduca in libertà personale, in coscienza (intesa, alla maniera dello Spranger, come sorgente normativa), in volontà morale, in creatività: senza nessuna manomissione, senza alienazione di sorta>> ( AA.VV., Pedagogia della valutazione scolastica, La Scuola, Brescia, 1974).

 

Tutti i miei Canti −ed altro− sono pubblicati in:

http://www.edscuola.it/dida.html

Altri saggi sono pubblicati in

www.rivistadidattica.com

E chi volesse approfondire questa o altra tematica

basta che ricerchi su Internet:

“Umberto Tenuta” − “voce da cercare”

 

 

Nota 24 maggio 2016, AOODGPER 14599

Ai DIRETTORI GENERALI
degli Uffici Scolastici Regionali

Ai DIRIGENTI TITOLARI
degli Uffici Scolastici Regionali per la BASILICATA – il FRIULI V. GIULIA il MOLISE e l’UMBRIA
LORO SEDI

Nota 24 maggio 2016, AOODGPER 14599

OGGETTO: Operazioni di attribuzione degli incarichi dirigenziali: conferme, mutamenti, mobilità interregionale con decorrenza 01/09/2016 – C.C.N.L. sottoscritto in data 15/07/2010 per il personale dell’Area V della dirigenza scolastica.

Nota USR Piemonte 24 maggio 2016, AOODRPI 6017

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte
Ufficio I

Nota USR Piemonte 24 maggio 2016, AOODRPI 6017

Ai Dirigenti scolastici delle Istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado del Piemonte
e, p.c. Ai Dirigenti degli Ambiti Territoriali del Piemonte

Oggetto: Prevenzione della corruzione e trasparenza

Con riferimento all’oggetto, si comunica che, nella sezione “Amministrazione trasparente” del sito istituzionale di questo USR (www.istruzionepiemonte.it), sono disponibili il DM 303 dell’11 maggio 2016, recante l’individuazione dei Responsabili della prevenzione della corruzione per le Istituzioni scolastiche, e la delibera dell’Autorità Nazionale Anticorruzione n. 430 del 13 aprile 2016, contenente le linee guida sull’applicazione alle Istituzioni scolastiche delle disposizioni di cui alla l. 190/2012 e al d. lgs. 33/2013.

A tal proposito, si richiama l’attenzione sulla scadenza, fissata dalle suddette linee guida al 30 maggio 2016, per l’adozione del Piano Triennale per la trasparenza e l’integrità (PTTI), le cui misure saranno attivate a decorrere dal 1° settembre 2016, fermo restando gli obblighi di trasparenza di cui al d. lgs. 33/2013.

IL DIRETTORE GENERALE
Fabrizio Manca